La Difesa delle Lavoratrici - Anno VII - n. 20 - 8 dicembre

LA Df PEJSA Dl!il,LliJ LAVOnA'l'Rla1 3 Poesie scar ·a .e Pooaio sca.rta.te -... Fioritura ciduca e Nè ta.nto, brud.afo, bastarda ... PaYcra cosa... 'oi non YO- per rispetto all'arte glia.mo oho tu va.d'l'..por<luta sonza l'o- to al Yostro doloro, noro di una criLicrt, &enza prin1a aYCl' stesso a, nrofanarlo. ,iu-vct.o ritNlN'\ 1 {'J1C quanto pN ri~pet– per non cssero Yoi scrutato in to una qualsia.~i crubriona- Lasciale eh<', l)er on, rumeno, can_ti.no lo bc.lczza- un dolore, un significato; m.. 1.lo i poeti e o poetesse della oonghe– senza muo;·crti quei rimproveri cho h, sia, J,_, quali. come fu dimostrato pi\l frat{"rna coscicnrn ci impone. cli un ~nno fa dall'.11•n11ti/, dc,,addcro Bastorobhc a ooncoclcrti quell'onore grad,ct,uncnt<> quando si misero contro cho si dovrctbe sempre rr1)clcrc ai vinti! di ,·oi, prr<lono di JJill io J>ÌÙ lo pcnno quo] doloro appunto cho tu espandi rnlen.dn &ostl'nere voli elrn sono osten-u– contro la auerrn o contro la morte, per ti da <·auso, lt• qt1ali hanno in s;, qual– la .salve~ dei figli: lo stesso merito. che cosa cli insoppriruihilmrntc ingit1- cioè, e lo stosso ,difetto dell'inno di sto Ag-ar. ì\Ia, voi, c:.l1t, avcLe tlalla vostra una ... E ln,sciatc •Yi idiciam6 prima, di tut- co.:>ÌgiusU\, e grande causa, non esponc– to, o cotnpagno concorrenti 1 quello che t,cla·alk ironie, r . .agli scherni, ai qua.li ci fa..:.. rupno. ,cbc non potrc1urno lacere si po sa norgerc una ginstificazionc senza, dissillll1ltuc con Toi. qualsiasi, da noi procurata. cd rYita- 11 socialis1110 -erca, o, megli_o, scopr'-' bilC'. ed aiuta indubbiamente, fr.a. 1 prokt~- F'js~ate bena nella. 1uenl-0 che i YOstri· ri <' Jr proletarie. degli esseri intcll1- arnesi clcl lal'r1ro sono le strofo piì1 su· gc11li o capaci, che rapiclan1t'J,tc s1 mct- pcrbo, sono la piì1 alta pocsiii dcl!'u– tono in o-rado di a.de1npierc. con corn- manità. pctcnza ~ssoluta e rinrnrcheYolc, a fun- Ve n'è. Ira i ,·ostri inni. qualamo zio,ri intellettuali nel sono del J,ostro .cto,·c i Ycrsi sono irupoccabili, ma do.rn Partito (capilega, segretari di. circoli, manca l'alitò della poosia o del pcn– contal,ili. oratori, ere.). ma ... in com- SICTO. Scml.H·ano le suonat-e al !Jiano– plicità ,dell'alfabeto. disorienta me_nta- forto dello vicine di casa, nonano di Jitiì meno forti e preparate.: 11 pnmo, scL101'1,como esige il loro ceto, ma non perrhò eleYa ad un tralto l'essere per saranno mai artist-0. Altri inni, i.n:di– tanti socoli umiliato, o ancora immerso penclentementr dalla corret.l;ezr.n. dc! nel mare dcll'ii,:noran.z:> come il posce ,·erso. sono accozzi ·di parole abllsate. simbolico; l'alfabeto, pcrchè, se lo po- cli suoni 1·ipetuti, entrnti dalle orecchio no in gradç, di so_d<lisfare. a qu~lche chissà quan!,c ,·oltc o alfìne sortite dal– continaenza della nta pratica (scrivere la -bocc.a e <ln!la penna senza m·ern a.!;– lo sue O lettere, firmare, faro ricevute, traversato la massa grigia del CCJTello, occ·.). è però uno strnmento _in 1~an? con l'intelligenza dclla campana. che all'inesperto dell'arte: r non gli eia sbatacchia quando è mossa didla mano sempre una coscienza, da riflettere at- o clal meccanismo. Ricorre .allora spesso tra,·crso all'arto, ma qualche Yolta ,gbe- la parola. libertà. non col senso che la fa pc1;dere, c~lla _letteratura _<la_ stra- ha acquistato in questi quattro anni pazzo o mal chgcnt.a; a sorn1ghauza. di guerra, ma eon un senso tutto aur1- dunqi'ie, clcll'arricchito, che, per a\'orc colare o per co~nodi d1 ,ima. denaro. non è signore in sè. Anche fra Uno ha immagini sLramoc o Yio!entc le donne si manifesta qualcuno di quc-, alcune a fondo sens11ale. Altre non \'al'. sti fonomcni morbosi e forse meno cu-1 gono nulla, ma nel loro stile Yi è t-an– rabili per la ristrdtezz.a dei circoletti tn ~inceritA di dolore e ldi propositi e il mrnore callloio <li rapporti intel- 1,roccdono da cima a fondo con un ta'. lettuali. . . lo acccleriime.nt- 0 dj palpit.i, ,con una Compagne! --,xetc capito la lotta d1 tal rabbia snnta, cne, iraro colino san– classe, l'infame sistema sociale <lcgli .guo come nel C0rira il falce.tto .del Yi– sfruttati e ,degli sfruttatori, cli• quelli gnaiuolo. che Yi,·ono colla ma.ggior parte del Ya· Copio una a caso alla lettera: !ore prodotto da chi larnra (perchè ' certamente questo lo .axete capito); co- rcssfllo ,·osso, t·osso ài san.pur minciaro a sentire la propria dignità_ Dei nostri morti, dei ·nostro sangue davanti all 'uon10 c:he ebbe fino a poco 1.lva ,n.ti avanti, fede non lonoue. fa quasi inc001tra.stato il dominio della E piì 1 in fa: società., non ,·uol dire diventare, per improv\-i..sa ri\-elazione, p~tc~, scrit– trici. oratrici, C'CC.; ossia, Yuol dii·c, sì, anche tutto questo, :ma nel sen..~ eh~ -0gnuno, uomo o donna, potrà un ,gior– no colti vate la sua Yocazione vera e pro1 ria: ,-uol dire che il mondo sarà aperto al1e conquisto deife libere cne,·– gie di ogni spirito senza fa.-or.itismi o imp~dimcnti di cla,:;e; senza che un di– sgraziato fanciullo -ricco sia forzato aÌ!a carriera delle scienze e delle arti, per ]P quali J10n Ri sentr· disposto; n– ro supplizio. che non di rado Yionc consumato nelle famigliP a~iate; men· tre un altro. che ha Yocnzione per lo studio. è co<trctto ai campi o allo of– ficia~. K "swn grande scrittore po trii. dire. passando da,·anti ad un modesto cimi– tero di campagna: « Qualcho genio sa– rà. stato qui sepolto senza spri<tionare la su:. scintilla nelle ten<•brc del mon– do, .. Ma questo non Ynol dire che fra i bnrghe~i Yi sicno pveti ,; scrittori so– lo pnchè hanno studiato. e fra i pro– letari non ,·e ne siano, o pochi, solo pncl,ì, non hanno studiato. Il socialismo, togliendo il proletaria– to e la borgh.csia