La Difesa delle Lavoratrici - anno IV - n. 20 - 7 novembre 1

LA DIFl<BA DELLE .l:.AYO8ATIUGI LOTTEE DIFESADEL LAVORO I prezzi nelle fornituremilitari. Continuano le agitazioni nella famiglia delle tes.Sitr;ci. Como dicemmo nell'ultimo numero, gli industriali cli fendono fino all'e– slremo il loro privilegio; i maggiori guada– gni da essi faUi in questo periodo, non li hanno determinati a migliora r e sponl.anea– mente le condizioni dei creatori della loro ricchezza. LaYorato.ri e Iavorat.i-ic.i dell'indu– stria tessile hanno assistito al vertiginoso aumento dei generi di prima neces.sitù, ed hanno ctm·uto scendere in lotta per slrap – pa.re condizioni di salario tali che permet– tessero loro di ,·iyere. Le corrispondenze che pubblichiamo oggi rif;ettono qt:esto stato di lotta, dicono <l"i mi:_slioramenti ottenuti, espr imono propos.iti e speranze. 11 nostro augurio di vittoria accompagni i laYorato1i in queste circoslanze, che han– no di mostralo ancora una volta - se pur Ye ne fosse stalo di bisogno ! - l'egoismo dei capit.ald i, e la necessità assoluta di quella lolla di classe che i capitalisti vorreb– bero seppellia·e sotto il manto della concor– dia na:.ionale . ~ el quale manto essi vedono un ~camente la protezione assoluta, senza controllo, del loro µrivilegio, del loro sfrut.– tamento sulle classi lavorat rici. Si è tenuto a Xew York il Congresso annuo della Le!!a -delle operaie. alla quale aderisco – no le Lnioni locali e le Feder az.ionì femminili. Tocrliam o dalla relazione del Com:tato : u Se la necessità dell'organizzazione è di una grande inìportanza in un esercito_ di s-et\e milioni -di donne salariate, delle quah tre m,– Loni sono inferiori a Yentun anni, l'educa zio• ne non Yi l~a minore importanza. Far com– orendere il \·alore rea le della loro forza a gio– \·inette di quatto rdici anni, che hanno un sa· Jario di ,-ent.i centesimi all 'ora, e a donne, Je quali la,·orano rer un salari o d i tre dollari la settimana. mo~trar loro la tra~icità della con.con enza tra laYoratrici, e la dannosa in. fluenza dei bassi salari su!Ja salute della don– na e sulla pace cìeUa famiglia, infondere loro coscienza di quanto esse possano influ;re sul– le condizioni di !a,·oro nella fabbrica, conYin– cerle eh-e dal loro coraggio , dalla loro coIJa. borazione dipende il proprio benessere e quel– lo delle loro compagne operaie : ecco l'ufficio più .:.mportante. u ::\Iigllaia di donne e di gìoYinette, che la– vorano come operaie nell'industria metallur – gi ca hanno sempre un salario di cinque, di otto, di d:eci soldi all'ora e non ostante che rap,p'resenti r er esse la ris or.::;amedia di sole quaranta seitin1ane all'anno. Il rapporto del– la Commi:::slone nazionale dell 'ispezione sulle fabbriche denun1ìa che su circa lM. 000 operai ed orera.ie, 13.000 hanno meno di dnque dol– lari e 17.000 ~oltanto hanno un salario setti. manale di quindici dollari o più . Que~ii ba.ssi salari sono pagati ?on soltant~ a::di apprendist:, ma ad un grande numero di donne, anche ::.e anziane e pratiche del me– s.:.iere "· La 1 e'.azione '-i occupa diffusame nte della dic,,occup~zione, del moYimento cooperativo, d"'gli Elt~entati del capitalismo contro i ct:ritti della classe proletaria, specialmente nella Vir– ginia occidenta'.e e neJ Colorado. Rh ·endica la ézuaglianza economi-ca e politica del-le donne ed :I diriito e;ettorale. La Lega ha già istitu'.to da vario tempo una scuola '-pec;al~ per l'educazione di propagan– di'-te de;le quali '.--inotaYa la f-Car-;ezza per il mo-,imento ':inda<.>ale. Il Cr.1ng-re~so.rer mezzo di un;:! Comm'.ssio– ne, mc1.ndò al pre<dente \Yilson un ordl..ne del giornQ, nel quale si protesta contro la guerra e si doman<la che 5ia \ ietata J'e'.'