Critica Sociale - Anno II - n. 1 - 1 gennaio 1892

12 CRITICA SOCIALE \'Orso o <'ho impor1ano consoguentemcnfo un contenuto di risposto molto dh•orso. Alla prima si rispondo clot- 1,·i11al111c11tt: alla seconda. 1loi·!Ca,iie11te. Essendo dunque inesatto il punlo cli ,•isla, diremo così, cscglitico del signor Dofllno, ne conseguo neccs– sariamcn10 ch'egli insista n rar parlar mo, menti-o io non mi sono ingegnato che a. rar 1>arlaro lo dh·crso scuoio c!lislenti. Anche tu rilornsti questa inesntlczza o ti ringrazio dolio noticino tue sottoposto all'articolo. lo non ho mai mru;so in un fascio Saint-Sinton. Fou– ricr o Marx. Ilo dello soltanto che nello di;;puto odierno - per esempio, sulla distribuzione dei protlolti - lo ideo di tutti o tre sono implicato in una steSJ;amischia, la mischia cho si dibatto llalto vario i-cuoio esistenti. Ilo accennato alla mi!!chirt. dolio ideo qualo a.v\'ieno. E 1>010\'0 non u.cce11nnl'lt1, ~nand'essa ~i affaccia come un fallo, un fenomenosoc1aloo storico! SC:;l~~cin: l~~fjis~~!1t1~ccl~~;~1~è~ c:p•~~~ :• ~ l~~ •:~ amb1on1o, di esperienze o di studi; o sono, non roso:o al1ro, fenomenidi tompcr.unento,fenomeni psichici. lo 11011 ho menomamentogiudicato il Miu·xismo:ho accennatoal come si manifesti nella.\'ita.militante dolio scuole. Non ho mai dotto che esso strologhlsugli 011.li • namontl sociali del futuro. Lo so bcni~simo:ess o, noi socialismo, po11a una nota scicntiftca rigidissima e quando tonto. il futuro non ,,a 11iù in là. dello ipote5i. :\la se il Marxismof1L dello ipotesi, ci sono altri so– cialisti cho ranno dei dogmi. E perchè non dirlo, so si tratta a))punto di esporre quel cho dicono lo vario scuoio socialiste 1 A mo pare cho,dato l'inlonto obbiettivo doi mieiar– ticoli, 111m !!olaquestiono Importante ~ia po ssibilee d è quella da to accennata nella tua prefaziono ,cioè.se sia stata osattamento colta. la , 1 erità oggetth•:~, o so in\' eco io ,·oda, nella genesi socialista., il mttWplo, mentre non c'è cho l'uno. o. GNOOC111-Vus1. Il modopiù spiccioper abbonarsiconsl1tenelmandaredue cartolinevaglia da l. 4 all'Ufficiodella CRITICA SOCIALE, PortJc1 GalJerJa, 23, M1- lano (scrivere chiaro l'indlrlzzodel mittentee Indicarese si tratta di nuovoabbonatoo di semplicerinnovazione). Per Milano gllabbonamenti al ricevonoanchepreuo la Libreria Fratelli Dumolarcf, corso VJtt. Em., 21. IL SOCIALISMO E LESUE SCUOLE lii. 3.• t.u. 1•011ttca. La questiono 1>0litica:- ecco la questione ir1·i– tata cd i1·1•itantoper occollcn1.a;la c1ucstionoaffetta da neHOiòli,inrcrma di isto1·ismo cro11ico. E tutto <'iò,JX'l'Chòpoi-ta con sO un lungo stmscico di voc– chie 1·11gf:'ini e cli il·i-anciditodiafribo; po1·chO qu(l!)to stl'aseic·o i11gcno1-ao<1ui,•oci,malintesi. into1·p1-cta– zioni erronee, J)Ottcgolc1.ii,an•orsioni pe1-sonali. insinuazioni, calunnio; /)(H'Chò essa ,•i gclta sul cammino un ginepraio ( i tranelli e di trabocchetti, un ,·es1:..1io di invidio o di ambizioni. di p1-c1>0tenzc e di 8oprusi. E più cho mai la quistiono politica agitasi oggi, perché è cnti~lto in c.1m1>0 un nuovo elemento di vita pubblica: il Socialismo. Prima di proseguii-o importa dis sip;u-o un equi• ,·oco. che ha ancora lai-go corso in mw.io ai demo– cratici 11011-socialisti. Non ò vero - come cs._<:.i asseriscono - che v'ab– biano socialisti indinO,·enti di fronte ali::~politica; ~;:~ ::~:~ ![ 1:1 •;=11:~1 , 1~i~1 1 ~1·~~f~~~'.~~ni,c1c\~i~t~~J run1.ioni,delle sue emanazioni. Nella grande questiono sociale è pur compreso B teca Gin> B1an o ~!o,~:·o1~~~;n1~ui~!!bic<f~,~ t::~s~~~:.~~~a~ u:;o,~i;tl~~!