La Difesa delle Lavoratrici - anno IX - n. 19 - 10 ottobre 1

:z. o o ~ ! ç:j o o o ~ ~ o o ABBONAMENTO Am10 ..• L. 2,50 . l'l'nnd1l 3, 7 5 Semeslro r..1,50 lor. 2,- REDAZIONE ED ,\.11,llfl\'J,S 1"/UX!ON/i: Itnlln. o Colonio Esto1·0 La Russia doi SoYiet ha chiamalo a Oongres~o i Oomunisti di tutto il mondo. I rappre_sentanti di trentasette paesi, eomp1'eis:> il e.ostro, a_cco.rsero ~1elloscot so luo-ho-a.a-osto pnma a P1ctrogl"ah:::> poi a 0 }Ios~~ pe~- gei.tare le b1:5i della lotta che i[ procetariaLo mond_.~le ~lo– vrà combattere colla. stes. a umta d lll– tent:, contro la ba,rghe,s1a, iu1 Lut1t-oil mondo. Sintesi dei Javon del Congrn,,so è il «Manifesto» diretto ai larnraton e aJle larnratrici. A.bbèamo yoìuto riassumere i concetti fondimenti. ai qua~i quc::to si isJ?~'-":, perchè le m,. ,s.se laYoraLnci ferr:1mrn1h, aHe quali è riY0lto, po&sano p,;u facil– mente leggerlo, compre1;-derlo _e med1- tal110 La conoscenza. dE.Je rag1on1 per cui s;1mpone ai laYoratori_ la lotba rivo– luzionaria è indlspen~ab,le, no•n solo ad una co~c:_enza già ri\·o:uz:ona!·ia, !Da a tutti coloro che ,:ano sulle- cl1rettn·c de•Ja. lotta dì <lasse. . Il }Ianile&to dà uno sguardo alla s1- tuazion;c, delle Yarie nazioni, dopo la: pace di ,ersa.iì! e3. L'cqui'.:br10 emopeo è completamente econquassato. La ra– gione è del più fort.e. Li. Lega de!ilc na._ zion.i non è che una- menzogna, come [o furono i qu.attordici punti_ del p.resi– dente della p-luto0raz1a ~lff\€ncana .. Quegli che C?mRnda e. :mpena1tsmo in.glese garegg-:ante _<;oH America per ]"a,oc,apa.rramento deli Europa, e che, dom:nawre di mezzo il mondo, p.e.r ,a sua 5-ete di ricchezza, taglie l'indipen– denza a parecchie _nazioni. allunga le mani su alt.re , opprime le Colomc, sof– foca. l'anelito di libertà deE'Irlancla e. padrone dei mari, detta legge a tutte. le Potenze tranne a.,la repubblica dei So– v'et e ali' Amerk:a competitrice. - Tutta questa gara, non ce'.a che un.a nuova f.uerra, che il mares,còa'.llo. f och, •l'eroe francese .. ba pronnsticaL~ p1u ,~10~ le.nta e feroce dell'attuale, per I mezzi d1 distruzione che si dovranno adopera.re . Fra tanto caos, qual'è la situazione e- conomica àei popoli? . . La. Jsllerra. ha distrutto 1r !avor~ d1 pa.. ~..cchle generazioni, e la cl,,tru71one e_ conomica continua sotto aHre forme e per a:ètre vie aperto dalla pae.e cli Ver– sailles. Se la Russia. fosse aiutata, anche mo– der-t-~m•nte dice il manifesto, e.%a p.o– trebbe dar~ al"Europa il doppio e il triplo d~ mater.e. prime ,che d!'v~ a.1 temo', degli Zar; rnvece 11mperpd1smo ane:lo-fra-ncese obio,hga la Repubblica. dei Soviet a dare tutte le energ:,e alla propria difesa. . . • . Mediante gpeculaz10m basr.te sul or1- gantaggi-o internaziona 1 ~, effc~tuato &ot; to la protezione dello_/3tato, 1 borghesi non s.i accontentano p1u de.J plus-valore, ma hanno presa. l'ah;itudine di_ recldop– pi.Me