Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 51 ·-·-- essere modificate per l'aumento notabile del patrimonio zootecnico di questi ultimi anni, mostrano che anche le terre a pascolo non sono sempre un gran danno sociale. Il creduto antagonismo tra il prodotto lordo ed il prodotto netto, trova una mentita nei fatti. La storia dell'agricoltura ci mostra come la cultura intensiva si sia a poco a poco sovrapposta alla cultura estensiva, e questa, man mano che i popoli hanno progredito, è stata abbandonata e sostituita dall'altra. Come mai i proprietari si sarebbero indotti a imprendere questo nuovo e perfezion:ato genere di cultura, se non ci fosse stato il loro tornaconto? Questo fatto che non è dovuto all'intervento dei poteri pubblici, ma al libero giuoco degl'interessi, non potrebbe punto spiegarsi, se non ammettessimo quel che è stato con molto I. senno osservato da P. Leroy-Beaulieu, che « in generale, l'interesse del proprietario è di produrre il maggior prodotto lordo possi_bile; e che, sebbene il prodotto netto non cresca proporzionalmente al reddito lordo, non lascia, in via ordinaria, d'aumentare in modo assoluto, quando pure non cresca relativamente a quest'ultimo >> (I). *** Un'ult-ima obbiezione ancora è sollevata a nome dell'economia politica contro l'appropriazione privata del suolo. (1) Essai sur la répartitùin des richesses, p. 131. B.bl oteca Gino Bianco

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