Critica Sociale - Anno XIV - n. 20 - 16 ottobre 1904

3\G CRITICA SOCIALE gnanti, come quello de'i lavoratori in genere, non dipende soltanto dall'aumento dei loro stipendf o salarì) ma anche dalla distribuzione dei contributi che essi debbono pagare allo Stato, dai prezzi delle merci al cui acquisto quelli sono destinati, dalla prosperità economie-a della nazione. Nell'esame di questi vincoli la Federazione incontrerà altri privi– legi da combattere, altri istituti eia migliorare e da rinnovare e si troverà ancora sulla direttiva dei partiti popolari e rinsalderà con questi i suoi legami. Lo sviluppo futuro del pensiero collettivo della Fc– dern.zione potrà avvicinarla ad uno piuttostochò al• l'altro dei partiti estremi, e, quando il processo di differenziazione sarà maturo, la Federazione si ascri– Yerà a quel partito o a quel gruppo piì:1ristretto di essi che Pevoluzionc delle cose avrà indicato. Nulla è teoricamente prestabilito, e nulla rimane preven– tivamente escluso. Nessun moto secessionista potrà arrestare nel suo cammino la }-,ederazione, la quale, anche se diminuita di numero, forte di tutte le energie giovani e colte cli cui negli ultimi anni si è arricchita la scuola e di quelle che andrà incessantemente assimilando, procederà con metodo positivo, a fianco e nella col– laborazione di tutte le correnti civili della società, verso l'attuazione integrale del suo programma mas– simo, che è: la scuola agli insegnanti. l!'E1~1cE ClmA~IICOl~A. GLISTATI UNITI VERSO IL LIBERO SC,\!1810 li nuovo carattere della cam1mgna 11residenziale negli Stati Uniti. I giornali e le Riviste notano che la campagna pre– sidenziale negli Stati Uniti, la competizione tra i soste– nitori di Roosevelt e di Parker, lascia indifferente una gran quantità di pubblico e che il numero di coloro che sono ostili ad entrambe le parti ò in sensibile au– mento. Quali le cause di questa indifferenza ed ostilità? Quale ne è il valore? Gli ò che vengono al pettine i nodi della protezione e del trustismo. lndustriamoci di considerare sinteticamente la storia di cinquant'anni di vita americana. Al tempo della guerra. di secessione, la distinzione tra i partiti demo– cratico e repubblicano è la più netta che si possa im• maginare. Il partito democratico rappresenta gli inte– ressi del Sud; il partito repubblicano rappresenta gli interessi del Nord i il Sud è agricolo e povero; il Nord è industriale o ricco. li Sud è schiavista 1 e ad ogni modo ha da fare con una razza diversa; il Nord è omogeneo. li Sud è liberista; il Nord è protezionista, percbò ha molte industrie nascenti ria sviluppare; e, come risultato di tutto ciò, il Sud è contrario alla espansione dei po– teri del Governo centrale, a cui il Nord è favorevole. Le spese della terribile guerra ebbero per effetto di aumentare ad altezze proibitive la ])rotezione per ac– crescere le entrate dello Stato. Ma intanto che cosa accadeva? .A. poco a poco anche il Sud si industrializ– zava e dh•entava interessato nella protezione; le condi– zioni di vita e di mercato si andavano facendo omogenee e di pari passo si attenuavano le differenze tra i due partiti. r.,osviluppo dei monopo!ii ha reso evidente la cosa a tutti. L'industrialismo americano ha caratteri– stiche differenti da quello inglese, creato in parte da condizioni oggetth'e, in parte da condizioni soggettive. Mentre in Europa e specialmente in Inghilterra la popolazione ò densa, tutte le risorse sono sfruttate e la situazione non permette grandi sguardi idealistici al futuro; la presenza negli Stati Uniti di grandi esten– sioni di terra libera, di enormi risorse minerarie e di colossali energie motrici, naturalmente invita ad audaci e larghe concezioni del futuro. Mentre in Inghilterra la 11opolazione è da parecchi secoli omogenea e costituita di mentalità piuttosto empiriche, in America la popo– lazione ò il risultato d~ll'immigrazione di cento popoli clive,si, venienti da. tutti i climi, e ove la natura pili idealistica e incline al teorizzare di elementi meridio– nali modifica l'empirismo natìvo degli Anglosassoni. 'l'utto ciò ha un effetto diritto sul pensiero o sulla pratica degli Americani. Sul pensiero: basti considerare la letteratura economica a psico-sociologica americana. Il pensiero teorico vi ò assorbente i i fatti sono appena accennati. La scuola economico•sociologica americana è ultra-astratta. Sulla pratica: il movimento di specula– zione finanziaria acquista ben presto la prevalenza sul movimento industriale propriamente detto. Quest'ultimo è piuttosto favorito da quello, cho preceduto. La caratteristica della speculazione finanziaria ame– ricana negli ultimi dieci anni ò stata il calcolo su profitti futuri. La passione del rischio, che fa gli An– glosassoni i più attivi frequentatori di tutte le rouletles, spiega, insieme con lo slancio da.to all'idealismo dagli clementi meridionali, la caccia al profitto tanto feroce in America, di molto favorita dal fatto che la continua immigrazione, l'elevazione continua del livello di comfort, e il crescere clinuO\'i bisogni più rapidamente dei mezzi per soddisfarli, fanno della rendita di monopolio un fattore naturale e necessario dell'equilibrio dei prezzi. Tuttavia l'e!<perionza ha mostrato che questi profitti sono estremamente instabili per varie ragioni. Anzitutto, più cresce H numero di queste enormi combinazioni e 11il1 cresce la difficoltà di trovare direzioni tecniche e finanziarie capaci, e di e,,itare la fuga delle capacità. da un trust all'altro, in ragione della differenza di ri– munerazione per lavori press'a poco eguali; e il pro– gresso della scienza applicata tende ad accrescere la possibilità, per un crescente numero ili persone, di oc• cuparsi in industrie differenti. E questa difficoltà au– menta anche con le dimensioni di tali organismi. I nomi, cho corrouo sulle labbra di tutti, anche in America, come tipi di straordinaria abilità negli affari, provano solo la rarità di questi tipi, o la naturalezza del fatto che, dove il livello dell'abilità. iatraprenditrice non è troppo elevato, l'apparire d'una o poche capacitì~ stra– ordinario conferisce ad esso un enorme potere, che andrà diminuendo con l'elevarsi del livello generale di questa capacità. In secondo luogo, bene spesso i migliori im– prenditori, i migliori finanzieri e i migliori operai sono forniti dall'Europa. Senza l'emigrazione inglese o tedesca, gli Stati Uniti sarebbero sprovvisti di •;~ clei loro lavo– ratori qualificati. Il lavoro squalificato è dato eiaRussi, Italiani, Bulgari, Finlandesi, Polacchi. L'Americano nativo preferisce vendere nel le botteghe; ò un impiegato; sdegna lavorare manualmente quando non vi ò obbligato dalla necessiti\.. Senza l'afflusso europeo le industrie americano non potrebbero competere, almeno ora, con le europee. In terzo luogo, il potere del consumatore oggi, su di un vasto mercato 1 è un elemento contro cui anche i frusts non possono lottare e contro cui la lotta. diventerà. sempre pili possibile e con essa gli alti profitti. Poichò la civiltà, accrescendo sempre più i bisogni o moltipli– candoli insieme coi modi di appagarli, accresce nel me• desimo tempo nel consumatore il potere di sostituire alla soddisfazione cli un bisogno quella di un altro. Questo 1>otere,o non la libera concorrenza dei produt•

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