N. Fulvi, G. Manuzzi - Trattato della messa e della maniera di asssistervi ...

~157 ti debbi recare alla mente (1) tua in grande divozione, pensando che quello agnello, che ène dal prete offerto, nel sacrifizio dell' altare, a Dio Padre pcl' te, sonando al macello della Croce, sanza niuna contenzione ; e così tolse le peccata (2) dal mondo. E poi , quando si comunica il prete, ahbia per ce rto, se tu fossi buon cristiano, quel la comunione sarebbe grande refrigerazione (5) all' anima tua ; però ch e 'l prete fa que llo uficio in persona di tutti i fedeli cristiani, e potresti essere sì acconcio che tu n' aresti parte meglio di lui. E po' q uando il prete è comunica to, sì dice l'orazione, c priega l' altissimo Iddio che accetti il sacrificio della sua chiesa, e di tutto il suo popolo; e così debbi tu pregare il Signore, che riceva l' orazione tua, c il sacrificio di tutti i fedeli cristiani in sua laldc e amore' c a nostro crescimen to e grazie c virtù. Poi, quando il prete dà la benedizione, tu ti J ebbi inginocchiare e riceverla con gran fe sta, imperò che si spengono in noi i peccati veniali, per la benedizione che dà il prete dopo la Messa. Poi sì ti debbi inginocchiare, e render lalde c grazie alla divina bontà, che t' ha dato grazia di (2) Recarsi alla mente una cosa, per Rammenlarsela, Ridursela a memoria, è maniera assai vaga . (5) Quest a desinenza in A, nel numero del più, a yuisa de' neutri latini, n on è infrequente negli antichi: e l 'Alighieri l' usò in questa stessa voce, come avvertii nella nota 2, faccia 2 '5 delle Quat - tro Leggendo del B . Iacopo da Varagine. L' usò altresì in esordio, dicendo : Pm· Aynus Dei eran le lor esordia ; al qual esempio, riportatu nel Vocabolario, potrebbe accompllgnarsi il seguente di Ser Gorello : Pac~ c giustizia fur le sue csordia. (3} It testo ha storpiatamente rcfrcosionc.

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