La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 21 - 21 dicembre

Per i bambini delle organizzate rer iniziativa del gruppo ì. s. net pomeriggio del giorno l6 corrente al Teatro del ropolo in \'lia Manlredo Fanti N. 17 (Tram N. 2;;) si terrà una festicciola - musica - ballo - spettacolo di burattini - per i bambini delle compagne so– cialisle e delle socie della Camera del Lcl\.loro. L' ENTR/HA È GRATUITA. SI pregano le compagne madri di non man., care di condurui I loro bambini. Leggiamo suffAvantil nella crom1.ca d.3lla rece,1te vita parlamenlare, a proposito del duello De Felice-Gambarotla: u Al sedicesimo assalto l'on. De Felice, cvn una mossa diretta, h~1. colp,to al bi acciu destl'O il suo avvenar,o. Dalo l'alt, i medici hanno accertato che la ferita dell'on. Gambarotta. era lievissima. I padrini banno deliberato la cessazione del– lo scontro stendendo verbale in cui si narrano brevemente le fasi del duello, e si dice come gli avversar-i si sia.no comportati. secondo le migliori regole cavalleresche e si siano ricon– ciliati ed ab bracciati. Dopo lo scont10, con le rispettive automobili, padrini e duellanti hanno fatto ritorno a Ro– ma. Il maestro Greco ha rìJ>Orlato una ferita leggera al mignolo destro u. Almeno i caYalieri antichi si battevano per conoscere il 11 giudizio di Dio" sulle ra– gioni o i torti dei duellanti. Dio dava la vit– tor:a al migliore! E quelli là menavan bot– te sul serio, perché alla barbarie corrispon– deva in loro la virilità ed il coraggio ! I cavalieri moderni, continuatori di Don Chisciotte di allegra memoria, non hanno più cbe il compito della parodia in questa rappre..sentazione barbarica: mercè la pru· denza scrupolosissima di padrini e di me– dici, essi po~sono pr-endere impegno sicuro di essere puntua!J, in perfeltissimo assetto, collo scheletro, i muscoli, i visceri e la cir– colazione del sangue nello stato più norma– le, a qualunque ritrovo elegante o galan.te la sera dello scontro a ricevere i lauri degli– ammiratori e i dolci premii al valore delle dame! Pagliacci! Quesla frolla classe del privilegio non ha per sè che il coraggio dell'usanza barbara, dell'affermazione teorica della violenza: ad arrischiar la pelle sul serio ci manda.. gii altri; tira dav\·ero nel ventre dei turchi e nei petti delle folle proletarie affamale! Là non ci sono medici e padrini a dire: « alt! ,, Si va fino in fondo: fin dove l'uomo diven– ta bestia e la ,·,tlima è carne macellala! Il signor Gambarotla non ha avuta '!a sod. disfazione di fare il bis col nostro deputato Samoggia ed ha dovuto assaggiare di che sapore sia la virile civiltà socialista che, se ha delle ragioni per infilzare gli avversari, non é affa!.to disposta ad abbracciarli dopo una stupida farsa cavalleresca. La guerra o il duello a noi fan lo stesso: sono la barbarie del vecchio mondo condan· nato dal!.a lumino~a civiltà nuova del dirit– to universale. della forza logica, del demos sovrano. Eccovi la sana lettera che pubblicava l'on. Samo.e-i,-:a nell'.4vonti ! : Caro .'lvanti _, L'esito del duello Gambarotta-De Felice - a parte la fierezza e il garibaldinismo <11 De Felice, ma chiuso. come gli altri, con stre.\te di mano ed abbracci - mi persuade sempre di più che siamo complelame1te nel vero quando sorridiamo e passiamo oltre al– le sfide del gentilu1Jmini. NPI caso mio spe– ciale poi, della sfida che mi si dice inviala dal Gambarotta, io dichiaro - se non ba– si.asse quanto /.'