Critica Sociale - Anno II - n. 1 - 1 gennaio 1892

BIJI CRITICA SOCIALE 13 nista vero non si asfissia nello atmosrcr'O mclìticho. Chi non porta con se, nella monto o nel cuore. ~~::.1~'?i1;~~;:r;1~\~~nt~i,,•,;;1t~~'~c. ,~oi c( ~!1~ i comunisti pul'i - che noi socialismo abbiamo trovato la g1·ando fol'za moi·alo, il talismano che neutralizza ogni aziono voncnc:,. 1': so la politica oggi ò un male, ossa dove, coslrotta dalla inllucm.. 'l comunistica, tmsforma1-sio dh•ontaro un bene; dovo di;~~~;{to~~~~::~ift~,:l: 0 !!i:if~ scuola politica del comunismo la si trova applicata in p:u-ccchio co– munit:\. in Amcric..1s~ialmcnlo, lo (1uali J)01'Ò sen– tono il bisognoche 1Iloro assetto, por non dcf:,rone– l'i\l'O in una ,•era e reale timnnia, \'Onga cirtonfuso o sori-ottoda uno spirito religioso pronunciatissimo, che collo suo sanzioni spirihmli renda men dura o ~ante la influenza dell':rntorit:ì ordinatrice. fu~{!~fjll~ll~~ ~~~llln~: ~~~ti~ii~os~!~'1T:~icocl~; invoco i.atumndosi continnamonto di libo1·0temlenzo o ili tendonzo scientifiche, che wno in opposizione aperta all'autoritarismo austero od ascetico dello co111unil;\ accennate. I.a politica comunistica è uno dei tratti caratio– ristici dell'infanzia del SO<"iali-imo moderno, o fu infatti. fin dalla prima mci:.\del nosu-o secolo, bat– tuta in breccia dalla eloquen1 .. '\ sma~li:lnto o dalla critica ,·orticosa dell'anarchico Proudhon. Dopo ?l:·.~~ 1~:o ~it1~1ii~l;r.~~o ò J:~nt 0 ;;: ~i~~II d :~tl~(l:~ nllc cd. C<lucatore spocialmontc, che h,urno !lOi dato o danno tuttora i 101'0 bcuéfici frutti in sono ad alti-o scuoio socialiste. Abbiamo visto fin qui i ,luo poli csll•emi, in po– litica, dol socialismo: negativo I uno. l,ositivo l'altro. Un;\ vera pila elettrica. F'm questi < uo poli scin– lill:\ una serie di transazioni o combinazioni fra il comunismo politico o l'an:wchismo anti-politico, cosi numerose, così sottili, cosi sfumanti. come forse il socialismo non lo ha ncppuro sul terreno eco– nomico. Accenniamo allo lrans.11.ioni o combinazioni 1>ill salienti e quindi pili t1ffcrrahili. Reco lo ti-ans.'lz1onio combinazioni della politica comunisL'lcoll'anarchismo anti-pùlitico: a) valersi della facoltà di f.\l'O o disfai· leggi por a~volaro la trasro,·maziono sociale in senso socialistico; l>} agi,-e in seno ai Pa,·lamonli o ;"ti Consigli Comunali, noll'intento di ~1>0gliaro il Govcl'llo di nttribuzioni o di racoltì, che ,•cr1-obbcroinvoco con– cesso a Comuni o t1da$;;ociazioni (ò qui cho tl'O\'a il suo posto il comunali.smo, la Comune); e) impossessai-sidei poteri politici pc,· infran• E,PQl'li; aflè1·1'3T-C cioò il bastono del comando pc1· Sl>CZ7,,'\rlo. 01·a accenniamo ano transar.ioni dell'anarchismo anfi-1>0lilico col comuujsmo 1>0lilico: a.) accotk1ro la lotta eletlo.-alo 1>01· Cl'C..'\1'0 de– putati o consiglieri unicamente di cl'ilica, di J>l'O· pagamla, di protesta; l>} accott:wo la lolla oloUoralc, non poi' c,-e,u-e deputnti o consiglieri, ma solo corno protesto di agitazione in senso socialistico. Cho cosa scorgesi iu fondo a tutto questo transa– zioni socialistiche fra il comunismo poliHcoo ranar– chismo auti•politico? Sco1~csi. ad una luce più o meno chial'3, rm•,•ei'– siono allo Stato. So ne vuolo una pl'O\'a testimonialo concludente f dotf':;!mo!:t~~ja è& i,~ 1 %.~\~\1~~iGU~~~re,~!~~. ·: comuni..;mo dotto scienlt(lco o, più comunemente, 1lclla scuola di Cado Mal'x. n B an Ccliic come si csp1·imoin uno do·suoi scritti di pa1•ocehianni or sono: « li p1oleta1'iato, dopo essei-si iml)Osscssato della forza pubblica, lt·asforma i mezzi eh p1'0<luziono iu propriot:ì dollo tato. '.