Fiera Letteraria - Anno I - n. 23 - 12 settembre 1946

EIERA LETTERAR A N N • ROMA . 12 Settemb« 1946 O I · N. 23 , O ESCE IL GIOVEOl S O 1'rf M A R I O U i'l A COPI A L. 2 I Direttore : G. U. Angioletti Oire.:ione, Ammi1t.Ì$tr<nio11c e Pubblicitla Piua. Madama, 8 - Telcr. 50.919 ROMA Vitaliano Brancali: Riperderemo il tempo perduto? - Gubriele PeP_e: "lt~li~ nouvelle - Marcello Galli.an: La miseria (V.) - Francesco De Sanctis: Lez1on1 inedite (Fine) - Alfredo Gargiulo : Campi Flegrei - Bruno ~omani: _Sil_vio ~en~o - Lionel/.o Venturi: Francesco Goya - Note e rassegne d1: B. .M,.gh~ri•_"• • f. Tobi110, G. Trombc,tore, P. Santarca,.geli, L. Capelli, M. Carr<Ì, D. Aldengla, ecc. Abbourm,enti: annuo L 910 • temeetrale L 490 . trimtttrale L 250 • &-tero: annuo L 2000 - AvvUi 1•co,wmici: al rigo L. SO Pubblicitd: al n11n. L 20 fino a 500: L 18 da 501 a 1000: L. 13 d., 1001 • '.!000 Sp.4'1-iooi I• •flboolllU!OIO ...,-i.I, (GrupPo 11) UNO CRl1'TORE GIUDICA I OSTRI GJORNf il Agli inteHelluali ru.e,ei drÙ chj~,u ra– gione di h1tW qu.;1010 anà perduto b Ru~ia od cumpo della Ver-itù. della Belleu.:i, e del Benr, per avanzare nel cam1>0 dell'utilità toci11lo {con quali e(. l feui, anche i1"-, quelil'uh'mo, ~_i ,edr~ rra 1 ;rcml';t1p1i, ac essa p,-r!\ per,lurato nel- I J l:o<?:-, ,·hl! hR pgci 1>er )A j~bcrtà di 01>i• 1 11ione e di e1an;;:~: _ . •la Ag\1iJ1tellelluali ilaliani :_:rw. cblc,.. ragione di qu.anto ha pe.rdl~to l'l~~tia I Che la soc;e1à ;,,li,no ,;a, ne, fondomco- ~na ~deti eh~ no~ ""PI';• d;cl,;mre: :i::~:::. t ,:;~•;; :~ 11 ;.u:::e:ii•u~ tt. poco cristiana, bu1erebl'.H'! 11 dimostrarlo • _1rder,sco brucmn1u da c_mU1: 1 fondo tilità naz.ionaJc (con quali effetti in quo– il modo onl;cri•;ano con cui •i è compor- 1»ullo•lo che perdere il dorhto d; d;r• I &t'ultimo, si vede di giì.). Riperderemo- __ tempo perduto ? tata veno il '3scis.rno: ae,•e.riHinta coi pcc· quello c.he 1>enso nel modo più oonfor•ue La piccola llalio del Ri&org·mcnto fu catori, indulgt,nle rol JH.:l'C;jlo.Shranò in a_ n:e stessa e al mio pen.siero ». una so- una vera n3Zione, pcrchè nae<iue come poche uui1nane, a1>pese per i piedi, .spu• cieta che non metta se e1es.11u ol di eopra fotto morale e le 117 .ioni politiche che fece tò, imbrattò e sprofondò a calci ncUa terra d_c!le llt~ o:iioni ~olitiche. la 1ua moro-, furono vere. L·1talia na~ionalistica non è perfino i .eosi:a di coloro ch'erano stati af• lita. al. d, to1,r~ de.1 6UOi _momentanei eme• stata che un imbroglio e lo fine azioni (etti di fascismo: uomini, <1uesti di.sgrazjati, cc~s•, 1 ~ euo h~ro pen,icro al di iO[>r.a poliliche c::ittiYi 1 ogni che d han fotto u– e dunque ca(>.aci di retle111:ione e in parto dea ,,uoi. g~eraJ, ~ dei auoi ammira'-1i, è ~are giù dal letto e rompe.re la testa. liberi del loro peccato, come eono tutti, pi un~ socictn che. lll fin dei conti. non I La conrerenu di Parigi. toslic aU-lta• ,,1,iriti umani anche nel t)UUIO più oscu• 'lvra ".em~eno bu~ni su.cc ~,. nè bravi lia :alcuni territori, le colonie, la rlotla, ro della loro colpa