Critica Sociale - Anno XI - n. 8 - 16 aprile 1901

CRITICA SOCIALI, 125 lario normale è il 1>rczzo dell:l forzn--laYoro consu– marn in un laxoro pili o meno lungo cd intenso, con duti mezzi produttivi, in relazione al grado di pro– duttività rag-giunto ed ni IJisogni sociitli relativi ; in Uni;,,iadei, il salario, col mocct111ico suo aumento o colla. mecc11nica. sua dirninu;i;ionc, aumenta e dimi– nuisce la, produzione! . .. Prima cli prendere in csamo lo statistiche citnte dal nrnziaclei 1 sgombriamo il terreno da. un altro 0<1uivoco. ~ella mia critica. nl libro del Graziadci, io Rcrivevo, per rapporto all'aumento proporzionalo o pili che proporzionale del salario: L'argomento non sarel>l>c clecisi\'0 1 potendosi scm)lrO RJ1icgnrcil ratto, in IJasc o.Ila stessa. teoria. m:i.rxista, colla preponderanza della forzn. 0J)o1•ainsu quellfL Cfll)i• talistn, ma. certamente nllorn dovrol,be modiflcal'si In conco1.iono del soeialii:mo, inteso come il portato cli un contlitto determinato dall'accentramento della ricchoz1.n. sociale ('). Il Orazindei, toccato nel ,·ivo 1 si è affrettatto in una sua noticinll a. darmi sulla. \'OCC: "non giochiamo .;11lfe va rote! In IJm:ealla trorici 1m11".risla della foff<i di classe, sì; ma, 11011 <'erto in IJa.'jf alfa, teoria, mar xi.'"ila tf(,t sMario e (lel JJru{iffo ,,. (} Ehbene, a.nelle qui chi gioca cli bussolotti certo 11011Bono io. Finchè poteva darsi tt credere - a,chi non lesse il l'a))ilalt> - che il ·~1arx non pensò nmi A. un ele\'amcnlo simultaneo del snlario e del pro-– fitto - valore della. forza. di hworo e plusvalore - nllora In botta. del Grazimlei cm senza. parntà. Ora. essa va a ,,uoto ed anzi scopro il fianco ad una. puntata. ine"itabile. Jnfa.tti, la. quob\·•J)artc (sulario relativo) del ]avo. ratore sulla produzione sorialo ò più o meno grande fL·seconda della forza d 1 organiz1.azione della classo luvorntrice. Se questa. prevnlo sulla forza avversaria capitalistica, la quota. parte del lavoratore aumc11ta. a dotrimcnto di quella del profitto. _[I Oraziadei i;ritliL elio qui si fa dcli:~ lottn. di classe, non della teorin. dol v11lorc; ma. egli 8 1 in~anna. Por M11rx 1 nel regime capitalistn, il gracluale au• mento del capitale costante di fronte Ili capitale ,·n– riabilc, il tasso del prolitto gmclualmente minoro che ne consegue, portano ad un saggio di plusva• loro i:1cmpre crescente; poichè 1 dh•crsamente, il tasso del profitto, battuto da un lato dal relativo aumento del capitale cost8ntc, so fosse inoltro col1>ito da. una diminuzione del saggio ciel plmwnlore, precipiterebbe arrestando la produzione. Per Graziadei lo statistiche provnno il contrario, cioè che il sAggio del plusya. loro diminuisce a misura elio 1a grande industria va sviluppanclosi. Orbene, la, base 8Ì dell'una cho dcl– J'altra concezione riposrLsempre sulla teoria marxista del plusvfllore; soltanto, pel .M'arx l'operaio non può che raggiuagere un salario normale adeguato ai nuovi bisogni sociali, mentre pc! Orazia.dei, oltre al salario normale, l'operaio può partecipare al plus– valore creato. Ora ò istruttivo ri1>orlarc ciò che rispondeva Carlo :i\lnrx nel 1865 cla,•anti nl C-011.~igfio generale dell'ln· len1azfo11ale, 111suo collega. ll"es1<>11 1 il quale in un discorso a,·c,'it combattuto ~li scioperi come dan– nosi cd inutili alla clnssc operflifl 1 in base a quella concezione motafìsic1t di 1111 salario fisso, costante, che il Grfl?.iadei e tanti alt1·i c!'itici così gene1·osa• mente, e contro la verità, regalano al Marx. (') c,·um, .soew1e: 1s,s.", 1 ,111. :,01. (-) CrWro ."Q</t1/e: lfl<II, JW!g. GI j IIOIR 1•, COI. 1•. l\irngonnndo i ta<.sidel salario ,1,.cesw1rio, ,•aie a dire dt'I ,•alore clelln forza cli Javo1·0, ll<'i clitrerenti ))aesl, e pnrngonamloli pure in differenti eJ)ochc storiche nello ste.