La Difesa delle Lavoratrici - anno IX - n. 19 - 10 ottobre 1

---====--i. t J!!!I}__ L JJJ!!,E r,_: T' o R ,1 r TI rcr _ 3 La donna e ilsocialismo LLL nttu1.,1,t:.v~·-i~,tà t•h'io <'l'<'<:'lÒ n·ndrn– do . ~c-e.cc ;;;ibd-D a tulti la -eo)!,u1-.1, no ,:,le– wrà la forza del p< 'nsie.ro, r.;nderà pos– ~ibile a tutti di c.omprend<>r,, com<>l'uo- mo e la dc-una siano due forza di\'erse II. ma cqui\·alrn:i, ogn·Jna. delle qQali oom- Il CrisLi,rn-esimo ,weYa. ,1>dé')1la, I.a. plota i':cllrn. donna, pechè Cri.sto, che a,,oln Maria lJicr i.! so-cialismo alla donna: sapern1i, a.rman0 le loro piccole mani, e. spingono im1;rudenti e cicche n('l lia– rntro del futuro odio i loro piccoli cuo- 1·1. l\fa, sorella, ci sono le madri che , 1- gilano e non armano le poro creat urc, ci sono le macJri che - ac,~arezzando tlolci e proi-\'Ìde - le manine dei piccoG :- fra tanto <:lilagare cli iro e di adii 1numam - imparano ai loro piccoli atl amare, amare, amare. Sono le madri so~ialis!e, sorclb, e wn esse, e sono le generazioni cho v rranno da loro, che salveranno nel fuuuo l'u– manità. 111aquanto, o sorelm. 1u e le tue pari, con incomnwnsurabi],c !eggc– rezz.a.avrete reso travagliat.a l'operfl ait– gusta e ne avret-o riardato il compl– mcntol di M:.u,:dala, dicendole-: < l\Iolto ti &arie - No, non e ,ero eh€< io Yoglia di- perdonat-0 pe-rchè molto hai fHll.at-0 :-\, e:, strugrpre il senti.mrnto religioso che fi- d cl nG: a raJ)])l'{',.s;nt.a l'uniro pat1'1monic,. <fen e l'a-dultora, gridando agli uomini spirituali! cho ti è po,-sibile, no, io lo che Yolcrn.no lapid-arla: <: Chi di YOÌnon sfrontlo sr.mpl ircmentc; di i utio <:io ,he ha pec:oat.o, ,scaqli b prim.a. pietra,., e- in e.c:,30 ,·i è di superstizioso e cbr- cc.sti– lev~ la donna al 'li,-ello dell'uumo, J'ac- luisce la ritorta morale che ti tièn comuna. nei medesimi <li.ritti alla Yila, schi.a,·a. lo combatto il prde scolJ qnan– ma il Cattolicismo come inaritlì nel dog- tlo si allea allo drut.t.atore del Iarnro ma il sublime s1,iriro di fratellanza u- del marito tn dei lnoi figli, del tuo la- mana del cristianesimo, così 1·ibadì la \"Oro sk,,,o. . Senza rancore, sorella. _ MARIAGIUDICE. catena del serYaggio snlla donna.. E so- No, 11011 l· YC'ro che io Y◊glio Ecioglieri~ no kroci non fll''no d~i sacerdoti del- la lua famiglia. no, Yoglio in\'CCC tlo: l'a1,tiro 01ienle, non tnC'no dei patriar- nanrl,t nelle ~ue dolrt>zze. yoglio da.i·t1 chi ebraici i padri deìla Chie~a. Dice S. un nido nuo,·o sul qual non so, 1aslino C:trlo: J)itt le due wechie ombr-è spaY1mtos.c: la I I t O I - )fon ci si può andare' - le ripe– ~ '-T Kr, ~ ~ O~ W.