Fiera Letteraria - Anno I - n. 23 - 12 settembre 1946

Fl EH \ I,I,;1TEH AJliA 3 LA MISERIA di MAHCELLO GAl,L/AN I Campi Flegrei F. A. O. e I. I. A. (C011ti11ua.:io11e ve,N numero procedente) Mn non api:>ena il treno nuovamen– te f;Ì fermava aUa s1az.ione Termini, e ci :,i accor~e, et delb ruberia, allora ~mc– ccde, n il mus.sacro: chiun<1uc caplrn st :ic nelle mani degli alleati. ave,•a h1 peggio. lntcrvcni,•a Andcrseu, il Pa~sLina, Pedro, il tenente e qu.attro o cinque americani iwli:mizzoti che non la perdon:1, ano a ni.~– suno. Chi ci incap!Ja ..a, ton1avn m:,lcon– ('io; ctl era il momc1110 in cui. lontani Jnl treno carico d'ira e di fumo, gli im– prenditori, sulle hancltine circonvicine, ghig.na \'ano di odio nel vedere atlorno al trevo stcs.so, , uoto J.i borghCE-i n.lrinlorno di tutte due le parti, una b:nnbina che te– neva J>Cr mano un piccolo ragazzo andare lungo il t.rcno :n :iu e jn ~iù, !-Cnza lK1r– t1re, in uu :icnso umano di elemoeina. Li conoscc,•ano tutti. Lilli e Chico. fig.li di un tale con gli occhiali, che raccv:1 lu l)untu accanto alle travi dei i:,ofii,ti o che faceva la guarda a merri nasc™lc i1n isi. l>ili: un tale !-ClllJ)re con la barba lunga, opaco negli orchiali. l'On un mu-.o di U!-– t-a&ino, il (luale :iJ>C:i--ocaHt\:1 dall,e t3· i.che un pezzo di 1:arla con una 111.il.la e ,-cri,•cya chi!i:,Ì1 mai che co::a. E-ra pcr– me:i:,o a quelle tlue creature :ioltanto di 1xtsteggiarc allorno al lrtno. Lei portava :1i piedi un paio di babbucce :,(od 0 ra!e ,. agli occhi due lenti ,e,J>essc; il pil't·olo vc– sti\l1 11ppem1 t"lln una ma@,liu e 1~011un pa·o di calzo11cini e tu.ti e due n:rcavano di aYanzare 1>'ano piano !uj 'selci acuti, sui sas:ii J>ervcr:!li, :-11i rranlumi di ho1tiglie e bicchi,·ri infranti. Ad ogn :,IT!IJ)l)0 1>iù forte, ad ogni Ferita ai 11iedì, :1d ogni J>i11- ga a1>erta si chinavano a terra, col fazzo– letto a:!lciuga, ano iJ :ian,tue ;• prende,•anc, tptanto eru :ii~to gettalo loro, Il \ ia,-l=-io auorno al tn.:110 tl11n" a tlullc _.. ·i dell"nlb;l !'ino ullc umlic1 del mattino nrnluro. Ed "I: '"-·~~'.,. :\ì . « ., EO:ipet10 di dover perdere per un criore lo, tfoti i capelli, rim~si 1 ,lculi aleuni ~ :,o l D.:i circa un mese h.1 cessato di e 91 stere, lulla 1a merce acqui~lat:1 a qu:ihmque d'oro, sfia1tcatn tlnl contatto acerbo e fo. · '\:~ 1 nel fatto S<: non ancora. in dmHo, l"Jst~tuto prezzo, si :1ffu11nuv:mo nella Lite, dn\le p:t• re.nte dei solda1i, rinacci:ita in più il.,rti, lniernazionale di Agricoltura (1.I_A.J. i:: tulti rolc leatrali pa~savano ai fotti \'Cri, .!ai tla gia,,:,a co111·er:i un tempo 1.•rn divenlaL'\ L E z I o N I lo rimpiangeranno, almeno ricordandone la pug!1Ì .11 oolte!lo, e t':1-,,,sembramento ullor• magru, da bruna bionda; romana, pa1l~1,a bella sede fra i pin't n Villn Borghese. J-' 1 • no ai liticunti. era tulc, che i compari. 1>0· un gergo str:u.o e <. '9mp.cn ~.bile so.lanlo gur.irsi poi la no•lillgia di chi, come )o levano ag·re a loro beneplacito, a lttllo di• ag..li aUt.:111. E e'cru fra noi una vecchia di sctivente, ebbe a p,.iss,1:1r lì denlro p(lrecchi ~l~:~~~o a~~::!i:~~~ c~~~r: ~~;: :,;e":: 1 :ti,~~~~~ ;:;•l·:,:~~~'ui:~iai::sl;~or~I~ cr;,~~1u:t,::::.p:t~ I N E D I T E d~\11:u':c~~n~ 1 :~f 1 i::,:~10-'u&0ni che l'avete schiavi; erano C'Onv.n1i tli e,e,serc dive.Itali <1uaJe e.ra finita aJ <1uarlitqioloj nello ---va- assorbito non vi ,ottrnellle dn ultimo al bi. ,,.cbi:l\"Ì e da,aJtO t>erfìno spettacolo gr:t• ve .lo di do,•er vivere per un voto contrai- sogno, q'ui sul posto, di rivolgere all'ente luilo di :.chi11,i1ù; lulti g,i altri. i ,iaggia• lo o con In madre o con In Madonna, ru• in dissoluz.ionc unn parola di lode e di ram. lori dei treni irnli:mi, coloro che arri\'a- bava la merce, ruba\'a il ocllaro. 