N. Fulvi, G. Manuzzi - Trattato della messa e della maniera di asssistervi ...

~5~ « menlovato>nell' opera del suono , s' avvicinano a (( qualche grado ». Che poi queste operette fo ssero spogliate dagli Accademici, appar manifesto dagli esempi che si leggono nel Vocabolario alle voci Annunziazione , e persona, tratte dalla prima : Ammitto> e Còrdiglio, tratte dalla seconda, con questa abbreviatura: Zibald . Andr. come vedrefe dalla Tavola che ne porrò in fine> seguita da altra di quelle che vi si potrebbero tuttavia allegare. Quanto all' autore di esse> nulla, mio caro ed amato Canonico> posso dirvi di {ermo> non avendone trovata traccia sicura> nè avendo qui> lontano da miei libri>e dalle librerie da ciò>modo di far 1naggiori e più accurate indagini. Ben ho osservato e/te . i moderni Accademici, nella Tavola della quinta impressione ( di cui sono già fuori sei dispense)> assegnano a un Frate Galgano da .Massa di Maremma dell' Ordine de' Frati Uinori (ch' io trovo aver fio- . rito nella seconda metà avanzata del secolo XIV.) gli Ordinamenti della Messa, ch' io stampai per la prima volta>dietro alla Meditazione sopra l' arbore della Croce, nell' anno 1836,; e li dicono parte di un' operetta, che ha per titolo lsposizione, ovvero Ordinamenti della Messa, dettata dal Frate suddetto; la qual operetla> essendo mutila nel codice da loro allegalo, resta , soggiungono, intieramenle compiuta col frammento che di questi Ordinamenti fu pubblicato dall' abate Giuseppe l\1anuzzi nostro accademico. In che consista propriamente questa Jsposizione io nol so> nè m' è dato di conoscerlo per ora. Ben reggo che gli Ordinamenti della Messa da me dati alla stampa sul Testo Chigiano (quello ùtdubitatamenfe che {a del Riscaluato, cioè di Francesco Mari.·w~zi ) >

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