La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 2 - 9 gennaio 1921

=============;-=======l"~if~ __ l JJT!T!J't:,_".;_I nET,_U:_[,AJ'Ql?_J!.l?.={=C=T=========-============s 1 ~~~~2.~e~u }~!~i.1!.~~~ 0 1~ reo SE ;;;-MPuc1 ~ 0 1 1 sulla nostra. Difeu1 l'a.rticolo r--- m ll;l fl =====~ . el 'compa.gno Ga.sparini in rigua.rdo f:"[11-SììllVHfl ltiU.8RB HHi.r a ,ot•o r.lle donne. Dissento complota.- .) USI-a 11 ilJ I Hl'UL!il-ililL •~nto dal. concetto d_el nostro compa– g o _po1che troppo si e (cnuta appa.rta– ta sino. ad ora .la donn,i, da tutti i mo– 'imc,nt1 poht1c1 cd cconom ici. Ammet– tencJ,o clws1 prolungasse ancora il t{'lll– po 1n cui. !a donna pot,rssc u.sufL·ulrc– del, suo d1rit.to , quale bene porterebbe a.Il omanc11)az1onc p1·0l,cta ria'! lo pc,11so cho un 1_nc 1nduo_ s1'.1 esso di qualunque ~esso pe,_chè sappia 1 l va Iore, per poud<>- 1 [l,fe Il nsultato cll nna sua. a.z1onc bi– sog!1~. ~ctte-rl? in ~onclizionc di rcsÌ10.n– sab1ht-a, a1~nmcnt1 resterh sempre uo cssero pass1\·o 11er la. società, fermerà sampro queìlo che è il ,·itrno del pro– gresso noi campo proleta.Tio ... E' ,-oro che fra l'elemento femminile v.i è anco– ra un numero grande di coscienze im– n1:att~r~, di .a.i~imc étY\·ek·nato dal prc– g1ud1z10 religioso, ma sei noi t<:!niruno quest-0 donne lontano dalla Yita e.cono– mica, politica, sociale, 1nai questo Yer– ranno ,i, compre.ncloro quale sia il còm– p1to che la storia affida a.cl esse. Così, ammesso cho nella prima legislazione il nostro partrto ne debba risentire non p;ir questo doncmo dolcrccne, ma inve– ce f~r p·ropaganda. senza t.rcgua., in i– special modo in famiglia. I compagni s1 lamc-nta.no che la donna sia. arretra– ta, ma in ogni famiglia cho si t.rovi un buon socialista. dovrebbe sempre co\1qui– stare a_lla propria causa. anche gli a.Itri membn. Il. compagno Gasparini dice cho 11 partito cattolico ha conquista,w la donna col mistici~-rno e colla po...."'Sia. E'. pallida,, r:irngrn, tristo; mi è com– p.;1.f'lli~ a_l tola10 . .._\!on parla. mai, ep– pure e gt?\'anc ancora.; il dolore ha già sogna.te 111 quel pallido viso lo sue tracce. Ieri solo, _osai interrogarla per sa,. per~ a.lmc!10 il suo nome; mi fissè, coi suoi occlu scuri smarrit·i o 1ncstarncnto mi rispose: Marta. Sentii in quella vocò un nodo d1 pianto. Stcs:imi la ma,. no pallida mi disse: , -. So vuol~ essermi compagnn. o amica fc;Ò~stc la mia storia, ma gliela ra.ccon- Attendemmo l'ora, ciel riposo e ,dlora essa. parlò a lungo con angcscia. della, sua fa1niglia, lontana.. .~e- Lns~iai l:t farnjg}ia pcrchè lag– g1u non v1 sono sta.biliment.i ed i ca.m– pj rimangono incolt..i e rovinati da.lla gncrra. u La mia. p0Yc1·a mamma attendo alle faccende domestich.e. Il babbo nn clisgra– ~1ato cho spende il suo misero sa..la,rio1 rn bettole lurido h1seiando così il fra– tellino mio spesso senza un pano. u Ho.n~to, il mag&ioro, i'it..ornato dalla, gucn·_a infamo. rovinato per sempre, è ora ncoverato m un ospedale e attendo la morte liberatrice; egli è tubercolotico. « Di