~~ scu,-a infatti. )ola c·è modo o modo di occ11rh11-si d tale problema. Si occu1>.1110 del p1'0blcma politico i comunisti pul'i, ma. per d:u-gli uua soluzione 1>0sitiva1-adic..11- mcnle divc1-sada tutte lo soluzioni passato o pre– senti. Oli anarchici pm·i se no occupano pm· ossi, ma non por dai·gli una soluziono J>OSitin,. bensi por ·fal'IOscom1:,;.u•iro ;vldi1·ittu1;_1 dalla vila publJlica. Es.si lo c1'C'lououn l>l'Obloma, che 01·mai non l)UÒ am– mettei-e che una soluzione sola: la ncgati\·a. Sotto •1uc.-sto aspetto essi 1>:u·ificano il problema politico :ti p1·oblc111::l~,,01igioso. L'tmo e l':tlt1'0 11011 de,•ono pila csso,·c clementi di vita pubblica, e quindi la politica bisogna disr.t,·la, disfo1fa 1-adic.1\n1cnto. No - soggiungono i comunisti pu1·i - la !lOli– tic..1bisogna l'ifal'la, 1·irarla 1-adicalmontonuo,•a. Dunque. tutH d'accor<loi socialisti nel non volere. 110 la politic.1 che fu, nO la politic.1che è, o ncppm· quella che l)1'0'lispongono i p:ll'tili democratici ,!ella borghesia. M;\ gli ana1'Chici- come abbiamo dello - spin&ronopii1 in 1il la loro negazione, e negano ogni o <tu:.\lunquoJ>Olilica, pel'chè, <.'Omunquo ralta. è, per ossi, tm rocolaro di ..11nbizioni.una formentazione di dispotismi, un scmo111 ...1io ili corruzioni o, por lo ~1~!~• ~~g,i~'~!~t~~~i~loè.~~/ S~~f1~1~1 ~~~~fl~ t1':'lbocchcttoconviene distruggo1"0addirittu1':'l il t,-a– bocchotto stos..>10. Pe1·ciò essi :wrnrsano o combat– tono J'clctto1<-1lo 1>0litico. l'olclto1-ato:11nminisllM.1ti,•o, si astengono da ogni lotta elettorale. condannano ogni intcr,·cnto nei Parlamenti o nei Consigli co– munali e provinciali. 11011 v~liono iugc1-onzc,nO l~lf~i1 1 ,~~,!~~n~i~~:\c~~1{~~1/ 0 f~~W 1 ~~~;1;~t:•~li~~i fa uso la 1>0lilica.Hanno della 1>0\iticalo stesso or1-01-che i c1'Cdcnti cattolici hanno dell'inrel'llo; nessu n patto con Luciroro; guor1<-ta morie. son1 .. '\ <1ual 'licro.in tutti i modi, in tutti i luog-hi, in tutti i mo menti! O gni Stato ò un masso di piombo sullo ;l~ll~~~;I lv~:~ ~J~;'J~:;t:~mÒot ~g1~ 1 t& :ci:~~l~;l \~~!Il~ di catene; ogni legge uua b..1 \1.al JJiedc. La poli– tica con tutto le sue manifos t.\1.i onigiuridiche o legislativo 11011 è che una tirannia dolruomo sul• ruomo. la tirannia di una classe su :1lt1·0 classi, o J)Ol'Ciò de\•·cssoro perseguitata, assalita senza trogua, nno alla sua do(lnitirn scompa1:sadalla socict:ì. A questo inesorabile pessimismo anti-\>Olilico i comunisti pu!'i 01>1>0ngono il 101-0infless1llilo otti– mi'-mO politico. Il futu.-o loro ordinamento idc..110 1>0litico ò la os1)lic..-i1.iono di un'autorità. bcnenc..1., o ~lf,:~~a 1 Ì 1l~ 1 ~11m~~i~i ;t~.~ntr~1i~?c..1TT'~t~~;1~;;;~ ò tuttavia una polilic.1 positi,•a, 1-calo,costituti,•;\. Poi· essi si fratta - come dicemmo - di l'irada la politica, da cima a fondo, non di disral'la. Non la erodono un male e llOJ>1m1-c un poricolo, quando fatta d..1comunisti ,·c1·1,che la i-uffraghiuo, natu- 1·almente, con un'all1 educazione morale, con una coltura mo,•alc novella, como dice la scuola di Fom·ier, la scuoi;\ detta socfctarta. Essi insistono che la scuola comunista, se ,•emmento è t..1lc, do,•e l'ir:.u-c la coscicn1.a,o che, colla coscicn1.._'\ rifatt..1, non si dc,·c temer-o di sò stessi. Perciò non rifug– gono di entrai-o in ambienti gu:\sti, siono pur anche Parlamenti, imrxwocchè sono rormamente convinti di 1)0SSe<lc1'0 nella 101'0oduc..11.ionc, nel loro C:H<-tl: terc, l'antidoto contro lo emanazioni ,•onoflchodcgh ambienti cor.-otti. Se certi uomini possonoco1·1"0m– po1-siin ambienti inretli, non vi !li dove co1·1-omJ)Ol'C 11comunista, so ò tlm•,•01'0 tale; o come chi sa nuo– tare ncll'acc1ua.non vi si annega, così un comu•

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