stessa dalla lotta bru– tale 1,er la· vita e dalla concorrenza in– fam~, mett-endo indistintamente tutti zli uomini in condizione di istrufrsi o Ì:li scrgliere quell'occupazionn alla qua– le sono portati, a~se(,rneri, il r,osto ai valori umani. l\Ia. come l'operaio o J'opPraio socia– listi devono e.sscre bravi nel loro me– stiere o profc61!ione e non credere che baoti ei,wre wcialista, e cLc tale qu.a– litù. politica debba bervirc da co-p~rchio alla dr ·ficien.za tF-MJica nel loro lavoro, così c·ssere socialiRti non r,uò valere a scusare la deficien1,a arti~ti<;a o la man– canza <l'i attitudine a cr?a1·c art~ (cosa difforente). Riam donne ma il pugn,0 110,1. trc1,ia, Riamo clu,,-nc m.a 11 ricco cl tema, tli nostri bi,,1bi in-sepnarn 1a 1:cndet1a, 11,s,.,u,1,am la parola c71canoor non è ùetia. Bcnchè , 0 icl-o questo in110 si cimcn.-ta nn po' ool tema: « donne socialiste Libt>rf<i, uguagliau:aJ !}iusti:iç rooliamo ù1tcra e 11011 fittizia. E piì, sotto: rira il laroro anche se i,ifJrato, Jla t·ogliamo salat•ii cl1e ci fan cnm))<fft Son i·ogliamo yorern{ che ci fan sfntttarc Ecoo,·ene un'altra sincera. Io non ho Yoluto .sapere i nomi dello concorl'enti scartale, ma, a1no immagi– nare, e lo Yoglio. ancho se ~ seri tb da un uomo, che questa sia rnrgata ùa qua!cho povera doo,na a,·,·ezza a cl1scu– lere col marito e talora a rinfocolado nell'azione politic<L corno nella Homa– gna: donne a,rdenli o ragionatrici-. O oomparmi ai l'Odlri fiaorì1i i·cr,.r,no Al:a11,Jo i figli drll'ànti alla luce Q11ando F;ullc borrìcote rr_r1P1·emo Ro~so il i·r~tillo chr· n gloria condur·t; fmt.F·[Jpi all'aura la f,-c,,,1ùa fatale li no&fr() cuore nf' t,-r·ma ni: o~cilla, C,'he t•al la i·1ta 1 che i;nlr r che i·ale, ,,e al pn••fntc suona a luflu la squilln? Di~Be ?>-a~ura: l1a c-0•a ti sia Reggia, o donnn, ,<m cui dr1.•i imvcro1', \·cn,t{' il Oapitaf e •riapot;e: Rv i-io, Loro ·n, p;ora, ftl sri da ,i,frllttar,,· Chr Rcorra il sa11gu{',se il aauto lavr1c:ro Rediul''tci può dal pr·;,o brutale, Sposo, è do forti la IDlfa, ed ì; sa<;ro fllò che si fa per eslinf}Yer~ il m-0rc. Ma le alt-re strofe cadono troppo flL'r !a forrua. A quest<, così &incr·re fanno c-0ntrabto altro pretl'n.~iosc, artificiose e sLrambo, informa.te talvo 1 ta 1Ltl ,un n,go -o confu– so concetto cli fratellan..,a. In qualcuna vi ;. lo spunto buffo :/ila ~ quooto il rnodo di cominciaro un inno per le ·don– ne socialiste? Sentite, Madri • aorell• d'O!frl1 pacsr Prrmtu lo mano, fl Nlf>1' corlesr. parentosi -di qualche immagine- bolla 0 ben detta,, quasi si alt-ernn.ssero 'molci autori: Prn11uc 1m · fa11cl11llo Kella sua culla, Vn rcccll io solo L'accheta o 011110. ma ~u\H'an·icnc la <lvnna in una q_uar– ti.na cne ,·i risparmio l' dall'insieme si può indorinarCl cho è lamentata là for– zata assenza clolla donm1 ,dalla casa per l'assiduo la,·oro delle offirine. lamento -OJl portuno o saggio. · V-i è anche una invoca.ziono .alla fra.