me poco posso •dirle· rilornavo a.lla ~ra per la m.iecra•ccna/ spesso tro– vavo il focolare spento, o pia.n,,endo mi n tiravo per dar libero sfogo al dolore che mi opprimeva. Leggevo il giornale dello donno italiano socialiste, che vna compagna., ben più felico Ui mc, poteva leggerlo a.Ila mamm,i, smL che la comp1·cn– devn. e l'amani. <( Ricordo l'ultima. sera. r:ho rima.si iu casa: mia madro entra,·a improvvisa,.. monle nella mia st,anz:i, e Yist:.1n1i colla. Difese, fra lo mani, mi picchiò costrin– gendomi a re-carmi <la.l vr<:chio curalo, a confessare il mio fa.Jlo, la rnlo.ntù. di istruirmi. Sentii l'ibrczzo, pictit per lutti por tut.to; pietà. per la. m.iscra, mia. m' a.ct re, pel' babbo ignorante, pcl fratello (forse il piì, infelice cli tutti) R ~nn.to. · ." Parli_i. Volli Jayor:uo e Yivcre çiucll,i, v1ttL 1nd1pcndcntc che è ncccssana al mio spirito. Ora sono sola. Leggo i giornal.i che insognano a cfli soffre· 1:1., pa.rol~ che infonde speranza,: i gjorna.Ii socialisti. Spero clic anche ln,ggi·L1 ove oggi ancora. hanno il dominio il capitar lista e il prete , srnnloli la bandiera rossa. ']~acque, posò i suoi o~chi scuri pieni di pia,nto su di mo. che muta l'asco-lta.– YO; nascose il volto fra le mani e pia.nso. Povera vittima, dell'ignoranza o ciel pregiudizio fruniliarc ! Sua madre ha nn figlio rovinato da.lla. gucrta,, ini ma– rito beone o violento, e t.emc e ritiene peccato am-are il soci,a.Jismo. Sentii d 1 amal'la come sorella o posa.n– do lo mie labbra su quc.i scriéj capelli clonai il bacio il più puro, il pit1 'leale, quello della frat.ellam,t. Ponsn.i all 1 immonso laYoro che ancora dobbiamo compiere per convincere tutt.i della altezz,i, del noot.ro ideale. Col Yolto verso i.l sole d'oriente pro– misi a Marta di lavorare iosieri.1e 1jer ,i] trionfo del soeiali_smo. ' EDERA.' Ma qua.l'è la poesia pi,, bella, più ca– ra, più santa cho l'avvenire assicurato il diritto alla vita doi proprì figli? ' Le classi boq,besi finorn han sempre procurato per 1 f1gh prolctan un,i, ca" tena pesante di dolori, di sfruttamen– to, di ?chiavitù, han sempre disposto della \'lta di tanti proletari come se qnesti fosser-o carne da macello ... Que– sto le madri lo SlLilllO, od a.Imeno dovreb– bero sa])érlo. Sottoposte fin dalla pii, tenera infanzi" a tulte le \Ho,·o più gravi, a tutti i pesi più rudi dell'esi– stenza le madri prolotarie, le giovanet– te, le spose, sono costrette a un forzaw esaurimento di tutte le loro migliori e– nergie. Fin da giovinetto osse sono (sal– ,·o qu/1,lehe rara cçcczione) le ·serve del– la. casa, lo. serve senza. salario, che, ol– tre allo sfibrante lavoro della fabbrica -e dei campi, devono sopportare ancora quello ancora più sfibra.nte dello fac– cende domestiche .... Costretto (porcbè dnnno) a staro appartate <lr, tutti i mo– .