e decup·'.icare 1 loro tap1tali. PER CHE' DUNQUE LA l\l \ SSA O– PERAIA NON E' P!U' CAPACE DI LAVORARE COLLO STESSO VIGO, RE E NELLE STESSE COND1ZIONI DI PRIMA DELLA _GUEIH{A? Pe.r,·liè ha visto distru((gere '!1 poc_he_ore _va.fon ingenti creati in tanti ani11 d1 faL:ch~ e ha visto il gi11oco de/Je ~rte;<·liPf'.nanzia– rie intorno alle_ post':) dr mil~rch, e, ac– canto a tale dsstruz1?n.e _eh ~1C(;hezze e 3 tanta cinica gara: ,h arr1cctnmento,_la: orime e san_gue _deiyroletall, mucchi d1 0&-;ame e d1 rovrn::. 1 , La cla.,,se operaia ,avore\·a solo qn'111- do avrà la certezza che 1[ suo lavoro servirà a misdiJrare l'.'- 6~, sor~, a dai· ie cogli altri benefir11, l'15truz10ne e l\l– plwe 'Ulliversale,- Q!]e-sta. certezza puo venirle wlo da 1-e rivdu7,1one. PER CHE CO:-\ LOTTA LA BOR- GHESIA? . . . In tutti , paP,~1 J;; borghesw, oggi !lon fotta che per ctur. cose: mar_itewr?' al P.<'tere e impedire al proleta,riato d1 an- da,rvii. . ·t· "] l I Parta.menti son<1 e,.s,i11r1 i ne-: e r>-T; iunzio.ni .• in es,i ·non comandano che 1 MILANO - Via §. Darni.;no, 16 - MILANO re -dell'o1·0, del car-bonc, ccc., e l'allar– ga,menLo delle prerogative, parlamentari non mod,~tìca J,a siLt1a.zione. La w.. :;..cc:au– na governat~va menL-re da un lato ,·a tra.s.fO'rmandosi rapicla'mcnt-c in una 01·– ganizzazioue destinata ad esc1·citaro re– pres::ioni sanguinoso ccn:..i·o le classi 1a– voratric.:i, da,h'aitra va incoraggianJc1 a– spirazioni private contro_rivoluzionartc, où':lo scopo di a1$assi,naTe i co·n1unisti, in1padroni1rsi .e inoendiare le istir.uzioni <iamun'.,te. La borghesi.a cea:ca d; cor– ro,mpere i ·capi della cla e, operaia e pi-epa.ra fucih, nUtraglia,Lrici, ca11J1onj per l'ora. che dorrà venire. DOVE SAI{A' DUNQUE LA SAL– VEZZA DEL Pl(OLETAIHATO? Fo,rse n,eHa co/llabora.zi.on.e coLla borghesia'/ La .saivczza dei proleta,1,iaLo sar-à nella rov1na, della borghesia, che solo la n– voluzione proletaria pot:·à determinare. IL POTERE Al SOVIET, qucsi.o è i•~ motto per la gue1Ta prolet:nia in tuLto il mc:ndo. La guerra ha rnllcrnto tutti in piedi. « le donne che hanno perduto i loro ma.riti e i loro pad1·i e che hanno do,,·uto mett.c1isi al lavo1·0 al posto di quei'.'tii, p.rzndono una, larga par~e a.I mo-=– ,-imenLo r.:vowuzionario. » Questa è !'ulli– ma ilo-tta. CHE COSA E' LA RIVOLUZìONE? E' la lotta fu·a due classj, che finisce col trionfo del!"un.a. o cleirahra. Il Comuniismo non vuole che '.e masse rin11ngano JneTti ne!la paura. ck11a, con– Lro_.rivo•:!U..zione. Ed a noi: « Proleta.l'i d'Ita•:i.a. - dice i 1 l manifcs(,o - pensate a-Jl' U□gh"c>ria, jl cui ewmpio è en– (,rato .nella storia per 1·icordare di– sgraziatamente che n.eila lotta per il r.ote.re, come ne-'.l'<:serc'zio per il potei-e._ il pToletaa·iato deve restare in.trepido, li– bera.11Sicli tutti gli elementi equivoci e fare spietatamente gi:ustizia cli tutt-i i tentativi d• tradimento. » L'Interoazionale comunista si propo– ne di mggmppa,re •sotto il vessilijo della dittatura del proletariato e d~'.