1ubava gli d" FRANCJ!,,'SCO DI~' :j;JJV(.'1'/S ma,ico. E. vi aieie anzi conlmu, ora accen• vai o e coloro d1c partivano o coloro che uouU11i ubbriadU, e èi rub~na finalmente <la 1 nando al dolore di unn morte confortnto aspctla\'ano. latc,an Ji tutto ,,er non aw se stessa ogni. giorno un 1,oco, .be,•end9 I 1).1rir schiavi, ben messi, ben porlanti, con bcn~inn e lacrimn.ndo ~ngue Ja tulle Je p:tr- L V f J dalln gioia di uno nascita, ora invtce pro- quulche ii:io"el.l,o in mostra, con qua!che Li. E fra noi c'era una bambina di dici~t- ezÌOile J spettando unn semplice cont\nuazione O od~ bor_..a di J)rcgio. con un vestito di prezzo. I~ :1_1111.i, bcUa :.olio la pelle, onesta dentro Fin <iua abbi.amo distinto due ,,, 1 let:ie cli ti~~tu~:bbi:m~ote,:~:.: 1 ~~: 1 ~~: ~:~o ::f/ con iu1 monocolo all'occhio. con una lor. l ~mma Jontau~, In quale aveva 1menU1to accidenti, uno di leltcra J'ahro di sillab.i, perchè ben diverso lu il vostro modo 00 g,H.'1/tc fra le d..ita. Alcuni perfino dimen· lei .1 modo d1 nascondere 1,a roba d~ntro il primo è d"i notare il genere ed il mune- lontl'\no, n Quebec. al momento della pri• tica,•ano di essere 5cbiavi; ma i << balli- Ee 6lc.ssa, non :iol1an.10 sotto le . vesti ul- ro il secondo la <iunlità la quantilà, Ora ma deci$ione. ::r:n:~r:f c~::i;~~~t ~e.io tr:::'l~t~. g~~~·~~~ (~:~: t~ccato ml ,•entre; rre,•ab dordd1"a, 111:~n-o~erviamo cl1e <111est'ultirna sorte di acci- Allora Je· Nnzion'i Un'ttc non ebbero in. i. 1 ~" 8 c~n t_utta <1ue a ro a a oi:so, sic- denli vien molto adoperata dagl"ltaliani, i111. fatti che uno sbrigativo ges1o d"imper'10, in 6i vendicavnno sino in fondo apparendo che 1a si chaamnva « nrndre » per quel gran pert'ioc·cl,è i,j ,•ulgono dello @tesso J.l'èl" 6 igni- due temp" per <1uello d1c erano tliventati loro mal- ven~re che possedeYa ~la mane a ~r~. Al~ fic:irc i·ontemi,orane:uncnte il modificalo ed grado: @chiavi. ternla era nel s~petto delle pohz1e: :ti il modificnnte, l'acce~sorio ed :1 princitxile. I) ,stnl:,ilito di fondare una loro Urga. 001)0 il mnrtir"o di quattro o , i:1(111e o ~rebbe ammaz~la nello @pa,:ento innato lnfntti ,•olendo si,:nilicare un uomo che nma n,zzazione per l'Alimentazione e J'Agr'lcol. ~ci ore di ~osta, di :attesa. di p dirrnmcnto, d1 dover cadere m quel.le mam, anche per e OC,•e assai caffè diciamo cuffeistu; per tura (F.A.0.). le aseognarono press'a poco di a~allo, d1 foga e ri1omo. di fuga e ti- un attimo Eolo. E un giorno, nel a stazio- 16.ignifiir-areil ,a:io in cui 6 j J)0rta il caltè i compiti già n3,80lti dnll'lstitufo lnternaz.io. torno per tre o quattro volte in poche ore, ne, t)Cr uno maggiore 6p1u•ento subito, de• diciamo caffettiera. rafTe1tiue dici:11110 fi. nale di Agncoltura: alla fine. ~fogati dalle 1,e.rco~se ricc\'ute, le I po~itò nede nrnn..i d.dle donne :iue comp,a- naJmente colui c.he fo il ealrè, e co--1 in l) ravvisarono