-imenti delb vita di classe, soUoposte a un regimo di Yita differente da quel– la del ma.schio per i pregi udizì radica,. ti nello f_amiglie, si trovano sovente nel– l'alternativa di ribellarsi ai propr1 ca– ri, o adattarsi ad una Yita <li semi– Le seguaci prigionia. In quest-0 ambiente deve sYolgersi l'at– tiYità della donna, e -se questa si trova di carattere un può debole ecco cho piuttosto di lìtigare sempre si adatta alla vita monotona cd incolore. Così si formano le madri cii famiglia, senza concezioni politiche, senza una educa– zione di classo che pr;rmetta alla macho la prima, la più utile forse, educazione dell'infanzia. E tenendo ancora appar– tata la donna dall'attività politica, am– ministrativa, non si farebbe che alter– nare all'infinito uno stato di cose odio– so e ingiusto. Concludendo, io penso che quanJo do– mani la donna andando alle urne po– trà farsi una concezione esatta della forza,. della portata del MIO alto, o se dato 11 ca-so una volta tanto portasse al no9trn partiLo un danno, quando. do– po questa azione, avrà. potuto pondera– re avrè visto all'oper,i, coloro a cui ha d;to il ,,uffragio, ricredendosi. si porte· rà sensibilmente su!la na giusta che conduce all'emancipazione proletaria. Dornre comune intanto è quclw di fare quelia propaganda atta a sradicare ol– tre ai pregiudiz1 religiosi ùall'animo delle donne. anche gli altri pr,,giudiz1 che fanno vedere nolla donna un essere inferiore per diritti o per eapacità. ConBi<leratela vostra uguale, o compa– gni cariBSimi, la donna, considerate la madre. la sposa, la sorella. la fidanza– ta., la compagna, l'amica, come la vo– stra più fedele allea.la, dato ad essa tut_– to il vostro arpogg,o. sp1egav., quale e la. bellezw de nostro verbo, la santità della nootra religione, e questa sarà l'u– nica, la migliore delle pr_opagande. :pa parte nostra pure, le 80C1ahste convin– te cercheranno di i0-<;egnare alle più ar– retrate la ra.diosa via delle conquiste proleta.rio. Trivero, du:embre 1920. à\AMMnU. Lui era. un organizzatore sociaJista... Per fede, per impeti, per ardore. iUna fiaccola a-0oesa vi vissi ma .. Un dcsid'erio incessante cli Giustizia e Verità, elio lo l,rasoinava nelle [.otte pi ì1 aspre,· nei contrasti più battaglieri. E un'ònda selvaggia di capelli fulvi corno il .sole, che i.l sole prediligeva, per infiam;nare di fulgida luce, l'avvolgeva d';n.c- scenza a' gu·isa degli eroi dell, la antica: u ... e andava.bo andaVano, rti per aspro cammino contro teri:ibili draghi dalle sette t-OSte divora.torli di umani. Andavano cinti per magia da corazze di fuoco che alla morte dei mo– stri si sfaldava-no crepita.nclo come. sar– menti. Allora. '?li eroi ridiventava.no gai. semplici, aocili al pari di fan– ciulli n. Lei una crcaturctla, leggiadra di si– lenzio e di malinconia. L'a.scoltò per caso, da un balcone fiorito. a<l un co– mizio cli propa~anda. L'ammirò d'im– peto por ] entusiasmo che vibra.va nella YOCC di lui calda cli magnifica passione. ~a com'era donna soprntut,to, ilolco– mcnte pensò ch'era biondo o bello e-omo nessuno le era pa,rso mai. B-isogna sor– ridere allo donne che pensano così. Egli lo sorrise puc1~lmontc <la lontano. Si rjvi<lero e divennero amici. Dopo tanLo crraro essa