Giovanni Marzetti - Versi recenti

4 Del cor lagrin1e in volto ! a viso asciutto Larga vena di pianto in cor dischiusa, È miracol d'amore, e di sventura. Similemente il ciel splende di luce Amorosa, nell' ora in che di contro Al dechinato sol su rubiconda Pendente nuvoletta appar la Dea Che le pensose alme governa, c il queto Lagrimar che da casti occhi le piove Brilla nel riso del perdon d'Iddio. ' Tra breve un fuoco mi si parve agli occhi , Che dal negror di tenebre condense Muovendo, squarciò l'etra, al suoi piombò_, Percosse a nudo avello, espanse un rubro Raggiar di fiamma, e sì vestinne il sasso , Che bianco, e sculto a scheletri, rifulse Fere in1magi di n1orte, e di spavento. E là, gridomn1i il cor, là traggi, vola, E con1e vuoi tua sorte_, e Iddio ne accenna, Scendi tra r ombre a interrogar gli estinti. Sursi, e securo in volto occupai l'urna. Scoperchiata, profonda ! .. Eppur di luce Fioca cosperso, e ne'scaglion tagliato Di livida petraja era un sentiero Che ad ima parte discendea. Lo tenni, Lo corsi, e quello cupo, cupo, sghembo, J..Jubrico, e in se medesmo tortuoso, lntombommi con esso. Oh qual ridico Miserabile vista ! Ahi qual ragiono Argomento d~ orrore e di pietade !

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