subito in que110 un non stesse J>ercosse rivolgeyano contro se 61CS· gne tutto ciò che nascon?e,11 nddos-o ('. as. tanti altri mod 1 che 1>01wt011:,i argoment:~r.:; des\derabile duplicalo. si, della _..,e,,~ s1:>ecice razza, dello sie~ Eiemc con caramcUe, c.1occola,e, ~g.aretle, sied1è chiaro ~i ~corge che con <1uell'11ggi11n- Senonchè ricona.oli-omoci. tormmdo alle 1xir1ito del :,angue e del.La merce. Si sbu- Ecatole di Ka.ndy, anche un bambolo ,•ivo zionc di 8ilfabe isfo, t.iera, e t1ece ~o,1osi manifestez\onj recenti. Cioè ai due capit:aJi dellavano a vicenda: tiravano gli occhi di carne ed osso. E c'era fra noi un taJo ol1cnutc Ire 1>arole, tutte e tre distinle nel documenti: i processi verbali della XVI 0011 macslria \;~ceUenle; di tulla 6. l}CrS0· ba6so giovanotto, biondo <li peli, miope, I si~nific:ilo e l'h~ eontempor11neamen1c es1)1'i. Assemblea Generale dell'Istituto lntemaz.io– na mira,•uno :1gli occhi, quusi che in loro quasi cieco, con due lanterne rosse e Sp,66• 1110110 l'acce:isorio ed il princip. 'l.le , il mo• nale di Agricoltura (8-9 luglio 1946). e l3 stc6si, nel loro irtimo ros~e di già io pro- se agi.i occhi, ruffinato e ieuato ucl cadere difirato cdl il 111odific:1nte. Avremo voluto Seduia -inougurnle dell"Ufhc'lo di Roma del. J)osito una cecitù in\'adente, E~co perchè nelle muni della polizia non appcl"'a aveva che :i grnmmalici 8i fossero occu1>ati in <111e- la F. A. O. {ogosto 1946). Ove dunque non anda,:1 per la maggiore il vl80 roS&Oe vio- agio di conlrnllure un altare "mportanle; il :• ,:;;::, 1~;a:l:~i dc\,!a;~\>:~;:cJ:~el: 1 t': più si discute cf' 1 duplicato: al contrario, rote, ma ne ~ium privi tuUora e 6Cbbene ~•bt~:o ri!:i,:it~a r~:!::~uà~al~~g(u~: ::::. l'Ainenla cd il Vogeu.xio <"i :i,•\;~sero pre- dere l'attivì1à di un renlro mondiale per l'•· ~:~:~ 1~~,l~t:u;,e~\;:•c •~~::. l~ 1 1 ;:~:~t'~:n"::~ grkoltur.1, anche Rl dominio dell'alimento• di, iso in cla~i, e perl'hè 111:mt·ano pei :! 01 1 ~e.m~k 11 ;ert: 1 pou 1 ;~:~ 1 ;: ;;n~v;:: 01 ;~;~~ principi gr11111111111il':t1i. Cio1·t'l1è dipeude dai :iudct{'tr $<"ritlori. i tJuali ,._1r,rnil'ri della dall'Istituto nel suo quarnntennio di v~ta, lingua hun proce,luto dall'uso. 1 t" il Cor- si ns!licurn che es80 sarà tutto utiliz.z.nto d.-.1. lire lii _..i è di I ii, !..rigalo. IJu1111hrnque la la ~prnvvenutu is1ituzione. ~Ila gra111111111ir:1 ~iri migliurr d,·lle ahre. E. dove, inoltre, fortemente 81 soltol\ne11 O~,,.erviumo innltrc t'he 11(1n:iolo gli ac- che l'lslituto ha res:stito all"mlo di due cidenti 11bbia11t~11er c,-pr'mere l'ar1·('11surio guerre mondiali e nl logorio del per~odo ed il princi1>.1k. 11111 , i è pure l:i ,-onl'0r- instabilissimo fra le due gueire. Con que• dt1111,11 l'0llle ll'rzo modo. la <111:1knon Al- sto p:ut1cohuc non inditleren1e: il totale !era la inizfole o la firwle dcli" parole co• delle spese scs1enute dai Governi per finan. rue l'nec-idt·nlc ma scrvn a concordare al zi-ore un 'ntt1v1ti, così vasta e mul11pla nel I nomo princip:tlc 11lcu11l• l)arolc. \(' <1u:.li corso d1 qunr,rnt'nnni, supern d1 poco In ci. e-:1,rimono :1-.solu1amct11e l':li·ce:-'-Orio. Quc• fra deritoria d1 11.000.000 di dollari. ~•e 1n1role rhiamansi :i~~e11,i. Cui 1\a~:1r Chr- pu'i} Infine vi .gj rammenta l'entu- 1 del 1t~111po vtnnero nppdbti 110111i a&gelli- :iinsmc. con cui fu mizll\tn l'opern promos• , i. 1.en ·h(' ~i o'~er, ò f'ht• 1 1 :icrc,,.