Critica Sociale - Anno III - n. 8 - 16 aprile 1893

CRITICA SOCIALE 125 generale non esisto; è una menzognapolitica. Ora la classe dominatrico, essendo arbitra assoluta della ricche7.Zasocialo.non tro,·a difficolt..-\ a prov,•edersi esuberantemente della alimentnzionei ed una Yolta soddisratti i propri bisogni, non cura quelli delle classi servo di cui non sente lo doHcienzo:per que– s1o lascia l'agricoltura nello stato in cui si tro,·a ed in cui basta ad essa, sen1.a pcns.11-e a pro,·ocare quelraumento della produzioneche raumcnto della popolazionerendo nocossario, ma che non porte– rebbe nd ossa nessun vant.,ggio. E d'altra parte le classi inroriori, cho sentono questi bisogni diretta– mente. non ~no soddisrarli perchè private della terra e degh strumenti di lavoro. A canto a questa azione no~tiva, l'osistom,a di una classo rlominnnto ha un'az1ono positi,•a ancora più rovinos..1.La ricchezza osuboranto, la faciliUi. a soddis(al'o i primi bisogni naturali s,•olge in questa cl:lsso nuO\•ibisogni e nuo,•o funzioni. Al bisogno, fondamentale per ogni essoro vivente, del nutri– mento , 1 ongono a sovrap1>01-si trati nuovi di bisogni secondari, di bisogni per cosi dil'O di lusso,che sono a punlo In baso psicologica degli svolgimenti ulte– riori dolln civili..-\. La classe dominante, con questa tendcn1.a a crearsi a torno questo giardino supe– riore della ch•iltà. a salire ,·e1'SO questo sommità inebbrianti della vita; toglio dalle turbo IH'Oduttrici una grande schiera, storna dalla massa di rorza di la,•01-0 una larga corrente che serva ad elaborare per essa questa ci,•iltà supe riore. In allri tempi le torme, che erano strappa.te dal l:woro por procu– ra1--sil nutrimen to, e spin to ,•cr50 <1uosto lavoro inutile, ora no fo 17.at ocon la violenza della corr,èe; nei nostri tempi b.ut. .'\ l'aziono della leggo econo– mie..'\ della domn nda e della offerta: quelli che pos– sono farsi ascolta1'8 domandano p1'0duzionedi lusso: quelli cho a\'l'obbe1-o bisogno di sostanze alimentari non possono farsi ascoltare. In entrambi i casi si hanno allora le costruzioni dello grandi cittù. le norituro delle arti, lo complicazioni dello industrio. ~f\~ni~rd~<1~~:~1~1~!h;:t~ith°~il~I'?' mn di lusso, Jn luoghi ovo furono le grandi capitali della ci• viltà, sui terroni di Ninh•o o di Gerusalemme, in– torno ad Alessandria cd a Roma le campagne sono incolto, nbbandonatc, 1nnlsane, presentando lo spcl• tacolo della misorin; non dolln miseria primitiva, mn dolln miscl'ia pili lugub1·0 della docnthrnza.Lo sfrano spettacolo che colpisco il visitato1·0 ò un par– lante monumento della storia; esso condensa in una specie di simbolo rirnlatoro lo conseguenze della dominazione di una classe nella societ.\. La forma• ziono dolio grandi città, iu cui s"ingo1-gn il flutto crescouto della popolazione. schiaccia e <lop1·imo la c.1m1>,.1gna: Io s,•olge1-si dolio industrie fa decadere 1~ag~~:~~1r_:;~~11~ 1!~~:-~ia~ 8 ::e1~,gnhaa~f 0 J:::~s~! nelle piccolo cl:wi dominanti ha per l'i.scontro fa decadon1,a 01-ganica nello classi immense dei se1·,•i. dei lavoratori. E cosi. mentre da un lato la ci\•iltà crea i suoi prodotti più splendidi; mentre la som• mità delrediOzio socrnle si adorna di tutte le deli– catcu.o o di tutte lo mngniOccnze dei sensi e della intelligenza; la grande b..,so fondamentale della ci– ,•iltl\, la produzione alimentare, screpola e vien meno. E tutte lo società superiori, le sociefa del mondo orientalo o del mondo greco-1-omano, lo ~ cioù\ del rinascimento sono rosi crollato noi loro momouti di floritu1-asuprema, nei momenti in cui parevano aver propamto un ambiente adatto all'e– sercizio ed allo s,•olgimonto dello facolfa supel'iori dell'uomo: si sono 1•isp1-ofondatenella b.1rb.11'ie, come abb..1ttutedallo SCOPJ>io imp1-oniso di un morbo nascosto, quando i-avvolto di porpom o d'oro cele– bravano il convito magnifico clella civilt..