Critica Sociale - Anno II - n. 1 - 1 gennaio 1892

2 CRITICA SOCIALE teriale acconcio, i11to11ato al periodico. Porchò, in molti rho scrh•ono, pur troppo è radicato o tenace questo balordo concetto: che un periodico si3. come un sacco, una gerla, un solaio, un rorgono dei C:ontlrand, no! quale ponno accatastarsi a rira.scio lo suppellettili le pili disparate, purchè rimMga un cantuccio per collocarvele. c. Stampatelo corno ra,·ietà - ci scri\•ovano - anche so non va come ru1icolo. » E non scnti\'!1.noo non sen– tono costoro, che un periodico òsopratuUo- do,,r<Hnmo dire, dev'essere - un organismo; un organismo vh•o o specifico, nel quale so la mo11oto11ia è un difotto,anclio la r:m·iel<i dove subordinarsi a. una leggo suprema di Indirizzo, d'unità o d'nnnonia.. Il perehè, nel mentre persistiamo a pensare quel che scrh·o,·amoor fa. un anno: che e la CriticaSociale tra– direbbe il suo nomo o imrucschinerebbo di soverchio sò stessa. so escludesse dal suo quadro la critica lette– raria, la artistica, In. politica, e ,•In. vin. lo studio di quanti sono doll'ovoluzione sociale cootllclentl integranti o vitali ,- - c1·a.1tro lato dobbiam pur riconoscere cho gli studi letterari, scientifici, artistici, lo stesse roeen– sioni librarie o lo rassegne dei periodici (rubriche troppo 1rascurate, no con,•eniamo, nell'annata decorsa) desti– nate alla l'ritica Sociale, non PoSSOnoesser lo mede– sime, nè avere la stessa intonazione di <Juclle, cl1e si troverebbero & lor luogo in qualsiasi altra delle nostre consorelle. So ha d~ essoro coso. ,•ivo. - non un cen– tone, uno zibnldono, un·nntologia più o mono fiorita - è nceessario cho por lutto il periodico, pur nella va– rietà. dello membra, corra un sangue omogeneo, quale solo può essere dn1o da una reale o proronda comu– nione di spirito nei redattori che ripartisconsi rra. loro il la'\"'Oro. Or questa comunione di spirito ò lenta o. rormarsi cosi in un partito nuovo como in qualunque opera col– lettivo.degli uomini. Di qui, e dal predominio che la nota soeialo assunse di ropente in questo colonne, nacquero i difetti che noi J>Ci primi siamo disposti a riconoscerò in esse - 1.Hrcttl sopratutto di euritmia.., di nrioià, di proporziono rr., lo parti. Di qui, ancora quel carattere forse troppo personale che vari amici notarono; mentre 1mre l'impersonalilù, l'obiettività. furono e rimangono il nostro maggior dosidcl'io. Personalmente noi, che scri– viamo queslo lince, sal'ommo lieti di eclissarci alfatto, di non essere che un collaboratoro rra i tanti, e che ropera nostru. si riducesse a <1uell'ul'ftcio di compila– zione che ò malcrialmcnle necessario per la pubblica– zione dei fascicoli. Crediamo che il pensiero rinnon, ... loro abbia tutto da. guadagnare quanto meno apparo individuo, quanto J>iÌIdiventa espressione collettiva, o perlanlo obietth•a cd universale. Speriamo cho I dirotti segnalati siano transitori. f: una leggo di emb1·iogcnia, suscolliva di analogie o di estensioni impensato, che il determinarsi dì un carat– tere spiccato o spcelfico assorba per un momento tutta la inizialo vitalità di un or!,-anismo,schiacciando ed or• tuscando lo altro 1>arti o quasi