– tollanza parngonuta ad una str.lla: Il mondo t11/lo ,r; le Si(t 'Pieno 1J <forma il misero ifuJ tue, seno. · f'ovcri petali sparsi, germogliati nel doloi·c o nel lutlo, lingua di oppressi; canti \Cnuti ,dall'oscuriti1, come grame La vittoria pianticello C'he .,i sono contorte nella, ricerca della lt,rc; parole int<>pp::,,to dalla difficoltii. di {'Sprimerc se stùSOO com.o lo primo parole dei bimbi·; fraq1, tuwi •<li letture, reminiscenze cli ca1v.,o,– nclt0 <li q uakhc spl'lt8"'olo musicalo, ri– masto memorabile n(•lla crom,cil dl'lla. famiglia; immagini prcs-r in imprMti• ln ,da.lt.L lrttrratura Uoi-gheso co111" 1u1 rnan~o di seta eia uò corpo pulrdMto 1wr coprire uua fre&ca Yergine. sotto al qualo l<L sna bellezza è nasrosla e la sua. fi?un: a,ppal'o gr:-ot~e5Ca. gt:St.a e PQSC'{.la C'lL--eo c:lw COITlUl{'Ia a n'iU.brt\ o n. sbaglin,ro ,·ia piì, che nella, t,Nfotta. oscurità., orn era gi udato dal!' istinto o dal buon s~nso, voi non nascondete Ia bellezza dei nostro id<J< 1.le o doi <mori di quelli cho Yi hanno vergalo, i quiili, riccrea.ndo in so slcs~i, trarranno alla luce unn loro coscienz~,. un'arte loro . c.:ri.'-tiua, Bacct. di un forte Quando, nclla sala perrnsa dal fro- za, ma non c-ono~c ·cn1.nè ùcbol=, nè m;to <lell'impazienza, apparrn Os,·aldo scora.i;,enti. Altiori, un po' paUido e un po' stanco, Alt.ieri. più alto, più sottile <ldi'a– co-Ll'::i..lta giovanile figura 1icv-cmcntc in- mico, a.veni una bcllcu.-.'l, d'asr·cta; un ?urvata, gli occhi grigi da.i riflessi mc- ,-iso lJianco, rcr-,"Olarc,incorniciato da tallici, che scmbranmo come ingranditi una fluente barba bio.ncla, o d:i.i ea-pol– _dal cerchio cli bistro che Ja stanchezza, li castani, un po' radi alle tcmpio o l'affanno vi a.\-cYano tracciato, tutti gh gih lio-vcmcnl.-0 brizr.olati. · si fecero into-rno, tristi cd inquieti: I Parc,a, l'uno, il tronco mera, iglioso - E'·inalmonto, Alti<:l'i,: si trmcva cho :<lclla quctcia secolare, parM·.a., l'altro, tu partissi .scnz.a aiutarci. il pioppo sottile od elt·gantc; eppuro - Ma te .ne ,·ai da,·,·ero' Sci proprio I erano due intelli?enzc uguali, era.no deciso Altieri ! ,duo forze Yero, e.ne unii.e formavano - Voi Ycdcl-e bene, sono a.iumalato, ima forza sola e formidabile. ho bisogno di un po' di quiete, cli ripo-1 Ed uniti erano stati sempre, :, ,ne.ho so... qua.nclo nella Yita di Orihoni cr.a on- - Riposare tu 1 - interruppe un ,·cc- trat.1. Vanda Bis-i una gio,·a110 o !,ella. ehio compagno con- una >,crollata <li creatura, cho n~conclc,,·a sotto una ,spalle. - En-ia ! chi può crederlo! fraailo apparenza di donna <lcbolo o ·Tu per il primo "ai cht> non è possibi- dcli~ta. un'anima cd una forza di .vo– lo... Ko. no, .c\.lticri, io non la hl' o lontà quasi ,·irile .. ta,nto facilmente.. ci dcrn essere qual- E fu cli Vanda che Alticri chire?, che aJt,r<Lcausn... quando