La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 2 - 9 gennaio 1921

7,A TJT FRS.1 nr:: T,T,/o' T,;I r;o-n.lTT/lrT DIBATTITI INTORNO AL CONGRES. O pagai1<.b., d<.:l socialj~rno. Non a,Yc,tH YO– lnto parlarno al Congr<'SSO JWl_' n1an– canza, ·ai tempo<> non se ne pa-rh dop~. La prnpaganda, che dern srnlgcrc. la_ D•– fesa. è quel!" clcmen!,m·c del_ socw-lismo o ci00 cr<:'aro una. Ycra cos01enza ncll<? menti dello don no che yr,ngono a i101 pcrchè siano conscio dei lo!'o doven o diritti. Bisogna insegnare al popolo cho non b~sta da.re un !,non colpo di spal– la al regimo borghese pe.r mezzo dcll<L ,·iolcnza o dc!la. rj,·olkt per instaurare il socia,lismo, qurotn. è la _propaganda, del rn iracolo o dei n, iracoli non se no fa.nno, non ci credono pi L,_nemmeno ~ preLi. Bisogna. inscgna.ro a1 1a,·onilon che il socialismo divirnc ogni giorno pPr mrzzo della. !oro orgnnizzazionc econo– mica o politica. So noi diciamo all_c masso elio il socialismo Ycrr:ì doman,, siccomo domani sarà im11ossibilc. ri ab– bandoneranno sfiduciato e <lisillu~<:>.ma so inYcco si abitucra.nno a L:ivo1·r1.1 e gior– no per giorno alla. creazione progl'cs.sini Il pensiero delle donne socialiste l\lanifcstiamo il nostro compiacimen– to cho ancho la Difesa abbia a.porlo la polemica sullo tendenro, o rispondù,mo senz'altro alla compagna. Agostini colla guaio non ci troviamo d'a,icordo. Diamo comunisto socossionisto non pe,r asscn·imonlo a.I verbo di Lenin, ma per• chè riLcniamo che i 21 punti di Mosc11 llon Rolo siano appìicabili al movimento socialista italiano ma anche pcrchè rap- 11res0nlano l'unico mezzo por togliere il nostro parl ito dal caos in cui si dibatto <l::i.. qunlcho n.nno Lfl. Hirnluzione Russa., acuti1.1.ò lo spi- 1·cto ri,·oluzionario dolio classi larnra– trici italiane, determinato dalla guerra cho a,·c,·a messo in ovi<lonza tuLta. 1" de– ficienza del regimo borghòSe. Pochi an– ni lli guerra valsero più che t.r-cnt'a.nni di propaganda socialista.; le masso si o– rientarono verso il nostro parLiLo che unico non tradì la. sua .causa du1·a.nto la, gnarra. Il P.artit,o Socia.lista corno par– tito di clnsso entrò nella sua iaso stori– ca. ma non fu all'altezza del suo còrnpi- 1o; do\·c\·a. cessaro cl.i cssorc solo un'a,g– gruppamcnto di teorici, 1nv-idivcnta,re bC""nsì pure un partito d'azione. Le nosl,rc direttive furono sempre im– prontato sullo spirito della 'l'crza In– tcrnazion:tlo, ma nel nostro seno abbia– mo un ,·ermo cho rode ... o ,·endo la pro– p~ganda rivoluzionaria. quasi inntil.c .. I sindacati cho pur rappresentano la maggioranza della parto cosciente del– lo classi la,oratrici, sono diretLì dai compa.gni riformisti che inquadrarono 1sempro tutte le agitazioni cho pur a,·c– ,, ano carn.ttero spiccatamente politico, nello rrslrizioni puramo.nto cconomicho, non presero mai s.ul serio il movimon– to dei ( ·onsigli di fabbrica., o si misuro apertamc-nto in antagonismo colla cor– rente ri rnluzionaria.. La. lotb delle tondenzo si inasprì, lo