Ì tc,-a esaspei·ata la madre, e tlesolab fo U 'i1l U I!1 U ' D. Il costretta a ncontlurla a casa. <: L'uom non p del"la, donna, ma la iniSZ'ria ch0 er:.ilin o schi:u-cia nel fango, 11 golfo azz~trrino rid,,.,·a al sole, con donna dcll'..1omo. Tacciami le don.e;, u·+ h guerra eh.o uccide. tutto il suo incanto. le adunanze p•erciocchè non Ì..' loro ~"'r- Yo;lio fare di t.e.. JJOV.era, sen·a..da fa- Dopo i giorni di n?,nto. il mare si t·ra me:::--0 ùi pall:1rc. ma cle\·ono cssér~ s.vg - tira ,.l. del pL1cere. 1a compag:1a libera e calmato, ed ora, quasi per far scorda- gett.e come lo dice la lc-gge )), c.lignito3'n. (l,,ll \ic 6 mo: re ai Yilleggia. n.ti tutto il frastuono dei E pl'O$egue: giorni prece<lrnti. aYe,·a assunto una cc _foS;"li 1,int3. g_gette ai rnstri mariti Giuseppina Moro Lao d cni. rnlma incanteYole: le onde erano JicYi cor.ne ~l Signore .. a,·•;e.gnac.chè il m:1-rito ==========- - comr una carf'zza infantile. è il e:.q,o della donna "· ._:::::=.::::::::::=::::::::~========!~ Gli alberghi e I<' Yille riYersarnno E !:i chi a, nel rito di purificazione ~- fil~ -lli!I sulla spiaggia t.utti i loro ospiti. Qui,. che impone alla pt:erpora disconos,:,e ' · fra le olto e le dieci. Yi era l'espo- perfin,, la s:rntila della malernitii., non COSE 5Er\PLIC! . sizione del seminudo. che nell'oITerta ne riconosce n~ppure il diritto alla. Yi- senza misura di se. aYrYa oualche cosa ta poiehè S. Aliamo de Liguori nella l!.'e-----·J !!I \lii iil ~ di sgualdrinesco che. nelle giovani don- sua Te lcagia llo, alo slabilisee che: ne offendeva, e. nelle \'ecc:hie. nauseava. « Xon si pnò in ne._<.5unmodo salrnrc E ffiQ.:!1 1rnun 1 ~:,i Fìnre Accapatoi di tutt.e l• foggie e di tutti b matlre con pregiudizio dèl figlio appe- ~ ~ .lll :B'il~l!;J~ù ili.li i colori, indiscreti nelle aperture; co- r.a in forn1azione fino a quando esista t - i f stumi provocanti e riYrl:inti i trucchi una òperanza, eh~ morta la madrt?- l'<:m- i'fllS,emen~e Llci rcggiJ)(•tti; vesti leggere e ,·aporose briou1: cotra in tempo utile ricen~rr la. come la spuma ùcl 111arc. Un garrulo s. :1.nt. .1. abh.:. .z.iono l>attc•3imale 11 • I,:,ri tu hai rrgalalo -al tuo pi<'colo Yociarl~ nsciYa dalle onde e ,·eni\·a dalle E a donna allora per n«- s5a.rio is,:in- Gio,·anui un C..'.llJprllino da br1sag,i-ere cabioo dinnanzi alle quaìi uomini e <lon– to di cliic-rn affilò .i'nnic-'I arma che le la- lutto p11ana10 ed un Jli~ol_o fucib_fo,~e ne, stese al sole. ch1ac·chiern,·,100 allc- sci.:irono ~;o.rche nc•n gl~~la pot-ercno te-:-(' luc,.:ntt~. Ed io ho ,-15to il tuo p1c.