poiche, infiniti e di ori- ,e~erah ,~e valenti ammiragli. Vengano I ett. E l'Italia, cosa fa? Per tutta ri&po• I gine di,•ina, il diaYolo non de.ace mai ad pnma le n!omie morali: ~li Olerc·ti lpun- 1 sta a questa mutilazione che subisce. no I occu1>11rliper intero. fl pentimento, un sin- l~ra~n~ " 0 '. dalla tcr~n. L !talio pre 5 ~u 0 ~ I 01>cra 8J>Onlaneamenle un'oltra più gravo cero seppure u,.rdh•o amore per la libertà gi ."oHr~h:a , all.e~naone _ad alcum JM>- I nel più vi"o di &e AICMa, e si toclie il di. e la tolleranza, il t>rincipio d·una vi1a di, teni,. !lolida nuntll ~ Pcmai. e ingrunJì. ritto di fare l'e1ame di .-:oscienz.a, di g.iu – vena. a,,rebl..ero dornto bu&lare a salvarli. &e~ 11• potere_ che e&Si. h~nn~ ,u di lei. E dicarsi, di pensare e ricordare Jibern• E i.u,ece 1ton furono 11,ahati: una società vio. J>Oicbe <iUt!SIIscloedu "' 1 rivolgono a noi mente. con uu lingu:aggio uiocco, tutti cli sc"ioc• Cl'intelleuuali italiani, per in,ruiarsi i chi della Penisola sono mobilitali a ri- politici che ,·ogliono una nazione forte e q ,onde.re: ed ecco i nazionali6ti, i f~ e unita», fi.Ì « uniacono » in una 51ucche- vano indossato. ,ti, i nazi•ili. i generali, i prefetti, i quo- vole ualtaz.ione di "'e 5-ICNi, de.Ile proprie P11ce ai scpol1i! t noi ag~ungereuuno: ~tori. i di.:uori didauici. i prone<litori, opere, della tradizione, della &tOl'ia, CCC':,, Pace oi seppelli1ori/ 60 queali non ei fos- • benemcnh del,e _5ause alzare di nuovo con l'efretto d'indebolire il pensiero~ del- lentu li ucci&e 1>errhe erano "tali. violenti; giudici dal cuore nero crcde11ero di lavare cou nere sentenze ln camicia nera che ave- la ••. ce, e pe_nsato_ri, moralisti, scienz.iati, J ia Nazione e dunq••• la Na..·,ono ••e .... aero Juti o. conunettere, d11 alcuni mes-i a "' quc~la parte, una nU0\:I 1ruvi~im11 colpa poeti. mellerhl nuaeramerlle dietro u co- Parecchi hanno collo le&tameute un'occa- FRANCESCO GOYA, Autoritrotto {leggere 1n V e VI pagine l'orticolo di Lionello Venturi sul cenlencrio delle morie dell'crll~lc) chc resuscitu La prima e tu fa ~1u~i inde• fllO{O, abba~ando, t>er accordanri, il tono I @ione che vi!lib:lmcnte aspettavano da 1011 di perdono. La eocie1ia ito.1•na, che liu- del loro . li~gu.:aggio e infìicmo il livello tempo, e ai eono messi a predicare: e Ba– ciò una parte. di -,è, daUa ( 1 uale non era riu- dell•. fiO~tela che rappr~ntano. Di ouo- Aa col fa. &cis.mo! Quel ch'è eUto è etalo! ,cita a dh·cntare !lcriamcnte dbsimile, pra- vo l l1.a!Ja trascura )a sua coutlizione mo- Non par1.iamone più!• e ,'afl'rettano a lica11do la feroce z.:llll(WUa della .cimmia che ~-e per le fiUC momentanee ~fortune po- ,·ollare una pa,:ina in cui per vent'anni 1.i11checredendo veramenlo nel volgari•- abbiamo Krillo minulamcnle tulle le no• I----------------------------- "ltalie nouvelle,, rompe lo ,pecchio nel ,1uale vede tie s1e1u. simo motto • Guai ai v:n1i >, mentre la &tre giornate. quet1ta !lode.là fino a Po"hi 1ue$i add:etro avarissi ma di p erdono e inClettsibile verso i fltoria delle uhime guerre ciYili del mon- Ora noi lìiamo stati, nei tern1>i di fero• peccatori, rit·ominda oui a &orridere al pee. do e tuma qui . a ~!most~re la v~ri~à di eia, e t1iamo ancor oggi, per il partito dà calo suo e di t'oloro che uccise, e i colpe• un n.iott~ ~ss~i ~nu anlt~o ~ c_ri&llano: conciliarci subit-0 fra noi ,ftnliaui, ma non e Cua1 •1 vmc1ton_•· Pensi.'