si trovò coll'aniic<;> sulla stra• - E guaio causa n10i che e; sia 1 - da. cho ,da,Jb, sede del Partito cond~,– risposo Alticri co-n -un'asprrzza affatto cc1\a a casa su'1;. nuoYa in lui. - Vanda è' soffcrcnl,e dii _qualch, - Scu~ami. non volcYo offenderti - giorno, non ba potuto ,-enirc, ma tiu si scusò il rncchio. Vok,·o dire... ,·e1Tai a salutarlllc, non è n,ro 1 ma sì... non e'/, niente di stra.no, nien- - Oh! no - protestò Alticri con un t-0 -d'impossibile... insomma. n. li,., subil-0 moto di sgomento; poi, com<1 qualche affaretto ,di cuore. qualche a- J'a,n,ico lo guarda.-a sorpreso, soggiuJ1· moretto segreto -elevi awrlo anche tu... se più calmo: -;---Sono così stanoo, ccl eh! quando si ò gio,-nni... ho ta,nto i.accendo da sbrigare ancora. - E quando si è Yeccbi ... - e Altie- - Come vuc.i, obbligo non c'è - clis- r.i". . ta.va per <lire: sì dicono dello gran- se frc.d<lamento Oriboni. - Parò non Ui sciocchczZf', n1a. si trattcJ1ne.· ca:p'isco perchè tu non sappia Yinccrc - E quando si è ncchi ,i cade faci!- l'a\'\'orsiono che Vanda l'ispira. mente nel scntimer!talisrho. vuoi ,diro _ T'inganni, io non pro...-o R\Tci-sio~ - lo soccorso 'Ggo Oriboni. apparso in ne per akuno e tanto m, 0 no per Van- quel momento dietro lo sue spalle. da. - Oh! Oril>oni -- gridarono .molto _ Se non è MTersionc. è anti1 ,a.ti "", YOci insieme- tn non lo lascierai è. insornma, un scnli1ne-nto i1Hk.gno a: partire. non è YCro~ Soi contiamo su to. E dire - soggiunse ridendo - eho di te. io tr·m",o un tempo eh,-. coi nostri ca– - Fnrù del mio meglio - disse O- rat.tcri, noi a\-rcmmo finit-0 r,er amar(, riboni sorrid1:ndo ~ ma tomo -di non ù'un 1nodr;;irr.o amore. nna rnMt'ISiina. rinscirYi: Bgli è così r.cstar<lo. donna, e cho la. nostra sal·da amicizi« Alberi ccl Oriboni erano ere.scinti ~arehbe finita un giorno in un,, ~o,-d.., assieme in una completa comunione di 1 ,iYalità. ideali o di. fe.dc , di sogni e d'aspira- - Ko. no'. - protestò Yi,·aù,menlJ zioni; poi, col pa.ss. :;i.r ,dogli anni, quel- Alticri. la loro salda amici,ia si era andata - Cho cosa no? L.:i prium o In se- semJJI' pi1, rnfforzanclo. cementata eia conda ipote-si ·J uoa fede uguale -0 .se-mpro 1;ìì1 Yi\·a in _ E l'una o l'altra co~a. entr.n.mbi ~Pl.>hene di\·crsarneute conce-- - Piuttosto la se<.'onda inoirsi t· 111- pita. Y\H'o:-imilc- (lisso Oriboni :· pc-rC'hP, vc·- Kon &i J1olcnt J'(•nsare- nd ..t\ltirri di. anche- l'amore per uua !-.le::. .. . , clun– &enm p0nsa1· 1 • ad Orihoni. t.anto l'uno na non pot,rz-bbf' . pcz.zarc• ln nu~tra. n,. complct,wa l';tltro. micizi3,. Oril>oni. forl<' lc·mprn cli lottat-0rc-, - ::\o, cc-rtarnrnl~ - con,·rnno .