Critica Sociale - Anno II - n. 1 - 1 gennaio 1892

CRITICA SOCIALE in altro occasioni o spesso anche senza occasione, non temessimo taccia di pcttogo1ismo indiscreto! Puro, rrn cotesto molto lettere che ci esternano con.sensi o simpatie non di rru:lo inattese, eccone una cho ,•ogliamo pubblicare (certi come siamo di ra,·lo se111..1 indiscl'ctcu..'\) pc1'Chò può SOl'\'il-o di cmnViiouo in rnpr'CSC.ntan1 . a di moltissimo altro e ro~1t:i\tì J~~l~Cl~~:;.~.O e! {: ): t'l!-5:~':~!i~~ Arturo Oraf, una dello menti pili lucido o pro– fondo o uno dei 1>ii1gr':l.ndi o schietti cuori che onol'ino la loltorntura, la fllosoRt\ positirn e rin.s& gnamc.nlo unh'ersitario in Italia. sopprimiamo natumlmcnto loOS}U'CSSioni di elogio personale. F41'C(JioSignore, lo nccoltoiutta, no· suol rond1unonll, In. dottrina.so– clallsln. Non ))Cl'la promessa cho nrroca di una mag– gioro fclici1ù iu·,·eniro (lo erodo u. mm. inl'clicità. ero• &conto col crescere della.coscienr.a);ma perchè riconosco in essa l'antici1uuiono toorctlca di un ratto assoluta. mente Ineluttabile, voluto dalla leggo di o,·oluzione, e cbo certo sarà il ratto più grando o più mirabile della. storia umana.. A una cosa non posso acconciarmi: allo frequenti lnvotth·o o recriminazioni contro la borghesia.. Esse possono a,·ero il loro valore corno armo di combatti• mento; ma sono estraneo alla scieni&. J..a borghesia.e il suo regno rurono un portato inevitabile della e,·olu– ziono storica. Parmi cbo la. sclonia non 1>0ssa. non ri• conoscere che la storia ru quale poto,•n.essere e che per conseguenza la.responsabilità. degli o,·cnti che la compongono a rigore non cado SOJll'a. nessuno. Dico Ella stessa, o molto bene panni, nel suo articolo sul libro delLepotit, c.ho l'operosità borghese o capitalistica.• ru un supremo 11r on.o Indispensabile alla dcnnltiva emancipa• ziono uman&.., Questa idea merltcrobbod'essere s,·olla. ampia.monto. lo sono socialista quanto ml 1>ermettod'essere un lnvc1oratoo lncurabilo pessimismo; ma l'una cosa non escludo l'"ltr:, e.omosembri~a parcechi A ,•rei da dir molto so1iro. di ciò, mo.nullo. rorso o. cui Ella. non abbia glh. pensato. E senza più tediarla. r..a riverisco. Dcr:Oliuimo .ruo A. GnAF, Om noi qui lasceremo si;rnnnro tanto d'occhi e ~~!1~ell~a 0 n::;, 0 d~:i~iat~fi 1 : 1:1~\i :~~:: 1 ~!i~~ barbina o 8rottcsca cho popola in generalo lo teste dc.i regi giudici. dei pubblici ministeri o di tutto qunnto il \'Olgo indotto del nostro ca1-o o annlfabeta J)aCSc. Le mor.wiglio noi siam dis1>0Sti a farle, per com·c1-so,,uando ci capila d'imbatterci in qualcuno che., pur essendosi affoccinlo, con pronto ingegno it!1 al~i1~~ 3 !::!f~. ~~~~~:t~i: ~~l~,'O:~~~-ì ifg, } o il Do-Amicis, socialista nell'anima. Di cotesti uer mini (cho non abbmcci:rno il sociali,mo pur aYen– dono sufTicionto notizia ed es,,,endo rornih di ca1>a· cii:\ por intenderlo) oo n"è 1>0ehi,assai pochi, a nostro a,•,•is o; e s·o· sombl':lnO molli, è soltanto l )Crchò fa.lo e L,nta è la 1>eco1-aggin(' , t. .'llo o tanta. "i~uom.111.a o l'ignavia nel pubblico, nella burocmz.ia. nc.1Jh'\l'lamc.ntio do,·unquo si puotc, i n Ita lia. ciò che si cuolc. cho il 1n-olCs.-;..11-s1 aport:1mcnto socia• lista è nucom un pc1·icolo; è un atlo llCI' lo meno di co1'llggio ci,·ilo, del qunlc non può JJOrmottersi il lusso chi già non sinsi bcno ass1cm-ata l'indipen· 8 b I t G Ba o denza prorcssionalo od economica. Spesso p<>i, a furia eh scambietli per mottcro d'accordo Iappa- 1-cnz..'