. haha .• eo• 1,er quello d,· eoo•,·1,·ar•' •ub,·10 con oo,· Sulla riiJi.t.a df'il Sortre, Le. tcm~ m~ •oli amnistiati accoglie con benevolena.1, I bo .. .... dernes (LIO) a appan,o, .otto quc,to litolo, non perchè e.Mi. eiono pentili, ma al con• ecre on~lll, a. r10s.a, ,•enlicra, libero, 61.CSl'i.Questo lungo peccato puÒ compcn• un ampio articolo di M. H.~~ Maheu eh• . hè . I operoe.a. e penuno gli altri a toglierle I urc· d . da . b . ba I I ,l lerge con un mialo di dolore e di •pte· trano pere non rinnegano a v«cbia co.l- le navi e le colonie: vedranno .-:hi alla ( · 1 • ~• I nn• C': e ca arrecato "° 0 co ranze: di dolore, ,:,ercha 1>14dere 4J nottre pa, e arn:i se ne gloriano, e oetentano UflA fino avrà ragione, Questo non vuol dire orn~rc1. ~ngame.nl~ materia di rimot"V, mi1<ric, i no•fri dolori, le no.,re debolezza loro • redehà 11ll"Jde11 » come ee iL pereistere h • . d meditaziom, memone, 0 dunque di moro- come ri/lcsae e •llQ:ate do noi ce ,,. fa e.e 1 llaliu cYe dar tulio nsscgnalamen•l I là, filosofia, 1,0-; 0• ecc. GI·, on"' .L_ ,·n- in un errore gro4i,8olano poi esse usurpo• "" ..... 1.ue ,cnt:re più pungente r ango.cio; di .peran- •e ;1 nome di oocrenu e ro .. o più nobi- le: vuol dire anzi ;I co~trario: che l'ha- tcrcorrono rra il '22 e U ·43 rurono tutti ,e pachè è cool affcho•o e c<>fflp ,cnr.uo ha non devo t>erdere insieme nllc colonie 1 , 1 r N . . 1 d per noi Il tono dell'autore e cofl .ol tecito le del rnvYedcr.si e correggersi. L'aura e alle navi ancho l'amore cr la libertù anni per~ u i. o~, c1 rimane e ie an or- di •aloare lo apirito e la fun:.ione europea cho mosse i gagliardetti torna :t spirare e insieme 11I diritto di est~nderc i ,uo~ n_e alla ricerca. r1pe«ando tulle le nostre delt'llalia che ci /a •1,..-nlfremeno i.olott e piano pinno nei ealotti mondani, ove si oonunerci all•e11.lenio quello di giudirure I gion~at~ flOd~une~e, 1 ~:~rtando a g.allu ,pregiali nell'E.uropd di queato co11!raddit. dimentica la seh'a di lenzuola bianche e I pensieri, 1~con1. a'-"11, usanze uUa ltKio doposuerra. mulontlc e fazzolell;. Iuli; i .. guaH lun- i propri difoll; e so1toi,orl; alla forzn 10• è perduto, nel CllOll>O dello opirllo, fino Pc, capi,e l'adicolo che - ,òa dello una ghi e corti, larghi e ,o11iH. di ...,.. in cui g~r••; .. d~lr~~•:•c, "!: '7,c,ia:d dell'iro• al momento ,n ,u; n<>n,; ,u,bili,ce di ,;. ';:.,/a;::.n-:- adda::::;:::• .. ~;.~;:;,~~~~::: li lramularono (e non pote,•ano non Ira• n a, ra nu or I m • gn o. lll)pa· l>C rd crlo. Tullo quanlo è 61310 fatto male gna muo&1erc ddJla coaden:a cwopea del mularc,Ì) que.Ue in11cgne nnito11.e: di.esemi- rcnlemcnle 1>atriotlieo, di alcuni iutellct..