Ìà ho scritto - che trovo idiota e ridico!o parlare di duello, perché non ho nulla da ritirare e nulla da modifi– care di quanto ho del½; perché quello ohe ho detto era quanto s; meritava il Gambù· rotta in quel momento; p•rchè voglio po– tergliP!o ri •t?tere se egli se lo meriterà an– cora e f-"'rrhè. infine, non ho nes.sunissima vo!!lia di concr-cere il s;gnor Gambarof\.1. e, tanto meno. di stringergli la mano o di ab· bracciarlo. Tuo Massirao Samoqqio. Bravo, on. Compagno nostro! Le donne soc·a•i-te vi strinrono la mano, sicure che vi darete pace della mancala stretta caval– leresca di cui la vostra coerenza socia!isla v, ha defraudato ! a i. IO LA DIFESA DELLE LAYORATRIC[ ~er lemaòri leleloni!le Mamni \'tmerdì 1 5 corrente, in un~ sala di piazza Nicosia, a Roma, ad iniziativa della Fede– raz one delle Casse di maternità, presenti i commendatori Giuffrida e Majorana in rappresentanza dei ministri di agricoltura e poste e Lelegrafi, il commendatore Paretti diret.!.o,·e generale della Cassa nazionale, il oomm. Camann, ed allre nolabil,tà, nonchè numerose telefoniste, ecc.. ha avuto luogo una conferenza del prof. Tullio Ro~si-Doria sulle Casse di maternità. L·ora,ore ha pre– sentalo il presidente d,lla Federazione on. Raineri, il quale, accennando al fine che le Casse si propongono, ricordò i precedenti corsi col compianto minislro Calissano per la istituzione di una Cassa di mat.irnit,\ per le .\elefoniste ed affini. Il prof. Rossi-Doria ha parlata sulle casse libere di maternità, sulla opportunità che esse accolgano le donne di tuUe le classi sociali. Dunque in alto loco si pensa a voi e si sta preparando per voi una gradil,a sor– presa. ~on è da meravigliarsi. Non siete anche voi lavoratrici e 1 per giunta, alla dipendenza dello Stato? Perchè non dovrebbe toccare anche a. voi la fortuna di ~sere assistile durante il pe– riodo puerperale? Il vostro lavoro non è certo meno gravoso di quello cli tutle le altre lavoratrici. J,a vostra forza lav.oro non permctt.erà anche a voi di regger.e, dopo il parto, ad unaJunga e faticosa giornat.a di lavoro. Ergo: la vostra maternità deve essere considerala alla slre.gua di quella di tulle le altre donne lavoratrici perciò protetta e sus– sidiata. Ma da chi? Dallo Stato senza dubbio, - pensiamo noi - dallo Stato che usufruisce della vostra forza-lavoro, dallo Sta.lo che imponendo agli imprenditori privati l'assi– stenza alla maternità, non può, non deve sottrarsi all'adempimento del suo dupplice dovere di imprenditore e di tutore delle ma– dri lavoratrici. Ma, a quanto pa'Nl, le alte aulorilà che preoero parl,e al Convegno, indello dalle Federazioni delle Casse libere di Maternità, hanno un concetto un po' diverso del no– stro sugli obblighi dello Stato e sulla coe· rem,:a degli organi prepost.i al funzionamen– lo dei congegni statali. Si pensa forse che le telefon is.\e ed affini, come impiegate dello Stato, debbano essere assi&tite, anzichè dallo Stato imprenditore, dalla sem:beneficenza delle Casse private di matern,!