\ o la sostnn1.a, il pano o lo ideo, lo ideo fini• scono llCr n1>panna1-si cos.1cho non l'if1ottono più nessuna luce del ve1'0. Il socialismo. corno ogni alti-a idealità. lcnuto in sc1·bosi ammumsce osi perde. Ma non sono questo le OS..."'81'\'azioni cho la lettcl'U del orar ci avo\'f, suggerite. Noi Yole,·amo dirgli: siamo del tutto con Yoi nel pc.nsal'o cho socialismo o pessimismo, lungo dallo escludersi, s.i richiamano e si alimentano a ,•ice.oda. Solo a u11atosta Yolgaro può sombmro che il so– cialismo p1'0Supponga l"illusiono lloll'umana felicità; che l"uomo, cho alla felicità non erodo, debba ~>0rciò 1-inunci:u-callo ,•io del pcrrczionamcnlo sociale o di.sconosccro il fatalo andaro dell'o,•olu1.iono. li pcs• s.imismo ò una specie di ottimismo trasrcrito nel– l'ide.110, o dallo sto.sso scnlurigini onde Kg01'3 pili viva la somdbilil:\ dei dolori e dello :1bb1c.zioni umn110, orompono 01.ia.ndio gli n11oliti pi\1sinceri allo giustizio t'O<lenll'ici. Questo l'iflossioni a noi scmbr-ano ovidontì, ma può darsi vo no liiano altro elio Voi, pootn di .llo– dusa. av,-cto rauoo allo ,,uali noi non abbiamo pensato; o so ,•orrcto s,•olgcrlc in questo colonne ci farete cosa sommamente gradit.1. ).fa I:\ do,•e non c"intc.ndiamo pili, gli è dove af– rc,inato che lo inl'clth'o e lo recriminazioni conh-o la clas.,o borgho.50 ,•i sembrano 1ui"e di ragiono sufllcionto; ,,1 sernbmuo tutt"nl pili ai,ni di cornbat• tim~nt~ ~o \l..'\l'O ~·ogliatodire mo1.zucci) estraneo alle i,;g: 11 n~~I ~~;L~~~ di elio scienza p.1rlatc. v·o por ,•01-0 unn scien1 ... 1 che si limitn n tutto spioi:,ra.1-0 scotticamontc o finisco por tutto giustiflc..11'0.Essa ò l'alloata di tuW gli ogoismi,la beniamina di tutte le tirannidi: in pmtica è il sostegno dello statu quo? che ossa se1·vo o che lo dà da mangiai-o. Questa scicn1 .. '\ non è la nosh-a - o non è nei► puro qucll:1 nmata da Voi. L..'\ nostra scien1.. 'l. la scienm mnru1a o positl\·a, non si limit.'l a constatar-e,ma giudica. condanna, aiuta n p1-onodoroo a p1~rcdi1-c. 1-:ss.., è« un'armo di combattimento » bcnsi, mn un'ar mo net gmn senso della p.11-ol.1, porchò ò un f' onomc.no essa stessa O un JJl'OJ)UISOl'O dell'O\'Oluzio11O lllOl 'UIO, 000- UOlniCa, ;;ocialo. E questa scienza ci inSefrJH\ cito, so la bol'ghcsia fU quel Voi dito o che no, pu1'0 scril'om1no o ha qui11di assegnalo il suo posto nella storia dell'inci• vilimcnto, ossa por altro ha bc.n prosto cessato di CSS01'0 quel che f*' o quel cho In fece gloriosa. Il suo 1"Cgno ò stnto una noccssità della storia; anche la suo. nuo,•n tirannide è necessaria, poiché esiste o finchè pcr,lura; ma ess.'\ è un nude necessario o ~o~ ~-~i ~!:•sf!~. °!ft~!èdr~fi~~~1o: ;!~~~~i~ dottissimo, noi domanderemo: quando mai aveste notizia di r1ualsi:tsi g1'Ulld0rh•oluzionc cltc abbia ratto il suo cammino sen1.a sdegni o p1-otcsto contro i sistemi. lo ideo o gli istituti che ,·oloa dcmoli1-cf Conoscoto voi un crLStianosimo,o saJ>Cie concepirlo. :t1~'\ ~~~~l~~:z~~ll\ ~ai;•v~~~~~n~l~o~-~lill~\~~f~~ ziono del lc17.o s::ro inlc.nL'\ a c:11-c1.1 .1 '0 i nobili cd il clOl'O l)CI' lo IOl'O bcnemo1'Cll7.C nella ch•il(à moclioontlef Qua.loateismo fll~flco s.11-;'1 benigno a.Ila sclt:.. negromante dei s..,cordotif E dovo a,•etc ,·i.sto (1·ubiamo una rmso a Bakounino) dello idee che camminino sui l01-0 1>iodi f Noi abbinmo i-cm1n'O visto lo idoo o i si~lcmi im1,e1-sona1':!-li in d:\li individui, in dato istituzioni, iu dato clas.•ci sociali. Quando un JWincipio J)iit ele– vato dei p1-cccdcntisorgo nella sto1·ia,1N>n ò colla

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