masse comincia~ rono a pe,rdei-o la fiducia. verso i pro– pri dirigenti pcrchè la manca.nzn di di– retti,·c ed il disorientamento dei nostri organismi si ripercuoteva su di essa. E noi c-omunisti <lobbia.mo essere r!cono– .sccnl.i a.i delibera.ti della Terza Intcr– nazionile che ci indicano ]a YÌa che dobbiamc seguire, per riparare a quc- 5to male ... :Koi dobbiamo giudicare il problema ,!ella scissione pa.rtondo dal 1rnnto d, Yista dell'immediato intcrcs.so delle cla.s– si la\·oratrici. La Russia ci insegna. che co11'arma– mcnto del prolota.ria.to , la conquista Yiolcnta del potere o la dittatura si in– staura il regimo comunista. o noi che aNx:Uiamo questi mezzi, come possiamo tollerare al nostro fianco coloro i qual i ancora. 1.rntano farci passare attra\·cr– so a.Ila trafila dello riformo per rag– gìungoro il medesimo scopo 1 Noi che por condurre la nostra lotta ci unifor– rniamo alla Russia. corno possiamo tol– lera re '1Cca.n t.o a noi coloro cho I a dc– n ig-rano continuamentc1 I l'iformisLi denigrano la Rivoluziono Uussa perchè O$sa rappresenta la bancarotta del car };it-alistno. La storia c'insegna: In 'Gngheria., prima. di prendere il r,otcrc, i socia.I-democratici sì fusero coi comunisti e pugnalarono la rivoluziono unghr•rc:.:,c alle spalle; cd i social-ùcmo– cratici della Germania la fucila rooo di fronte. La. reazione dei riformisti è la ri,·ol– (;t dc·llo teorie sconfitto, il voler man– tenere a tutti i costi l'unità, con questi clcmen ti sarebbe una debolezza cd un tradimento dì (ronto alla ri,·oluzionc. K on è rnro che la scissione indeboli– rà le nostro forze, se un indebolimenl-o vi sarà, s.ara momeota.nco. J>Crchè lult..e lo nostre energia assorbit-e dalla propa– ganda e, preparazione rlvoluzionaria 1 e non JJiù da vane lotte <li teudcnze, in brc,·c l.c:mpo daranno possanza. v.l no– ht ro parti Lo. . . . . Non è vero che col!a sc1ss1one no: c1 prestiamo al hriuoco della borghesia., ol– la sa benissimo che fincbè abbiamo con noi coloro che andrebbero tanto ,·olen– tieri al potere, se potessero a,·cre l'a.p– poggio delle rna.~se. per _aiutarla a pr~ lune.are la sua 1ncv1tabde cadut,a, puo dor~irc sonni tranquilli. Cornpagna Agostini,crcdiamo di :1xer nulla da imparare dall'unità borghese, essi non hanno che a difendere il loro trabal!a.nt.o regime o p0590no pe:metu:r– t.i tutLo lo alleanze, mentre r101 abbiar ·mo 'una vecchia società d& abbattere ed ·11na nuova da oostruire. e le alleanze nc,a i.icu re potrebberollfl6Crci fa,t,11,li. Gli nrgomonl-i che portano i comp:i– gni unitMi in sostegno della propri,i te– si, non roggon.o. Essi accusano i coJn– pagni russi di cecità, tira.no fuori il ca,rattoro antico, la ps1cologi:1. del popo– lo italiano che non tollcrorà una dit– tatura. ti po rus.so, o non s' a.ccorgono, quelli che pur si dichia.rono comunisLi, che negano so skssi di ieri, cho oggi dc– nignrno qud eho ieri idolatravnno. e mettono innanzi all'Internnzionalc Co– munista, che agisco ncll'inlcrc~sr