à. Si pensa che falcidiando cinque lirette dal vostro stipendio e chiedendo il con– corso delle Pie Signore, voi potrete conce– dervi il lusso di un mese di riposo, dopo 1I pa,-to, come tutte le altre lavoratrici alla di– pendenza degli imprenaitori privati. Se così non fNse, tanto vanebbe estendere anche olle lelefoni~te ed affini i' benefici della Leg!l'e sulla Cassa Nazionale di Maternità. Sareb– be più logico, più dignitoso, e più vantag– gioso per le interessate che. col piccolo con– lribut-0 di 1.ma lira, si assicurer_bbero un sussid'o cli ,,o lire invece delle 30 lire as– segnate dalle Casse libere di Malernità. Il presidente della Federazione delle C1sse libere padò in quel Convegno di un pro– gello ideato dal compianto ministro Ca,Ji&– sano per l'istituzione di una Cassa speciale per le telefoniste ed affini. Ci àugu'I'iamo che ·1.a1e prog,eUo riposi per sempre in paoe coblo spir:to eletto dal proponente abbiamo conquistato dopo anni di lolla una m<lSChinuccia Cassa Nazionale di MaLernità e non sappiamo perchè si deb– ba istituirne un'altra per u,na speciale ca– tegoria di lavoratrici dello Stato. A noi hanno sempr,ei insegna.lo Jclie le Casse di assicurazioni debbooo aver per ba. se i grandi numeri e non comp ,r.en< liamo la ragione economica di questo fraziona– mento in casse e sollo casse. Non vogliamo essere eccessivamente pessi– miste, nè precorrere gli eventi: ma sentia– mo il dovere di dire a voi: i< Com,pagne, si ode rumore, all 'ert.a ! l,. LOTTEE DIFESADEL LAVORO Per lariforma della egge risicola ,,...._.,;;;,.. Le ispezioni alle ·risaie Il40 ¼ dei cascinali visilall ioconltamozione colla legge Il Bollettino dell'Ispettorato dell'Industria e dal lavoro pubblica nello stesso numero una relazione del prof. Ilario Zannoni sulle ispezioni compiut,e in risaia durante i lavori di monda del 1913. Dalla relazione si rileva che nelle due provincie di Novara e di Pavia si sono vi– sitati complessivamente 301 cascinali nei quali erano occupati 30.139 mondarisi di cui 9065 locali e 21.074 immigranti. Nei 301 cascinali eran.o occupa\e 506 squadre di la– voratori. Non per tulte le squadre si ebbe modo di compiere le volute indag:ni, in molti casi fu poss.bile rilevare solo in parte le condizioni di applicazione della legge e in 1927 rilevaz'oni si sono constatate 203 in– frazioni alla legge. Il lavoro di vigilanza nella trascorsa si.a· gione di monda del riso si è compiuto però con risultati più soddisfacenti dei preceden– ti anni, sempre in vidù del nuovo ord,na– mento dato al servizio. In circondario di Vercelli in 39 dei 120 ca– scinali visitati si riscontrano infrazioni al– la legge e ai regolamenti. In circondario di Novara su 85 aziende risicole ispezionate, per 47 si elevarono contravvenzioni. In cir– condario di Morlara su 96 aziende, per :i3 si elevarono contravvenzioni. formando cosi un comp]e,s:vo di 119 verbali cli contrav– venzioni riguardanti un corrispondente nu– mero di aziende risicole. Essendo st.ali '.,01 i cascinali visita.lie 119 i verbali di contravvenzione, si ha 11 40 % circa di aziende non conformi a tutte le di· sposizioni speciali sulla risicoltura. La infrazione più frequente r,guarda ,I r,ecipiente per !erogazione dell'acqua da be. re 52), indi il J-ccale d'infermeria (:ò6), il contratto di lavoro (31), la tabella dei ripo. si 119), le reticelle alle aperture per la di· fesa delle zanzare (18), adal\i dorm,tor, (8), divisione di sessi 7), ritenute irregolari di cauzione (4) lavoro di minorfnni (3) e le· ,tivo 3). Oltre che dagli agenti forestali, la vigi– lanza per rappl:cazione dPlla legge è slula anche quest·anno e.:;ercitata dagli a{5t.!ntide!– la forza pulJbl:ca i quali nei tre circ,;ndari di Vercelli, Novara e Mortara elevaro,io 124. contravvenzioni. tl prof. Ilario Zannor11 dice che l'orgauiz– zazione data que.,t'anno al servizio d, i pe· zione ha d1mo:trato come s, debbll i11si ,le– re a chiedere alcune più precise disp sizio– n i. \d e,1,mpio ,i potrebbe nconoscere va.