~orio era s.t dulia fed,, di D,wid Lub'1n. E que1110 si era più profin10 il ,·i.aggio dalla p:irtc ,q,. punto d,·i eclt·i, dal lato .!-Cc,111d:tr O, o\, "ero, del treno @tes~, 1>erd1(! do,._. -.1uva la barwhina era di0icilc t:1r hot1ino, fra te chiucchitre. i giochi d dudi. i taffcruµ:li, le botte e ri--1>0:ih', gli :1ddii elc.-rni di im– prov,•isi pare,ui. l'twunzare della polizia. il correre dei l'arri tli appr0\, igion:1111en• 10, le .tlltlomobili tle~li ufl1ciaJi di turno, i curnion d1e tra.:-portavuno eino :11 , agone i nuovi partcnt". Chico divor:,va a rove~io, indo111110e feroce; L'lli badrnu :1 mcllcre i11 bvccu quulco--a pcP non dar 11dl"uccl1i,) 11w, non a1,pena \011111110 dal tlonalon• .• ti. :.r.n,a l:1 ve:ilina e depo:iitav:1 il cibo dcn– lro unu ~ac1·n lt•gatn alla , ila e 11.1;;co•ta ~tto la , e:ilc. Qunndo erano le u11dici, ira hirru e , ino e prnn✓.i ,, 1.:cnc ini,)i:11e e ~11. lui tli donne U\\Cnlizie e uri:, di add1u. 1.- due 1·realure ,l\ev:mo tlcJ~)--it,1tu in :d. lr1.: m:111i t·iò l"hc 1111--ta,aptr il p,,111:,11e In ccu:1 della ~iorual:1. Con Lilli ,. (.hito. . rwhe Ange\u e Giovarnu arriwl\'ano 11d • :1111111ino llllJl,l<'l'HIIC. i111•1_'pJ}.ill'. lullo ,..:n– ll'C, fotic:llc, nel trn:-purlare qua-.i l'Ol pi 1. to tutto dù l'h,_, u, ,., .1110 r ,, vulo d,1I 1ri•. 110.. I.a dtHlh!ni,·a e il i;ioH•lii gran parie deliri 111crc-cl'f!I -.1:1111 1'.11111111 dai nc~ri -.pc· ,·i:1l111L'11lc, ,111uld1t' po" a11l'hc d,1M11 ,1l1\;,1ti: I i,wruit_c a~ nome, p~in~.ipah•. \on :ii 0111_el•go(nrment(' toccn In_ l.an1as'10e i) .c~1ore.rii t:1 IH'l'O 1!1 far d1-.lmz1011c rrn I :iemphce 1 •H'H vecchi funzionari che n quegli mizi paT. · .11;ictti,o. ed il 11011u- ai::i::ellho. Qut'sla ru tr-cipn111mo. Poirhè è ben vero che t-ravn– :1dunquc l:1 l':111--:1 d1e introd\1~--,· nei gram• mo n!lom tutti giovon1: mn non è meno matici :". 1·hia111:1rc i. --~11.1plil'iag~elli"·, O certo cht- dnll'lstitulo vc111v-.1noallratti nn• "'-"~rnntn •·. 11m111 11su;ctt1t,1. u 1101111 :it~::-ttm- che giovnn 1 1n tullo nhem dntle disciplme '!' 1. l..:1_ tl1ff~,n·nza d1e pa•~:1 1_l>!lUSl~ntivo _e economis:h(' e tcientifico-1ccnicl1c, i qunh I :1p:gett1vo ,· ,111c-.1:1. :\cl prnuo si C!-J)rt• poi divcn1nv,1n 0 allenti ed efhooc 1 collabo-– r11c l:t l'\J"a O l: 1 l»tr~ona; nel -.ecomio In rnlor'I. E m.,,nri <&tavamosollo il fa11cino di ~cmplict• quulit:ì,_ o moclifit•:uiione. 0 ~l1til- riti e di emblemi: le frequ,-nti ndunnte in- AMERIGO BARTOLI, Disegno ;:li altri ~iorni lu fotil',1 er,1 ,,mprc d,·U• 111:uw e micid :1le. lo ero 1><11,ordo (r.1 111,li; 1u111•a1H.•,,, 11l•1 la di Zn✓.i,. bel ~io,.111,• d,c nrn111a,a di quale, 11dl'orrorc tlell:t ,i ,1. a,c\11 con11a1. II/Ct:(1re. 11011 riu-.ci,o 11 forc arremhi. ri. un uid1io: 1 ,er ri,al•a /.;1.,_i11110• ,.,a 1t1I· lo nOzti.· legnli con unu gio,i1;clla III ria, p~1guu,u ti.il b•,ttl•rt·, r.fuggivo dallo_ SJ>ic~ ti i denti L,i:111d1i--simi,dei ,1uali ti ~1111110--j per _Pr?<:unt, come a,,cni,u_ ~rtl una ,lo11- c1cor 1nirole ,_•on un :11\cuto; fatevo il pa- ,:i wi.:a la bofCu gro.:: :1 ,_ ... f,,ilt-:1111. Lu na 11:ilmzw lonl.111.1e un pr1gic-11,('ro: :i,e– lo, il dcpo-.iturio, il \ ig le di tulta L, ro. -.era l'i si richH'e, a in un , :1go11e •olitnrio, I va me~so :iu tre t·:11111 ret,,• bene :11 n da· ba rhe mi l)Orl:l\nDo e che '-IIJ}t,o t·dnrc con -.ullc 1:: 1 1 1 he il fru,1ino, •11II~ •Il.I le te, ul tn,ol,o ~cmp,·,_,due l)O"li, il kllu 11111• in luoghi e ~ili -,1.