d-Pl- 1'asvrnire rivoluziona.rio <lcl prol_cla.rin– to di tutto il mondo, k questioni lo– cali delle coopornti\'o dei. municipi, dello leghe, ccc., ccc. La cccit-;\ scrnlira proprin, gn! 1Lni~arl. ilaliaui o non tlci compa- del soc.:ia.lismo, lo rnasso restcrn,!1110 n, dc-i compn- noi diseiplinaw a ntti_Yc. N_on b!sogn:t faro \a, propn...gandc1, n~·olnz.1 ~na.na , ~1- sor,na. insegnare cito prima dt dcmo\trp questa società, occo1T!3 avcro_ pront-_0 e prcpara.t,0 bene lo basi su cui pogg1aro l'edificio nuorn. gnt l'llSSl. Per J"a.,·ycniro riYoluziona.rjo elci ·pro– letn.ria.t,o italia.no ritf'niarno nroessa,ria i., separnzio110 degli elcnwnti riformisti. Il Comitato di propaganda femminile torinese. t [i r~iamano Hifonni~li... Qui nel reggiano mçdiantc questa pro– J>aga.nda. sui..in_o _pn;>nL1._ la 1·H·oluz1.onc la faccittmo tutt,1 1 g101·n1 1rcl campo della, cooporazionc, nella, rrsistrnza. o nel c-am– po politico .. E - gtHLr<ltL un po' ci .chia-- ('(lra « ])ijern », mano i riformisti. Qu<'ll1 cho gnd>Ln_o · a noi sono· rrli ultimi a.1:ri,·ati ehe gl't- Nel tuo ultimo numoro leggo, nell'ar- ciano forte. "pN bisogno di rédo-me, _e tico!~/li fendo, che intc_~Ji di iuizia.re eho non hanno fatto nulhL p~r li par~1- u_n~CT. 1_scuss_1onc-c s11!!0, a, 1c kn_de~z,e. cJ1r: to, magari molti <li ("SSi li::Ln_no a_ppiau– s1_ ,1. 0 1tan_o 111_ ... cnC? ,ti nostro p,uttlo. _r1 ù't . Ila CTntrido <ruc:..rra hberat.ncc .. <l1co subilo 11 mio mod!~sto pare-re 1n 1 0 ,l e O _ t:1 , • • merit.o: io dico cho non si dovrebbe IHLT"- Sc.Hs~ so t,1 1:ut!o un po <l1 spa1z10 o hrnl di tcndenw pcrchè· es-se fanno per-I c1•,od1m1tua a.flcz1onat,i. dcro il tempo prezioso rubato alla pro- ISABELLA SESSI. CLARA ZETRIN Ncl.ipengrcss_o qi gucrrn, d1c lo don- I riclù. del pro!eta,r.iato internazionale ne spc1a,ltstc ,d1 ·} ranc1a. tcn11cro, il 18 contro la g-uct:ra <lc1l'impel'ialismo marzo lùlì, a Montouil-sous-)3ois pres- mondiale. so P,crig.i, dopo un discorso,1in cui la II nomo di. K ]a.ra Zctkin, infatti, è \·a.lor.osa. compag,.~?,· Louiso S1aum_ouc3:\ 1 i n<lissol ubilmontc kgato al movimento oso,_ lll ~nczzo all 1mporYer~'lire _di, 0 ~1 11 femminile socialista intcrnazionUJe, nel naz1on_nl1, affermare .la s.oltdi1,ricta. _11~- qualo ella. spiegò sempre un'azione, fat– tcrnnzion~lc del pr~lotan,:to, fem_m,~,- ta d,i ardimenti, di fede, di appassio: In, fu 'otala alla un,rn,mitù. _t'l'na 1190 ·1.1· nato culto pc! bello o per 1I giusto, dt 1:,1onc, nclb.1 ~l!,!~le &J?rolcLa.fanccsi kl-1tc.r:a....dc\!azi.on.c nlla....causa dcJla. rr,dc1J– lio(e e _1chc1 . élic,. lra Cin . roco 0 ,, zionc d,·1 prolct.ariato, dalle cui file lei fos~c nmasla, 1n. v_1ta almcn_o\ In.. lnter-1 pure provoniva O <li cui c_ssa pu1·c co– naz1onn,lc _)?cm:nin,lc, cspn:pc,·ano 1~, minciò: giovanetta ancora, a. condivi– loro ~ra.t.itud1110 -:- esse, le, donne di; dere le sofferenze. Francia!