- lido il contratto di lavoro st.a.bilito da un gruppo di operai anche per il sopravvenuto numero rappresentante il 25-30 % deICinte– .. rà sciuadr.a, oonséntè.ndo pure lè variazioni, entro tali limiti, nei nominativi. Si deve pu– re insister,e nello stabilire che il contratto di lavoro debba essere depositalo alla Se– greteria del Comune non più tardi del se– condo giorno dall'inizio. del lavoro di mon· da. Deve inoltre darsi preciso obbligo al conduttorn di pagare direttamente la mano rfopera. Al~re disposizioni si rendono necessarie per ciò che riguarda i dormitori dei monda– risi, le relicelle alle aperture, i locali ad uso di infermeria, l'orario di lavoro e le commissioni di conciliazi·one. Il prof. Zannoni riliene infine utile e pos– sibile l'inizio di funzionamento di un uf– ficio di collocamento per la mano d'opera che si impiega nei lavori di risaia, come pure la istituzione di uno speciale ispettora– to per i lavori di risaia, al quale demanda· re lulla la organizzazione della vigilanza per rapplicazione della legge sulla risicol· tura. Dalla relazione del vrof. Zannoni si a7r wende come la legge venga tenuta in non cale dagli agricoltori e dai caporali. Se il prof. Zannoni avesse avuto il tempo d'is71ezionare i cascinali del Ra,so Milanese, avrebbe poluto conslalarc come la legge ve· nisse calpestata da tutti indistin'amente gli agricoltori. Perchè La Legge la si possa far rispeltare veramente, è necessario decupli– care il numero degli Ispeli ori, ed investirli rletla facoltà di elevare direllamente le con– Lravvenzio,d senza bisogno di ricorrere, co– mr si è follo qursl'anno, ai carabinieri o al· le guardie giurate per la verbalizzazioni' dr>l/1'contravvenzioni sLessc. Oltre alle riforme alla Legge proposte dal 7110/. Zannoni, altre se ne rendono necessa– rie per tutelare la salute delle centinaia di m,i(Jltaia di donne che curvano ogni anno il dorso in risaia. J n prima linea noi reclaniia,no che l'ora– rio di 8 ore venga stabilito corne il m.. as1>i1rw consentilo per i lavori di risaia. Non deve essere più concesso di martirtz:are le pove– re risaiole, con nove, dieci r più ore di la– voro. ,Vf'l gruppo vatlar,wn.tare socialista ci so– no uo11uni che conoscono pro/onda11iente le coiuiizioni dt:1, rflondarisi. Quf!sli uo1nini si chiamano . ·i110 :vtazZroni 1 Egis o Cagnuni, Mod ,sto Gagnolio, Luigi Mon.tema,tini. Tocca ad 111,i, in accordo col gruppo, l'agi• lar1.'la questione ùi 71atla11wnlo. Da parie nostra non mancheremo di muo. ve1r.: tr, intr1essatf! con una agitazione ener~ gica nel paese. C.IJlLO AzlMONT!. L'assistenza all'ospedale tn altro arlicolo parlammo sulla deficen– za dell'assistenza ospitaliera in Italia, ap– punto perché l'infermiera laica è un p,r3o· na.le raccogJi.ticcio, improvvisato ad eserci– tare la .sua funzione oosì delicata senza re– quisiti di educazione e di istruzione. La suora, che viene soslituita molto facil– mente alla laica, non è pur essa consape– vole tecnicamente del proprio compilo; pe-r di più, prestandc, ropera propria a prezzo di crumiraggio, impedisce alla classe d-elle in– fermiere quell'innalzamento di mercede che solo rende possibile la costituzione d. una professione moralmenle e tecnicamente di· stinta. Vediamo come altre nazioni siano più innanzi di noi. In Germania e in Inghilt,erra qua.si Lutti i nosocomi e le cliniche sono sorvegliati da un personale colto, educato, requisito dalle fanciulle appartenenti a distinte famiglie, che accoppiano alla bontà fecondata dalla fiamma cli una fede e di un ideale un'ìstru· zione generale e .tecnica sufficiente. Le suo– re Amburghesi.