·onosduti dagli ~tc-.,;i j cnlci dei fot·ili. ucllc oreed1·c le i giu· tr 111011i:1le ~c111prc pr1.,11to 11cr lui i111.m10, fotrhini. Pinn compcr:1,:1 qu.1h·o--:1 e mc dc pili iruominaltili: ,e tJuct meic:ilo f 1~- e in 1ulla l:a pcr.!'ona 1111 :1ccora1111.•11to 1 li 111porru,u. Oppure 1<911-.cg,rn,u 11 dcnnro ..1 tic cc..-.1110_ .ll,div \l,t'i,ori e ,iuli aue-.: 1 ru'e e <.'06• crudele. t:ht' mot-.r:i,·a T_a1_111 o Uunilv o al Hiccello e u'-l)ctta,:i e .\,,p._m 1 a, ~\li u, uto liuon fì e 1a 1 <k>Si-chiarruuenl~ di no_n f~t r 1>ill "oh 1, lii' l~– ~•1g1l:~,n le.. ~1~1pe_re,_J)Cr non essere pre 4 n b lilìi 1: 1 eouiiiernr,• qualco~n, :ilhira. ncll.a. ga1 0 [!{~ 1111 ahr:i '/I•• 11 r~:1i1·. 1_10111101~~ di: 1n giro. GI, 111d111111 bml:l\ano -.0JJl',1h1lh) m:il,in:,, l:l\.it a l:a fontam•lla dcli:, slazio- \'Cr--a 111 fondo t.all:t ,1ta dt ,11wf:g1t1, ~ :•_Lia can11: irnliana. della 11un(e er.111 \Orti· ne, ~i :md~,a a I'> 11 1,:,~ Vitlt•rio con la ban- c"cra fra noi un uomo di ,1ual l_1e ctì, 1:1c– c1: pt'r unn donna tencvnno III serbo S!IC· d:t di Fcnrn ulo. Si fu,·e, a mille , ohe il capezzato alla mcgL o fra Lracna t' gum– chi dì 1uet:her,:,, :,j ugg_raz.:n,•:tno ulcuni ru. marciupie,:c i. ondulo di robe e t·ose e be e dorso e bocca Hnisur:ita, che cli 110110 i,;nzzflli ~Ludati m:t intelligenti e_ p:irlolla- gente a 1.•at:ifo-(':o, in ~u e in giù, l)t'i 1111 rnc,·onta,:1 11i ~uoi intuni (che poi ,·r:i,.1- ,u_n~ I~~ l_u11i:,_:1111en1c. I polacclu ~,·c,•rwo ,cr:io (' per l'ahro, e StHIO i portici ,_.fuo- m~ noi) _,·ome era ~110~1uuna ~m1 _-orell,; 1t,l1 111~1ri2.z.1 _ J, ulcuuc donne e , 1 corre- ri all'ann aperl:t. e tii ct·rcrnr:i di , ('ntlerc. ,· minore: 111 Ire :11,1111 d _1orment1, d1 del_•.• ,imo 111 1nx_i. torno,an~. _cu,:~,11110 tl:ilb ~cucciuti dui vorlieri, t>edinati ,lalla poli- e di vagabondaggio e dl rom111c:t10 ,ar'.o• ta:ica l)O.lllCrt0re le_ boll1,tl1e J, _l1<1uo~e e z 11, .ill,irniati d:illc ~l>ie, imot1,lin1i dai 1i- a,c,a ra&granc,la;o ~nn fortur~t l'6l 11rnb1I~ l,c,~,ano u ro,_c~tt_u -ll•no a d_1111en_tu·are ,t>udugliuli t·hc ,olevano Je co~c ,1 J>Ol'0 e non sapeva come ~1 era senl1ta rap:nc ,11 ~1t1,11 ro.::a. l cmc:1 _ai~invnnQ_ 11 p.1ccolo J}rt:ZI.O , cmmtno l:t fo1i a •i finho 1nnto: accu111uln_ roba, me11e -.u ea•a, la Ciuco, _eruno 111u111fì~1 "'. dona, lo bur<l.1. col culcrt· la merct.: a l"-'t0 JHCno pcrj compra in un rione popolurc 11 H~ma, la ,•uno d, ~utto utt (>O, uss13leva110 ulla pre- -.hara'l,:r:.tr~clll' tlcftnithamente. Lt· rol>c l'Ì stip:1 di mobili, ogni altare un 11101.ilt•,c~r– sn del b11n~ che fi~c1w11C•Ji;ni•·~•~., ~wllo l,ruciaumo le m:mi t' il , iso. lo m'ero fat- teggia i 1>,:1rtnd, (à 11_10·11~ I f,:11t:ll.o, ctr– slonrnco _pat1lo 1 0111m1ra,ano l:1 d1gc-.t1one, 10 lutlo Ji \'Crgogna: e la ragione c·ern. cuisre la madre put:111va o 11 p~dre a,,cn– me _lo r_1conduce"u110 fra le l,~ncci:1 qnan. E ,a dell.t subi:o ~cnza equivoci: .:nrebbe 1izio e, mm bel.la notte, regala il fuoco ad ~~r~~ :1•~cr: 1 ~0 f~~:;\ae~:Cl}l;: 1~ 1 l};~;;ra, d~;~ ~~;t~il~~~~C ':,r1~: 11 :!