-lo 8tato sovietista. i la.vorato,ri cli lutto il mondo. Compito suo è anche que~~o di orga– nizzare la epurazione dei prop,-ii ele_ menti. L' InternazionaJe comunista, quale Partito dell' ~nsurrczione. rifiuta tntLe le o.rganizzazioni che ag:scono nell'or– bita borghese della !egahtà, dt'ì'.a dçrno– cra1..~a, della. difesa. nazionale, e,x., e quel'.e che, pur dicendosi p,er la dittatu– ra del prO':eLaTiato, ripudi2.:io un.a &olu– zione violenta <lolla crisi storica. La virt,1 del ,;:.C,tema e.ovietista è nel proleta1-iato, se queslo non teme di in– sorgere per conquistare il potere. SC>noneces""1rii, per quesL'opeo·a, dei capi eh.e ab,b,iano un odio mortale per }a soci,età /borghese, che non &'arrestino dinanzi a ness.una cliffico!Là e sappiano adopf>r;:ire m~sure rc~pressive con 1 o co– loro .cJ,e tente,ranno di ostacolare il mo– vimento proleLario. Cli scopi e i pro-blomi dell'Internazio– nale comunista ,son.o quel·li della. classe opera.i.a. quindi que,sta non adotta. nè 1·r– ,;pinge alcuna forma particolare di lol– la ITlè traccia tUL pi.ano genera,Je: le for_ mule che ri~cno:-:c.:c, sono Eiolament..c quelle de'· 'azione in massa. COME DEVE ESSERE IL CO:l-1UN!– STA? Sia. egli o-rganizzaLore o depulato, segretario di un Sinclac/1lo o prop~gan– clista, cooperatore o soldalD sull-e bar– ricate:, devo (ons~rvarHi di&eipi'inafo al P.artito, deve, nemico ace.n-imo della. so– cieth capit:tlisla, lottare a morte con– tro le sue !onne di governo, le sue rr.rn– zot,rne, la su.;1. re.Jii;ri.onc, la, sua moralf", deve C%ere il clifenwro della rivoluzio– ne proletaria o il modello della nuova società. Lavoratori, 1avoraLrici ! - condude il manifesto, e quant'è beilla quest1i chiu– sa! - « n.on vi è su Ila terra che un solo vossillo il quale meriLi si >C'OmbatLae si muoia sotto le sue pieghe: è il VP%iL lo dell 'Internazi.onaie Comunista ! > Pui)bliçlhiamo un primo clcn~o tl •l'c adosion i perven u tr e sol!-~i ti:ll<"> I O com– pagn/i. iscritle nelle sezioni r.daHi e giovapili a ,·olrr adop.;rarsi p~tTh\ le sr..ziorìi a cui appn.rt "ngouO mandino, C"~l piccolo cont,ributo cli tre lire, il l!c-•1c e l'i11dlrizzo preci:-·oe chiaro della ra1,!HC– scntaotc che delibereranno di inviare al con,·cgno che ccl'tamcnte si terrà al più tardi ui prnssimo no\"Cmbre. Alc,t.;a.ndria (città), La.guzzi Angela; (BalzòLt), Carsnno -Antonietta. - An– cona (città), Lucaroni Fortunata, Bc– ,.,igi1~d Adalgisa. - Arezzo (S. Giovan– ni Va\d;1,rno), Tognn.xini Adoliti. - Fi– renze {Imp1 uneta, Rifr-edi), Ad.i Pan– dolfi; (Cadclfio,r,cntino), Livia Pupo– schi. - Fo-,·lì (C<:scna), ·Mazzotti Vera; (I.mola, Scslo Imol~<S>~,Ponkrosso, S. Prosp~rn, Oskriola), Argcntin.i i\farti– gnoni ;_(Pieve Quinto), Foschi Adalgi– sa. - Genova (Va!lèggio), Bardelli