Critica Sociale - Anno XVIII - n. 9 - 1 maggio 1908

1:14 CRLTICA SOCIALE )la esso non a, rebbe attecchito so non avesse trovato uu terreno 111mh1tl~lsmo sentimentale, lontano dalla ve– rità po<Jlthn, Inclino a una concezione metafisica del– l'idealo del Hcrlflclo e dell'eroismo: concezione falsa o irreale come la • ,lrlù " della Chiesa e dei preti. Jl ricordo (abilmente sobillato) dei primitivi condot– tieri OOh(mlru.,, alcuni Yeramonto eroici e spartani nel loro llh.intcrc,!IC o nella loro ,•Ila, altri, che accetbnano bem:,1un po' da tutti, in una i-pecio di comunismo eim• patico, ma non J>ronduvano alcuno stipendio stabile, era mo~so a raflronlo col .,fgrrtari attuali, che percepivano retribuzione flt1sa di GO,di 80, e perfino di 120 lire men• sili! E lo sciocco sontìmontAllsmo della massa 1 che na: AC0nde,sotto un pnunoggiamcnto di idealità eroica, una effettiva Incapacità n dhrnernoro subito, con dritto colpo d'occhio mornlfl, f-10 stano huono o non buone, lecite o non lecito, certo formo o coso nuove, rispondenti a nuovi bleogol e a nuovo vlo del\lorgnntzzazione modernn 1 conoludovo. Il raffronlo o. danno degli " stipendiati ,,. ... Ma non minoro eredità chiesastica dimostra.va la massa nell'attrlbuire effetti mirRcolosl alla« r~ega" e nello sfido• clo.rsl appena qucsll effetti apparivano meno palpabili o addirittura cessavano; nel non attendersi prima (e nello stupirsene poi., con imprevidenza di gente affatto lontana dal compron•Ier li gioco positivo delle forze soeh1ll 1 e aV\'ezza a fidar nel miracolo, la naturale e inevitabile contro,plnta dl!lla reazione parlronale. Se il prlm'anno s'era avanzato, nelle tariffe, di 50 cen• tesi ml, Il seconil'anno, naturalmente, si doveva avanzare di I lira, o cosl di seguito, In progressione! E quando, tn,·ece, al se('ond'Rnno, si cominciò a trovar duro, la massa si meravlgllua 1 mostrando di ignorar l'abbicì della co,tltuzlono ~oclale, rii corto leggi automatiche, dì tutto quel cho di ferrco 1 cli Invincibile, oltre certi margini, cli fatale, os!!la dl u nr.turalo" v' ò anche nel mondo economico. Ll\ clnsso pnclronalo, ch!u,a In unn. ròcca piena dì te– sori; il prolotnrlnto, cho urta. contro In. porta, e riurtn, o torna nd urtnro flnchò l 1 hn sfourtat!l: ecco la concoziono \nfa11tllo donde vengono lo acceso illusioni e lo improv– vlfolo sfiducio .... o lo rotture cli tosta. f: bene rllovnro che, n C anni di distanza, in t.Jrme pili praticamente J>0rnlcloso o delittuose o pazzesche 1 questa stessa concezione, rlnverolciata e ribattezzata per loro uso dal sindacalisti, guida le turbo dql Parmigiano a una lotta conclotta mediante una serie successiva cli rffl1, ossia di scioperi più o men generali, sussidiati dalla ingesznosa trovata degli esodi in massa. r,o spopolamento inflitto come castigo alla borghe'lia ! .Al eociallsti " Intellettuali• del )Jantovano sarebbe toccato di prender per mano la massa, e di guidarla alla Yisiono esatta, po.,ltlva <lei mondo economico, di mo– Rlrarle il congegno del rapporti fra capitale e lavoro, di t-1plegarle che, in tale cougegno, la organizzazione del lavoratori ò una forza potontie'llma, ma non sola, ma non decisiva, mf\ non unica arbitra, o che ad ogni modo essa non devo agire solo nel 11enso<lolla Resistenza, ma espan• dorsi o promoro In molt'nltre guise. 