- non può din-i e un male• fintbè la mc- l'aulore che, anche .,., non lo formulo ch,·a• unto nceH nrmad; le >ecch;e d;, isc con tuoi,: • on parliamo male di no;. perché modo non nbbia delibcrnto d; ln,darlo ,amente. ,; pone ;/ que,Uo del come tlt• gli ~tivn11 paiono rifiorire, e u.n profumo il nemico c; ~uo,Jn •• «1u "le a un gd- fuo,; dello 1,oe,,;o, il ròmoroo Cuor; del la poua ,.;enfra,e òn quella /amlgUa '"'°" do di !agre~lano_chc, u_,,icin:mdosi dilsentimcnto rclig'o<o, il ncnS'iero fuori P<!d d: cui eua col /asci•mo •penò t'equi- Ji cuoio 111ili1nrc riemPie le case sfonda• cor!a O UJ\ con(es&ionale, dicesse al llCCC:1• della nrità. Oc.1,ibcruioi~·e visibili~.sima, librio. A lui ,ernbra che gli itaf1an, non le dalle l>0mhe; si @O!pim al e bel '35 » 0 tore inginocchiato: « Non dire 1 ,iù nulla. r d' , . . . . , Il •entano qucala loro colpo. e non siano quin. al e bel '36 » oome se le povere nasi eho d . . . •. . . . rullo • OZIO"'" e 1»S""a, <1ue a "°"'" dò ;,pfrat; da una uolontd J; ,iub1H1,uone, P arti a to . I I Il . I Cl tuoi peccali: e e il d.111volo che li cht: gran parte degl'intellettuali itaUani mi• J'o,,en,az.lonc a acuii:.\ Bra/Je a l'«cusa. • ' 1· m quc cmpo • a a conqmi;:tO. a!Cohnl • 4"01\ l't•tTe1fo di dannare ,•ern- • d' , • .Vettuno - tembra diro l'autore .ente in dell'im1>ero » non fo~ero iii, o;pcllri di 1 • • . •accia 1 ()teuJcrc nei rigua.r<II del « ven- /talla un vero rimor.a del p,ahldo: ~ h . 'I f . . . I tuen1e co u1 che &ta,·a per aalv1mu e d1 r11- t"anni ~rduti », con l'aria di hre un dramma d: un ~lo pauuj le• plu• hu. n~'. 1 _per 1_ ~~~• 0• :' ~o.re . polmco th e: 111: re, nella somma, il giuoco dd ne.mito. om::iggio alla Patria e tilabilfre un « fro11te mam• de In trne che, però, per una sorta v1s 1 ~ 1 lc a, pili, usab 1l 1 •s 1 mo a 1>odu. @t Le .. ocic1à deboli. come ~ono quelle a unico• contro il « nt:mito e~ ci g:uar• d, /anati,mo non a stato .mac capace di annida,a nell'azione at>J)3rentemenle e tendcnr.; 1 naUonali"'tica 0 80 ci3Lii;:Lita, <"hc da•· Fronte unico di una cultura che mct_l~e il meglio della •ua uman ~ nello prO\'\'i!lori:uncntc fortunnta the le s1>jn. ,wnomcltono ((Ualunque cosa ag.l'inl<!T('JSI . . , . . . · polihca. Non .et ac non • a più i;cro 11 gc,•11 :ittra,·er<.o il ('nn111l('di Suez, quali ,uuionali o a tiuelli ioeial.i. credono che, rinunz.1a a 8c etCMa m vista d1 un nenuco conlrario, che - cioè - noi •amo portale mosthe nelle fouci del enne che dom10; nei momenti di J>ericolo, basti immola- che ha tutto da 1-undagnnre nel trovarii. o esaurire la morarrlà nella politica, a por• . d' • • (ì I d' di contro. im•ceo che una aocletÌi lc~rol I lare tutta la no•tre1 pauionaUth ne!ra lotla ;,r:•110 m~c:~;,:,.~: "'i~, < ~~ u;:,~;"~ ..~:~o.'o~ re la , cr;,;, fùo90fico, o poetiea. o rei i- dal rinnornncnlo morule. capaci .. ima .d; po/itòca. o c,me t,oppo •P••"' piu poh1;c, brontolare la Hrilà come il !~'o in cu· ~·o,a 1><r •alvare la propr;, coiS1en1a. g;ud;car,; .. _.romenle, rimorden;;, oi•• che ,.1,gioai, ..,.