Bartolomeo Vanzetti - Lettere sul sindacalismo

l'infame proposito, sta ad indicare l'enorme pressione in contrario che faceva la classe capitalista d'America e la sicurezza che in ogni caso non c'era da temere rapresaglic da altri governi, data la solidarietà di classe che esiste tra gli clementi reazionari come mezzo di reciproca difesa. Nella prir;na ora del 23 agosto 1927 Sacco e Vanzetti affrontarono l'clettrocuzione serenamente, dichiarando ancora la loro innocenza e la loro fede nell'anarchia. Essi parlavano ancora ai milioni di uomini e donne che si erano stretti in ispirito attorno a loro da tutte le parti del mondo: perchè da quell'immensa tragedia apprendessero a meglio conoscere il nemico, a non desistere dalla lotta, a non perdere la fiducia nella giusta causa abbracciata. Negli ultimi sci anni della loro vita, Sacco dal carcere di Dedham, Vanzctti dalla prigione di Charlestown, avevano comunicato col mondo operaio attraverso le lettere che ci rimangono numerose a testimoniare la loro semplice e grande anima. Non erano essi dei « lt!aders » e non si atteggiarono mai a tali: per questo essi possono meglio di altri rappresentare l'essenza della personalità anarchica, che consiste nella chiara coscienza dei diritti e dei doveri dell'individuo in seno alla società, nel sapere assumere con decisione e prontezza posizioni dinamiche per la cman• cipazione sociale senza coartare l'altrui personalità. Il giorno in cui l'Uomo, superate le vecchie idolatrie, cercherà nella Storia le tappe fondamentali della propria ascesa, si accorgerà che queste non sono state segnate dai cosidctti grandi uomini, ma da una immensa schiera anonima di cui solo un'esigua parte assurge accidentalmente alla notorietà. Un Alessandro, un Cesare, un Napoleone, poterono compiere le loro gigantesche (seppure non lodevoli) imprese, sfruttando l'opera di innumerevoli esseri assoggettati in una maniera o nell'altra al loro volere. Individui come Sacco e Vanzctti (e tanti altri lavoratori rimasti ignoti e di cui essi sono il simbolo) hanno operato giorno per giorno alla realizzazione di una vita più altamente umana, affrontando di persona, con le sole proprie forze, l'impari lotta contro le bestiali forze retrive, dando tutto di sè non per procacciarsi dominii od onori, ma per la libertà cd il benessere di tutti gli uomini. Questi sono i veri giganti nelle lotte umane! Lo sentirono forse per un momento le folle pervase di orrore e raccapriccio che protestarono rabbiosamente davanti a migliaia di consolati, ambasciate e case di commercio americane appena sparsa la notizia dell'clettrocuzione di Sacco e Vanzetti. Lo dimostra l'eco non ancora spenta nel cuore degli uomini liberi di tutto il mondo e tra la gente d'America di cui è testimonianza l'opera monumentale uscita nel 20° anniversario del supplizio ad opera dei proff. G. Louis Joughin ed Edmond M. Morgan, intitolata: « L'eredità di Sacco e Vanzetti ». 10 Biblioteca Gino Bianco

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