sformandolo. Ma. uno sviluppo ulteriore non tarda. a ricondun·i armonia. Noi vorremmo dunque che in questo pagine - 1mr senza perdere nulh,, anzi guadagnando sempre in do– terminatezza o precisione l'osprcssiono dell'ideale so– ciale, operoso cd attivo, che ne ò come il midollo - lo rnmifleazioni laterali, letterario, scientifiche, ccc., acqui-. stassero mano mano espansione maggiore, profittando dc.I più largo spazio che or abbiamo o.disposizione; ma rossero al tempo stesso ramjflcazione cli quel tronco, non froll(lo o {lori d·imprestito. Vommmo che, anche Bibl oteca G no B1anc.o dal lato delle notizie od lnrormazioni, il lettore o.vesso o. tron1ro quandochesslo. nella Rivista, stretto sinteti– camente in nitidi quadri, il movimento del cosmorama. sociale, tracciato nello sue lince essenziali. Ma tutto ciò - lo ripetiamo - non dipendo unica.mente da noi. Già. ri\•olgemmo un im•ito al fllosofl; un altro no rh•olglamo a. tanto altre Intelligenze giovanili dis1>crso, che potrebbero trovarsi a loro posto la,·orando con nei. Facciano esso che al moto rapidamente o.scondento di o,•itica Sociale nel riworo o noll'attonziono del pub blico, corrisponda in misura adeguata lo svilupJ>o in– trinseco del nostro lavoro. Lo. stagione volge lesta o pro1>izia, il terreno O recondo. Tristo il seminatore che lo nuo,'o albe socia.licoglieranno steso e sproronda.to nell'accidia o nel sonno! LA CRITICA SoctALI,!. Un quadrimestre gratis. Con. questo tlumero la CRITICA SOCIALE JJrin• ctpta atl uscire quindicinalmente - il re tl 10 a·ount mese - sem.. 1. scemare il fonnato nò au– mentare i prezzi d"abbonamento. A /hi tl·anno saranno sci fascicoli in vU, - fcqutvalente, colla ·vecchiaperiodtcttà, dt un ton.o dell'annata - che avremo tntcnuncntc rogalato aglt abbonau fectelt. ComU:.iont d'abfX>na,ne-nto, premi e<l att,·t an– mm.::E, in fine del fasctcolO. (Ttttlt uu f,ioii ctec01w{ani indislinlamente alftmico U{flcio di Critica Sociale, Milano, Po,·lici Galleria, 23.) Il Socialismo 111 Arturo Gmf J; 01,l A 1'1'ACCllI .ILLA /JO/lOlUJ:;f,I In questi giol'lli s'è nssai di.sco1'SO in un cc1·to numero di giornali (a noi un delicato risc1·bo pc1'– sonalo consigliaxa il silenzio) della« convors.iono •• como la dissero, di Edmondo Do-Amici8 nl sociali• ::o;ll~~l~1~~0 c :~•u~ ~1 ~n,;~/~os~1!t,:g• /t'f!~ atliva che lo accompngna, ò di allo interesso psico– logicoe tale da tentare infatti articolisti o fllosofì. (I) E in codesta convc,-giono si attribui alla c,·tuca Sociale una inne111. .a lusinghiem, ma allrcsì, 1>01· cssero sinceri, un Li.ntiuo ipcr·bolica. '.\fa qu:rnti so– cialisti i~norati si co11L1.noCYr,,gimai rm i Jlii1 insi• gni uommi del mondo! E di quanto illustri con• versioni od esplicito adosioni all'idc.110 elio :uniamo o serviamo potremmo chu-o notizia documentata ai nosti-i lettori se, fl'uga11do nello lottcro cho ci giuu::,rono alla rinnovazione degli abbonamenti od o modello, la e1prenl<1ne 1~r: 11 ~:J~•d 1 t::::. 1 :r.;e'!i :n~~~ ::! :sno;::::-~~~tr::.1= t~,~~u\le~~!f:i°:c 8 rt~~~ a"remmo Il paragane opporluno per cotest:i ruu di 1111t.bJkl J>ennaluoll, (.\'. d. D.)

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