Critica Sociale - Anno III - n. 8 - 16 aprile 1893

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO Nel Be•••= Anno L. flf • Semestre L., - .&ll'E•tero: Anno L. 10. Semestre L. 5,50 l.cttere, vaglia, cartoline-vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE:MILANO:Portici Galler/a V. E., 23 (3' Jlm 10)118) PER MILANO 111 abboname11U al rieovono anche prc .. o la Libreria Fratelli Dumotard; Cono V. E., liii. Anno 111 - N. 8. No11 al vende a n11nuwl 11e1mratl. MIiano, 16 aprile 1893. SOMMARIO Attu■llt.i. li Delpto tn t1amme (FILIPPO TURATI!, La no,tra 111chle,taruralt (LA CRITICA SOCIAUJ. Quutlonarfo rurau. J~r un glortude amico (No1). Studt tociologicl. J)lrltto naturale o tUrltto vo.1ttir;o/ Notel'fllle In la minori (Lt1c10), ll fl(lllato e l'cu:eenlre /U'Ua lotta a, cla11e tn Tnuhllten·a. I (Pro– r.euor GlU$El'l'E SALVIOLI), La 11aura dtUO Stato (A. MOIUNDOTTI). J,a clcittd 111a1atr101e (O. M,u ....0001). Filosofia, letteratura e varietà. Diu,,~~:r::.rfc=o~o!!~e:n~ l~~~R:r· DB lhRISIS); 11, ~'ederlgo Bolkttt110 blbUoora{tco: libri di Slgl1e!e, l.ombroso(O. M.)e Ma&e• Dari (A. ZERBOOLIO). JJtbltotcca di ,,ropaqanda. IL BELGIO IN FIAMME Quando queste pagine usciranno dalla macchina le notizie saranno forse già. molto più g1·avi. I te– legrammi giunti fino ad oggi (14} sulle dimosfra- 1.ionio gli sciopel'i di Bruxelles, Ve1·viors, Mons, Quai-cgnon, sugli assalti alle miniere, ecc., non ac– cennano che al principio d'un movimento colossale, preparato di lunga mano. Conviene rammentare i precedenti e tratteggiare brevemente la situazione. Il piccolo )3clgio ò in Eu1'0JXl, per l'alto S\'iluppo industl'iale, il paese forse il più mri.luro alla evo– luzione sociale. I principali centri inciustriri.li, Ganci, Vcrvicrs, .Jolimont, ecc., sono, si può di1'C,colonie nello Stato borghese, gi.\ pronte, materialmente o moralmente, alla trasfo1·mazionc collettivista. Pe1· la leggo constatata dal mato1·ialismo economico o illustrata anche dal nost1-oLol'ia, per la quale, nel regime capitalisl-i dei diversi pri.esi,la liberfa poli– tica e il diritto cli voto stanno sempre in ragione reciprocamente inrnrsa, il Belgio, paese, come l"Jn. ghilterra, di quasi illimitata liberti\ di stampa, cli parola. di 1fonione, ha Yiceversa, come o pili del– l'Inghilterra, il rnto dstretto e fondato sul censo. Appenri.una quindicesima parte della popola1.ione è ammessa al suffragio politico. Gli operai no sono esclusi a(làtto; essi sono letteralmente strantert nella vatrta. Ma codesto grande sviluppo cli coscienza 1n-ole– tri.l'iae l'esclusione dal piii fondamentale dei diritti politici sono evidentemente incompatibili. Si capisce perciò come nel Belgio il mo\'imento opemio-so– cialista abbia h'O\'ato la sua esp1·cssione sintetica, B bhoteca G no Bianco la suri.formula di lotta, nella rivendicazione del suffragio. Il suffragio universale non è ivi un po– stulato dottrinario e formalo, ma ha già pronto il proprio contenuto, quel contenuto per cui « di stl'u• mento di raggi1-o, quale fu sinora, può diventare o diventa istrumento d'emancipazione». Esso è la conquista del potere e la trasformazione economica dello Stato a breve scadenza. Le classi dirigenti lo sanno. li partito operaio perciò, conscio che la sola forza organiz1.ata impano ai dominatori l'abbandono dol privilegio, sotto la guida dei Volders, dei Bertrand, degli Ansecle, dei Vander\ 1 Clde, si pose in ;.irmeal• torno al JJlatfonn del suffragio universale e stre– nuamente vi resta. Non potendo avere rappresen– tanza p1-opriaalla Camera, gli fanno da portavoce i radicali, che a loro voll'\ hanno bisogno dell'ap– poggio del partito operaio per contare qualchecosa e che, capitanati dal ce1eb1'Coratoro Janson, con• tano cfrca quri.ranta voli. I due partiti, malgrado questi accordi parziali, rimangono ben distinti e, in fondo, aYversari. Nel 1800, dopo una vasta agitazione, fu dichia• 1·ato per la JWima volta lo sciope1·0 generalo por la conquista del voto. Più cli 100.000operai abban• !lona1-ono il lavoro por ben venti giorni. Ma la do– fozione dei radica.li non 1>e1·miso a quel moto, forse 1wecoco,cli ottenere pieno trionfo.. re fu però con• seguonza che, sotto la minaccia deliri. l'ivoluzione, ,·enne p1'0Clamatala re,·isiono della Costituzione. La revisiono si h-ascinò nello lungaggini parla• mcntari; mentre il 1m1·~itooperaio proseguiva la sua. propaganda alla luce del sole, i partiti borghesi (clottrinal'i, progressisti, cattolici) si amatavano nel• rombra. All'ultima Ol'a una folla di progetti ven· nero in lizza, il cui scopo comune er-a la castra• ziono del suffragio universale, che la revisione aveva p1·omesso.Notevole, fra gli ri.ltri,il progetto di suf. fragio universale, temperato dal cosicletto voto J>lU· 1tlle. Il voto plurale accordato por censo o per ca– pacità legalo (constatata con titoli od esame) si l'isolrn\ nel ridurre il voto degli operai ad una fra• zione cli voto; accordato ai padri di famiglia sulla baso dolio stato civile, esclude tutti i socialisti che. sempre più generalmente in Belgio - coerenti allo pt-oprio conYinzioni - non fanno mri.trimonio le– gale. Tutti questi progetti - conh-o i quali nella Costituente non lotta che il Janson coi radicali, fe– deli /in01·a alla formula pura ed intera del suffragio

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