%nque ,1~. •:o,,eroa.ione fw1eèlt1 ilJu... ione che, mentre non le uni, avegliarii, modificanii, UJla IOC':; 1_ d1 M. Maheil oa approfondita 1n un e.ani• rim,, rt gridare un•esuhanu che non bn, uha dai 1>ericoli eslerni, le riduce in ('Or .i.le di bravi retori che ~i canta. ..e:: a d! c,,.~en:a cmc,lo e completo., Il. Ma~eu in•omma un uomo obbli•ato a menLiro d L , d ..a.nane• ricvnoacc che molto dello •l4lto d animo 11a '- gra O t ~ non 58J)ranno ne per e.re con nia iotc91uta <li elogi. blnncJ_:zje, panegl~ liono ~ da atlrib.uirc al /alto che gll Alted- Ro1i r;ce,•e altu11 cum(tctt ..o o .:aiulo da nobiJlf e !pcNIDZII, 8c la sorlc g:,,rà av- rici, apologie. e cbiud:a tli occhi pian h han~o ,:r~}ato " il tradimento p;il che una Clou~ nuri1crol4 che-. o c.e.nto chilo- ,·e.reo, nè vinct:re c,on gr.mdcz.:r.a e fdi- 1 ,iano sui propri direi&,; ed . fl 1 la Rc,utcn::o. : ma queato che i amOTa metri da lui, èrrt1 pc.r i mari nel noni• citù &e 1:1 sorte ~rù façorcvolo d' · i;. erron no 3 ocrita non ci giuJh/ioa; può ,piegare come d; lui c di tulli eoloro che ;,ono obbli- Sono quco~ le •oclctà che non hanno puoi~ , /,'pe'""' o ,ognorli come virlÙ ma, rltoUa, ,o/o poe,e o/ mondo, òn,u/U e mirato 1 • pi,~ che c90ltare la R si.slenz.a, ma non giu. V1TAL!.ANO BRANCATI ati{icGTe il notlro non i,oler ricona-cerc il dannalo dal •uo 1cetticf•mo a subire tiran· nidi indlsenc o ,troniere} Il Malica .-a· mc il più corrdto atfeggiomento aloric:o • filo«>fioo quando ci ammoni1ee che " étre démocrole. c 0 1Ht croire à l'immanence do sa/ul " e che pc,c:it) la aolw:ione del pro– blema democratico italiano non ~ po.a,i&-u. fn una de.mOCNt:.ra polilica che aia, però, le– ,;trl.a a una premcNo di lrascendenra • di eleronomio ecc/(1ia1hca: la democrazia e! inleriorilà •e i,uo/c cuce primd di faUo 4}'1:ertà. La Ubertà •i conquista nella foHa: Mahcu analizza le cond;r'oni della lotta 1in?ocale italiand, dalla quale non a pi~ !cedo altonlanare ,Jli occhi come facevano un tempo i leHeratì: la lo•ta llindacale ~ 11 meuo atlrall'Cr.o cu- le mOMe operaie di· ~ntano elementi attuti del/a •loria, _,,rd· h e non più ogaetto di aloriografio; ocqtl. afono co.crcnz.a del loro oolore umano N educano po/it-camentc. Da quetlo punl~ di IJ'i,td i problemi della n/orma agrar·ia dd Conaig/i di ge11lone, delle naziona/ir.;azao– ni, e oia dTccndo ceuano di e11Crc proble– mi lecnici, di cconomi•IB e aocio/ogi, di. venlano problemi polilw, dirci quali d1 pe. dagogia polilica, problemi di conaeroaiio– nc o di rioolu.:ione; problemi la cui aolu– ~·one ini.1e1te tuUa la noalra uita morale, le noalre c1igen:.e vilali, t nottTi rapporU col mondo che ci circonda. E proprio i,cro che au que•ti e lulh gli ahrl problemi più impc!