~lecl:litsie:,f f:~~~ fe~lÌc~:s~a i' rtJu;~c inrecgc~::r~~n C< p;~~l-~i,· 1 :·,I,\~ lo n1gu:1tl.(1," conlro d Jlello, qua,1 quu .., difo~i :il la ..,azione dn fùo fpinato; che gli k déluge ». _ _ . mc lo u:•~eonde,o dcnlro. frn tO~tolri e C(). alleati 11011 inte.ndes---ero ,cndere In loro Tuie &lllle i,npe,a agire a merav1glta ni:1 ,:tola, e oon una 111:1110_ b1da_,,) 111~ ad~or- roba, ix:rchè il mercato ~arcbbe finiio per commercio, tirnta nl foldo, avvcua al r1- 111e ~11n.rl? c~re,:1,;mdo _ 1na11 11,111110 _11 1>1ede incanto Quel n:crcato dunque :i, cvn un E(>, .irm.io , ma, 60J>rntullo, sc:atenata 111 1.r1 fenlo. 11 d1to ~11,:.m1_1antc. I nngh1:! t~cc11- d,opp:o ·significuto e un doppio lucro. Era• I odio ~misuralo e-oniro 'e --t~a. ::, : tr;jt~i:o d~~ s~,l~~ria:::1:~.:iie t'Odi' :.~: 1 :~ ,amo 1.azzi no.i n l'Ollll)C~arc lt'gt1l111e 'IC O (Co1Ni1111a) quadn11a ai 1:ui della (1u.t.lc -.i ulz:nano lo a lcgaln;c11tt.:_ri,endcr_lt'z"a;cva110 ~:17t;oal_: . palafitte eh(, sorrcggc,,:mo la tettoia, Ju- ~n ~ne a C•rt,•01 < 1 0 1 1 ar Da e. 1 rot: Le giornate del hbro <l ,• . Z.:u:.u t'()n qua c 1c J tro, li prOt'urare n · r:iite ore e ,ore, n 1 ~n. pn1 solo~ nu ,•cn· b:i i,\ qualunque modo: ~e cade\'nno coni • Le cinque ,Pornale del libro •·~he si d1c.avo gunrd.mdo , icm_o •~ lon1.1111,. lutto le mani nd succo, era la tortura; ma ~e &oolgcranno dal 21 al 26 acUembre a~ ,\,Ile~• anuol~ndo 1~ella ment_e 111r1,olla, (On tull:t vince,•ano ~,a,aiio bene J>er un anno al- cali Traanci, aprono u/fici~me~k: I athl.11· In ~rtnla . 111 :~j!:gluJno. ::-1~~0. denlr~ meno ' :t: dcf:a lt 1•· 10 del l b~.> -., onoc:o::.ione che tren, vuoti, ~li 11~1o_rno:.::parnano _:icl~11t1 Per. quanto io ,;ai>pin, 0 per <iuanto ab- si p-::,pone di rendere più shetli ,• legam_1 con donne. f.1cch1u1 {011 la refur11,a. o bia inlruud 10 rra le eterne lamentele e gli e•.~ r~ .....,.., 1 ,., ... i (!··'---i tM 101'0, cc.n g/1 edi_– ,-0110 i treni ~i HjtJ,tuatl:Hano r:1g.1ui. 1110• odio<:Ì rag(=.iri. certi <:i t>Oteva e<:8ere de.I· lori e con il pubblico. Quesfo '?rima. m<.~•· ntlli. ragazzette. <'llrichi ili rohl, u:,t'r--e e l'e.,:i-.ttnr:a di luoghi di depo--ito dcU:1 mer• /ulaz:ione h_a ap,punlo ~1 oompi_to d1 µmr,e $Opra e <:olio: ahri 8CUJ)JXl\ano -.infl ai ca· cc uno ad e:,l'llll>'.o nei paiagg-i d..i pia 7 ,7,a autori e editori ne/lo ,forzo d1 pori.are la !~'! <tss~:~~a~a;:~~: ~aifi~~:or;o~ 0 ~ 1 ~ 1 ~:=~ Si~u\i dentro una ca~upola arnria1a dal produ::.:one librari"a al contallo del pubblico, tem(>O'. mangiata .. j 11 .. uJ tetto; un al1ro nei L'inaugurazione _delle giornate aarà luogo 110 :1.ll 'a11acco. 1>iù famelici e lh idi che dintorni di Viah- Manzoni. n giovi a<:lro I il 21 alle r,re dioa"etk allo presenza del ;;',~!: ~i~i~:a,~~o;t~'.IJ)~c ..,~:aal!~;,~:~~ •·;•!it, 11 ;~~: deriudalt\ da.ll 'F.rre1io ie--1i,•,1 ap1H1nto uno comitato d'onore e con l'infenJcnto di mol. di <iuc.~ti maµz.zini. Ma il co"lalto ~lc--so_ I~ pcno~alitd d~fl"ambiente arhstr~leftcra. r:io11e, Coi ren•i •empre ~coperti. Con ~li con la mcrt'e: le ore di ~ilio attorno 111 rio. U c•nque gi~rnole _t1ar~~n_o r~1oate da oechi che foce,•ano male alle riglia -.tesse trcn.i: il "ubbuglio eterno: la mancanza uno xn·e d~ mam/e.t.a::1on, di ~rio mtere_s• per trol)IJO -.guardo. Bi-.o~na\'a 1uardar~i t· as:iolutn di un'ora di 1>act' li a111mala,.1 •e e di breOc durala: conc~rt,, conlraddit ... :nar1i e inllietro. --l'IUJ)rc • .:enLO un attimo ,-in I cl corpo: tormenlall ii; un'aureola di tori, J.:::ioni. lotterie a premio. di rc<1uic: <1uando era più v:gil<- la gu.tr• ~ F • at· · d 1 d I co-- clia e gl..i agenti di ogn.i nazione formico· fumo e di agoniu. eroono or,a 1 ~par_ 1th . 