\fa J)C1' ciò stesso ogli viene a chsfrnggc,-o il suo c:wattc,·o di prolot,winto. di– sfruggo ogni dislinzione oogni antagoubsmo di classe ~O J~t~~11~~f l:~~:~é~~l1~ ;!g~ i lo c!,~~~~(fill 1 !J~~;to con tutta iulo1'i\la SOCict .ì.di\ ,enla inulilc. Dacchò pili non esisto una classe d a m antenei-e nell'oppres– sione.... non c'ò pili nulla a 1-c1wimero uno Stato diventa inutile.... La presa di J)()SSCS.W dei mo1.zidi produzione ratk, dallo Stato in nome della SOOiet..\ S."11-.ì il suo ullimo atto come Stato. li Oovc1·no dello 1>01"SOno lascia il posto all'Amminish-.11.iouodolio cose. La Sociot.-\ libc1':l non può tolloral'o l'osisten1 .. '\ di uno Stato fra essa e i suoi membri.... 1:autoritit politica dello Stato scomparo.... » E tutto ciò viene confermalo da una lette,-a postuma dello stesso Carlo Marx, pubblicata noi correnlc anno 1801. La tendenza, dunque, gonm·nlo del socialismo moderno, nella questione politica, ò la london;,.a climinalt-ico dello Stato, tenden1.a ~1'Ò, cho ha fasi cli,·e1'SOa seconda dello di\'erso scuoio. Fin qui, della politic.'l. come 1n·tnctplo. Della po• litica. poi.romo puro e semplice mc;.:.o o espediente pl'3tico, diremo rra 1X>CO. 1)..'lrlandoappunto della qucstio110 dei mezzi pratici, dei metodi di condotta. 0. GNOC<'III-VIANI. COSE DELL'ISTRUZIONE Monopollo di cattedre universitarie. L'insognamonto uni,·crsilario in Itali!\ è in o,•idcnto docadcnzn.. Quostn. è una , 1 erità abbastanza noia. per quanto do– lorosa. Tutti sanno quanto 1>iùa,,anti di noi sicno i to– deschi o gli inglesi in ratto distudi 11uh·ersi1ari o quanto siamo lontani dallo nobili 1radizioni dello t:ni\'Orsità. modioo,•ali italiano. nello quali oon\'ergo, 1 a. In. gio,·ont.ù studiosa di tutta. Europa. Ad nccenluaro(Juosln.decadenzada tul1i lamentala, concorro il mito che moliissimo cn.Hodt'O, o dolio pili impo11anti,sono rim;lSIO eia tanto tcmJ>O senza titolaro o nissuno pensa :L prO\•vedero. I J.>OChi 1worossor1titolari, che esistono io ogni 11ni– ,•e1-s11à., hanno Il monopolio di tutto lo cu.Ucdr'O. Quaudo muo,-oo va. via un insegnante utllcialo, 1111 suo colloga. no assumo il posto. Così non si ra cntra1-o un estraneo nel 1u1c1-o recinto, cd ogni prorcssoro ordinario, oltre allo libero docen:r.e, occupa. come incaricato due o tre altfi posti, godendo i risp~ttivi emolumenti; E per questo cito non st pensa. che assai raramente di mette,-o a concorso le cattedre vacanti, perchò questi emolumenti,·en'Obboro a. mancare. Il Ministero. dal can10 suo, compl'endo cbo questo ò ~\~n~ 0t 1~t:ft"~,~~\\~ l ra~:n 00 \~1~t~1g :,si ~ 01 :i~:~g ancho coloro cho dodicm10 i loro studi lllle disciplino ~i:! 11 ~~~~~,N~~oc~~~!f~i!!roq 1 ~~~inL!l~ st :)a~~ccl~i~e~ll~:~ gibililà.; o sopratutto non sappiamo quanto no sia con• tento il buon pubblico, cho paga. per l'inscgnumonlo gn,tuito o che ,•odo questo insegnamento tutto accu– mulato in poche mani, con discapito evidente doll'allO• guato sviluppo dello singolo materio, perchò ò intuitivo che chi si occupa di di,•orsocoso00111omporaneamcnte :~\:fpfo 8 ~1 t~~;~r~~1t:~~-t~~l~~n~:?1q~~11~1~r~a:i-:~n impieghi, quando poi ò permesso da un auro lato questo cumulo! A conferma di quanto abbiamodetto sullo cattedre, che attendono il Jlrofcssoro titolare, ci piaco di qui ri– portare 111m notizia. pubblicata nelnumero di settembre dello Spcdalic,·i:

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