-portazione de:le armi. _-\lla relatrice Agnes :--;estor, pre– sidente della Federazione gt!antaie. il ,v:1son risD<)Se ('.hfc!.. s'intere-;sa\·a molto di tali ar– gvine!lti ! Un episodiodello sciopero nell'Alto Milanese. La ,;(Jlonna si riuniva per mettersi in ma,·• eia. I caro!Artieri si erano ritirati e tutto era rilfirnato tranr1uillo. La dtito.rra, o(J(JdlfJ della CfJfìtesa, era ri.– ma;;rn in m,tJJ10 w1li sr:i.operanli e coll'accom– fJO.(Jn1J.ment1) delrfJr:tJ.rina si SP(Jnai.·a il passo I! il rit,110 tJflr, r:on:.fJni. Ertu1 vorPr:t:hiP migliaia e rtlornarano dallo Coflferen::.a del c(Jmpoanfi on. Trei;es a Busto; iu ;JrQ.n rrwgaioran-:.a rayo.~:,e; marciavano a brac,;ettrJ dandfJ la stura tJ tutte le ,;anzoni, le più ribPlli, le più sb6gliatP, quelle che più si ad.dice1;an1Jal forfJ stato d'animo. Tre1;e.'f ate1;a PsaltatfJ la belle::.::.a della lfJro lotta, ai:n;a pfJrtoto cc,n pornle caldP, piene di J;entlfoento l'adesione del Partito Socii1lisla e del Gruppo ParlamentaxP, dict?ridtJ ,;he mi – glitJ.ia e miylioi,.l di proletari li? auordavanrJ ton un sr,ns1Jd'an. ia, che t'11w:;u.rfo di tutto Ufl. pop0lr:, Pro per l0ro, P le a1:1:v1,J.. esfJrlate a fol – lare e a spemre. .St:ltiai:elfo O.'J;e-i:a dato comunica:.ione chP lP operaie di tutti yli, .,ta/.Jilimeati dei paesi vidni 1J.1:r,r11r,o disPrlr1to il laroro r, che le .~ciope– ranli amm..6nta1;ano fJra a /i.i.000. Eran ,;,Jnfr,n(r,, e SPnti1.·arVinel sanr1ué gio - 1.·t1rie che aiuJla e bella era la folta chi! storan ctJmbalfr,ndrJ. CanlaranfJ, cantt11:anr.J a squarc. tJ. gola nr,[. l'arrqdo strade:ne ari(JifJ cht? da BustrJ va a L"– auano. Ad un lrattrJ la r:olonna in testa si fermò: una comPIJ.'fna in bicicletta ai:verlit;a che al– l'alte:;:;a di ('astPllanza un buon numno di (( terri/Jili i) e di caral.rini~ri sbarravano lll strada. Era ver1J: si v~devano lortlarw scinlil · lanti al solP l~ boionf-!tte. Fu un momento di sorprPsa e d'indecisione . 1·idi allora un aruppo di raga;;::.e attorniare e fare un quadralo enorme attorno a Serra ti, Schiai;cllo e Marimi ·i: nel limo re che volessero arrestare gli organi::.:.alori e il direttore dell'A– Yanti ! Come uan belle I Che febbre d'entusiasmo sui loro rolli ancor giovani, ma impalliditi in- 11an::.itempo pel faticoso lavoro, e per le pri- 1;a:ioni! · Dopo la prima indecisione prevalse l'idea di fare una burla ai e< papà>, che bloccavano la strada. rlllora mi(Jliaia e mialiaia di 1)ersone, in me:.;;o alla campagna, fra i viottoli, in me;;– :o ai boschetti, compirono (< l'aagiramento u. Le raaa::.:;e erano serie, se1·ie. immedesimate nel compito pre[ìssosi; si sentiva. solo lo spo, s/.(lrsi dei ram.i e lo stropiccio dei, 1)iedi sul– l'erba m.olle. Finalm,enle la colonna cli testo raggiunto lo stradone, si riçom.pose. Tullo ad un trallo le note clell'inno dell' lnt ernaz:ona le si intesero forti, cantale da un coro di voci squillanti. La chila.rra e l'ocarirt.Cl conti11,:ua,ro1wa seana.re il passo. Mi fermai commossa, am,m'iramlo con se– greta gioia la in{ìnila schiera delle sim,pali – che scioperanti che si stendeva sullo slra.done grigio, ondeggiante come un lungo nastro mul– ticolore. L'eco delle loro can:.oni si spandeva nell'aria vrofumata della campagna qual mes– saggio di un avvenire più Ueto. Giù in fo1ulo, migliaia di lavoratori e lav ora – trici aspettavano la colonna. che poi si fuse 'l'lt una immensa dist esa cli popolo, ana quale (Jli oratori in frasi vivaci e for ti espressero il loro entusiasm.o . . . . . Spunta.vano in alto i primi albori di una grande lu ce che doveva sorgere pochi gior· ni dopo: luminosa e ra.ggiante, e da noi chia· mata : VITTOR IA ! PIA ( OMAN I. I Segretari delle Associazioni di Resist~n~a e Cooperative tra i la\·oratorl del vestiano debbono ri cordare che le opera:e che hanno compiuto il 15° anno d' età debbono esse r in– scl'iLte alla Cassa di :\faternità . Il datore di la\·oro è res.ponsabile dell a man - cata ossern:anza a.Ila legge. . 