Mu– sbio1a;. (SaYona.), LaYagna Maria. - Grosseto (Tirli),. Cors.ali Linda. - Li– vorno /cirtà), ViLLoria, Ek.tta Pa.pi." - Por . :;_ t,,it-+~'1\ Lurioli Eli,dc. -_Pifi,o (Nuovo Cecina), Anna Brunetti; (S,is– so), Alma Batti.lacchi. - Reggio Emilia. (Gattativo. S. i\fanrizio), Fiorita No– bil1; (Guastalla, Gual(ieri), Ines Sassi; (Poviglio), Bcrna,rcli Euricle. - Siena (Radicondoli), Ernngelisti Palmira; (Poggibon.si), F1·ancioli Nicoletta. - Torino (città), Puvolato Rina e Bru– netLa. Boni. '- Vicenza (l\!Iagrè, Schio), Nicolazzo Elvio·a. - Milano (città, Cu– sano), Riva In_cs. - No"\4'tra (Occlùep– po), l\!Iinoli Agata. LB dannB E IBriua!uzione La tivoluzione deve essere estcsc:i e con– soliclat.i. E' questo il còmpito clciic don– ne e delle giovani che aspirnno alla lorò completa liberazione. Tutte le calamità e i t.-01-rori che miLu1..~ciano e minac:oe– ra.nno il popolo dei lavoratori manuali e int 0 llettu,di, per tutto il tempo che il cnpitalismo acca.parraiurc e sfrutla..to1c l'imarrà al potcl'c, pesaJ10 soffocanti e opprimenLi sulle <)onne. Solo la rivolu– ,.ione può salvarle da( più crud,elc dc· stino: una rivo! uzionc che passi con fo1·za er_apidità dai fini politici ai fini cconom1c1. Donne proldaric hanno partccipa'.o alle _prime lotte della rivoluzione contro la mcnarchia, il potere dJ,lla borghesia, il militarismo e hanno niutaLo ad abbat– Lerc queste poLrnzc do1n,na.Lrici (1). Lr· donne proletarie debbono f!.rlopcrnrsi perchè l'eredità la.sciala dalla rivoln– zione rimanga e non debba venir meno Jfor la conquista clella p1tenza. politica. r,e donne non debbono lasci.irs1 i ogan– narc nè iludore lt qur•to punto: c-hr cioè l'assoluta democ1·azia ncn è sLala errata, per c.<;.s<l, d.illo ti ibunc dc' l'as– sernh\,-.a c-0slilurntr, la. qur!.'.-P.non pn(, t.cndcrf', con qurr-;to m~zzu, d1e a ctcrna– ro l'online capiialistfl. Esse <ldJUoi10 co11vinccrsi eh" qnrsta Ù"'moerazia nr;n pnù r~scre ~trd,ilita chr sul te1 n·no drll'ordinc sociali,•n il quf!.– lr, spczrnnclo il p-iogo al quale e sogv<'tlo il lavoro, libererà ,cramcntc e cli falt1 i membri dr!la, socirtit. Al la,·orn, donne pr0Jcta1·i~, pcrr·hè (1/ Clal'o z,,tkin si 1·ifcrlsw :dia rivo– ln7.iOnP av-renut'l in G~1--u1n11it1 i1 O 110,c•m– hre 1!118, eh<- lrn detronir,roto il lrniser, la. c:1~ta <lomjnaritr <lei fl;!i,-;;( rs e insi"111e li milita 1is1>10, <1<'1 quale - l'uno e J'altr;1 - er.::u.1,v 1·\!~1Jl'CSSÌ 1 JHt> IO Elttoh~ 1920 i 7 ..____ ,-- : ' ,., "'___'PI ; ·a f10LL:sta. .,.., Jcsce□ zn. "§' J volontlli c1H'l'g1ca, o p,r(.,,.·._. ~ _ f Nes,un t1morc-p:..--::- . ;sso clelLc, forzo ,·e,izionane! Ricordiamoci che il di, itto dcli(} donne poggia sulla loro p0-– tcnzr1.. C).Lutli pi-oduLtrici. La. u pon.'ra J) donna, è oggi a.bl) asla.nza forte p-"'I' met- 11,rc in pi-~di tranquillamente tnUc le ruot ~ ùcl!a macchina c<:on.omica.,qu:1-ndo la 0111,\J.cllc donne l'orclinCl'it: Com- CLARA ZEl I(.:,_ ~~r lav~rità eper nna rianilif aliune E' colle lagrime a,gli ·occhi eh~ tro.