111aeho? La maf[glor pn.rte del aooin.listi partecipavano ln buona roilo della concozlono primitiva dei contadini. Altri, cho aarobboro 11tF1ti acccsslbill a intendere il vero e Idonei a Apiegarlo, non lo volevano, perchò la verità, In questi cast, crn riformistica, era deprimente, era .... borghese. Chi osava accennare nl fenomeno rlella collaborazione di classe 1 era accui ;o.to 111AMnrd11ionodolln lotbdi cla<:-sc 1 cioè del socialismo. Chi dice,·a che in certi casi l'azione della mano d'opera de,·e tener conto delle condizioni dell'lndustr1a 1 era denunciato come amico de1,cli indu– striali. La calunnia e Il sospetto, sparsi con quell'arte ch'è propria del preti anche se vestiti di rosso, e accolti con quella facilità cho han le turbe inculte nei periodi di agitazione e disorientamento, chiudevano la bocca a chi voleva. dire la \'erità, o .!ioffocuano la voce di chi osava dirla, o consacravA. sul trono, divinità inviolabile, il sem– plicismo ignorante e teologico, come unico accessibile alle ma,so, e come solo comodo e piacevole agli scan– saraticho socialisti del pulpito. ... ·Ebbene: proprio noi m&.ggio del 1904, caccìatl i riror– mistl1 ealltl In auge I rl,•oluzionnri (ferro.Jabriolisti per quel momonto) 1 afasclato lo 1,eghe, lo elezioni provincia.li da.vn.no un notevole 11uccessoal nostro partito, e lo por– tavnno nlla conqulstn do\ Con11lglioProvinciale. :Nel 1902, quando Il bruciore della lotta di classe fra i padroni e le Leghe era 111l1 vivo, i socialisti avevano avuto esito assai mono ro\lce. Ma ora i reggenti ornno coloro che diffondendo l'Ava,i- 9uM·d1a, piena di dileggi contro le greggio rurali, avevano tratti) I contadini a trn,eurare le piccole riformette del '!alari, dt>gll orari, della legislazione sociale oh I legge dei probiviri agricoli, Invano martellata nelle teste ga– leato (li rlvoluzlonlsmo ! e ad attendere invece dai santi protettori del partito, dalla lotta. antislatale 1 e magari da.Ile campagne anllsucchlonlcbe, il toccasana miracolo~o del loro disagio. F. questi tali oran gll stessi che s'erano proposti anche di far scomparire por opera magica la Democrazia, gri• d:rndo che non e,lstC', rhe ò una mistificazione, e par. tendo sompro dal \'ecchio concetto confusionista che la Democrnzla, per esser tale, per esser sincera, deva es– sere Il soolallsmo. Ora In quel tompo Il\ Ornnde A.rmn.tB, che s'era for– mata. n lte{lglo, o oho dovevn vincerci nel giugno 1904, s 1 nndava estentlon,10, noi nome so non nel fatto, nel Mnntovnno: o I rl\'Oluzto11ari di là si empievano la bocca col "blocco borghese'" ultimo e definitivo, già s'intende, e non 11grotolnbllo por penetrazione, ma rovesciabile con una mina: l'ultimo blocco 1 dietro al quale sta il mare tranquillo del socialismo. So n'empiovano la boccn, e si gloriavano d'averlo vinto; o non s'accorge,•ano che, se di concentrazione an• tlsociallsta si può parlo.re , quc.-,ta c'era stata nel 1902, nell'anno della reazione paf\ronalo contro le Leghe. Ma nel 1?01, disgregato queste, trascurata quella organiz– zazione economica che tira i confini veri, di cose e non di parole 1 tra cla<i'!0o cla,se e tra partito e partito, e ~\'Olgendo un'azione prevalentemente eccitatrice e lusin– ga trico dol malcontento, I socialisti tornavano a tirare iu grembo nl partito una quantità. di conftlsionarf, di irrequieti, di piccola borghesia domoerato-anB.rcoide, ma non certo socialista. l~ppure quella ,,1ttorla ru stamburata. per venti Con– gro,sl come trionfo della tattica intransigente, anzi ri– voluzlonarln, 1>anncÒ!lpor tutti ì mali! Ala. CMII\ <lo\'ovn poi osscro presto scontata da una serie di 11confltto,cho forao non ò ancor chiusi\. IL che non ò vnlso tuttavia n<l Insegnare cho ogni teoria sulla tran– sigenza o sull'lntrn1Hlg1mza ò cosa per nria, e che l'unica \'era. intransigenza ò quella lii raro dell'azione socio.lista; or;.canlzzando I lavoratori e creando dello istituzioni an• t11111rainltarlC1, noi campo del lavoro e del consum~, ba 4

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