Critica Sociale - Anno XVIII - n. 9 - 1 maggio 1908

uo CRITICASOCIALE invece 1 elimina Piagerenza padronale nella produ– zione, lasciando al padrone solo il diritto d'intascare un ozioso canone d'affitto: sul quale diritto sarà detta l'ultima parola in un'ulteriore fase di svolgi– mento dell'organizzazione delle forze di lavoro e dei bisogni di consumo. Il socialismo, che fu primamente auspicato come effetto della grande industria capi– talistica, sorge invece più facilmente dai campi so– cializzati, senza pill l'utopia degli scioperi per im– possibili alti salarì, o di patti agrarì legalizzati e non rispettati. . .. La fame di posti pubblici e il conseguente governo di camorre politiche sono il portato natmale della povertà di produzione, a cui è condannata una gente arditachesadi vctlere.11 brigantaggio, come vedemmo, ha identica origine. Le camorre politiche e la mafia malandrìnesca, figlie del bisogno di eccellere in cou• trasto con la povertà dei mezzi di vita, si dàuno la mano da buone sorelle, nel dominio dell'Isola. fl bilancio privato vuolsi salvaguardare o colmare col mezzo di quello pubblico 1 sia sfuggendo alle tas– sazioni locali, sia partecipando direttamente o indi– rettamente nelle pubbliche spese, sia sfruttando pro se et sztis i pubblici impieghi. Il bilancio pubblico deve inoltre servire per pagare molti servizi privati fatti a favore dei governanti, come le inframmet– tenze nell'amministrazione della Giustizia e della Pubblica Sicurezza servono a gorantire Ja impunità dei proprì accoliti mafiosi. Le cariche pubbliche poi nei professionisti, specialmente avvocati, servono per i favoritismi alla propria clientela. Infine) per man– tenere tali situazioni, si corrompono i corpi eletto• rali 1 i corpi amministrativi di tutela e i corpi poli• tici locali e go,'er□ativi. E', in una parola, la neces– sità imperiosa di assicurarsi fortuna col favore del pubblico potere, mancando ogni altro efficace aiuto, fa. quale genera le camorre locali. Le minoranze amministrative, per conquistare quelle posizioni, non sono meno disoneste delle mag– gioranze per mantenerle. Anzi le minoranze tendono a monopolizzare il diritto di successione... alla ca• morra, ed impediscono il sorgere di qualsiasi altra opposizione. La vita amministrativa e politica in tali condizioui è così difficile per gli uomini probi e quieti, che qualcuno, pur degno, si allontana dalla concorrenza alle pubbliche cariche e le abbandona ai farabutti che sfidano ogni maldicenza pur di go :vernare a lor talento. Denunziare e combattere le camorre politiche lo• cali è per noi doveroso; ma farne oggetto precipuo dell'azione socialista nel meridione 1 quando non si ha ancora come sostituirle con l'organizzazione delle forze morali per via di quella proletaria, non può che deviare il sano e sodo movimento socialista. Non sorgendo ancora la nuova coscienza pubblica con le organizzazioni economiche e politiche del pro– letariato, e ritardando la partecipazione di questo al controllo della produzione e del pubblico potere, la voce rumorosa di pochi insorti contro le camorre locali può riuscire acldormentatrice della classe bor– ghese, come per il mugnaio che dorme saporitamente accanto al molino mosso da un animale, e svegliasi al fermarsi del rumore per incitare la mula a pro· seguire. I Ouerin Meschini nelle questioni morali, più pronti ad attaccare uomini che cose, hanno oramai una pagina illustre quanto inutile nella storia cli tutti i tempi : Cicerone, il Battista, Dante e Cavai– lotti sono nel novero. Il popolo, incapace a vedere le cause remote dei suoi mali e corrivo ad insor– gere contro supposti untori e contrn i fornai nelle epidemie e nelle carestie) persiste a sperare nel mu– tamento di un padrone o di un governante. Se la borghesia può governare rettamente e assicurare alti salnrì, non si capisce perchè lottare per il SO· cialismo. Non sarà allora più conveniente che una classe, come nella società delle api 1 diriga la pro– duzione e il potere politico nell'interesse di tutti, senza bisogno di vincere Pincapacità tecnica e mo– rale della, collettività lavoratrice ad assumere quella direzione? Lo spirito di mafia siciliana, nel mentre dà luogo a giudizì squilibrati sulla Sicilia) piace ad alquanti fra– telli del Continente. Ogni camorra siciliana riesce sem– pre a trovare protezione in Terraferma. Non è mancato il caso di luride camorre locali dove trovasse princi– pale posto qualche nordico che viene ad installarsi tra i sudici. Non è poi supponibile che le camorre politiche locali, a,•endo conquistato con uomini propri il Governo 1 i Corpi deliberanti e la. :Magistratura, si facciano scrupolo o non trovino vantaggio di con– quistare allo stesso modo la massoneria e il partito socialista, istituti che hanno un originario fine be– nefico. C'è sempre della gente che riesce a penetrare nel partito socialista per farlo servire di mezzano a tutte le vecchie e nuove camorre, e sempre in nome della moralità ... e della intransigenza. Dato in Sicilia l'ordinamento della proprietà fon• diaria e la povertà di produzione agricola, il governo delle camorre è ine,•itabile, anzi è il solo possibiJe. Come si potrebbe govern·are senza un appoggio ca– morristico, quando manca la forza dell'opinione pub– blica e la coscienza degli interessi collettivi: quando l'amministratore onesto sarebbe tosto sbalzato per dar posto alle minoranze ardite che vogliono dare la scalata al potere? Infine, data in Sicilia la necessità in ognuno di ricorrnre alle protezioni governative per farsi valere, la grande maggioranza di gente, che ha conti con la giustizia o che lotta con i debiti e con la disoc– cupazione) vota pel candidato che può meglio assi– curare aiuti alle persone bisognose; e così si spiega il fenomeno tutto meridionale di votare sempre per il candidato del Governo, da cui si possa sperare qualche protezione o aiuto. Il Governo, di conse– guenza, si fa esponente di camorre locali; e perciò protegge le camorre in Sicilia e non le conosce in altre regioni più ricche. Date all'esquimese una timballe di maccheroni al giorno, ed egli non mangerà più il vecchio padre o la moglie nei lunghi inverni polari, quando gli fi– nisce il vettovagliamento. Accrescete la produzione della terra in Sicilia e nel Mezzogiorno continentale in modo che basti a tutti, e cesserà la mafia, il malandrinaggio, l'analfabetismo e il governo delle camone. (Continua). s. CAMMA.RERI-SCORTI. Il socialismo e Dio P.ri ,mo nuiyyio, pei socialisti, divenne - for:30troppo - il quissimile di una festa di rito. È giusto che dedì· chiamo un'ora di questo giorno a quelli che, nel vecchio gergo, eran detti i problemi delP anima, dell'anima pro– pria o di quella deli'universo non importa gran fatto, poichè, secondo il neo-ilealismo, si confonderebbero in uoa sola sostanza. A parte ogoi celia, noi pubblichiamo volonticri l'ar– ticolo di Giuseppe Renai, a titolo sopratutto <l'informa• zione: quanto dire, senza fare con ciò formale adesione a tutte le idee, meno ancora alla terminologia da lui adottata. Diremo forse - o dirà nitri - in altro fasci– colo i nostri dissensi e il perchè. Ma è onesto riconoscere fln d'ora che, quale che sia il valore ideologico e pratico di questa nuova filosofia

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