Critica Sociale - Anno XXI - n. 9 - 1 maggio 1911

CRITICA SOCIALE 131 Tracie, o lauorafrici, .in densa scliiera, ai nost,·i Co– mi::i; associatevi co,,Qggiosamenle ai vostri compa– gni di lauOl'O, nella quotidiana baltaylia, economica e politico, della uost,·a classe. Soltanto con una lolla strenua e tenace corl/1'0 tulle le ir19iusli::ie sociali, il pl'olelal'ialo lt1tlo intero - sire/lo. lavoratori e lavoratn:ci, in un esercito solo - riuscir·à a susci– tare, dai feroci co11lr·ash del presente, dalla deco– rata bar/.Jarie del capitalismo, una civiltà 11011 111cn– lìla - una sociclà clic sia tale non soltanto cli 110- 111c - ~ociclà cli CflllCtli e cli li/Jcri. IL GRUPPO FEì\lì\lJNlLE SOCIALISTA, « L'ARMÉE NOUVELLE » Proletariato e democrazia di fronte al militarismo. Jau1·ùl:i 11011 ha csilalo ad affrontare il for1nida1Jilc proble1na. Dopo l'analisi, la sintesi; dopo la critica, la co– struzione. Lo spirito elaboratore e in continuo rno– vimento del pensatore socialista fr;mccse ha seni.ilo indubbiamente il bisogno di 1·ìassurnerc e di riassu– mersi. Una specie di sosta, <li ripiano, dul quale sia possibile dominare il cammino percol'sO e rig– gcr·c lo sguarùo lungo la via, o le vie, che si a1)1·ono, o che si dovn111110 ap1·irc, innanzi. li lcnlat.ivo ma– gnirico di foggiu1·e, con le cspel'ienzc e i risultali <lei passato, una sicura arme per l'avYC!lil'C. Eppul'C 111olli, io credo, confesseranno a se stessi che il saggio jaurèssiano sull'armée nouvelle, il quale poi non vuol essere che il primo capitolo della « or– ganizzazione socialista» della Francia, concepita dal– lo Jau1·ès su cli un piano vastissimo, comprendente le sezioni principali della allivitù sociale, è fallo :1. Lulln prima piulloslo per stupire, col suo sernplicc annunzio. Si è tanto scrillo per assegnare alle visioni della cillù futura, uso Bellarny e \Vells, il loro ca– rrillcrc di visioni e niente altro, che non si è proclivi a ritenere che qualcuno abbia l'ardirn di po1·si a una impi·e~n analog-a, ~ia pure con intenclirncnli scienti– fici e positivi. Possia111O noi pt·e-dire, con alcuna appi·ossirnn;,.io• ne, come sar·ù o ..garùzzata, in lutti i suoi particolari, h sociel~t Ji t.lomani, del domani socia.lista. ancora J"elaliva111cnle lontano, ma tani.o !onta.no, ad ogni modo, da non consentirci una !Jrevisione sicul'a? La C\oluzionc sociale non ci appare, è vero, abbando– nala a leggi, di cui ci sfugg-a la nozione, e la sua l.rajellol'ia ci è Ol'rnai visibile. Anzi, la dollrina so– cialista, che la reallù economica e sociale projellò prodigiosarnc11Lc nel cervello, a sua vollu illumina– tore, di Cal'lo Marx, ha giù da tempo punteggialo sa– pientemente quella t.n1_jclloria, co1)1 la nini.ila 1·ossa della « lolla di classe JJ: t.anlo che essa è un tull'uno coi IJl'Odulli <lolla lolla di classe (orgnnizzaziune eco- 110111ica dei lavoratori per la lol'O c111ancipnzionc g1·a– duale dal scL"vnggio capitalistico, e socializzaziunc crescente dei mezzi di produzione e di lavoro); e se– g11e la varia vicenda di qucsl'ultin1a. Ma il p:ulico– lal'ismo di tale vicenda non è 1nevcdibilc che in scu1·s,1 misura; e i L)l'oblemi ricostruttivi cli insieme dell':w– Yenire, se affidali alla pura speculazione, COl'rono ri– schio cli i1Tigidir~i e di cristallizzarsi in artificiosi e ar-bill'ar'ì &chcnii menluli. Certo, il concepimento aslri)llo, quando una fe<lc Biblioteca Gino Bianco possente anillli e accenda lo spidLo, è una tenta~ zionc terribile. Ma è anche un'nllrazione verso l'a– bisso. E chi non voglia scrivere una bibbia, ma un libl'O di pensiero e di azione, cli vita vissuta e eia vivere, preferir.).. non scriverlo, o scri\'cl'io a fogli staccati, giorno per giorno, a.ccompagn:rndosi al ril– rno della esperienza progressiva, e contentandosi cli servire l'i<lca per quel lanto che di essa può, a grado a grado, incOJ'()Orarsi e sost.anzial'si nei falli, e sug– gendo n1ano mnno dai fati.i quel Lanlo che può ali– r11enla1·c e fecondare vicppiù l'idea. Teoria. e rnc– loclo di equilibrio, direi c1uasi di equazione, Ll'a l'a– :,;pirazionc e la rcalt.