riL.rovasa una [orza convint.a e sicur·a che non sapcvn. a.vvin– ccrla int,cramento perchè tutti i vincoli delh sua vecchia razza borghese le in– coppa,;ano ancora l'anima vibrante e gli oechi avidi cli Luco. Non sapeva che la vita è Forza e Lavoro. Non sentiva che la vita è Amore e Bontà. L'ammirava. d'ar<lore 1 un poco deso– latamente come tutte le cose belle che al mondo non esistono più E per suo martirio, femminilmente p~nsava che lui era bello o biondo oome nc$.~u.nole era. parso mai. Un giorno egli non le sorrise più. Do– veva partire Secondo la logica della sua vita. Socondo la necessi•,à di bene che lo chiamava altrove. Lontano. In una terra più ardente. Sotto un pi Ìl sicuro cielo. Per con§edo così la sa,luw: « Senti. Perdona s io ti dico: mi pia– ci! Vorrei toncrti _per mano come una bimba lungo la mia strada ... Ma non si può. Ti devo dire anzi: non posso Mi piaci: tu sei grazia, sorriso, dol– ci&sima inutilità. Riposo. La11guoro. Discreia malinconia. Ti saprò bon presLo dimenticare. Chi sà ... Rei dchoJ.ezza, d-Olcezza... Adelio! ». Guardand-Ola cercò di non soffri ro al– lo sue lacrime. Riso forto .. " Addio pie cola. Bambina. Ora p1apg,, m:i. po1 ti gu_arderai allo speçchio e aorridèrai. Sei bella I •• Allo specchio ·élla,si disse: u N1on pianger; .più. Bisogna css:ere forti e saperci dimooticare. Cho speravi t.u 1 ! Bisogna vivere solamente per il dolo– re dogli altri: per la miseria cbo ci piange intorno e non possiamo in alcun modo placaro. La vita è Lavoro e Forza. Asciuga gli occhi ... Seguiamo la. sua opera da lontano ... da :lontano!». . Fu una comp.agna buo_na. Lavorò per 1 post.lilati di cla.ssè, per l'organizzazio– ne opera.ia , per la propaganda sociale. Aiutò lo la.vora.trici nelle loro· vert.enze e.con.ornichc attiva.mente. Seppe a.ccostar– si a.llc anime umiliate in silenzio e fra– ternità. Con dolcezza. Secondo la lo– gica della sua ,-ìta. Fu la 1~it1semplice grega.ria delle pa,llide seguaci che por– tano la piccola pietra per la costru– zione dell'edificio grande. In silenzio. Ad una luce chiarisimsa,. Da lontano ... da lonl,ano. ROMANELLA, Lettura per le donne Crediam0 opportuno apr,re. qui una rnbrica <li t,itoli di opere da raccomn.n– darsi a.lie nc,stre compagne e, in ge– nere, a tutte le donne proletarie. Sta in prima fila, naturalmente, i! l\1ani.– festo del Comunismo, di MaTx e En– gc·s, che <:osta solta,nto cent. 50. Poi questi alw-i: FILEN I - Presso il letto d1 mort·~ di un socialista . HUGO - Non mi fido del pre. L. 0,30 te . , » 0,30 KnOPATION - Ai giovani . > 0,30 LIEBJ,NECHT - Lettere dal campo, dal carcere, dal reclu– sorio . SUE - Grido di protesta di una donna perduta . TUnAT,I - Il voto alla donna e I(, salariate dcli' amore . ZIBOnDI - Ai fanciulli, pa.gi – » 3,50 » 0,30 » 0,50 gine cli !"(lucazion_e civi· o . . » 3,– La Terza Jo,ternazion.ale e ,~ donne · · » O, IO (100 cop:e L. 7,50, frnllco porl-0,) Inviaro or<lin,i,zioni alla . Libreria iell'11 Avanti!,,. Milano, vir. B. Da– miano 16 e via Doaan~. 