Critica Sociale - Anno XVIII - n. 6 - 16 marzo 1908

90 CRITICA SOCIALE tualc, ma anche il vigore flsico di sei, otto o di<JCianni <lopo. - i: un colmo! Se si vuol rimediare ai vecchi mali dei qua<lri, non solo bisogna sfollare i quadri stessi dagli elementi sca– denti, ma impe,lire che altri elementi scadenti salgano in alto, se anche corazzati da vecchi diplomi. Questi rapprei-eotino - ed è giusto - un coerficientoi ma non siano f1ttlo, quando dalla loro data è trascorso tanto tempo da giustificare il pii'1 logico e progressivo incretinimento! •*• Per quanto riguarda la questione morale dell'esercito, della quale si parla ancora molto 1 e pili particolarmente un lato di questa quostio11e - le relazioni tra inferiori o superiori - si ebbe poco tempo ro. un ratto molto sintomatico: un colonnello querelato da un tenente co– lonnello, giìt suo dipendente, per diffamazione. Il processo si è svolto dinanz.i al 'J'ribuna\e penale di Clènova e si è chiuso a inezza via, coo una provviden– ziale strO'l.7.atura per sopraggiunta prescrizione. Provvi– deoziate por il querelato 1 non per In, giu~tizia 1 che avrebbe avuto molto da guadagnare a.rrivando in fondo. Lo studio di qu-el processo può riuscire molto istrut– tivo per gli onorevoli componenti della Commissione d'inchiesta, perchè ha lumeggiato, con tinte giustamente grigie. come in talune sfere siano intese ed applicate, nelle reciproche relazioni tra superiori ed inferiori, la disciplina o la giustizia, e - diciamolo pure - anche quelPoneQta lealtà che è elementare dovere di ogni ga– lantuomo. L;n insieme che l'antimilitarista più herveistli del mondo non potrebbe desiderare pili adatto ed op– portuno per iscrerlitarc moralmente un sistema disci– plinare. Perfino i tranquilli giornali ufRciosì militari si sono impressionati e hanno gridato l'allarme. Altro che il lieto animo e la fiducia reciproca predi– cati sui regolamenti: siamo già arri\•ati al Procuratore del Re colle querele per reati comuni ! P. NOCCHIO. LE'f'l'ERA'fURA SOCJALIS'l'ICA Nelht prolusione tenuta nlFUniversitìt di 'l'orino in occasione dell'apertura dell'anno nccademico J907-0S, il prof. Lorìa, parlando della crisi che attualmente attmversa il pensiero scientifico, disse che le prin - cipali caratteristiche della scicmm contemporanea sono il subiettivismo, l'unilateralismo e l'antisinte– tismo. L11scienza oggi non è più il fiume superbo) che maestosamente, allarga il proprio alveo per metter foce nel placido e sonante oceano dell'universo sci– hile; piuttosto essa può esser ra-flìgurata da mille t"Jrrentclli, gli uni indipendenti dagli altri 1 che pre– cipitano di balza in balza e spes8o finic;cono in qualche padule miasmatico 1 senza aver lasciato dietro sè alcun germe fecondo. E la tendenza. al particolarismo e alla specializzazione non si manifesta soltanto, se– condo il Loria, nella scienza, diremo così, ufficiale, sì anche in quell'indirizzo iconoclastico cd eterodosso che è il socialismo teorico. Oggi non pili i socialisti discutono intorno ai grandi problemi e alle basi ideologiche del socialismo; essi si accontentano di trattare le piccole (]Uestioni di dett11glio e di metodo. Non si può neg,1re che Achille Lori,1 1 almeno per 'lllello che piì.1 direttamente ci riguarda, abbia buona parte di ragione. Le accalorate· discussioni di un tempo intorno ai suprcnd principi si sono venute r{trefacendo, ed ai,sai difficilmente o~gi i torchi stri- dono per <h1.1·0 alla luce un qualche lib.ro elle discetti sui fondament.i tC'Mici. del socialismo. Le stf'sse " I·;(> uuove" A.dditate recentemente <fai Honomi (cl~e ~ono certo la più rilevante manifestazione del socialismo teorico in Italia.) non atfrontnno alcun,\. questione fondamentale, come, ad es., la le~ge del valore e della. conco1TCJ1'l.acapitalistica 1 bensì si limitano a dimo– strar<' la superiorità del metodo riformistico su quello !