– scri.-o questa Jettc,ra della nostra poYcra B•rebbin,. giuntami appena il!!i. E' sla (a. soritta qua.lcho ora prima che si cless~ la morto nel modo atroce che sappiamo, o viene a smcnti,rc coloro che da questa mor~, pnisoro p,rctcst<>per una manife– stazione int.ervcnLista. e fascista a sc.11- guc freddo, con spirito unicame"ltc ;;pc– culativo. E' voce questa cho è do!oi-c ,i– vissi1no por noi, per me specialm1Jntc. cd è ra.mpogna per chi non ha s.iputo ri– spettare l'austera. e stoica fine di que– st'altra. vittima della guerra infame. Ecco la letO,ra: .dlla Signora Maln~ti, « O buona, o cara, o santa che lrn. sa~ pulo raccogli.ore le mie lacrime ultime, accolga an.d1c lo mie ultime, pa1 o!c. La. mia morte, e.be vorrei ig.norata., ma. eh-e. sa,rà qerto risaputa e comment.a.ta , nu.r1- è il fina.le di un. rc.manz.ctto \" 1 irare. Soffro troppo, troppo ~r c-s:;:crefuori. della grande famiglia dei lavornto,·i. Ve– do il socia,lismo, questo cho fu il segno della mia giovincz2:a, rcalizz.arsi, pn1· fra gli en,ori, n!cl]a. sua ,bcllw.ui . Ed io non· ne posso godore perchè no:1 p:>sso essere, come un gio-rno, a.rto.fie0 o alinc– no soldato, si.a pure ndle file pit1 umi– li. Oh che profondo dolo11e scnLirni così. isolata! u Io non so giudic.-1..1:ese questo mi.o modo cli agi.re ,;ia stato sbaglia(o o me– no. Ma se duran,fu la guerra avessi· fa.t– to esperienza fu-a il dolore, accanto a lei, invece di imbrancarmi in una lotta, a– spra e brutale por la quale neppure a– , evo Ja capacità e l'indole, non sai'ci og– gi ridotta a questo passo !.orribile. So– no sta.ta troppo presuntuosa. ed ora YC– ,lo l'abisso cl.avanti a mc. « i\Ii ricordi, cara compagna, nlla buo– na Clorici, ad Anna Kuli.sci.off da cui $Stupro tanto bene ho ricevuto. A qnalr errori può portare la passionaccia di parte. Ho perduto tutte le buone amici– zie. E quello che mi rimangono non so piè1 nemmeno apprezza.rio. Di,·cnto in– giusta anclic verso di quesbe. « Chieda perdono pm· me a tutle lo persone çho ho offeso. Mi crcdcYo nel ve. i-o e non mi pareva possibile che si JJO– L(•ssc pensare diversamente da mc. Ura. comprendo l'errore. - " Muoio per J"cstituirmi in ispiri.lo itl!a grande famiglia cli un giorno, pc,r– cliè si perdoni ai mi.ii orrori. Questo pensiero mi deve dare la forza, di finire,. « La bacio. Giselda B,-el.,l,io "· Compagne, compagni, diamo fiori ros– si nlb sua lomba., perchè il Lormcntato : ,·ilo si possa placare. UNflA MALNATI. t~ 7f,taf~~igf0}-~ oo:rnE P!\01.ETAIHE, ADEMPITE TUTTE IL VOSTI~O DOVERE DI CLASSE ADEHENDO AL PARTITO SOCIALISTA, AI GRUPPI FEMMINJ. LI SOCIALISTI, ALLE VOSTRE OH• GANIZZAZIONI DI MESTIERE E DIFFONDENDO IL VOSTRO GIOR• NALE « LA DJFES.-\ O.ELLE L:\VO. RATRIC! ».

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