2. ·1talia a Colonie: mm ... mmA nmE LAVORAI. rnMUH!SfflO • mmmrn (Rlfl[A SO[IALE fiAmuNn ijUINDl(lttAlf (Ordine N1·ovo) Estero: AVAHTl! •• mmA amE rnvom. COMUH!~f@ mmmrn lHII![A ~OJAI.E RAmfitlA ijUIIIDIUHAlE (Ordi n~ Nuovo) Anno 50.- 25.50 5,- 2.50 30.- i5.- 10,- 5,-- 24, - 12.- 7.50 4.- 66,- 33.50' 8.- 4. -- 33,- 16.50 13,·- 6.50 26,50 13.25 9.- 5.- Abbonamenti trimestrali .Italia e Colonie Estero ali'Arn11ti!: L. 13.– J) 17.- DBBONRMENTI tUMUtQTIQI Av1nli !; Dif1~à Lavor'. Avanti!, Com,mismo. Avanti!, Avangnardi1 . Avanti I, Criti.aSociale. Av-oi!, Rassegna quin- ,ii - ~ì 50 i3 - :!7 - ,s - auoo H7- 4:!> - 6U- :!O 78 - 3:J ,,1, B - aG:;o uo:;o 4,; , :, di in. (Lrdin Nmo) ;.7 -- 29 - 7450 38- Avanti !, Comunismo, e Avanguardia. . . Si - H - tor. - 5:; _ Avanti!, Avanguardia e CriticaSociale. . SI '" !I - m 'iO -51 7:, Avaoti !, Comunismo e CriticaSociale. . 100. iiO50 12'ì :.li ut ~" Avanti!,Comunismo, Cri, lica Sociale I Avan; guarltia. . . . IO~ • 5a - tll ~0 1 G7 ~~ Avanti I, Comunismo, I Avangu ,rdia, Critica Scciale e Difesadelle Lav,ratrici . llG - ;;7 -14l 50.707;, Im-iare importo ahboname.r;'si al1', SOCI.ETA'. EDITRICE AVAN.'.--'I ! ' ~dano, Via S. Damiano. !6. - 'Per la Edi.zione Romana, ordinazioni e im• porto in Via del Seminario, 87 noma. ~nnjunoendo L 5 1lprezzodi1 ,5giisi.ab, !HJ ... • 1rn11amento v~~ 1nv1ato franco di porlo e raccoma,,dato lo ~-,,ndido ALMANACCO SOCIALISTA 1921 comepremio semi-gratuito della ..ostra libreria. NOTE D'IGIENE I bimbi nEIprimo annil di vita Riprencliamo ..dopo urnt non br ,·e in– tei;ruz;one, 10<l1pendente dalla.. ,ost.ra \'O,onta, I.a. nost1 a consuct,i, ch1..cch10- rata s11ll'1g1enc. Anc,ora il kmrl: i bimbi 1 Si, ? por par~chio punta.te anoora,, l,l bu:nbo !'OJ1è tutto, nella vita.I Non è _1 uomo d1 ?omani 1 Non. è il g~rmo– giH? che di,vrn d"·cntaro Jiianta e por– tcrn con se. tuU1 1 genni buoni o mal– sa.n1, Bhe gh aYrca:i10 trasn1e-ssi colla na– sc1t,c o che nnà acquistato nel periodo del suo svrl 11 ppo? ••• Il periodo che corro da,lla nascita alJo svozzarnt·nlo l· il pil1 critico e penoso per larnad re e per il pi cci no. Lo man1mo ricche non provano quc– s~-a. I){'!nn: una buona ba.ha accoglio il b,m~o appena nato, un medico spcci,i,li- sla e pronto ad accorrnro ad ogn-i swii..---– lo dol piccino e la.m,i,drc, non ha, peno 11è apprens10111 di sorta. non vio-i!ni nc,nunf•no sul l 'n.ccrescimC>nlo del ba.~hi- nc, complet,,uuento affidato alla balia cd al 1-.an1ta.r10. (;-u~nto divers>L è la condizione dello matln proletario! La mortalità infanti, le, ha ""'"J)_Crcc11luale più forte nel pri– n?o _anno 1 ~ 1 1L~ che nei ,successivi; 0 ciò~ dov\1to._ins1c1!1e ad. altre ca.uso, co mo l crod,tanotà d1 certi morbi che dan– no minor rc,.31stenza all'organismoi a.I1 1 i.. gno.ranza cl.elle mamme o delle balie r·u.-– rM, (le ch1arnapo ~sl 11er distingueri< da qttollo dei s1gnor1, cho vivono a ),)a• !"3;~, sottg la sorveglianza medica). C(\rto che, un corso di puericoltiu-a

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