Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 123 - liberi dagli interessi della politica, parlano il linguaggio rigido e freddo della scienza? *** Raccogliendo adµnque, in uno sguardo sintetico, quanto abbiamo detto fin qui su la grande e su la piccola proprietà, crediamo bastevolmente giustificate le conclusioni seguenti : r0 I vantaggi economici, sui_quali contano tanto i banditori della grande proprietà, sono incerti .e discutibili. 2° Gli inconvenienti economici della piccola proprietà, ridotti al loro valòre, non ne dimostrano punto l'inferiorità assoluta, e per lo più dipendono da condizioni di « ambiente », le quali potranno sopprimersi o modificarsi.- 3° Nè le prove appoggiate su considerazioni a priori, nè quelle fondate su dati di fatto consentono che si dia in genere la preferenza per il rispetto economico, a l'una o all'altra delle due forme. Ed allora eccoci ad una conseguenza di rilievo. Dicemmo fino dalla introduzione di questo nostro lavoro, come il criterio precipuo che deve preSiiedere nel determinare la distribuzione fondiaria non deve, nè può essere altro, che la sua « funzionalità » economica. Ma quando il fattore economico non è, come nel caso nostro, evidente, ma lascia incerti su quale delle due forme venga egli assicurato, allora nessun dubbio che sulla bilancia oscillante del giudizio bisogna far valere altri pesi. Anzi, dato pure che la grande proprietà dimoBiblioteca Gino Bianco

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