-~010 gramente. · gJiere: il fascino iemminile: l'eter.a dL (;;io\a11ni i.. ·ri n1entrc lut:o -0rgog!ioso. Organizzare gir? in comiri·•ça, appun– tt:tti i kmpi, di unti i popoli ,?ndica. srnot?ndu n.1 · Yc-nto lL' piume da bers.a- tamenti in luo2bi ombrosi é lontani. la maù:·e scbia,·a P la sc·bia,·it-u d~,Ja gÌiere gnarda,:n. ac-earezzandok, il vie- ci\'eltare e di,-.,.-;·lirsi e poi dir male gli donna c-<r-tituisce poi la z.a,-orra eh im- colo fuci'.f•. Poi - al dopo pranzo -:--- unì degli altri; svelare sotto,·oce, in pe<lis.~.,.a.l'umanit.a. di a._(:.('.enC 'r~. Xon. ,-i m<'ntre il cùrtile .era d:-seuo - l'ho ;: 1 - modo che l'interessato senta le impru– sa~·a rn nomo libero accantn ad una. Ho anco1a il tuo pi<;co~o, col suo fnclle <lenze di Tizio o di Caia; garegg;iare in <lonna schiaYa. Sr. il bui,J dr-ll'ignoran 7 .a tra l..; mani a far..: ... gli eseI·ciz1. Aveva eleganze. disputarsi i migliori don Gio. c-hr a ~e-n ·is.ce la donna proietta. un'om- .. <lic:..pos O in pi{'di; a r,cchi pa.s.si di_ di: yanni d.e,lL:1,-sta.g:on::; scarrozza.re dEt una bra ìunnsta an ... ·he sulla mente illf!stbil~ stanza dei Yt<Kili birilli e dei pezu eh stazione all'altra. lungo vie incante,·o– i.,i.u e!erta. ::\lo1t1 uomini iot~lliganti st f~..,.na- u1"!a Yentin::t in tutto - e s~aYa, li doYe la natura parla all"animo col– el•rnro:10 fino all m,mcrialir:i percha po- col fn°i1r. l)l'èr.ùrntloli di mira. Pun- le sue be·Jlezze. che essi non sentono nè teronù a.JirrH'?tar~ 1 1 l~r(? pc-n~iero in u- ta·~a su uno. iaCl!\ a~ attare i.l m1nu:;col.o amm1rano,prrs1 dalla smania del god1- n.a '.i":t:i ar._1ll!a ~ ~Lnl]c. ma 0 1:!D~~o- cane ùe1l'r..rma da burla. s1Jara,a, poi, 1 mento volgare., prepararsi, ore cd ore, s1ss1m1 uo_m1n1.<11 ror.t 1 ngeg:n~ 0 ai_ie. fing•Pclo che 1l piccolo pczz~ d1 1-egno j alla sciata d1 ballo o d1 g1uoco. ecco starono f,P-rcbe impantanarono in nn al- fesse catluto esclamaYa sodd1s1atto · « ed I Intenso Ja,-oro d1 tutte quelle ùonne ca,:~ i,npur'l '. . . . . I una'.,. , 11assaYa all'altro, eosì, fino a e di tutti ouegli uomini. Ebl,ene 1! socialismo rc?1m 0 ra la dun- ,b~ n,rn ,·e ne furono piu. Io. nascosta Pare,·a che in quella stagione, gli na stro:icn.ntlo la ternblle. rlt'.H a _~h~ ùietro la fincotrn. guarcla\'a il 1uo pie- c,bitanti del luogo. pescatori ed operai si ìa tir--n:: tu_tt~ra ~chia,;-a: 1: pr!n~ipio I cJlo in que~l·esercizio; le mani gJ1 ~re: fossrro imbucati, come talpe, sotto ter– <lella l!!'opneta priYata. , . n:..a,·::u~c,,. man n12.no c·hr pros2gu1Ya,, si ra. pei' non disturbare p-1i ospiti, o E' ]1hc1a ·1a rl~n?