N. Fulvi, G. Manuzzi - Trattato della messa e della maniera di asssistervi ...

~ 12 ~ dinanzi alla divina Maestà: c allora pensa che gli angioii sempre dicon così. E con gran divozionc, con tutto il quorc, c con tutta la mente tua starai (1) chin ;1 lo a questo canto così dolcissimo. E il nostro SignQrc Gesù Ct·isto viene in sull ' altare come il pre... te dice. que ll e parole della segreta a ciò ordinate, e allora guarda il tuo Signore: con tanta riverenza gli r endi laido c gloria (2) alla sua mi sericordia, e alla sua benignità, che s' è degnato di discendera a noi miseri e indegn i di tanto beneficio. E allora pensa ehe con lui sia tutta la c01·te di paradiso. Allora e tu ti riempi di giocondità, e d' allegrezza in nel tuo quorc , imaginando la carità del suo viso, el (5) quale è bellezza degli angioli del pat·acliso e bealo. Poi che egli è posto in sullo altare, con grande umiltà ti rendi in colpa (4), e digli tutte le tue mi~crie, e nicissi tà (5) in te medesimo: che egli è venuto per consolarci , se da te non rimane (6) ; c di quello ci ammaestra il prete, che ivi a poco istante e' dice il patcrnostro, como e' l' ha posato in sullo altare; in nel quale si chiede a Dio ogni nostro ce.lestiale bisogno per l' anima, c per ' l corpo. E così anche noi lo dohbiamo dire , e pensare che noi favelliamo comc fi gliuoli al padre. E poi dice : Agntts Dei. c questo (1) Starai. Il testo lta : e stare tanto. (2) Cioè Iaude c gloria. (3) Vedi la nota 1. pag. 11. (4) 1\cndcrsi in colpa, bella maniera per Dichiararsi , Confessar• si colpevo le. (5) Cioè necessità. (G) Se da le non rimane, cioè se tu non sci cagione che ciò non scgua1 maniera be!tissima da oggiugnersi at Vocal)otari o.

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