Critica Sociale - Anno XVIII - n. 9 - 1 maggio 1908

CRITICA SOCIALE 133 sia caratterizzato proprio dal Congresso femminile, che può iniziare un'èra nuova, una ,·erPrd,e che non g('rmogliò mai per l'innanzi nella nostra vecchia terra. I~, se sa.ranno rose - o Signore e non Si - gnore fioriranno. l•iNRICO OA.RRARA. LACRISI DEL SOCIALISMO l\'IANTOV ANO VII. ti tH•riotlo !'>i111l:rna1ista. - ('omr si sf,Hìt.'iò il movi• mento N•onomko. - Il signillcnto di ,•erte vit• torio rl<'ttorali. Seguendo la linea od il corso del renom1:no rivo– luzionario-confusionista-piccolo borghcso, avente sua ospres~iono noi ·Ferrismo, suol ,·cseovl o preti nei fer– rhmt - accoliti intere:isati o ammiratori dlitlnteres~ati - o suoi erodenti nei Circoletti (p<>lilfca11ti questi, sl dav– vero, nel peggior senso che oggi si dà alla puola !), o illustrandc, lo varie rasi per cui si svolse, dalla semplice lntransigenzn elettorale e dall'antlgovernismo generico dn tabaccai democratici, al metodo rivoluzionario ratto teoria, o all'antiminlsterlalismo speclflco, fino a diventar poi il Labrlolismo antilegbista e antistttbile, lo ho do– vuto, senza che mo lo rossi profhso, ripercorrere un po 1 tutta la preistoria o la storia del socialismo man– tovano. Ora 1 prima di avventurarmi all'ultima scabrosa inda– gine del periodo di storia contemporanea, voglio accen– nare, polehò il ratto lo merita ed ò di carattere gene– rale, come avvenne il ristagno dapprima o quindi lo sfacelo di quelle Leghe 1 che s'erano affacciate nlla vit11 con tanta voglia di rlmnuerci, e con slancio sì pro– mettente. I Circoli socialisti prima le lasciarono negativamente dec1H'loro col non curarle, poi (noi periodo Lahriolista) lo aiutarono a morire con aperta ostilità positiva. lila la psicologia della massa, e sopratutto della massa di quei paesi, portava In sè i germi della malattia e della morte. Oiù, l'e!l<JOr>I aggregati tumultunriamonte I In un im– poio tutto mantovano di contn(Clo,o entusln,mo, tanti clementi nuovi alle lotte - tra cui largamente le donne - faceva di quello associazioni un qualchecosa a cui ben di rado era appropriato Il nome di L,ga. Ma una rnglone pili intima m\na,·a quel movimento i od era la coesistenza. distinta, Rnzl il contra'!to 1 del sen. tlmento Idealista mistico, cou l'Istinto e Io stimolo ma– teriale. Fede o interesse, io scrivevo a proposito del Reggiano, s'cran quivi fusi e compenetrati cosl, da non paraliz– zarsi, ma dn integrarsi a vicenda. J.'interesse immediato è, non ftne a sè stesso, ma gradino a ulteriori conquiste, via alla mèta finale, ad essa rlrerlto o collegato. La fede, l'Idealità dei flni ultimi del socialismo, non ò astrazione metafisica, ma proiezione, nello spazio e nel tempo, del reale presente e concreto. Quindi, Il lavora– tore non 11\ ferma mal sulla ratta conquista per dimen– ticare In fulgida mètn. finale, nò o.bbnndona mai i piccoli vantaggi floll'oggi por distrarsi o oeta9iarsl nella visiono lontana. ~: io questa compenetrazione, dovuta alla propaganda pratico-Idealista di Prampollnl, all'esistenza di umili istituzioni economiche, che il movimento reggiano ba uno del segreti della sua forzo.. ~~bbene: noi ~lo.ntovano questa fusione del due ele– menti mancava. Vindolo del popolo, la ,·ecchla predicazione apocalit– tica, generalo, a grandi linoe, <lei socialismo, la forma stessa del movimento di