->edicentc rivoluzionario. Tuttavia, Re da un lato oc– corre osservn.re che le questioni di metodo sono de• stinate ad assumere sempre maggiore importanz;a in un movimento pratico com'è quello del socialismo 1 dall'altro sarebbe contrario al vero l'asserire che 1r.Rnchino og~d completa.mente trattazioni socialistiche di indole genernle. li socialismo è un mo\'iment.o in– ternazionale•e perciò tutti i paesi possono coutri– buire ad a.umentHrne Ja letteratura. 'l'!'a. le opere di carattere genern.le puhhlicate in tempo non lontano) possiamo seg,rnh~rne due, untt del l+'ourniòre, l'alti·a del Heullt'cl. · Del Fournière ricordiamo di avere letto (cinque o sei anni fa) un libro, piccolo di mole mft profondo di contenuto, sull'Jndil 1 illualismo. In questo libro si prO\'a chiaramente come l'individualismo e il socia– lisnio in fo1ido combacino e non siirno che due aspetti esteriori di un'unica reidb\ sottost.ante j e in quanti sofismi e paralogismi debbano necessariamente ca– dere quelli che vogliono contrnµporre l'individua+ lismo ·eretta.mente inteso) al socialismo. Non si pu(1 es!ierc individualisti completi e rngionevoli se non si è in pari tempo socialisti: questa la. dimostra.zione tlel Fournière 1 che non è afftttto parados_sale. Colla. nuova sua opera, intitolata " L'imliv-iduo, l'ass'oriaiione e lo S'talo "' l1), il Foul'llière (che è di– scepolo di Benoit ì'•falon, direttore della. Itevue Sof'i«· li.'ìte 1 ex. deputato, e che in Francia è il vessillifero del riformismo teorico) vuol p1·0,,are che la. socia– lizzAzione della proprietà, piì:1 che coll1az;ione dello Stato, deve effettuarsi mediante la, associazione libera ~:~~~zl~~l!v~lt~iasee ~f~!1~0~~~~~~~ 1 ii1i! 11 ; \ ~!~ 1 i 1 ~!- 1ula delJa nuovo. organizzazione sociale che si viene formando; associazione libera antigerarchica, che si <lilferenzia sostanzialmente dalla corpon1zione merlie vale, pcrchè: 1° lascia aperte le porte a chiunque vuol entrare e uscire; 2° tutti i suoi soci sono uguali t1a di loro; :3° si limita al proprio og'getto e non obbliga i suoi memhri se non nei limiti di tale oggetto; 4° assorbe gli elementi esteriori colla persuasione e non colla costriz;ione; 5° indica le innovazioni utili, che i particolari troppo deboli e lo StRto trOIJPOlento ad agire non saprchhern realizzare; G 0 si sviluppa al sicuro e nei Jimiti della legge, pur trasformandola da strumento di conzione in arme di oomba.t.timento. Uniformandosi a codeste condizioni, l'associa:,;ione moderna accresce la liherfa degli individui che la. costituiscono, aumentandone la. efficacia. d'azione in tutti i campi ove essi intendono opernre. L'individuo associato impegna liberamente, i□ misura detenni– nata e per uno scopo circoscritto, una parte delle sue risorse o della propria attività. per ottenere uno scopo non rnggiungibile coll'isolamento. Me– diante la partecipazione a ciascuna associazione, ognuno è in grado di ritirare, sotto ,una forma o sotto l'àltra, un frnrtuoso dividendo. E così che il diritto nuO\'O, riflettente le condizioni di vita e di azione delle nuove flSSociaYiioni- llirilto collettivo - viene affermandosi come i:ìtrumento di libertà posi– tiva ed intf'grale. Data questa concezione dell'associazionismo, il Ji'ournièrò crede pertanto che il processo cli sociaJiz. za'hione delle ricchezze debba compiersi mediante la { 1) l~U(JbH: t·ou11:srf:n1 : /,'j,idid,/11, l'an»cUlt1011 et l'Elt1t. - l'arls. Alcan, 1D07.

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