/enti e pcrlurbanH dcltp odierna 1,ita polihca llaliana " le •u· prCmc combal crui d6cidcra dc la démocra• lic ilalienne opp,otcTa morxialc•, et cafholi– que• "-, Noi non lo crediamo; .ebbene o quc•lo tchemali•mo, l'autore arriui atlra. ticr•o una preciaa indagine aul carattere del cortlunlamo italiano, oi .embra cl1e nel poeac d ~fono fluide e ancoro indi,tinlc /orze Xteia!i che ancora po.a,ono e1K,c r«• co/4! e organiz.:C"Mc /uori di ogni leolo1i•mo in una i,era domocracia progre11loa. So coa1 non /oa.e, .arebbc oeramcnte tragico la aorte del noatro poeN!, Il sen.t0 d, preco– rida e di marc.,,mn che 1i ai,oer-te nella vi• la polib"ca e d1e non b~gna e,tcnde,e con p.ieologia di disperati, a tutta la no, gati a menlire tome lui e insicn1c a lui. saputo conciliare il concetto di libcrtù Una l"ocictà 01>ern per az.ionl Politiche, con (tuello di o: forte politica e-,tera • 1 ni:, eun ronsi3tc in un fatto 'morale. Una condi'lione in cui !i trova do trent'anni ~~---~ 10,fo /alto alla C:vil1a col /aaci,mo e tl fai- ...,....,...,.. li mento dcli' Antif"-sci•mo. Il Maheu l,a pa. role nobil:.uin1e per gli uc;m1nj del/' anti– /a•c1•mo perch~ egri ne ,ente ,il ,1gni/icolo europeo, ne: ai,tJerle l' un10Cr41Gldàche t,a– accnde fa loUa conlro un in/au,to re gime e aa che .olo dalla fie.rté dcli' antl /a.td ,mo di qucitli uom1n1 logo,ot: dalla lot l4:J e calun– niali prima e dopo, poteua uenire la rina• aa-ta de.li' llalia. ~e qucala nna.tdta /oue tolo un /alto politieo, non ai,rebbe ,cnao parlare di ri1tb,litazionc ma la no,tra rina. ecila è problcmd anche morale, et~, di co1cten:.a, di democrazia l'nlcrfore o di de– mocra.na dittat"oriale: a il popolo italiano capace di oolcrc una ocra democrazia} o a ,tra i,ito, deriùa conte ai,vcrte il Maheu, da quel lriate fenomeno che con le note parole d• Ge,ù ai può dire: oola mellcro il u,'no nuooo negli otri t>ecchi; il oino del~ la democra:.io nei quadri del /asciamo: a tal p,opo.-lo non ci re,la ehe inc.>ifare i no– atri connazionali a leggere e meditare le ommc pagine dedicate alla pou1bilrla di un neo /a.ci amo italiano: no, non ritorna 1J paHo romano, ma neppure i,icne la demo– crti':la: "auc.un cl1angcmenl d6ciai'/ n'eat in• tervenu don, le, donnéea /ondamenlolea du problème inlerieur tf.alien ••. L'olre e\ i,ec, chio; neuuna rtJoluUone l'ha cangialo ,o<'ie1à di servi non ha ne...:un:i c<>n.!i- la aocictl it.11.i:ttl, o il, tonccuo di li, &lt'DUI. e per quanto 1e EUe a.r.ioni politi• bcrc:ì con quello di giw.lWa --ocl3Ìc, che all'c1.tecno po914no apparire fortun•• condiùone in eui, non06tante pi Eforz:i te. rumoro~ e formid:abiJi, presto o tar- per m~cbcr:arc quutn pe.nMa verità, .i di es.se moalrt"rtJUl0 ):i loro incon1.is1cnu tr"0'\11 la Ru!.5-ia. dì incubi, pc.rc.hè uno ,ocitl:Ì di. addor• Cl'in1elle1tuali di società @iffallc hanno mentali nella Ee.rvitù non può che aver- rn di sè le co1pe m.agsiori. fMi ,ono i In 2• pagi,ia : IL O TRO SECONDO CO 'COR O PER.MANE TE le ,ognate. Conquiita delltl Polonia, della custodi di quelle verità che i naùonali• Francia, della Noncgia, della Grecia: tòli delle ~ocittà naDonaliEtiche o ~li or- l accaddero veramente? O non fu.reno piut• ganiz~lori d~l!e 1ociet1Ì coruunjsLichr eono-1 lO'-I0 de.i sogni? pronti a l!:t('nhcare .i o,:n, pa o. ------- ------~--' ca Gino l:jtan o pere ha l' anti/aaci,mo non voleva olluare

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