-a n"~ll-~t~ual,: socie-, raggi-inza,·ano sul_ pirc?~o f_ucilc? e l oc: per non <'sscrc pro,·ocati ad atti di ,;io– ta'. );o. In,·ano 1 tNn,mrniot, proclam_a- r·bio _ onrl b.>ll <>erh10 dt solito cos, le_nza, dal loro lusso e dai loro sfacciati D~.> ~be o_~:_er:inn<l0~ . .1 ~u 1 ,;-alc:n.z~;de 1 ~l-1 azn:rr.). ~- co~i limpido. c~~ì doke - s1 p1arcn. r1tt1 r,ollt1c! c1na s emancipi?ta ... ~o, a.l.;buiaYa 1 dir<:n-:.asa cattivo e la ,:oce I pescatori cra..no sempre al lai·go col– qt:esco non _i,a;t~. , . pur> - qt:c:la ,-oce (lai timbro 1col1ta- le barche e le reti. TomaYano al matti- Qpando 1 uc:no C-érca coc.roi~:> a.l_la.dc- mPnte ('Osi car~.z.:;::e,·ole- pure d1Yent-3sa no per tempo a ser\'ire il pesce fresco lc:siou chè gi: da un la,:oro •I cm r,ro-1 callirn. a!{ii alberghi e alle ,·ille. dormirnno di fitto,~ q~nsi tutto tr~tt~n\1_to da~ r ~d~o- ,· Quar:di, cltbc finit:o } s~1oi pezz.i d_i ì,e. giorno ed a srra, ripTrnde,·ano il mare. n~. n(•!l alcO<'l rhe gli per.e.rl~ il 5 · nso. rrno "'· adop(:'rando- 1i 1ut~1le a mo <l1.ba - Gli operai si recavano a la,orare in ~·,i cttt-n'YJr3 la men o. a.lora e la 1;~one lo pas.s.0 "U ti !1:. b1;itandoli. a città e tornavano rnolti a sera. altri in cior,na c-h~ ne :,ub1;;~P le eons.•guenz• del- ·1 terra'; poi d'un g,s o Ù<'l brne braoc10. fine di settimana: pare,·a che avessero 1·abbnrum_ento._ 0; a nes 3 uno Pftla n;:, eomr ad "-tlditalli a 110n so quale; pub._- tutti abdicano i loro diritti, ad un'orda cra1" r·lH· la m1s.,..._r1a e .una del.e cau · bllco iminaginario. e:.. l!l.mÒ con spaYal- <li in,;asori. piu t••riiudi drll alcool,srno._ Q:;artr!o '.a d.-~ b:ilctanza: ,. e<'Co, i:11.'.u, tutti li ho *i:-* cii..~-.f.>~c-urjaz:vn.-.. dPgh uomini. 0 • 1 \ 1° 1 . 0 arrimazzati e domani ancora e sempre gt?ada4r_0 ina<l-•guat:> al r:~~to oel._a ' 1 · l f•o~1 t:.1t-ti i e;!.orni '.... n. vi. r;bb_lie;a_nola rnad;: 0 a disci:tare il/a: I S,· 11,, ar.tlò rn_entrr io rim~ne,·~ l\ !;it: ffi(?~-0 !(.,(·_')Jare dom(SlLÙ ~. fari SJ:,.~TO ~lt t.a tri tf' a lfl~d.1tar, ..: ma r1to:110 qna!-.J tnc" ~';trnle. oltr: che la· oratt ~-- ,<l~c_.la · subito ten ndD p<>rmano la p1eccla. 01- ra:,a.., ~- e~3-a_non 1· pat l::i 1 .~ :1.dr r_ h_ 1 .na. e;a: ,, \"'"Pdi ?. 1(,. di,..~e, quanto san::ue. r· c1..-n_a 1 am1.gl: a, ,ma una JJ 0 ' .. · a ~ft in~ Quanti mo;·•'i . Tt1tti ~1 ho. 3:mma7...zat1; <la .a.· or0 cù!1d,tnna 1a a ,ia i°ia.r: ~e, }P sunù i ti·<l••~.,'"'1H. sr,f'JJ 1 n.fl.m1c~ n. ~1~ la logor~0 c:0rn1)lr•~o 9ft]~ 0 lal mis~~~a 1 · pi -('oli~c.ima. non capi r &1 mi~ a. g1uo straf1~a 11 mal ito,, l ig la~') r~:enri ~ J- l"'ar.