Critica Sociale - Anno III - n. 15 - 1 agosto 1893

230 CRITICA SOCIALE all'elemosina, 11.1111. carità od alla ventura quella tenue misura di alimenti senza la quale anche la ,•Ifa del corpo 11 arresta.. Vivono anche costoro, perché Il loro cuore non ha. ancora cessato di battere, non perché essl della vita esercitino tulte le funzioni da quella elementare, tlsier logica. della nutrizione o.Ile funzioni intellettuali cd oticho. Cosi Il nostro secolo an.:.1. più di un titolo per essere cllio.mato ì1 secolo del e cannibalismora.fflnato•· perchè, se la soppressione del ruomo non si esplica nclln.forma feroce o violenta tlel cannibalismo selvaggio, essa ba pen'.I un equinlenle nell'a.iiono lenta ed insidiosa di degenerulone e di abbrutimento che è un errctlo neces• sarin dei nostri sistemi eeonomici. Noi sia.mo ancora a questo 1>unto,elle non solo !non rondl o .mo possibile a. tutti l'esercizio delle (unzioni più Importanti della vita, ma non assicuriamo neppure agli esseri umani quel mi- 11imum di mezzi di sussistenza cho ò assolutnmcnto necoSSl\rlo J>Or In. consorvl\zlono dello. vlln fisiologica. Noi cl gloriamo ancora dei pochi fortunl\il al quali pare di essere generosi raeendo gnzia. a.I molti lii una esi– stenza tribolala! Quando cesserà questa obbrobriosi!. rcaltà1 Quando i più comprendcnnno che non ,•arrebbe la pena di vivere, se tutta la , •ila.de ,·e esse.re , com'è oggi, una lotta angosciosa. por il pane. Grido.io alla ttllOJXJ.zio,ie, alla violazione di dirilli aequi,iti, alla perturbazione di legillimi intert11i! ~la che cosa ò tutto ciò in confronto della grande giustizia pacificatrice operata in sono ad una società. che attua il diritto di ,·lvero1 Como si può riconciliar-o altrimenti l'umanità con la ,•ifa1 Como distruggere, senza quell'o.llo di giustizia, le causo di antagonismi secolari; come rompere in altro modo lo maglie lii quella rete di frodi, di rapino, di spoliazioni che perpetuano con la miseria la disugua· glianza e la inferiorità arli/f.Ciale llollo masse1 Ln. ragiono e I&fona del socialismo è tutl& qui - cioò nel pror.lanmrc il di,•illo alla t·ita o nol oolerlo attua1·t. Il socialismo non mira soltanto ad auicurare ai ,·h·I I meui di non moriro di rumo, ma ,•uole che il cuoro sia consitlerato, ol1ro che come un muscolo o,·o si accentra la circolazione dol snnguo, come sedo o rocolaro di sentimenti o di emozioni; ,·uole che il cer• ,·elio uon sia organo destinato a rice,•ero soltanto lo impressioni della vita ngetativa, ma si addestri ed affini notrescrclzlo di discipline pi(1educatrici o J>iùalte. Andiamo a dire a chi non lo sa. cito la sicurezza della. propria. conservazione è ancora il meno a. cui l'uomo può e do\'8 aspira.re. t'acciamo penetrare questa idea elementare nello masse, sostituendola. al pregiudizio della rassegnazione che gli lntoros.si coalizzati dei pa– rualtl hanno alimentalo e cristallinato nella coscienza delle popolazioni. Avremo allora affrettato l'avvento della. emancipa– zione del proletariato secondando quel processo di e,·o• luzlone che cospira alla J>&ciflcaziono sociale. A \''f'. V. O1,IVJERI. A Coutt.:a, ad opera di Ptuquale Ro,ai e di allri t(JtVDi gioro11i tl"allre pa,·ti d"llalia, é naia la Ra.ssegna. SC"1Ciali1ta mensile (L. !! all'amw'. Il p1·imo 11umero ha a,·ticoli cti 1M Mari11i1, /lo,1i, LO,·ietlo è della llecta:io11c, Ci ri,crviamo di 1eyuin1e le pubblicazio11i con la me- 1•ilala at1e11.:io11e - i,ua11l0 alla Jo11la11a co,110,-eUa man– diamo tm ,allao cd tm aug1wio. I:) DI La donna delinquente, laprostituta e ladonna oraal( 1 111. Dopo il riassunto una critica relalivamenlo rug11.ce . In complesso il denso volumo di Cesare I.ombroso o di Gugllelino Ferroro, forte di r11.Hi o cli ossel'\'nzloni, si mostra, com'è, l'opera di due pensatori originali cd acuti. !