~so paese, voi tro\·crcto che il valore della forza la– ,·oro ò di una grandezza. 11011 fli:sn 1 ma molto variabile, nnche supponendo che i ,•ulor\ dello n.ltro merci siano rimasti costanti (altro c/11>yrcwcla,w costante, immtt• tabil,.!) L'11 paragone analogo pr0\ 1 Crehbc che non solamente, i t:-i!isicorrenti del profitto cnngìuno, ma che la. mediti dei tassi del ))rofltto cangia egualmente. :\la 1 se ))er i salari vi ò un limito minimo {fisiologico), non "i ò leggo, per i 11rofltti, che ne determini il mi11i– m11111. Non si J)UÒ dire quale è il limite ultimo della di111inu1.ione.E ))Orche non si può fissare questo limito? Perchò, por quanto si possn. fli-s.n1·e il minimo del salario non so ne può fissare il ·11w,,·i1111u11. Si può soltanto dire che, dat.i i limiti della giornata di ln\'Oro, il maximum del profitto eorri1'ponde n.l mi11f1111111i fl;;;iologico del salario, e che, dato il sal<trio 1 il maYimum del profltto corrisponde al prolungamento della giornata di laYoro che è ancori\ com))atibilecolle forze del lavoratore. Il ma.rimum del profitto ò dunque limitnto dal 111i11i11111m fisiologico del salario o dal ma;-imum f\-,iologico llolln. giornata. <li lavoro. Ora, è eci<lenteche, tra i due Umili di questo tasso ma.qsimo del profitto, vi è J>OdtO 1>er ,ma 8cala immensa di variazioni vossìbili. JJ grado rC!llo non si trova stalJilito cl10por In.lotta continua trn il lavoratore ed il capitai ista, quc~ti tendendo continumnonto a ridurre il salario al 111i11i11111111 fisiologico od a portare la. giornata. <li lavoro nl ma:J"imum fisiologico, quello premendo costantemente noi 1'en.~oopposto. La questiono ò risolta dalla potenza. rii,J)Ctli"a dei combattenti ('). 0dsia, la forza prepo11cleranto ò quelh1 che taglia il nodo gordiano e che impone h, lcg~o. li diriflo (, la forza, disse alla Camera. il 'l'urati ( 1 ) ila qu::il è la forza che nel regime capitnlista ha maggiori 1u·o• bnbilifa di vittoria? Nella lotta di classi che spingo e vivifica ht società. borghese, qual ò la. classe che ha ma.ggiori probabilità di scavalcare la rivale? F;tanto 1'iu11ncnto sempre crosccnto del capitalo co– stante di fronte al variabile, aumento che pone lo rhin\'i dell'industrh\ e del commercio nelle mani avido o tenaci del capit:1lista 1 Carlo 'Marx conclude: Lo sviluJ)tlO steS:io doll'in<lustrin. moderna. deve JJl'O· icrcs;;;i,•amento far 1>cndere la l,ilanciR in fa.Yoro del caJ)itnlistn. contro l'operaio; per cui la tendenza generale capitalistica non è cli ele\'flre, ma bensì di abbassare il tasso 111ec1io dei salari, vale a. dire, di spingere il valore della forza lavoro piì1 o mono nl suo limito minimo, 'J'nlo essendo la temle11zci tielle cose in questo regime, dovnì li\ classe operaia. rinunciare a\11\resistenza contro la pressione ca1)italista 1 abl,andonanclo ogni tentativo per miglior:-irc la sua ))0sizionc? So cos>facessero, i lai:oratori si <feyraclerebbero, caclenclu al vii', infimo lirello, JJer11011 formare J>iì, che u11amnssa calpestata, 1mìformecfi. <lid!Jra::iafi,clie nulla potrebbe stra1r JJare alle, misel"ia ... Cedendo vilmen1o nei loro conttitll quotidiani contro il caJ)itnle, essi pordcreUt,ero certamente (') ('. )l,\IIX: S(l/(tri,1)/'tzz, t }ll'(J/11/i.: In /)t,'tU/1' Soclrll, 1893, I••<>'21. (l) xon ~Itrtutn ,1ul11111, ncLl,1 p1'(•~c11tc l)Olt•mkn, <lei ;rnlorlo co111- 11nt1b1lo c l rejl'lmc Cll,L>lt11Hsto, 1><:r<.'111.-, tlnchè l'"ttezza del l)ro1Hto 1,n;itrriì nt 1uo rlprOdurill su una ll'llln progrruln,, l"eeonom1" tJor– fl'llNIOJ)OtrA l(Wll)l'C l\'IIU])IJAl'i!I; ma IOllanto (Il 811.JlerC qual è, almeno 1ttlualme111r (di un 1ierlodo di trfl11B1ztono rra la 1oelelà 11rnente e la. futura t1ul non cl OC(:111,lamo), Il 11a111rlo chr, 11('1 conflitto d('lle c111~s11 tocC'a normRlmCIIIC l\l!U CIRhC 01'('1'11,hl.

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