Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 35 - comune proptietà della terra, bisogna non solo abolire la proprietà individuale ma anche la comunale, la nazionale e qualsivoglia altra proprietà, per mettere tutto nelle mani del genere umano se:nza distinzione di luoghi o di schiatte. Il collettivismo internazionale sarebbe così l'ultima parola che si dovrebbe necessariamente accettare. Ma di fronte ad una enormità 4i questa fatta, si spiega il perchè una gran parte dei sociali'sti prefe,. risca fare di meno della logica, anzichè spingersi ~d un'ultima conseguenza che mostra i caratteri dell'impossibilità pratica e della vacuità teorica. * * * Un'altra accusa mossa contro la proprietà fondi aria sta nell'assenza di un titolo valido a legittimarla. Il titolo filosofico, ossia il diritto innato nell'uomo di affermare il suo dominio sulle cose esteriori, diritto che germina dalla necessità della sua conservazione e dai · bisogni complessi imposti dalla conservazione sia individuale come familiare e sociale, è semplicemente un potere che non si trasforma in un effettivo esercizio senza un fatto che costituisca il fondamento giuridico della proprietà. Per i patrocinatori della nazionalizzazione della proprietà rurale, questo fatto sarebbe il lavoro. Ciò che è prodotto del lavoro, può essere oggetto di proprietà individuale, e poichè la terra non è una creazione del lavoro dell'uomo, non può esBiblioteca Gino B anca

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