\l· .n.udlLCC',arcl1•ntc, impclum,o, capaco tiC"ri. clellP piu grandi rinunrir. dirigcYa un _ E però sc Va,1da ti ama.ss! ' .. giornale llclla _pro,·incja. _r Yi scri,·crii 1 - Van<la 1 Cbc c'c·ntra 7 - intcrru 1 ,- arbcoli _ron·nll, l:'1 cu1 , 1olenza. ~gonu- J)l! Altieri con vi0len1 .. a. JHt\·a_gli aYYl!rsa11, cq. c•$nl_ta.va1 com- 1 - A proposit.o di Vnn.da. ruoi che pi~gn1, f·l~e ~nmnt_no 1n lu1 ru1C'he- ()Ur- Yenga }Pi a casa tua? g.!1 ~cat_ti noh,nli, che lo fa,·r,·ano a .....:A far che! n,ltr .~Oerrnn per lo stomaco l'a, ,.,.,._ 1,. a, rnluLMti, giacch,· tu non 'allo troppo rn,?!enlc, e altre '°'?!te _lo hai t<"mpo eia ,enir~ <la noi .. gclca\'ano nBl ptu fitlo della lllH,chiR-. Ma tu sei pa7.70 da ir-'>:ilt'<": eh~ llùncu,·antt• del pericolo_, rronLo a sa- 1 co,<n,si dirà? Di pensi 1 cnfic-1t1·1• I,, sua balda g1onncr.1.a per 11 1 ··- ('\w cosa si dirà' Che m'importa? lrrnnfv _<1,,.lla oua L_dca. I Tu mi credi dunque cosl stupido da Altieri, <lolatr, cl.un. caral_tr·rc dole<", curarmi .di ciò che può dire, la genk! calmo, ma facili' ali rntus,_a,mo, er:i i _ Kon è questo; ma ,·edii.. se io 11,. un lMrlator_c eccélh-nt,, cd 10sLanc11b1- mn.,si. YOnei chA la ,·iputa~iono dell.t lo; _il Sl\O hnguag~,n caldo, <"loqucntc, tlonn,1, rnin, fosso s,mcriore ,id ogni cd– lìor1to ·di un.a J•Ot·sia dolc<l çcn10 la c.:i- tica. " non la vorrei nemmeno sfiorr,t. 1'<'U.'\ cli•] ~uo .sguardo, a'f\lUlc1wa, Lr:,- .dal pdk~oler.,;o stupirlo, dal sn-,p<'tl.r> !'Cma,·a. h foll.n, sol_lc,·an<lo nello mns- ingiusto. so ondatc 1 e.li (•nlu-:~a.~mo. _ Non ti S..'\l)L''·o ('0::,Ì ...,__ nt,imr,ntnlo Il Jo,.o _aspr.tto oilr1'a lo sl so con- dissi' ironicament<> Oriboui. ira.<.;t~) <lt:1 <"~1·ntt1-n. , . I - 1"ol':-:.n hai rngion(",, sono 111.1 S(\nt.1- 0ribon,. d1 stnturn un po snpcnorn mPntaln - confC'SsÒ l'altro u1,iilrnent, a.lla, m_rxliu, a.rn ,·a d,·llo mr:,nbr:i, aL!e_li· - O,rnldo. pcrcl1è· non hai 11 1wi,; chn, ,·1gorosc, ù,~1 !nusco_h d a.~r1a10-: in rnp? P-.'\l'clit• non mi dici fran.c.n.mrn• 1Loa fo,-,u, _testa. !~0111_na cli cn,p,;lli folti t<' il rnol,i,·o della. tua. t1'i 8 tezz.1.. la ·c.au – o. nDl'lf>SIDll,un ns'> ll'l'~g<,l1,rC' Nl <'O_,._ sa lll'll:i. tua parten?..a? - 0.liir"~ Orl- ,<1co ..<-ho'':n,1,ranL_ fu30_nr:l bron7,c,.,_ rlue boni 00n rlolce1.za. . ooolu ?curi, '.'!-"/llu,. S<",1nt.1Jl1Lnt,. "A,,t- _ La ,·iiusa rlt>lla pa.ruu 1 ,.,,,? J\'• ,;-, Anzi, ,·oi non don-este in~sta,·din·i a... canta.re, se proprio da sè il YOStl'o dolore, non "'anta. come l'u,i<rnolo sulla rama fresca inargentata dalla luna, o so non avete prima a,;,,,, lfn.to in Yoi sws– se i;e una, rnco. infallibi c. e che può parere, oer oosl diro. miswriosa, non ve no dà. la ~rtezw,, anzi, la sonsa.zio– n0 come il ra,hdomanto l,a la scns2.:i:io– ne' <1cll':v-,qua ,·iva, s~polt~ ndl~ profoo. diti,. dolio.terra, cbo ce.1.oesl.4.. Ep,,,ueo anche in quest;u. si a.pro tonti •'.'U" 1""'"""'" fier,111. 7 ;~ -d•1!a, la con05Ci. se la conMcono t·utti !... la sua n1m-a. -ohu sapeva fr,rso I am,uez- - A noora ynoi 30,;tenor.., ouo.,ta-,.man-

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