-. e:oi poveri pezz.i di lP,gno. . bl'gat1 a crrrare ,ontano il la,oro: c:~e 11a tu a,·,-s,i nsto, oorella. la, faro.i ]a pau·i~ nPga loro. oh 1~ dondr.a ~~·~~~ dr-1 'uo 1,;unhino, s,onvolta <' r:atliY.1. ror. t~ l angelo dF-_l focoiarf' 0 ~ _'.:iLl -. .> En-li Yf'cl .. va Yf ranH•nt<• mortP l" ·n·ra– can ♦.:tto da1la •];!)(Sia. ~a ~.ndp~-r-~JOdP·= rn~nt,.. 5an:nte. f)Pr terra f' orli:H·a. Ah'. Y·C- d!P non ha rer,p~;P, 1 ' .. tlflt , 0 ~e S(JJ'P]la. ]Jrrrhi• ha.i ll rrg,ilato qurll<; ~are 11rre:h" 1;o!l .I?' :.-~.-~,~~ua O nf.pp~ 1 • E"chjopfJO al figlio tuo; per<h1• n<'- hai i. p~,s.~•1u;:~<J, ta con.i ... n,.,L u,n 1-e .. 1e fatto prima d"',!. ~•à _u:1 UùmO orl un ;ol– crr·a ur·. . . . cl l da·o· Prrr·h· uh hilt tatto gustarr Id,- Q,.1au~o _11 c::ipilah::imr\ ::-·a~Pnan.r O r lJrn1.~ ,lrli'rid,~J. !!IÌ ha.i ìatto troncar ... r-,ur:: penod14;hr- gu_Prr".' 11 fP. O ...L, ·~ &ti appa tl~llt· vit,• "JJaru.--n• dPJ sangue .--'\.h '. non · " firrli i na•1 da (': 'Uf" V1$Cf'ff' ],<'1· '"' ., ' l e)"' ,. I \. 1 &uo 1 . -:- · . . . I· •t · ·~,I- -.Ji ba~h.1 dunqtH· 4"'.lP e, uno gu a, u LI,_ non rùn p1~ r1\1tu11 ___ gl1e t ib;~ o:h:11a':l;>ra. ha:s·,it:O i !!!Orti rh,• furono r_ eh(}, son:o etl strazi.a.ti nr:, P. 1010if~nfc-It,.\, d"'IJp ma- il un~1..· r·li,· sr,Jrrt-" Anc-t1t·l pa···c-11 c.lP– la donna chr~ e la JJ i' 1 · 1 ··r·nr, (•~~ll"f• fra..-r,lti n.•··Jo ~pi:t\·f'nt-::,~o d_r~ <l,--:!a l'"·rr;~·.!"'cr~i,.:<ljf~~d'.~ 1 i•;. dt>~: ;.~~•i("f"~,.d 11~:·idc~ei <·d tt_:,~·L_u.,i cli ~an– gn1,.,.,..o~~ la bhl,\.r1 r ----o l inc-o.:r•ii:>nza g"P"'" ,ì '>d'o li ·li 1mma)-{1r:az1on~ }J<·r la la bf-~tHl no~J .a,. a1mr.Jr1' l ,... ·1·· - ·o,...; :l_ pr1·parazi<J!l•· 11cl fulur'J n I alt.re lo:t1'. pf'r jJresto ù1n1ent1ean·. uJ) Df 1 s \.( t· ·i..,mo di,:-e alla. d:,nna: Io iarendo ,1rl- cr~\~, \,,Qrt• l·l' r"r h,· hai --('rral do qn,·1 l'uo;no_,:n ~ih~r,,j :1.'-<l'>!t .. ~~;,!;-~~t-~l-'iPd~~ fu.cii .. a :Po· fi~:io 1 A: s:=tn·g~" dPI .... 111- :--ar~ to1t? il fn~;~r, pi; i :ti,..c., ~ pr-rc:iò ~u~ n ,:=.ri·n E t,<': ·h•· ta,~t:·· ~3:ntP do~– ru J_r, r-c,$0 un ..,, -ruo r::<' <' tar:tr• mad11 r'"'~aL'ln:-) 11..,,d1,.... suc.1,1.,; · Pt oub~O- , ·1 tliri,.to di pronrielà pri- ai loro 1,ambini 1 \'on Yi ,, clunqur- sp<>~ o a :,~~z;:r<J la i:-aw-,a p[ima. c]r•llr ranza_ Ji r><.ti\•ezza, nrprJur,, pc_r .'"•11:sfi vala s I_;,., iclono, slraz.1an0 lr tll"' tenrrt nr.,.:._t,ng,•rrnn~lt, n<?n. ,1 • e _spc- guerre <:i . ., ucc_. rò 'a m1sr-ria c-hc li ranza. ù1 p;1r~ per gh uom1111 f1•1uri. crr-a~tLr•::, " 0 tP:. 1 1(;' al ~arwre a!la' pro- Ah'. no. sorella. che non vi sar~ spe- aburu_t,.i:,,.rP, a. " ' ,. 