·- a_c-ol~,, _n qHella_tcd~ca,I Nata. il 5 luglio 185i in Sassonia, che di quella lnte,nazionnlc c,a I <1.n1- Rlara. Eisner foce ,i Lipsia gli studi ma. . ,. ma1gisLrali, rivclan<lo fin da_.i suoi pri- • t< Le _sort·llc frn.ncc~a - _uicb\·a que_lla; mi anni un'inclinazione sp-ecialo per le risol.uz1o~c ·- ~e-ntoo~ <li_ ùoverc \'1,·a. lingue straniere. Ma fin dai suoi primi grat,1tud1nc a Clara Zclk1n 1 la qua.lei a.nni ella fu ~'Ovra.lul-to socrCTioo·ata, e seLbcno Yi_va _in lii?, pa~c in gnPrra, tra..srina,ta dai grandi pc.nsi:i1 èfcl so– n~:>nha ma~ d_1mont1cR;lo 11 suo doYero c:ialismo, che, verso il 1870, a\·c,·t.1. ini– <l1 seg_rct_nrta 1nt.crnaz1o□ alc del]~ don- ziato j 11 Sas~onia In. sua marcia. trion– n_o sociahste• .. Sovra~uU,o cs.<.:c la n_ngra- falc. Nel wcialismo iro,·n.rono subito z1ano per gl! sforzi, lhc C'};sava 1nces- inlitno compia,cimonlo il suo nobile sa~i~m~nlo lat:endo pct· manl0nerc la cuore, la. sua alt.a. mcnLe; o <la allora unita 10ternaz1onalo fra le donno so- ella dedicò tut.ta. ],i sua ,.tt,il'ilà a\1" cial1slc, per tenerlo raccolle, per 1n- propaganda socialista. t,ra. le m:1s~c. O– fiammarle alla. loHa _co11:n_nconlro la ralric-e ardente e appassionata. ma. pia– ?w:irra_, e~ntro ,lo sc1o~'!n!smo,_ contro na. e convìn("cnlc, c,llu, si recò a. prcdi- 11 c~p1lal1sn:io. r_ut,to ~10 1n piena. nr- care il nuo,·o Yrrbo tra i più umili slra– mon,a con , _ùPli)1crnt-1 della Intcrna- ti della popolazione Iavora.t.rice tcdc– z1onalr_ op<'ra1a. Etl ('SS{!_ so_no fchc1 cho iÌcn., ~pccialmcDtc nei piccoli luoghi le ?orti delle donne so_crnhsl;. e pr?-le- della c:impagna; e a lei si deve in gncn larto si.ano affìdaic a s1 nob111 mani 11 - pa)·lf\ ~e la: fiamma, della fede sociah- Girea quattro anni da allora. Fin·1 sta fu· accesa. nei cuori di donne e tl1 la guerra, mostran<lo n.pcrtamcnte an- proleta,ri vjv<'nli P. !a,·oranti e soffc.ren– e:he a. coloro che l'~,·e\.·ano plaudita, ti in terre recondite, dove prima d'a,\– qualc inganno e'-.s.a sia stata; venne !a !01a, non si era. scnlila altra. YOC·edi paC<', la quale è u,n i11ganno non mino- propagandista oltre :t quella del \H"1i/– rc della gt1erra. E 1:J, !:i-og1ctana.. 1ntcr- .Ma \·cnncro lo !(•~f(l cccC'.z.ionali anl1- nazionale 1ol!c ùonnc bociali;te e pro- socialiste o ancho Ì(Iara Eisner,. come !eta, 1e andu ora. rn persona. a por:are molti :i.Itri come Bcbcl come Liobk– !a ,i::posla, n. q·J,~!!c nob!li parc!c dcHc nccht, com~ K: uttis.ky , ~omc Bernslein 1 sorelle. f!-ar:ccs1. c,sulò Rli't•st-01·0. Primn. in Is,·i7,zcra, do. Uo~1c ,·i andò i _E ccmc di\·entn1·c,n_o ,·e parlecipi, ,·ivn11i· rHo al mo,·imcnlo 1·ecd1_ in Yolto quei patnot1. que, tnt· dc, socialisti tedeschi, adopranJosi rnstri t:hc - scm1,re 111 oma.gg10 alla con succ.es.so JWr In. <liffusione clandcsti– d~mocra.z1a - !e avontn YOÌuto 5ba1ra- na ùcl gioi-naìc So!if,ldemok,·at in (;("r– rc la , ia' Ce!·to ne saranno ri!.!la5t.; at- mania. Anche il ~uolo ch·ct.ico ùi,·,~nt-0 ton_iti anche rnoiti r_ompac;r.i. ben presto ino~pita,!e per quC'i rivolu- !