ù, tra la Lcnclcnza e il fallo, lru la nnalilù e i suoi presupposti consecutivi. ì\.la chi può af'fcnoarc con es,11.lena se un dato pcnsicl'O o una data opera si conleng-ano, o esulino, nei e dai confìni di un sill'allo criterio? Hispcllo all'opera dì .Jaurès, non è possibile dare oggi un giudizio sui soli brani del suo libro, che !'.iOnoslali pubblicali dai giol'nnli frane.osi, e sul suo J)l'ùgcllo di esercito na;,.ionalc, fondalo sopra il prin– cipio della semplice difesa nazionale, innestalo in quello della nazione al'nwLa con servizio di soli sei 111csi e con disposizioni che rivoluzionano l'organiz– zazione allualc degli esercii.i. Del resto, la « organi;,.– zazìonc socialista» della Franciu è un lavoro ancora so!lanlo disegnalo nella rnenle cli .Jau1·ès. L'opera si rcsll'inge, per O1·a, come ho dcli.o, all'al'111ée 1t0H– vc/lc (I). Mo, se nou c'è consc11tilo un esame a fondo del lavoro che ha occupalo assai parie Jegli ulli1ni quat– tro ,urni della meravigliosa attivitù di .Jaurès, pos– siamo lullavia riconoscere la grande, la imii'1cnso. impot'lil.nza del l'alto, che, ncll'af't'1·onla1·c l'impresa a.rdua e pcrigliosa, Jaurès abbia voluto po1·si din– nanzi subito il problerna del 111ililarismo, che è il piì1 Lorn1enloso e il più qslruzionalol'e pl'csso tulle le genli; porselo in lui.la la sua inlercz;,.u e comples– sitù, j)CI' :,Uaccarlo da ogni lato e s,·iscel'al'lo in ogni pari.e. Critica e rifacimento si allcrnano e si susse– guono nell'opera ardila, traendo i111pulso e vigore dnlla dolleina e dalla esperienza, dalla sLOl'ia e dalla induzione fìlosonca. Politica miliL,u·e e politica estera sono inl.imamenle congiunte, così nella critica come nella J'icoslruzionc. Abbinale per !e 1·cvancflcs na– zionaliste e lcgill.imiste, o poi' l'espansione capilali– _,.,tica, o per lo spirito di avventura e di spccul;nionc dei guerrafondai di mesl.ie ,·e, come ci dimostra la ~lol'ia della politica estera della borghesia in presso che lutti i paesi; abbinate sono del pari nel pensiero socialista, per la politica socialista e proletaria, mi– rante, da un lato, a scemare e alleggcril'e il c,uico schiacciante delle spese 111ililari, e, dall'altro, ·ad nv• Yalor,uc i maggiori cle111cnli della p~cc i11te1·nazio– n;1le, segnal.arncnle il più cospicuo tli Lulli, l'inlerna.– zionalisnw prolclario. E, passundo dalla l.cndcnzn al fatlu, dal principio all'applicazione, lo Jaurè8 8a non allontanarsi dalle g1·andi dircUive della rcal1~1, per non sconnnare nel• l'ulopiu, pel' tenersi ben saldo alle positive gm·an– zic della effet.tuazione del suo pia110. Qual'è, infatti, la giustificazione somma, poi' la quale 1·icsce ai clì– l'igenli degli Stai.i moderni di avere consenzienti ai sacl'i(id enormi imposti dalle spese rnililari le clas8i (1) Mcnt1·0 questo foglio vn. In macchlnn, Il libro appure nelle ba– cheche anche del nostri librai. È quindi posslbilo che doblJlumo tor- 1rnrvl soprn. In un altro rasclcolo di qucsln Rivista. (Nota aeuc, CRITICA).

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