Critica Sociale - Anno II - n. 1 - 1 gennaio 1892

B Il CRITICA SOCIALE e Chi lo crederebbeT Fra le quattordici univenità nostre di prima classe se ne trovano ben sette sfornite di proressori titolari di 1-~ilosofl& del Diritto. Tali sono quello di Jtoma, Pisa, Bologna, Pavia, Modena., Siena e Catania.. e TrMtandosi di una cnttodra di rondnmcntale impor- 1anza nell'insegnamento dolio. giurisprudenza, il ratto ò i:~~~ 0 e !~: 1 ~!!"~;1.!~,~ ~lol 1::' :r:c\1g:f~o~~i:1 11~~ r~!f!i~ docadonr.a degli studi ftlosoflel del diritto, ci risen•iamo cli to1·n11rcl sopra. ,. Il fatto ò dcplore,·ole abbuhmza; e 11enz'cssere pro– feti si può p~iro che.,continuando di questo passo, I gio,·ani studenti dello un h•ersl1à Italiane saranno co- 1trot1I ad andare a.1res1er o v.er l'ar o I loro studi. L"in– seguamento unh·ersitario, g ià ,·olt o al declivio, finirà. J>erdiscreditarsi del tutto. U!'i' A.)I.ICO DELLA. SCUOLA. I gio,·ani italiani pur troppo -1· e Amico della scuola» 11011 si lusinghi - in generale non amlrnnno all'estero, o non sarà. l'ultima dolio rngionl questa: cho nulla di\. ,~ ,•odoro - J)arliamo semJ)ro In generalo - ch'essi si nccnJorino tanto per la fortuna dogli studi o della col– tura. I più danno la caccia al dlplomn, prima, come poi la daranno al cliente. )la so non andranno, in generalo, alfostero, ciò non vorrà dire cho non acquistino un concetto sempre più ,•ilo della commedia dell'insegnamento uni,·ersitario. Koi ricordiamo i nostri studi legali - dello altro 1-~acoltà non ci arrischiamo a dìscorrcro - e ricordiamo di non a,•er mal buttato cosi male Il nostro tempo come a flllCIIO lezioni. Ricordiamo de' 11rorossori di diritto, ca• rlchl di sup))lcnze, che leggevano por anni cd anni interminabili rascicoli di lozioni ch'cssi ave, 1 nr10 ercdi– fnl I tlal loro J)rcdccossori nella catlodt•a - o che gli stu– denti a loro volta si 1rasmotic,·ano di generazione in gcneraziono - cd era tanta lll mlsorla dell'ambiente, che quei ))roressori non dOSlM•anonè reazione nè bia– simo. Per axcre i banchi gremiti si ser\'h•ano dello scu– discio dell'appello .._ L'armento uni\•ersltario a\'en cosl poca coscicnu di dignità da 11rcstarsi a.Ila scudisciata. E a memoria di studentesca era sempre stato lo stesso! Volsero in meglio i tempi o I costumi uni,•ersitari in r1uestl pochi anni! Co no inrormlno, se mai, i nostri nmicl studenti .... o saremo Iloti di registrarlo. LA. Omt:ZIO:SE. PESSIMISMO lì SOCIALISMO Ad un ,·olumeuo - Sociafitmo - del senatore An• gelo Marescolti, Olindo Ouerrinl, Il sensuale poeta delle 1-'oltuma, ra precedere :ma sui. lettera, calda, vibrata, irruento sul Pessimismo. A srrondarlo della bellezze della ro11na,lo scritto dello Steecholti si riduco a dire cho l'csporlmcnlo d"un as– sotlo soclulo ))iù giusto, verso Il qm,lo s'avviano i po• poli, stanchi dello inrumio dell'oggi, non ci darà. neppur osso la vita. rclico, essendo Il mulo od Il bono ir1•evo– cnbll111cntocollegati nll'cslstonr.a. nostm. Nou mutar di regimi J>Olilicl,di sistemi oconomici potranno adunquo tranquillaro lu. misera umanità che anzi, raffinandosi, acquisterà una più IM'ga capacità di soffrire. Con..111ta. dalresperienza, l'umanità donà ania.rsi al– l'cstlnzionc, unico scamJ>0do' suol tormenti. Co l parla. il poeta e dal suo 1mnto di vista astratto questo disperato pessimismo ha una doso di ,•orità cho ù im1>0ssibilonegare. G o.B Il