Bartolomeo Vanzetti - Lettere sul sindacalismo

l'accusa. Ma cosa potevano le irrefutabili prove di Moore, le vivaci proteste di milioni di lavoratori, contro un mondo ostile per principio? Attorno al caso Sacco-Vanzetti si svolgeva la lotta tra reazione e progresso sociale, tra due mondi che non potevano avere un linguaggio comune per intendersi. E gli uomini della cultura non capirono allora, come non hanno capito ancora, tranne rare eccezioni, che NON BASTANO LE LE PAROLE A FAR TRIONFARE LA VERITA' E LA GIUSTIZIA; che non si poteva ottenere la liberazione dei due processati per il tramite di una istituzione nata e sorretta da una società che condannava in partenza persino il pensiero di Sacco e Vanzetti. Questi per di più non fecero nulla per ingraziarsi il giudice e la giuria: esposero le loro idee politiche con orgoglio e chiarezza, e più volte sottolinearono con sonore risate le assurde formalità della Corte. Il verdetto di condanna emesso a Plymouth era stato creato ad arte come un pregiudizievole precedente penale; e poichè per volere della Corte i processi dei due anarchici furono abbinati, esso agì anche a detrimento di Sacco. Moore pensava che avrebbe facilmente potuto ottenere l'assoluzione di Vanzetti sol che avesse insistito sul fatto che la prova indiziaria su cui si basava l'accusa era troppo inconsistente. Sapeva però - per la conoscenza che aveva delle aule giudiziarie - che in tal caso non si sarebbe in alcun modo salvato Sacco. Non perchè a carico di questi fosse emerso qualcosa di più positivo, ma perchè la sovreccitazione degli animi, l'odio politico ed il prestigio della magistratura richiedevano che almeno un colpevole in ogni modo ci fosse! Egli lasciò decidere a Vanzetti il quale rispose: « Salvate Nick, egli ha moglie e figli>>.Così il dibattito si protrasse fino al 14 luglio 1921, tra sconcertanti messe in iscena della Corte, impegnata a fondo a non mollare le sue vittime, e sostenuta da un grande apparato di forze militari, nonchè da una parte considerevole dell'opinione pubblica della quale essa aveva saputo aizzare i sentimenti più retrivi. Pur non risultando dal dibattito che « una presunzione di reità >>che facilmente poteva essere confutata, i giurati emisero un verdetto di assassinio in 1 ° grado per il quale, secondo le leggi vigenti nel Massachusscts, Sacco e Vanzetti dovevano essere condannati alla sedia elettrica. Nel suo rapporto al governo di Roma, il Console italiano, che aveva assistito a tutto il processo, scrisse: « Neppure l'ombra di una prova fu presentata contro gli imputati, i quali sono stati condannati. per odio politico e di razza ». La stampa proletaria di tutto il mondo si sollevò contro l'infame verdetto, e le organizzazioni operaie domandarono un nuovo processo. Il Comitato di difesa pro Sacco e Vanzetti riscosse appoggi morali e materiali da parte di molte associazioni operaie americane, di Unioni indipendenti, Società politiche e di Mutuo Soccorso. Una serie di dimostrazioni, proteste 8 Biblioteca Gino Bianco

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