Critica Sociale - Anno XII - n. 3 - 1 febbraio 1902

40 CRITICA SOCIALE avuto anche noi italiani nel Mnntovano. Basta leggere il bello studio di Honomi o Vozzani ('), per vedere come Il Jla~aggio dalle ncchlc rormc dell'agricoltura J>atriar– calo alla forma modcrnn o capltnllstica. della coltura intensiva ed accentrata, sia costato ni 0 lavora.tori sudori di sangue. Fu questo il rcnomeno 1>atologico che, preva– lendo, ai tempi di Marx, su tutti gli altri, colpì la mente del ftlo'ioro; il <1ualeeomml,o soltanto l'inevitabile er– rore di prendere J>Cf un male cronico quello che non erfl invece che una semplice malattia di crescenza. Che la miseria {ìaica infatti, dopo il periodo di gesta– zione suddetto, non aumenti nà in estensione, nè in in– tensità.; che le simboliche IJraccia di Marx non si rac– cinno scmJ)rO più 111w1trose pii, mayre, è ormai J)aciflco In Economln. Lo à ammesso, sclJbene con troJ>peed illo– giche re~trizioni mcntall, Il K1i.utsky,non certo sospetto di nntlmnr:dsmo ('); lo ìt nm,irnsso pili francumentc, da noi, Il Oissolati (3); lo ìt ammesso Adler nel progetto di revisiono del programma di llninreld ( 1 ). Ma quelle cho sopratutto 1mrlano chiaro su questo ))Unto sono le statistiche. •:<1. Bern;,teln (o qui riconosciamo tutto il ,•aloro della sua O))era) ne il citato In gran copia per ))rovnre come la miseria non vada estendendosi e come sia lontano dal ,·ero l'accentramento delle ricchezze e il continuo processo di 1>roletarluaziono; Arturo aluccl, nel numero del 1° dicembre p. p. 1 portava anch'egli, sulla Critica, un 1>iecolo contributo nlla scoperta di tutto le leggi economiche che neutralizzano la tendenza all'im• misorimento. In quanto Poi all'aumento in intensità della miseria, os.;,la all'affermata diminu;dono progressiva del Ralario, il lettore non deve consultare anche qui che un piccolo esempio di cu.<ia nostra: le cHre dell'Ammai•io Statistico ftalia110 del 1900, che dimostrano in modo lam• J>ante come ncll' Jtalin settentrionale (cioè nell'Italia ,·crnmcnte industriale o cn1>itnlistica) i salari r«tli. siano niHlnli <'Ontinuamcnto imloudo dal 1871 ad oggi. noi resto, vogliamo noi dimenticnro la legge rondn.• ment,ale dell'Economia, secondo la quale la ricchezza ..rouernlo, croscondo, non può essere mo1101>olizzntn. in poche mani, ma tende n s1>n1Hlorsi 1 ftumo benigno, fino agli ultimi strati della. società? (~).Qui sì - molto piì1 a J)roposito rorse cli quello che non abbia rntto il Salucci nella. ima • '/'eorin tldlo sciopero " ('), - può invocarsi il teo. rema gosscniano del yrado fl,,ale di utilitù, il quale c'insegna che, aumentando la ricchezza nelle mani dei capitalisti, ne diminuisce J>er loro l'utilità, e neHo scambio essi sono dunque portati a dare, in ricompensa della merce lar.-oro, una quantità. sempre maggiore di e<1pltale • . Ma. la discussione, su questo punto, è - come abbiamo detto - oramai inutile. 11 Se 1>rcndlamo la J>arola • miseria• nel senso flslo– loglco - à scritto il Kautsky nel luogo indicato - la tesi di 'Marx non sarebbe In nessun caso sostenibile. Ap))unto nei paesi capitalistici J>iùprogrediti non è piìt da constatare un aumento generalo di miseria fl,'iÌCll; anzi tutti i ratti concorrono piuttosto a stabilire che que;tA ò In via di decrescenza, per quanto estremamente lenta e non eguale in ogni luogo. Il tenore di vita nelle l') I. IIOSO)U O c. Vt !7.ZA ~I: Il 11wrh"t11to /)rO/etario dti .VmdOr:(1110, Ct·Jtltt:1 Sod"'t, 1tl nu~r1.o-1• giugno 1001, rnccolto Anche 111,·01ume (1)rtuo Il\ CrUito SodMt). t') crmu, Soclolt, 1• ltlC'OIIO 18~, 1)1111"-Ull. (') v• .A~'tl11U! del 2:, g1ul(no 1901, 11rt1co10 di fondo. (') ,,. Ai:t,nlit 8 uovcm\Jro 1901. (t) \'ed! a (IUC&IO S)r0J)08110 Ll!MOl" U.:AUl,ll!ll: &Mli. • .,,. la t•tp ,, .• 111101'dU ,·kltUIU ti .,,,. '" ltttdlfMt à IINC tMlmlre ,1t1fl(1Uté du ctt,t4'UloN•, ·••rl,rl, 18!t?; C \'ll,l'kl:1)0 PAktTO: Cour• d'konomltpoll– Uqi,#, 1.o.