0_ ,1z.J. ancora. :::.e le ste.a-..e :na. 11 11 1 2.r1oon- s~i.tuz:(,oa. In quel luminoso rnatiino di 'luglio. che da,·a al marr tullo !'incanto <lei cic– lo. passò. fra lo sciame rlcgante, inos· f.p1•,·aLa, una popolana, che tene"'·a. per mano una fanciulletta &e-alzae coperta <l'un grembiulr nero. Lr. l,imba 1,i ,r;gr,,·a e la madre la tra– scina\'a, parla11d1>le con looo di pcr– s11azionc: - s,· non fai il bagno. dovrai morire, perr·h1• il tno buco, dietro la sr:hit 0 nn. non .si ('hiud,.~rà. ! Contlussr la bimba didro lo slabili– mc·nlo balnear-', clave finiscono le cabine 1,,,rehe la spiagr.i'l diyenla rocciosa; la frc(• sed,,rr fin l'i.n masso r l'altro. per n,t:-•··0ntI..:rla r protr~~f•rl'l dagli sg-unr~ rli iutliserrti r srrc· ·insr a spogliarla. ),1/l l,1 himlm ])l't'S' a lanimarr, con la– lr c.1.ccora.10,•ntn, d-u· la madre, prima f.f·rc-ata f' indi3pf'ttita. 1;oi commos~a, clo,·,·tfr cJ,-.;islC'rP.X on ,·olrn1, per isti n– ti vn 11uJot;r-, f'Sl--i?l'f' spot·lia.Ln n.ll 'aperlo. '-Pbb1·n,· romn1r ,d,•:--S('rhP gli s.~uardi di q:i,·lla .folla ,-l,-~ant ·', nnn si sarcb– b,·ro f-·rmati :--11 <li !(•i. Fppure sn1tiva. \·ol,•nlii•ri il sole, sul– ],, ,,11.• ,palli• malal,• e amava tutta quel– Ìi:1 h,r·,- <h•· J'a.,·v,,lr{<'\":t r qu"I brl eir-lo :1zzu:r•, sul sun rapo· ma q·i,..IJ'immr:nso 'i>''' •hin ,J'.,cqu·t :,i ,·:coi pic•tli, l,· da– ,·.c le n,rligini. Ella ..-c,J,.,,a, r,er cnlrar– vi l)<.,fersi aggranpur" a nunlchC' c0sa., f' \"0·1,;v,t1,,..rcio -a,i<lare UJ clo,·r tutt.i quei si rno 1 ·i r· r1.no 1 culunali. nrr.,..hè 1a YÌ t:'– rI~o 1~ ,...ord,· all~ q1-ta.li a;tgrapparsi, p'rcha: là." c1,in~ le cal>inc, ore nascon– Ù"!'5i lJ('f ~\"C:Stlf3l. ì\fa qualche giorno tlopo, il dottore disse alla madre: - Se non \'uol fare i bagni, !asciatela al sole. Così. ogni mattina, la piccola, sedu– ta sui massi, col suo dorso cavernoso rivolto al sole, vedC\·a passare innanzi n. se lo scia.me eleg·ant.r e cinguettante. ed ogni mattina pensa,·a a sua madre, che sfaccendava nelle case per un pezzo di pane e si chiedern il perehè tutta quel– la gente non la\·orasse. - P,e,,chè sono ,icdù - risponcl(•va. a se stessa. E perchè s,;n,I) ribchi 1 Intencga rn una \.