~ distinte in scolare 1 appren– diste e suore sono giovaneUe raccolte nel sodalizio dai 20 ai 25 anni di elà, ·dotate di sana e robu.s.ta costituzione, seguono dopo l'ammissione un corso semestrale leorico– pratico tenuto da suore anziane per i lavori casalinghi e di manualità, e da un medico per le nozioni elementari di fisiologia, igie· ne, medicina. Alla fine del semestre vengo– no soltoposte ad un esame dinanzi al Diret– Lore dell'Ospedale d'Eppendorf e alla supe· riora, e le promosse si d,cono apprendiste. L'apprendista fa un turno cli servizio nei diversi riparti di medicina, chirurgia, oste– tricia e malattie ìnf-ettive, so.tto una sorve– glianza assidua di un medico e di suore an– ziane. Questo periodo dura pure un seme– stre, dopo di che entrano nel Sodalizio. Le scolare e le apprendiste usufruiscono d·el vitto, alloggio, vestiario e di assistenza in caso di malattia. Le suore effettive sono s.\ipendiate con un onorario annuo che va dalle L. 750 alle lire 1500, oltre il Yitto e l'alloggio, e acquistano il diritto di pensione in caso di incapacità al lavoro dovuta a vecchiaia o a malattia in– contrata in servizio dopo il primo decennio. Un altro ordme meritevole di menzion.e è quello delle diaconesse di Neundekelsen, che devono dare ott'ma prova della loro ca– pacità e del loro spirilo di abnegazione. Un lerw ordine imporlante è quello del– le nurses composte di sorveglianti e solto– sorveglianti, che divengono tali dopo un triennio di s-ervizio -0spitabero: nurses in– fermiere propriamente dette, nurses sem– plici infermiere e allieve infermiere. Vi ha un corso di preparazione di 6 e 10 mesi .t.eor:co--pratico 1 con mutamento dì ser– vizio nelle diverse corsie. Dopo il primo an– no partecipano ai turni di servizio. L'allie– va, superati gli esami diviene infermiera, e dopo tre anni sottosorvegliante e quindi oor. vegliante e adibita alle infermiere, o a ser– v;zi ge 1 1erali. Trattamento buono, retribuzione adegua– ta all'ufficio, soggiorno elegante, diritto a licenza annuale e a pensione. I nosocomi tedeschi ed inglegi corredati da un organismo così perfetto sono soggior· ni conlortevoli ai malati a lai punto che vengono preferiti alla stessa casa, ove l'af– fettività famigliare in uno stato di iperten– sione disturba il decorso della malattia e della cura. Noi medici che sentiamo il bisogno di quell'almosfera ser.ina e tranquilla attorno alroggelto delle nostre indagini e della no– stra premura che soltanto può aversi all'o– spitale denunciamo tutti i giorni al pubbli– co la mancanza di chi ci comprenda e sap– pia sostituirci aggiungendo alla prescrizione rigida della scienza, il palpito d, una bontà fatta di intelligenza e di abnegazione. A ('>lilano per iniziativa privata si istitui– rono due scuole di infermiere a tipo nurses una in Via Sassi, e un·a1tra all'Acquabella'. Lo noske compagne devono visit1rle e diffonderne l'impo,·lanza presso le loro or· ganìzzazioni. Dott. GINO F,1NOL1. Compagne, leggete e diffondete l'opuscolo di f\NN/\ KZJLISCIOFF ~~nn~ ~rnl~tarit av~ Il conseguimento del çoto è una questione çitale rer noi, una questione di dignità e di gìustlzla. L'opuscolo di /\NN/1 KUUSCIOFF prtpara la donna a sostenere la lolta per la conquisla del dlrilto elettorale. Un numero costa Centei,imi DIECI 50 numni costa110 100 500 ll,00 . L. 4,- 7,- 30,- 50,-

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