-m1••l'Mrlgl, ISN•H, voi. 11, paar. no. ~ Crllktl Sodnll, Il noYCmll~ IIOI. B1~h t (,d G n'"I B classi laYoratrici ò oggidì 1>il1 alto che non rosse cin– quant'anni addietro. , Quando poi, 1>a.ssando dal campo della Statistica e dell'Economia In quello della Storia, noi consideriamo cho la miseria fisica non b davvero un male inerente al solo regime borghese, ma che si tro,·a oggi e s'è trovata 1em1>ro- e in misura ben più spa\'entosa - in altri regimi, senza 1>erquesto esser la base necessaria e surt!clonte di nessuna. tendenza rholuzionaria; quando si pensi Inoltre alla psicologia dolio ))OJ>Olazioui e delle cl1usi veramente affamate, incn1mci di qualunque sforzo, se non tumultunrio e J>azzcsco, di ribellione; la conclu– sione a cui dobbiamo arrlv.nro ò una sola: che, se anche la mlserl<i {lslc<i esistesse In qlmlcho 1>artc dell'attuale società. borghese e anelasse In qualche modo crescendo, non sarebbe corto essa la molla d'un movimento così grandioso, universale e cosciente qunl ò il socialismo. . .. Marx dunque, indicando quella che egli credette la causa pri11cipale del prossimo decesso della borghe,,.iin 1 s'ingannò; ma ciò non toglie lo ripetiamo - che il decesso non sia rn.tale e che egso non tro,•i magari la sua spiegazione in qualcuna delle altre cause che, se il Maestro giudicò, nella sua frettolosa analisi 1 d'ordine secondario, non dimenticò 1>eròd'accennare. Qual sia quest'altra causa lo ,•edremo subito; J>rima però non credo inutile una J>arola sul tentativo fatto dal Kn.utsky per tenere ancora In J>iedi la teoria della mlserin {uica. Questa miseria, afferma il Kautsky, se non esisto di ratio, esiste come f,-,ulmz<1 nel presente rc~ime capitalistico. " I capitalisti - egli scri,·c ( 1 ) - sono costantemente spinti a comJ)rimere semJ)rO J)iu i loro operai, a prolun· gare l'orario <Il lavoro, Il diminulrn~ i salari, M; aumen• tarno la di1>endenz1l,ccc.; contro cli che t~tta.vin vuol.e uni\ medesima ratnlltà che, o ))resto o tarc11, rnsorga 11 prololnrinto, asservito e compresso bensl, ma insiem~ riunito cd organizzato, grilzie npJrnnto al J>rocesso <Il produzione .... 11 f,: dunque perrett1\monto esatto - conch iude il Kautsky - il parlare d'aumouto della miseria e de.ll 'ns– eorvimento e insieme della ril>ollione 1 nel senso d1 t en– denza, non' gih. transitoria, ma ìn.slta nelle stesse_ radici della società capitalisti°'l, di tendenza che va acquistando sem))rO maggior estensione. • Cosl il Kautsky; a cui noi pot1siamo rispondere che il ritrovato di questa miseria fisica temle11ziale non è nè nuovo, nò sostenibile. Molto prim& di lui, il Bernstein à 'parlato di te,,de11za a proposito del caJ)itolo 32 del Capi– tt1le; e, a differenza di lui, Il Bornstein à riconosciuto della detta lnter1netazlono l'inconsistenza. • Credo d'essere stato li primo - à scritto Bernstein (') - ad Interpretare quel ca1>itolo come la caratteristica sommari11 della tendenza allo S\'iluppo, inerente, è vero, all'accumulazione capitalistica, ma che nella pratica non si mnnHesta nettamente, nò conduce quindi fatalmente alla conflagrazione degli antagonismi ~escritti in quo! CI\J)ltolo. Rngels - aggiunge Il Bcrnstem - non à ma! dotto nulla contro questa inter1>rotazione, nè l':\ mai verbalmente o per iscritto dichiarati\. erronea .... a Intendendo il detto ca))itolo in quel senso, bisogna sem11re mentalmente nggiungere la parola " tendenza,. a ogni slugoln. frase, 1>er evitare cosl \il necessità. di metterlo d'accordo colla realtiì tL forza. dì falsa retorica. Ma allora. - nota il Bernstein - Il caJ)itolo stesso ))Orde sempre pii, di significato vin via cho l'evoluzione reale avanza. Perchb il suo slgnltlcato teorico non sta nella ('t Critko Sodale, 1• •rotto 1&1t, 1)•1· 111·lt!. (') SOtklU.tlHe tlllori4HC ti -~klldhH«Nttlc -prati(li,e, pa.g. u:..

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