·oce interna. Il sole ac:arezzantlolc il dorso malato sussurrava: u Perchè hanno rubato a tuo padre ed a tua madre ,,. E. VIOLA AGOSTINI. NOTE D'IGIENE I bimbi ~ Primadellanascita AttraYersaYo il Parco. l,.na degnnt-~ automobile si fe:nnò in un ,·iale, dct e~sa ,scese un uomo che prernurosanwn{ie die– de il brn.crio e .con gran pr0eau.zionc foce -scendere dal p,redeilino una signora in stato inf> ~re.sr ::aute. :Moglie. a1nctnte ! Chissà! Gomnnqne quella donna clo.e,·a sentirsi feli.c~ e soddisfatta delle atten– zioni .affettuos,; che il suo st,i1.o ispi i-a ,·a al suo compa.gno. E allora, 'in un rrpentino q 1..ut<lro, v:– di diuna.nzi a me gli immensi campi di ;·iso della bassa Lombardia. do,e primo che un.a legge isah·aguardMse l:1 m..t.· t-ernità. almeno ne.gli ulti...•ui giorni, mo!. te donne prolet.a.ne avc,-ano messo al mondo sui solchi della loro fatica, il fru,'to del loro a.more'. E vidi gli assordanti opifici: i t,,!ai, le spole. le macchine alle quali l" dunnc proletari-e per una scarsa 1n-Prrede 1 da– Yano per 14 o-re al giorno la propria energia. sofJt,ra-entlola al bimbo che r:el !01·0 se.no andava formandosi. Il Capi– tale grond-a sangue e lacrime. Ql!antlo la donna. pro!,eta.ria aYrà <"anito eom~ il capi-talismo strappi a lei '!~ gioie e 1 do,·-eri della maternità di,-entera la piu grande ribelle. Oggi abbiamo una kgg~ che ::aì,·a– guartlfl~ 1:t maternità. ~lmeno n-r.gli 1.:iti. mi mesi. abbiamo una cassa d.i 1uater– nità; .i\Ia non ~ tutto. Alla donna, gestante donebbero solo esse.re permessi certi la,-ori ed csclu3i altri. Può 0°cuparsi in larnri ie!!geri all'a– ria aperta; non donehbe a.ssolutamento Yi,·ere n.el chiuso di un'officiùn, fra, il rumore irritante per l'ipcrsensibilit:i data tbl suo stato, non do, rebbc ,·i\'CTO fra le qi:aUro pardi cli un ufficio, col petto chino sai ta,·olo tli 1:i,·oro. ne .ac– canto a macd1inr (h<' la obbligano a mo– vime,nli <BU.g ;era.li ·1Jrolungati cle11c brattia r dcll" ~'lmLr. Il bimb,, ehe ,a fo1·m,111,losi,·i,-r delb vita ma.t~rn.1.; r,..~q,ira. coi 1-olmon-i ma– terni, <'<· ·o 11-crchP t> n~cr·ssat ia 1 ·ari pura. II i,!miJr: si nutrr ,1.~1 n11f1irne:1to mal,..rno t' pC'rtiò n ... ce~.,aria una a!imrn– t,a.zione s,1na cd al;bontlantc qua],, h donna. pn, 1 ,~t.uia con pu-3 1,;T ·urarsi. Ri~·l'nt..._,_ d,•i 1:Pn.··;;,cr.:-- r, riC'1disagio mo– ra.Jr n,--.]'1U-tk 6i sYol_gt' i",,si~'"i1Za d,rìl l madn•, ":'1'0 pi·rtl1i: q t~('5ta ha bisc,gno di 1r:in.., 11 1 !\a. Ì\ on l· n<'C'."<.:s:i rio <-.<-:<-:('re u.0111 i '1 i Lti scirn1...J, l·("l' 1 ·apirr• .. ,~ri1:l, S"mplir;;.sim(". Un allrr,1 d:•Uol~ JJ!ì~ dan' CÌ(" forti \ÌrrY11i11 La tloni:.a op,•rni~ a llcnt'a ~i è gi \ tronno a:far:cnrn. Ellrr Ltvor~ dn v-Pnti ;,nni :-t\·rndo in• cominoi~:o a di:voi C' nnci-:r prim.-1.. L\ll– bero è tlunoue dr,ho],:,. Ecr.o ln raPione per cu~ molt~ tlonnr non ~nnno _l:Ì.., gic,~ 1a u d1 conuurro a t,e;·m;n.r •• d 1010

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