0 pa,- e e ,- Ju,•uno impaz.ienti di riruperare la così del. C.'l1)itò un giorno alla -.rnzione un uomo miiato organr::.::.atioo, d1 cui _J~n~o parte: g i la refurt n. allora. n bella p<><:ln -:-,oppia· ,•ccchio e macilento, , Ì\•o soltanlo negU editori Dc Carlo ~ Dc L~1g1'. r/. prea1.1ente ,, 4 Jn Jile or qua or hi. con un --o-petto occhi. il quale non r co:·obl_>e In figlia. degli ~i'lcri "Ma"o Po::.~, •I ~rg. Vtlet!~ di lrcgcnda scmpr~. chè :;li sles~i ,~ batti• tanto <1uc~ta era cambiata fìs1camcntt· dal per fedttore .. andron, g/1 auto;.; A~a I:. upr tori•• ~tanchi rnorl..i (')("r il commercio, a giorno in cui l'avevn lao:ciata: la ragnz.,:a no, Utiana :::u:.a~ero,Adone oaar1, ma– porhi i,1anli da.Ila JX1rlenza dd trtno, nel 1''cra rifatta rom1>lctamente e sopra e @OI• n1:-e!e Orano, Bris:,-ite Colonno Biblioteca Gino Bianco che ::illru_ro.~a t 11111torlnn,:1 di" lro,a-i nel ternnzionnli nei lus~uosi 11aloru di t'1cevi. 110 ::t 1::~ 1 ;~~~: 1~~ uduntiue uui:it·c l'uggct. mento, e t, 11p1gnd'oro 1.u _livre~. v11i1elln. th o.. Ora si domnnd:t. Se ~·aggett~,o e il su- r:~.~na~>er;~• 11 s:~~r~h~a:j:'. 1 d~~:c:: 01 ::Co tal\~ c;t.:.m11vo ~n due l'0,,• d1ffcren11 tra loro, f d . . . , g ' pcrd1è ,uol ..i rhe l"uno co11cordi con r:11• on _o a noi _qunlcosa si ,ern tnsmm,to dello Ira i11 genere e numero? Si ri,1,oll(IC rhc sp1r110 rd1g1oso d1. Lubm. Benchè Ln un l':1i:p:e11i,o f'()ll~itler:111,lo,;.i inerente al :,u- modo fou1e un po troppo .fesl~. se~II· 1-tanli,o onde m:mlenere la melO(L"n ilell.a vamo di p11rtec1pa.re nd un opcru nobile, Jinp:m1 :-i fnrmo cs"i concord:irc tra loro. R_t-llcros.,. e grnnde unchc nella t1ua mnlb- 1\lrunc linl,lllC iion hanno concordanzu co- rmle portnla aul~n fnccm dello lerrn, mc per es. snrebbe la lingun inglClìe, la . Coe 1 Dio voglm che la ~ .A.O .. oltre "d <iual,• di,·c c<Hc, b110110. e 11011 CQ$a. b,w,w, j mcontrure ne."!! s~o cammino cond1zion'1 me. .Ji-.tinp:uendo l'11ggelli'(l dal EO!'it:rnth·o dal no avverse, nbbin essn pure un periodo in',. po-.1 0 1·lic cia!>cuno OC(·uv.1 nel dii,con,o. z,-:1le aureo, di fc.de t: d1 g16m E. comun• Qm~ .. 10 11101l1• di collocaz.iouc uou fu rite- que non vadn pre1to dispersa In ft,villo di nuto prc,-.o i 110:ilri gram111:11 'ci.ma ciò scr- ~p1r'110profr-tico 1Lubininno che u1p1rò il Pre. , ì ~olamente n for(·i Ji-,tingucr,• il cli, cr-- sidente Rooecveh, quand'egli a Hot Sprinas t.-0 -.i1?-11ifil':1lt> clic !ii 1là allei J}.1rolc. l11L111i mtrnvide l'Orguni2.Znzio11c delle Nnz1oni U. noi al,l,iamo che d.iecndo Uomo b110110 • .,j. nite per l'Agricoltura e l'Al'lme111oz1one. gnifirn un'ultra c-o"-a di quello, buo11 1 11omo, Santo ~piri1 0 1x:r e.-,. e S1)rito S:1nto, e co– ..j in ~cguilo. lmt'ce adu11<111e di queélO me. ludo di collocuz.ione per Ji..,ecrnert• l':1~gct~ li, 0 e il ..,u,1:m1i,0 1 :1bbiamo us.'