\on &e ne meraY1giJeninr.0, in\"CCC zionr~~i tcdc:s:.:hi. E Kla.ra Eisncr si 1•ccò tul_Li _color() che cono,cono il _fon-ore allora r, Parigi. don~ frequenti, aMi– ~O(:Hlhs!a d: questa donna .. tutti c0loro <lunmentc ia casa di Laura La.fn..rgU<'– chc seguono, si può d1!"C,, da t,rent·;inni figìia <li Carlo Mmx, e <loYeconobbe i} il mo~imcnto soci~Hs!a femminile in. gi-o\·anc 1 ~\·o!ui.ionn.rio russo Ossip Zct– tcrcaz1onalc, LUU1 colcro, per eonse- kin Lo conobbe alla Sorbonoc dove gucnza. i qua'i sanno come, nella loUa n.mbeù~<' studia, ano., Si amaro;10. si per il socialismo. Klara Ztt-kin wbia uniior.o in !ibe,o mr,trimonio d'ru11Ò1·e· sempre affronta:-0 quabia,i dis::.gio, e da quell'amore nacquero duo bimbi'. q~alsias! pericolo:_ dal <ll, in cui le l~..g- Ma il m:ni_to morì dopo poco tempo. g, eccez1ona!i ant1soc1a!tste la c-ostr1n- J, la.ra . 7:ct-krn conobbe a!lorn nou sol– sero, giovanetta., a.d al,br,ndonare il t.a,nt-0 le. gioie ma anche i dolori della suo paese, a\ dì in cui, il qo,·e~no del ina\ernità; e per ·poter sost.on (,are. ,;,è e .suo . paese ,n .guerra la rwchJudeva, 1 due suo, figli, ùovet..to fate una nfa di gnvemente rn~lato 1 in' una prigione, dure fatiche, combe.ftcre lott<i ru;pris– pcr impedirle di diféodern In. fiOlìda- sime. Me. sopportò.•Ie une. vinse le à:J.· tre, o allevò i suoi figli fa.condono <loo uomini ln.l.10::iosi} a ,cui e1la guarda. con dulco fierezza. C.,dutc le leggi ccqezionali ant-i-socia– listc, Klara Zctkin ritornò in Gorma– nia, dovo le fu affida.ta la direzione della (!frichheit (Uguaglianza), il pri– mo giorna.Ic socialista <lolle donne: e questo strumc·nlo di lotta., sulle prime ancora debole e poco mancg,gcvolc, di– Ye)1tù1 a. peto a iwco, nelle suo nh.1.ni le, organo poderoso o \·n-loroso, che dava la. diretti\.·a socialista allo donne non so– lo di C:crnrnnia ma cli Lutto il mondo. J)ot.:1tn di una snpicnz:i universale, di 1111 ingc•gno letterario 11011comuno o di un filli~~i1110 gusto, ella ùicde subito alla G'ci,-!t!t,it 'im'ifoJironta tutta. spe– ciale. ·affrontò in CE's.n. tutt-i problemi soc-ialisti. che comm0Ycnn10 allora. le mas!-e l C'dcselH•, spirgandol i, svisceran– doli Ùil\ anti :tlle lettrici, indicando spesso ai dirigl~nti il pa1-t,ito la, Yia cho (\~si <lO\'L'Yano r,ceglicn•. Nella rcJazionc ddhL 0/eicl,l,eit però Klara. Zclkin non csan,·iva. la sun atti– yit,à., che era moltcrilicc, instn'noabilo. Ella conlinua,·a assidua l,t JHopa,gan– dn; organizza\"a. il movimento femmi– nil-c: e a-llii sua. iniziati\'a sì cfovette il primo Congresso delìo danno socia.li– ~te, die <;bbe luogo a Magonza. nel 1900. Sua opera fu ,w.c-bc il primo Con.gresso inl-crnazionalc delle <lonno socialisto, tenutosi a St.oçcarda nel 1907. E con quale amon, con q1Hc.le· ,ordorn essa st.a– va, prr..paraudo il ·nuo\.·o Congresso iu– lcrnàziona.le, quello cho dovo\'a, tenero ,i Vienna nel 1911 ! Nel 1914, invece, scoppiò ·h gucrrn, e l'I11terna.