11 GoYerno ha staJ)ilito pe r gli indum ent i mi– litari i seguenti prezzi : Giubba di panno ,i i, tela Pantalon i di panno >i tela Panciotto di panno i\1anteliina di panno Camicie 1Lutande L. 2.40 n 1.45 )) 1.50 n -.70 l) 1.25 }) 1.05 l) -.-16 n - ./i.O Le Cooperati rn ed i Com i tafi ili As.s:stenza che hanno ottenuto forniture praticano le se– guenti tariffe : Coper. UnioneComit. ComH· Sarti Coop. assisi. assisi· Milano MilanoMilano Roma ,3iubbo di panno 2.10 1.85 1.80 Giubbe di tela 1.-- 1.- P an taloni di panno 0.80 0.75 P antaloni di tela 0.45 0.50 Panciott i 0.70 ::\lanteUine 0.70 Camicie O35 0.4-0 0.40 i\Iutande 0.35 0.35 0.35 I SegTetar i delte Associazioni cli Niutiuo Soccorso dei cent,ri ru rali so1·,eg lino atten ta– mente affmc hè gli indu st riali non pratichi.no prezzi infe1fori all e citate tariffe. Le oipera.ie nei casi di contestazione nei prezzi, rottura di contra tto, mancata conse gna di laro ro, si rivolgan fiduc:ose ai Collegi dei probiviri. L'ultima lezione di Miss Cavell giustiziata nelBelgio· Invece del cuore, il Codice militare Il difensore di miss CaveU, se fosse stato am- 1r1esso a difeadere dinan;;i al Tri bunale di guen-a tedesco, così ai-rebbe potuto parlare: e< Sianori del 1'rif1unale! Non è la prima voL ta che una donna può essere condanna ta per raaioni militari o politiche alla suprema. pena . Sen:;a r.,r:cuparci di tutte le donne, che hanno dovuto salire la ghigliottina, durante quella rivoluzione francese, di cui l'attuale civiltà è una fìalia piil o tneno spuli a; e limitan doci a. fatti recenlissilni, le condanne all'estremo sup• pli;;io, anche di dorme colpevoli di gtavi reClli di tradiJ1Lento e di spionar1aio militare, si sono ora vr:ri[ì.cale neali oppo.\ti campi delle nazioni in conflitto. I( Ma it caso di miss CaveU è ben differente da tutti oli altri. Questa donna, che appartiene ad un parse in auerra colla Germania, non venne dalle autorilcl tedesche, come lutti gli altri nel suu caso, internata in un cam.po di concentrazione, od espulsa dal paese conqui• stato; ma al contrario fu autorizzata a rirna – llere li!Jerarnr:tLle nrd Belyio ed a conti,tuare nel disimpeano delle sue imporlantis.1;ime funzioni di dirPtlrice della SCUfJladelle infermie re. 1t J.; fat:ile r:o,npren.dere che il Governo tede• sco fu auidato dal criterio pratico ed utilitario dtd serviai che (Juesto dotwa intelliaen te, esper – to, attiva, avrebbe potuto rendere anche alle amlJulan:.r~ r:d ai feriti tedeschi. Ma bisoanav a rifletterr,, not1 SQlo al tonwco11lo ed al vanto(J– afo dirt?ttr), rna ruiche ad una verità molto urnan,a e naturak, e cioè che no,i si coslrinae vna naturr1 femminile elevata, coraaoiosa, sr1uisita,rif'Ull.: sensibile in unit lerriUilP alter – nativa, in un atrfJce bivio, in una straziante cerchia: o di disinteressarsi, per non essere compromessa, dal sottratre all'imminrmle e,~trem1Jsuppli:.io dP(Jli uomini, che non erano SfJlti stwi fralPlri dinanzi a Dio, ma anche di• nanzi olla patritJ, o di ollrire in olocausto la propria i:ila, vn salvare la loro. (I Bisoana va ricordare non solo il volgare pr overbi o che l'occasione fa l'uomo ladro, ma anche il fallo che le circos tan: e sovente tras – formano una debole femmina in