Critica Sociale - Anno XII - n. 7 - 1 aprile 1902

CRITICA SOCIALE 109 clel cantiere Orlando sono una riprovn, in rtalin, di quanto è nvvcnuto pii1 roltc in Inghilterra. Insomma l'arbitrato unico può esser solo il precursore elci contratto collettivo. Scioperi. Naturalmente, quAndo le trat .tativ c fa11isconoo l'ostinazione, eia una parte o dall 'nlt.ra , ha il soprav– vento, scoppia il conflitto collo sciop ero o Ja chiu– sura- (locl.:-out), perchè le duo pnrti, ben provvisto finanziariamente, si credono ciascuna forte nbbastirnzfl per vincere l'i,ltrn. Su1>erato il periodo tumultuario o rivoluzionario dell'organizzazione, riconosciuto il diritto di coali– zione, si comincia a sentire in Tnghilterra. l'influenzn. direttiva delle Unioni nel numero e nell'andamento clegli scio1>Cl'i. Vediamo infatti che il crescere o il climimtfre (li e.11siegue da victfw i JJrogressi e le lle- 1_1ressio11i dell'industria. Nel 1870 si inizia un continuo e progressivo svi– luppo degli affari specialmente nelle miniere o si accentua verso il 1874, e gli scioperi crernono da SO a S65, caratterizzati dal maggior sciopero ml nera rio; nel 1874 comincia la depressione nei traffici 1 accen– tuatasi fra il 1877 e il 1.878, e gli scioperi scendono a 286 eppoi a I O; nel settembre 187n si nota. una Jeggiern. ripresa negli affari cd ecco gli scioperi elevarsi a 308; il 1884 segna. uno degli anni piì1 fiacchi nel periodo decennale di depressione econo– mica e gli scioperi raggiungono ap1>ena la media annuale del 4 per cento, mentre col 1887, in cui le condizioni dell'industria tendono a migliorare, essi salgono subito al 34 per cento, o vii\ via crescono coll'ascesa degli affari 1 accentuatasi nel 1889, sino n 1145. 1 0! 18fll rincomincia hi discesa e andiamo a 8fl3; nel 18fl6 ripresa di prospcrità. che dura per i due anni successh•i ed il 1897 ò caratt.erizzato dal colossale sciopero dei meccanici durato sette mesi e una settimnna, e perduto. Segue un 1>eriodo di g-rande depressione che dura tut.tora o il J 901 non ci clà. che G24 scioperi, un numero inferiore cioò a. quello di ciascuno dei nove anni prececlenti 1 dal JS!)3 in poi. . Jn geuemle si osserva, che negli mmi vrosperi si scioperci vcr rxo-teci1xll'e con aumenti cli sal<lri. e ri– <iuzioue di omri ai cresciuti JJrof,tti degli i1ldwitriali, 1iegli anni 111a9,·i J>e,· impeclfre che i vrovenfi clella mano à'oJ>era1:engcmodecurtati (1). Così nel 1901 gli scioperi piì1 numerosi avvennero nell'industria. carbonifera. e metallurgica, che sono oggi in Inghilterra lo meno prospere, e la loro de– terminante fu, nella. maggior parte dei casi, la re– sistem~a. n. riduzioni cli salario. La riprow1. di ciò si ha confrontando il numero degli scioperi con le fluttuazioni della disoccu1>Ar zione, che ò l'espressione del ristagno o dell'attività. dell'industria. In Inghilterra nel 188n gli scioperi sidgono al pii1 alto punto del decennio e la disoc– cu1>azione tocca il suo punto pii1 basso; dal 1891 al 1893 gli scioperi segnano cifro minime, e ln. di– soccupazione si rh•cla con una crescente intcnsitfi; noi 1895 e I 96 In. disoccupazione cala e gli scio– peri riprendono la via dell'aumento. La curva. della disoccupazione segue l'inverso cam– mino della curva della quantit,\ di produzione, mentre la curva degli scioperi e la cun•a della. quantit.