Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 151 - risponde, « tutto al contrario. La famiglia del contadino è sempre più numerosa che quella del borghese. Il picèolo proprietario ha bisogno di aiuto pei lavori leggeri; per lui i figli cessano di buon'ora d'essere un peso, ed egli ne trae facilmente utilità. Basterebbe citare come prova il Belgio {r), dove la divisione della proprietà è più grande che in Francia, e dove è più rapido l'aumento de1la popolazione» (2). (1) E nctevole la differenza della natalità fra le due stirpi di cui è formato il fOpolo belga. • Nelle provincie fiamminghe, note per la loro inconcussa fe<leltà alle tradizioni cattoliche, la natalità è in continuo aumento: nelle vallone invece, invase dall'anticlericalismo francese, va sempre più diminuendo: onde nel 1906 si potè fare il computo eloquente, che per 100 bambini valloni nati in un anno ne nascono 160 fiamminghi ... Sopra 1000 donne maritate nelle provincie fiamminghe si contano in media 267 nascite ali' anno; nelle vallone non più di 161. E nella provincia di Liegi' si hanno annualmente 1000 matrimoni in più e 10.000 nascite in meno che nella Fiandra occidentale; la media annua delle nascite per 1000 abitanti vi è discesa da 23,2 nel 1901 a 16,3 nel 1908 I In una parrocchia di Liegi dove nel 1888vi erano registrate 204 nascite, di cui 9 illegittime, non se ne ebbero nel 1908 che 90, di cui nessuna illegittima. • Insomma il Belgio si divide nettamente in due, a riguardo alla fecondità come in riguardo alla stirpe e alla religiosità: i fiamminghi religiosi e più fecondi, i valloni meno fecondi, perchè ammorbati dal veleno dell'apostasia francese; e questi tanto più privi di figli, quanto più vicini al1a Francia per posizione geografica e per comunanza d'idee e di tradizioni •· Civiltà Cattolica. Lo spopolamento progressivo delle nazioni civili, 21 agosto 1907, p. 398. (2) Nouveau Dictionnaire d' Économie politique. Paris, Alcan, 1900, voi. ~0 , p. 695. Biblioteca Gino Bianco

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