Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- roopotrebbero autorizzarci a dichiarare la superiorità economica della piccola proprietà sulla ,grande, ma se non altro provano che essa non è poi quella fonte di miserie e quel· g,ran pericoio per la produzione che alcuni sognano ingenuamente. Inoltre non bisogna dimenticare che l'impiego delle macchine in agricoltura è ben diverso da quello dell'industria. In questa possono adoperarsì macchinari giganteschi che risparmiano una g,rande mano d'opera; ma nell'agricoltura (ad eccezione dei lavori· preparatori di bonifica) non possono usarsi che macchine a pochi cavalli. Per erpicare, sarchiare, seminare ·non si domandano grandi sforzi. E di più una macchina agricola, se sopprime dei lavori, ne domanda degli altri, perchè possa essere bene adoperata e non sia frustrato il suo sco.po. Il risparmio adunque che le macchine possono effettuare (quando possono essere adoperate) è tutt'altro che quello dell'impresa industriale. · *** Ma i difensori del latifondo assicurano che solo il grande propri~tario è nelle ~ondizioni vantaggiose per utilizzare i vasti poderi e spingere al massimo l'efficienza produttiva del suolo, perchè, come notammo nel precedente capitolo, può dispor.re del doppio capitale, il capitale-denaro, e il capitale-intelligenza, o almeno, non suole esserne Bibl oteca Gino Bianco

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