<ionale sì sfasciò. Mo]Li, m.0léissimi trn coloro, che~pill a·n~vano tonato negli anni ante– riori contro il militarismo e il capitali– smo e l"impcrialismo, si lasciarono poi trascinare dallt" iufcrna..lo bufera, si Jascia.1·ono ùocilmcnt-ç aggioga.re a] car– ro degli impcrjalisti e dei Capitalisti. Ma non J<Iara Zetkin. 'raccYar~o a..nco1·a. solio In. urcssione del mili turismo e della polizia' tutti gli avversari dc} l~L guerra, quando Klara. Zetkin, con Hosa. L11xcinburg, con Ca.r• lo Liebknc.c:ht, con Franz Mchl'ing, osò alzar la sua. voco contro !'esecrando de– litto dello potenze europee; e anche lei, come quegli altri ke intrepidi, sebbeno inferma, fu gettata- in un carcere. Non solo: ma fu perseguitata da. quegli stes– si, che fino r.. ieri crnJ10, stati suoi com– pagni di fede, e questa. fede tradirono. Colei eh~ aveva. Ja{fo ,della. Cleù:hhe,·1. un or, ga.rf« ·cJi· 1ot-ta ·inte·rnazionalcl pel prolct.ariato, fu vio 1c,itcmc.ntc strappa– ta a quella tribuna. Klara Zet.kin a.f– frontò le p~rsecuzioni della nolìzia con la. solita imi.iassil,ilità, sopportò col cuore 1nsaugu1oato le persecuzioni dei suoi cx compagni <li fede; e continuò la, sua. opera. di rh·oluzionaria.. Uscita dal partito della. socialdernocra.zia, mi– litò l,-r, i sociatisli indipendenti. Quan– do n.nchc questi le pan·cro manoa.ro della necessaria cnc!·gia e risolutezza, li abbandonò. nel mai·zo J9l9, per en– trare nelle schiere dei comunisti. E con i _comunist-1 questa donna, che a. 63 ail– nt non conosce tr~gua nè 1 i poso, al P:HlamonLo germanico do,·e è dcputa– tessa. a 1\.1 osca dove r:ippresentò i co– mun istì (cdcsc.hi , dappertutto i11s0111rn:1. do,·c si (ratta la ca.usa del prol0tal'iato sl:t combaftc11do ardue batlaglic. ' E un'ardua bn.,Ltaglia.. e una vittoria fu anshc i I tiro, bi rb"one, da loi giocato ora ·alle auto, 1ta della. repubblica fran- ccse. GENOSSE. Un appello delle donne t desche Le. rapprcscnt.ioza femminile al Rcìch– slag. a1 >pa.rt- encnle _ai partiti borghesi o soc1:1.hsta ma,gg1ontario ha inùirizzato un lungo appello allo donne di Francia If?- ~ui ~ipiugc la. gra.nclo miseria del~ l inlanz1a Lodosca rosa più sraYo dopo la consegn,a delle. Yaccho Jat,L1 fore impo– sta aJlrt Gern1an1a dallo condizioni di paco, Le donno dqrnLato dei partiti indi. pendente o comunista banno rifiutata. la. loro firma a.ll' appcllo. A\1pello che par– te da donne o rntcndo inc irizzarsi ad al– tre dom10 che hanno la loro pa.rte di colr>a di qu.cs_ta miseria per aver ,·oluto o. d,_fcso, o g1ustific.ato la. guo1Ta impe– na!1sta cho l'ha fatta nascere, per aver tatrnto, t.opcJ'ato,- por ,i,·cr sofferto sen– za r,yo](,a il macol_Jo dei propri figli. L, d!)n"? com~n,s~e soffrono delle pri– va.z,om dc, fancrnlli tede,~dii, dolio pri– v~z10_n1 e d?lla rn1sena. di tutti i fa.n– c1ull1 - v,tti:n~e innocenti - cho I& guona ha cotp,te; ·ma &'l,nno cho non. .con un app<>llo del genero vi si appor– LeriL·'<lurovolBl~n'tç· trrn.edio. E per ciò ~1mno fatto·'bérte ·&·-llon a,pporvi il lorq now.\

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