un'eroina, e che in ogni donna è sempre latente quel senso intimo e profondo della maternila, in virtil del quale essa, per dare la vita, si sente sempre disposta a sfidare serenamente la morte . (( Se questa donna ha viola to la legge degli uomini. in auer ra, sono questi stessi uomini che le hanno offerta l'occasion e pronta e fa cile e la tentazione irresistibile in nome d'una legge di umanita, superiore a noi, a voi, a l'utti, a c1li nessuno si può sottr arre, e per la. quale, i:oi stessi, se una donna. tedesca avesse compiuto in ln(!hillerra la medesima magnanima a:ione , vr•r i primi la prorlwnereste un'eroina, e la sua. gloria. sarebbe la vos tra! u Rispanniare tanta vita, non è solo giusto e doveroso, ma sarebbe anche pra ti co e poli tico. (I La fucilazione di questa donna potrebbe dare sanzione di veridicità, e fornire corpo alle ombre, e creare la prova di fatto per tutt e le altre crudelt à, che si rimproverano al milita– rismo tedesco, mentre la smenti la pi'll eloquen– te e formale si concretnebbe nel rispanniare ai vost ri soldati, che sono r1ià stati accusati di torture e di sevizie all'infanzia, il traaico e fe. roce incarico di uccidere le(Jalm.ente una don– na, che, comr, tulle le arandi vittime, domani diventerà la più J)Ura delle martiri. u Ri spar11tiatr•, vi riprto, o aiudi ci mil it ari, questa esistenza! Potrà essere forse questa la J)iù arande e la più nobile fta tutte le vostri~ rittorie; od alme,io quella, che, in un non lon , tono avvenire, si potrà calcolare a uiassiuw vo– stro onore ! ,, Non si può però neaare che un così coniri.nto difensore avrel.Jbe potuto avere in seyuito qual. che seccatura, piU. o nieuo lieve secondo lr. cir– costanze! JACQUES B0NH0.i\DIE. minor enni e il contratto di lavoro . Un'operaia m ino1enne ~xeYa st -pulato un con t..ratlo di JaYoro, sen=a il consenso del pa. dre a sala rio inferi o,1,e cli quello corr en te. Do– po 'alcun i gio r.ll! i.abban donò il serv izio dietro ordine del gemtore . L'industi-ia!e si rifiutò al paga m ent o delle aiorn ate di lavoro acca.m.pando jl prelesto al · l'indennizzo dei dann i subit i per l'a.nticipa to abbandono del lasoro . L' assuntore c.hianìato in gìucl:zio, fu obbli– gato a. pagar~ al· gen :tore il salario corris~on– dente ai giorni <li lavoro prestato dalla mmo– renne senza alcuna trattenuta . In altra. circostanza un mino renne si rifiutò cli assu .mere sem:izio alle condi z'.oni stiJ }ula.te da l padre 1 itenendole non conformi alle coi:– suetudin i locali. Forse il bisog,,o a\ rà con s1- MJiato q1.iesto padre infeJ'.ce a ce<lere a \·il ,Prezzo la. fo1za di laYor o d,el figlio. . .\.uc:he questa ca.usa , portata davanti al ma– {T"i~trato fu risolt a a. fa\·o re del minor enne. 0 Il contratto fu annullato e il padre f u obbli – gato alla restituzione ed al pagamento deHa. ,doppia capa,rr a 1'icevuta dal proprietario al– l'atto del contratto . Indennità di licenziam ento per incapacità al lavoro. K-el i eO'olament o -dì fabb rica un industriale si era obbligato a corri spo ndere un 'in dennità propor zionata agki anni di servizio in f.no re <.!egli operai da Lungo tempo occ,"UJpati nel~~ azienda che fossero 1:ccnziati perché non J)Hl in grado di lavorare per età o per malattia . t_;n opei-aio ùap o l8 an ni di serwiz:o, i,n se– guito a mal at tia contr atta nell o stabil~mento. è stato licen ziato perc hè non più adatto a presta.ire la sua (,pera in modo pr oficuo e con– tinuo per il genere di lavoro al quale era ad– detto. L'opera io licenziato trovò altra occupa– zione coni spon dente alle sue condizioni cli sa lute . Il prin cipa le si riteneva perciò dispen– sa to