\. B b ot a G n B La civiltà industrialo, nel modo in cui fino ad ora si è elaborata, si manifesta cosi come una ma– lattia mortaio della società: ossa lascia dietro di sè i rottami dello ch•iltà rovinate, o le razze esauste o deperito. zi~~~t~:~t\.:e! 1 Ìacopn~~:i~!~ 0 n~'!st~afu~di grande im~rtanza. Essa ci dà In.spiegazione di una quantit..i. d1 ronomeni flnora spiegati solo a mezzo: spiega le ro,•ine improv,•ise, la fragilità dello ci– ,,ilL\ raffinato o lo oasi della piccola proprietà; le docadenze delle razzo e le rh•oluzioni; spie~ so- • pra tutto quel complesso di fenomeni co11tradd1ttorii, quelle sp1-oporzioni fra i bisogni generali ricono– sciuti da tutti o l'aziono dello Stato, cho t>arova si ~~r:::;:.ni!~fi~tare alla inabilità, alla sc1occhez1.a Essa ha pure una gmndo importanza per il so– cialismo. Non solo por la pa1·te Cl'itica, mostrando anche sotto quostn nuo,•a t'arma l'azione fatalmente dannosa del dominio di una classe sociale sovra le al• tre; ma anche per quella parto costruttiva che fi– nora esso ha trascurato. Il socialismo dovr:.\ nella sua ricostruzione socialo tone1• conto di questa ve– ri!.\ fondamentale, che la base solida di ogni so– cietà ò la produzione alimontar'O. che gli svolgi– menti ulleriori della civilfa fatti a spese di essa sono fragili e malsani. che i11!1no essa de,·o ossore il fondo grnnitico, continuamcnto rassodato od allar– gato, su cui si J)OS30no basare con sicurou.a lo CO· struzioni superiori. OLINDO MALA.0001. Troppo lardi pc1· i111e1·i1·1i in quuto mw1ero, rice• v,·amo la replica <li f'. C.all'a,·ticol-0 di Vil/J'edOPa,·elo: La risposta di Oiogono. DUE PRECURSORI I. Vincenzo Russo. (') Si va oggi oprando nella intorprotaziono doi ratti \\olla storia quello che da. più tempo s'iniziò 1>oirntti dolla natura. L'esame, ritornando su I periodi della ci• \'ìltà, no \'a determinando il significato reale, dopo che anche la storlll \'Onno sommessa a costruzioni astratto od a metodi falsi. porchò deficienti di ogni \'aloro ob• t.iietti,·o. 0o,·o più, do,·e meno,ogni data, ogni ratto, ogni moto sociale. ogni stadio di civiltà ci si presenta oggi con un signiftcato nuo,·o, rispondente al ,•ero. Mercbquesta indagine positiva, ancho la rivoluziono francese e i ratti tutti che ad essa si connettono ,·engono ad essere cor– retti nella interpreta1.iono e rilevati in tutta la loro relatin Import.ani& Ideale e storica. In questa ricostruzione di ratti, eon cui mutano anche i giudizi su gli uomini storici, l'opora di un intelletto (I) \'lncent0 Uu5lM\fu precunore della mod•rna Id.a tocial•• lnt-.a d•terrnlnatament• com• negulone dell'ordlnamenlOaoda.le borgheH e fondnta aulla pro11rleti collellha.t:gli re11acome una delle pii} belle tll(UNIdella llepubbllu parteno~a (1799).Penu.– tore e m11rtlre, ludO compendiate nel 1uo libro, l"f:n11trl f)Olltfci, lu 1ue teorie 1oclall, 111ue HJllrazlonl, 8 ancora una gloria Igno– rata. - Il 11re11nte articolo prec..teri una blograna di Russo, elle aarà pubblicata In Na1ioll edella qu3J1 e autore uno 1ludente unl'f'ertlt11rlo, De.rnardo Peluso, a beneficio di due ricordi mar– morei, I quall valgano a ricordare quel precursore nella città che lo 'fide nucere, Pi\lma, e In quella che lo 'fide morire, Napoli,

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