\"elio stesso tcmJ)O però, non è lecito negare che sembra manlresti in pili d'un punto una (rotta. llolla nno c., non sempre ordinato cd organico, si palesa un po" affastellato e confuso. Qua o là. si a,·vertono con– traddizioni, pili apparenti nondimeno che reali, corri– spondendo alla contraddizione del fenomeno studialo. Così ho riscontralo, che ora ò detto esser la donna Inetta cd ora altissima aJranalisi. Ebbene, Il\ contraddizione non ò che superficiale, esaondochò la donna ha cnpo.cltù. por l'analisi dello coso minuto o di non grande Importanza, lnddO\'Onon ne ha per lo pili pro(onde, più serie od Intricate.(') Note,•oliuima è la scoperta. della minor scnsibilitit femminino, cho n a ritroso di quonto si ora opinato sin qua. Molto bella. ancora. è la spiegazione di quella tendenza alla menzogna. che è cosi spiccata. nella donna 1 o per mo è la chilwe della sbagliata idea, eppur cosi comune, che la donna sia un essere molto complicato. I.a donna è in\'ece un essere semplicissimo o baste– rebbero a con,·incorcene la sua limitata intelligenza e la.vita alla qunlo in gran maggioranza. si ò acconclatn. ( 3 ) l,a tendenza olla menzo_gna vale inoltro por mo ad orizzontarmi nella questiono del pudore, Il quale. sa– rebbe, per Il I.ombroso cd il 1-·errcro, una qualità fem– minina. Idonea a dimostrare per altro ,·orso rnpalia sessuale muliebre. Jo ritengo cho In fondo la donna non sia niente pill pudica dell'uomo o solo in virrù doli& sua inclinazione a. dissimulare, dh·ontata. oggimai una ,•ora caratteristica della. n11tura remminina, abbia potuto e 1>ossacontem– JlOraneamento uore Il solo pudore medio maschile e dimostrarne di più. Noi sa.pplluno che sotto l'influenza dissolulrico del– l'alcool la.donna, por primo atto, si abbandona a. qualche oscenità, Indicando come sia. unica.monto a fior di pelle la sua ramosa pudicizia. La donna, appon& lo convenienze socia.li glielo per– mollono, nnzi la spingono, nbbandona quella s1>cciedi orrore della. nudità. che in genere ostenta, e ai balli, ai teatri fn volcniieri pompa delle spallo, delle braccia, del seno. f~ conosciuto corno lo donne, particolarmente le ,·oc– chio, che non hanno 1>ill bisogno della ,•ernico della ritenulozza, si compiacciano dello conversazioni salaci. La pros1\tuziono poi, presa noi suo più \'aslo senso, ò una prO\'tl.Indiscutibile che il pudore non ho.da es– sere un distintivo remminino, rico,·endo, corno rico,·e (') c. I.OMIIROSO e o. l'F.RlU!R0: IA doK,ul tfiffKqUIIKll, la prc,. ,lll1da • la doKKII normale. - Torino, Hous, t893 (I.. tl), {")o H non ,1 ti applica mal: Allrettanto, cl pare, prottrebbe Il dln eh• Il conladloo noo ha ,,u,aeud pel ulcolo aubllme o ptr I• beli• lettere. ,.,·ota dd{a CIUTIC• Socuu). (')Appllcat• loateuo r111lonamtnto all"operalo., 11 contadino, ecc., 1 tro1'eNte che la 1odttl t di,ln In due raul", sii eletti e la s.norra. Il caratltN antropologico dlatintho urebbtro In qunto ruo le cartelle di rendila pubblica. (NOM de/1(1 CRITICA soc,.-.1.s'.

RkJQdWJsaXNoZXIy