dall'o bbli go di ve,rsare la pro messa in– dennità . L'operaio i11\·ocò il giudizio del Pr etore il qualé cond~ nnò l'inclu5triale a pagare !'in· dennit à perchè l'.operaio era stato licenzia to non perc hé non fo~se viti. capace di compier e qualsia si lavoro, ma perchè non era ipiù in grado di compie re qnel determ ina to la.voro per cui era stato assu nto in servizio. Il magistrato riconobbe all'operaio il dirit– to a ,percep:r e l'indenni tà fissata dal regola– mento ancorch è occu pa to.. in altro lavo1:o presso altro industriale, perchè il licenzia– mento non era avven uto per inc apacità asso– luta ad ogn i genere di se rvizi o, ma soltanto per inabilità a -compi ere quello spe ciale lavo– ro rit enu to utile da!l'indusfiriale stes so. Per le domestiche. Una dome stica dii un a casa signo rile nel pae– se X.. assu nta al serdz io con un salario men– sile abba ndonò il serv izio prim a della fine del mese per sue paxtic olari r agioni. La pad rona si r.fiutò di paga rle la metà del mensile pattuito . La domestica ricorse al gi u– dice conc iliatp re il quale obb ligò la ,padro n a a pagare dichia .ran do che (e Ogni lavoro deve esse re equamente retribuito n . Quindi se fr a le pa rti è ~tato patt u:to un sal ario mensi le e se il lavorante ha abbandonato il servizio prima della fine ciel mese, a lui spett a una retribu• zione proporz !ona ta ai giorni d i lavoro secon – do la mercede men sile pat tuita. Piccole e grandi verità Quando un o di quei fan ciulli dell'u inani là che Cri sto, second o i credenti, di sse d~ non sca:nclalizzar e, d01nanderà che cosa aJ)bjano fatLo i novelli eroi delle ,patrie, pe r essere vener-wti da eroi, ch e cosa ris ponder anno i deflmi tori, gli esaltatori dell'erois1no gu er – r iero ? È f acile imm aginar e la rispo sta: Diranno ai fanciulli che fu loro merito e gloria agli occhi della patria abball ere con le armi lo stra niero; 1norir e dando mort e ai neniici, vincere sconfiggendo ed umiliando l'audaci a d'altri combattenti, ingrandire la patria sul– la rovina della patria avv ersaria. E il fanciullo ascolterà e mediterà; il fan– ciullo, poichè così parlano gli uomini auto– revoli a cui egli obbedi sce. e crede, cr ede rà, troverà giusto. Ma se qualche elello spiri to infanti le pre– coceniente indaga tor e, chiederà an ch e la de– finizione di coloro che nel campo nernic o diedero morte a 1 suoi, sorr ett i da un identi– co spirito di patria, con la stessa visione del dirillo e della gloria, con la stessa abnega– zione in /accia al pericolo, la stessa grand e rinunzia, lo stesso olocausto della vita ... che cosa rispon derann o i filosofi della patr ia ? Che anche qu elli sono eroi? È dunque eroismo uccidere degli eroi ? O si r icorrerà alla d eni gra: ione somma– ria di tutte le altre patrie, di lutti gli altri uomini, di tutte le altre fedi in un diritto naciona le, di tutti gli altri diri tti di difen– dere e di ingrandire l a patria con la guerr a? Noi ci guardiamo bene dal concl ud ere . Lasciamo agli eroi viventi della propagan– da guerriera naziona[P anchP quest'a ltra provrt di audacia , la più ar dua di tutt e : quella di presen tarsi, colla fron te alla e· col cuore che non trema, rlinan-:.i alla coscien za curiosa r spie tatamPn.lP logica dei piccoli; q1tellrt di affrontare il loro giudizio in timo rii assistrrf' a qur,lfo qualunqur-, p;ccola tr/ grrlia d'animP, a quello scan dalo ch P il lri. \to univrrsalf' vo llr scongiura rr col tremen– do 1 c Cuoi o Voi ... i> di cui r isuona an cor a per la leggenda , tutta la /rrulizione del no'. stra costume! Vera.

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