à di produzione segnnno uguale percorso. l'nfatti il nu– mero degli scioperi nello industrio meccaniche o cli costr uzione navale è in relazione col tonnellaggio lordo del.le navi costruite nel J{egno Unito e col valore delle macch ine esportate. {') COO!'KTTI o•: )1,1.HTU!, IA piiÌ l'tUllti ht!l(lqi,11, tft(1ti.stl<l1t, 11,qu ltiOptt"i.. ~lemorll\ della n. Ace1ulemla acne 8elc11zcdi T,irlno. Se• rie 11, to111. x1,1v. ano Cosicchè 1 meutre nei paesi di basso livello indu– striale, come l'ltalin, la causa inizinlc degli scioperi è spesso il malessere insoffrihilc in cui la clnsso lnvoratrice si trova ( 1 ); nei paesi piit progrediti in• dustrialmente e piì1 forti in fillto di organizzazione operai:1 1 lo sciopero è un fenomeno di combattivifa che suppone una grande for:1.a materiale e una lu– cida. coscienza cli questa forza.: " L'operaio allont dichiara losciopci·o qucmdo 1:edeche lostato del mercato del lacoro è tale che l'imlustriale sarli 'ili breve temJ)(J costretto a venire aù arcordij qucmdo, essendo stal8 assorl)ito tutto il co11ti11ge11le dei disoccupati - ciò che indica la prosperità. dell'industria e i cresciuti pro– fitti clelJ1industrialo - l'industriale 110n J)()trù•s(1tfJ· fJire lei lotta, opponendo aliti forza di lavoro ,·esistente la docile forza cli lcu;oro di ,·i.serva n ( 2). La. prosperità. dell'industria e la poca o nessuna disoccupazione sono adunque gli indici per lo do– mande di miglioramenti dei hworntori. No parleremo più diffusamente discorrendo dei limiti alle domande dello Unioni. Inoltre gli scil>JJeri sono stati molto 1H1ì numerosi, in quelle inclustrie e/te hanno 1n-aticalo il contralto collelfivo set1zci l'inten:etito llelle Unioni, che non in quelle in cui vi el"li mi'orgcmlzzazioue pe,·numenle e 1·egol<.tre. Gli è che lo Unioni procedono con ogni Cllutela prima di impegnarsi in una lotta. ]'rima di presen– tare domande di miglioramenti ai padroni, il segre– tario di una Unione localo ne domanda il permesso nl Comitato generale esecutivo, il quale esamina se– riamente la cosa. o desiderA.conoscere quale è hi 1>ro– porzione dei membri dell'Unione in quella città, da quanto tempo sono organizzati 1 qunlc è il sentimento elci non Unionisti verso il movimento proposto e so c'è un fondo localo per soccorrere i non Unionisti che lasceranno il lavoro o J)er comprare i krumi,.i e ~li stranieri accorsi allorchè si presenta la 1>robabi– lità. dello sciopero. Solo quando tutte queste do– mnncle abbiano avuto risposte pii1 o meno soddisfa– centi, si dà. il permesso di presentare la domanda di miglioramento, si manda. il Segretario centrale a tentare la mediazione e infine, so lo sciopero va troppo in lungo o si vede cho costa troppo e non ha probahilità. di riuscita, si ordina In ripresi~ del lavoro e si dichiara finita la. lotta. Solo con questa disciplina le t:nioni inglesi sono riuscite a mano a mano ad evitare troppo numerose sconfitte ed elevare nel t 901 la percentuale delle vittorie dal 20 nl 27 per cento, mentre il 36 per cent o dogli scioperi terminò con compromessi accet– ta.ti da ambo lo parti, il 30 per conto furon perduti e il 4 per cento a fìn d'anno non a,•cva ancora rng– giunta una. soluzione. ]~ cli tanto maggiori han dovuto e debbon essere le precauzioni delle Unioni inglesi in quanto, con– comitantcmente alla crisi industriale, ò cresciuta. l'avvedutezza e la. potenza degli industriali mercè l'esperienza, le confo:ioni cd i trusts. Un tempo gli 01>eraiinglesi solovano ricorrere allo sciopero ci scala. rn una data industria, prima scio– peravano gli opcrni cli un opificio, sovvenuti dagli operai clei:tlialtri stabilimenti, J>Oi gli altri 1 via., via, soccorrendosi a vicenda. Per vincere questa forma. di resistenza i padroni si accordarono e chiusero si~ multancnmcntc le fitbbrich c. Gli industriali coalizza.ti costituiscono oggi una tal forza contro la quale l'az ione dei lavorfttOl'i orga– nizzati na'l.ionalmente si infrnn~c ineluttabilmente. Le prove 1>H1 recenti sono le sconfitte dei meccanici (1) \'ctll: 0AR18ALl)I, StlOJ)tri lHd11sh·ittll ht ltl1/la j In Ri(o,.ma •rxk1le, lS'G, Pllfl'.• Hf. (') J,\SS,\CC'OSY., /,O lcJOPtYO dd 111uro1tkl l11gltitl t, j. ckU ti,d,10 1/1'l{IUj \Il W(Ol'IN<l tf(,ckllt, IS!ti, l)ng. 1011 1 IOGi.

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