\lo I.i con- cordanzu. • Ora ,en1,wno due quis1io11i. La l.u è: quando un nome suslantivo J>Cr significato ,uole un genere, e 1ler (onna un altro, l'ng~eui,o ,h quct;l0 caso come si concor– du'! Col ~i"nificulo, o colla form11? Nei pri– mi tempi la quCbtiono fu risohLta in ra,o– re del !'ignific:110, i..iccl1è varie sono le dis– b011anzc d,c 1,i tro, ano ih <IU(!nlo alla for– um. infolli dice,Juo per es.: Ella mi è vC– wa0 li trovorc, e non VCluda a lrovare; ma do1)0 il 500 la quistione ebbe un:i reazio– ne e fu dcci'-a in favore della forma, la qunl regolo 1,reyalso e prc,•ale tullor:1 per conservare b inelodi:1 ddln J)O~"ia. l11fot1i noi diamo: Ella mi è 1:emda :1 tro\'nrc e non vc1111Jo 11un11tunquc 6i r"fcriSSe ad llO'lllO, La i,.eeondn quistione è: se i n-Omi !l'U• 6tantivi sono più, o,,cro di diverso gene– re l'a~gc11i,o come i,i concordn. Su di i-iò vi !1-0no lo seguenti rtgole: I) Se i c.uc: tantivi sono 1>iì'1 in una pro– posizione, r agget1ivo 6i concordu con tut– tri, mcttt:.D(lat,i in numero J>lurale come 1)er es.: PicLro e Oornenico 6011 dolli. 2) Quondo i ~udantivi ~n più e di di– verSO genere, l' aggeu:vo fii concord'a col genere maschile J>Crchè più nobile. come 1><:.r cs.: à.lichele e gu:1 mogi ie eono anela- li. in campagna. 3) Speciso av,,ieno che si conc?rdu I ug• gellh'o con l'ultimo suslanti.,o della pro- 1>0.:izione. e ciò necade :io, ente 1Htrland0:,i di co"e inan·mate, nH .. 1.tendo-.i pari111enti in numero singolare_ Come per es. il Boccac– c-io diS6e: « Niun campo fu mai ,:.j ben col– ti,•alo d'A, in e<-'-o e lriholc. t' orliche, o al,cun pnnl'o non si trmxrlse me.~cofoto tra ferbe ntil(liori. Si avverte final.mente che s))C680 l'agget– t:vo si concorda col primo sustanti,•o cho ALFREDO G.\UGIULO Riapertura di Aragno Uopo tanto fcmpo di rcq.u:,·zione allt!.ata il caf/d A rosno di H.oma è finalmente tor-• nato alla sua clientela•. AccolU a//'ingreuo dal proprietario, gli invitali alla rnaugura-– ri'one ai 80no hoOG'li .abalo acor90 7 settem– bre nel/e &0,fe lucidale a nuooo, nelle qua/l però, pc,. dspdJo alle !rad1'11·oni, nulla è cambiato. Immutati aono i tavolini, immu– tate le pareli, le decorazion•, i l:-onc/1i, l'oro– logo 90rrclto dal piede dt .una figura rovc– :sciata •ulte spalle, e immutati', per <1uanto po.uib:fe, i /cdclr camericr-i cht!. hanno oi~ alo tanli clienti e che con08COno quell: <Jbj. luali, con nome e cognome. Con poche parole dunque e Qermut/, e champognt!. e pcu,te e tartine, A ragno, pur senza la storica terza sa/ella caNZ Q; ricordi /eltcrari, è .«ato riaperto. Gli arlistl, gli acril. tori, gli uomin, di golX!MO e di ,governo, i giornali,tt, i pro/euioni,ti, ii_ frequentatori del paucggfo al Corso riprendeoono fa /,adi::.io11olc abitudine di far soste al ma•al-· mo ca//è romano. E' probabile cl1e qudche gruppo letlerario si formi attorno ai glorio.." 1,•volin(. l:.' cc,.lo comunque che, ligi alfe liberlà democratiche i clienti diranno lutto il male possibile delta pol1lica clic il mondo ci oo fomendo_ 1,i pr~cnlu nlla mento e ci scn,e 1:>erfar \'~ dcre che 6u qudlo t·nde l'i1111>0r1nnz:1della cosa. Ciò però ;,,vvienc qunndo i t,u<,lo.nti– vi son prcc(.•duti da propos.izioni come 1>Cr es. il Boccaccio dj~c: « Es!lemlo Diano con gli altri gio, ani mei.oio a gi()c:tre II ta, ola ccc. ccc. Queéte adunque l'-011 tulle le regole intor– no all'aggettivo e il su«lnnlÌ\'O, ovvero fo. tomo ulla rOrt4'0rdanza. f" I 'I E

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