resistonzB che non consento di fermare tangibilmente le conquisto, che non ha termino, almeno relativo, mai, che non dà al lavoratore i cou - fini del suo diritto contingento - corno accade delle or• p-anlzznzlonl cooperative, miranti a sopprimere l'ililer– media,·io noi campo del consumo o nel campo del la– voro - tutto ciò contribuì a la,elare Il proletariato mantovano in uno stato di sdoppiamento di coscienza, che no e1,ozzava la spina dorante, che gli dava gli on– deggiamenti e gli arresti precorrllorl dello sracelo. Il lavoratore era diviso tra l'istinto dell'immediato guadagno, o il timore che questo Istinto (usiamo pur la parola di chiosa, ch 1 ò a posto) fo1so pocoato. I quattro soldi di più al giorno erano per lui, o lo esclusivo Ideale, o una ba,.sameute matorlo.llstica cupi– dità da spregiare; erano, o la porta del Paradiso rivo– luzionarlo, o una vii riformetta fomentatrice d'egoismo. l soclallstl 1 cui sarebbe spettato di dare ai contadini l'unità di coscienza che loro mancua, di rivelar loro Il legame tra l'oggi e il domani, tra il reale o l'ideale, di splegnro che le piccolo, quotidiano conquiste son nulla o son tutto, secondo che s 1 lntendono o ai coordinano in una visione e sopratutto io un'llzioue organica, evolutiva o teuact\ ornu malati della stessa malattia, erano quelli che da\'R.110 il mal esempio, erano gli stessi che conce– pi\'8110 programma minimo e programma massimo del Rociallsmo corno due cose, nouchè diverse, distinte, stac– cate, spesso antagonistiche! Erano gli stessi che mctaft– slcnmcoto ammonivano i lavoratori contro i pericoli dell'l"goismo - inteso non già. come Il nomlco della so– lldarlclù, ma come il santo dcslclerlo pagano di star mono poggio che si può oggi, senza rinunciare a star anche meglio domani. La paura che Il benessere Immediato addormenti Il layora.toro o lo dlstrngga dnl ftnl supremi - paura che ò la copia lnconsoputa dell~ teoria cattolica del " patire di qua og~I, per godere di là. un altro giorno 11 - do– minava quell'esercito o ne ren,lova esitante ed incertll la marcia. Il lavoratore non sapovn 1 insomma, se questo Leghe rossero o non fossero cosa lecita. o ortodos!la, ammessa o meno dal socialismo. Quindi non ci viveva con quella serenità, non ci agiva con quella risolutezza, che danno agli organismi collottlvl la sicurtà o il vigore del movimenti. E ,,cllromo in un altro articolo - che sarà. l'ultimo I - corno Il J>ernicioso morbo cattolico sorvha tuttora, nello nuovo formo rinate dell 1 azlouo proletaria man– tovana. . .. Altro elemento di disgregazione ru la diffidenza e la ripugnanza per un'organizzazione che richiedeva degli 11 slipondlatl 11 • l<'orao le tristi reminiscenze di capi– operai J>OCO onesti, che in altri tempi a,•ovano condotto a male lo Cooperati,•o di lavoro, conlrihuh·ano a far nascero quol sentimento; corno corto le invidie interne e la cnmpngna di calunnie esterne, conrlotta prima dnl modcrnU o dai 1>ret1 1 poi do.Ila Rtampn domocratlco– demogogicn per suo ragioni o pa,sioni rl<Jtrette, e In ultimo dagli steisi rl\•oluzionart nl seguito del Labrlola - cbo 11plega,•a, da vero prete napoletano, uo mo,•1- mouto comprendente centinala di migliaia di contadini, con l'appetito di una dozzina di organizzatori stipemlitrti - operanno a spargerlo e a rafforzarlo.

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