dolore ed il male penlsteranno sempre, percbè sempre dureranno molte delle loro causo ratall. Le dlsilluslonl doll"amoro, l'angoscia della morte dei nostri cari, la tema. della morte nostro., i morbi, le spe– ranze ~·ustrato, l'inclemenza dolio stagioni, l'orrore delle tomJ)osto scroscianti sulle messi e sul ca.m))I, od altre od nitro coso funeste 1>rosoguirnnno noi 80COII ad nma- rogglarcl la vita.. ' Anche nel giorno in cui ai poveri sarà. data. la parlo che ora dh•orano I parassiti oziosi, e la rebbre del gua,. dagno non arderà più lo nne dell'uomo. o la donna non sarà più calpestata. o derisa, e I& guerr& non in– triderà. di lagrlm o e di sa ngue le campAgno lussureg• glantl, o saranno onora .te o rispettato la scienza ed il lavoro, In quel giorno si afl"ermeranno tultuia, 0-11 lo genti, dh•cnute più buono e ph) miti, Il dolore cd il malo. Tullo questo, erodo, ò o devo essere nello con,•lnzioni di chiunque non si J>asca di rantaslo o di so,:i-ni. Ma da ciò, a non sperare cho noll'arrlvo dell'ora. so– lenne In cui lu. terra. sia spoglia dogli abito.tori suoi, J>Crchi 11011 ha gli slanci ,·ortiginosi del poeta, cl corro e d'assai. Il pcsslmlsmo del Gueninl, esagerato, 1pccl&lmento nelle sue conseguenze. costituisce, come ben disse il Xiltl nella Scuola po,itica, e una r111a concezione della vita•. E tanto più ruor di proposito sta quosto lamento in ca.J)Od'un libro che si intitola dal Socialismo. Maggioro o minoro che sia la probabilità. che hanno lii conver– gere 1101 l'u.ttl lo toorio socinlisto, corto è che osso ci pl'omot,tono 1'1wvonto d'un mondo in cui Il dolore od il malo J>orderauno tanto di sò do. poter essoro tollerati o compensati dal ))iacero o dal bene. Non JJlt\ in quel mondo l!Llotta feroce di uomo con– tro uomo i•er Il ,,h·ero quotidiano, o non JJiù la prepo– tenza. del rortl contro i deboli, e la cieca mano del caso, dlttributrice iniqua degli onori e delle rortune. Allon. moltitudini di l&Yoratori godranno lntlcro Il f'tuUo delle proprio ratlche ed il dolore ,·edn\ mancarglisi quella alleata. terrlbllo che è la paura del domllni. I padri o lo madri non paventeranno più la l'nmo poi loro figli, nè che f)uostl ,·ongano loro raJ1itl por l'ozio dolio ca– sormo o l'01TOro dello battaglio. I giov11nlo lo fu.nciullo, s,• lncola.tl dttllu. tirannide economica. o dal Jlrogiudlzi di clllSSO,obbediranno soltanto alla sacra spontaneità. del• !'a.moro, o dalle libero unioni nascerà una prole più vi– gorosa e pili beli&. SO arriverà. questo auspicato mutamento sociale_ il ))CISimlsmoavrà molto perduto dello 1ue ragioni e l'u– mano soffrire non l'arà più maledetta 111. •itL È cosl che Il socialismo o il pessimismo tendono ad elidersi, o se Il Ciuerrini prova a buon diritto una pro– ronda sftducla del J>rcsento, non del pari ha da pro– \'a.rln.por un futuro che, ove sl avveri, vedrà limitati o di molto I trionfi del dolore e dol malo. La.Sl)lendida lotlcra. del C:UCITinl, ho scritto, ò posta como l11troduzlo110 &d un volumetto - Sociali,mo - del senatore MarescotH. Jo non mi l'aceloqui a discutere Ilcontenuto del tenue libro che è veramente una gracile creatura appetto al suo nomo di colosso. )li indugio sol:uncnto a constataro corno quel ,•ilupcrato d'un e Soclali,mo » che pareva, non sono ta.nti anni, l"eticbctla d'un' associazione di mtilfattorl, si ,·a inoltrando ogni di cd acquista terreno

RkJQdWJsaXNoZXIy