Luce Fabbri - La strada

23 misura? e neppure solo: come sopravvi~re aliiieno ideologicamente? - ma: qual'é la linea d'azio-ne da se,guire per prepasare, in seno a,i prossimi cataclismi, l'azione futurn in s·enso federativo e antistatale? La distinzione puo sembrare sottile, ma é necessaria. Infatti il rifiuto di prender posizione sot,o una delle d-ue handin·e che colle loro due ombre semb.rano coprire il m:mdo, non pno essere solo 'Un atteggiamento neg:.itivo, per "salvare l'anima", èioé e-simersi dalla responsabHita di tante future ingiuste morti e potersi presentar,.:: domani agli uomini torturati dalla lunga nauseante angoscia con le mani pure. La ripugnanza diffusa pe1· tutto cio che ricordi in qualche modo il conflitto passato o faccia -pensare al co-nflitto futuro é ce•rtamente la base piu elementare e quindi piu vasta per la lotta conLro la guerra, ma é ·bas; inerte, che solo i,uo acquistare un valore positivo se si trasforma l'orro're in entu&ia$mo, il fatalismo in iniziativa. E se il no unisce, il si divide. In altre parob la lotta contro la guerra non puo essere "paci.fi.Ha", né "unitaria"; e$s:i impli~a un atteggiam{:nto non di semplice resi stanza, ma di offensiva, cioé d,i creazione. La costruzione -di un m :mdo in cui le cause dei conflitti violenti collettivi siano eliminate non é opera d,i pace. Anche se inizbta con metodi e mezzi pacifici, presto o tardi sara considerata dai privilegiati d-el pote•re e del danaro come un attacco· diretto a.i lo,ro interessi ed ostacol-ata quindi con la violenza. Per questo la lotta contro la guerra é in sé una lotta rivo, lnzionariu. Questo, gli anarchici l'han sempre detto. Es!!_c,nd:>la gr;errn un coroilario obbligato dell'ingiustizia sociale e della volonta di pote.re, solo puo essere e1:minata in funzione della conguista della giustizia sociale e della liberta dell'u.01110, e non semplicemente in nome d~lla pace. lln atteggiamento meramente negativo cons•erva l'apparente unita, int::>rno al minimo comun denominato!'e p•acifista, wlo f=no alla vigilia della crisi. E intanto addormenta gli spiriti e sommerge l'in:ziativa creatrice in quel desi-derio collettivo di quiete e d'.:nerzia in cui, nei mo· menti decisivi, qualunqu-e pote"-e costituito trov3 il suo migliore app·:>ggio. - La lolla contro la guerra òeve qu 'nòi essere condotta in -senso positivo e sul terreno sociale. E' luogo comune che h guerra é una conseguenza naturale del rt'gime car,,itali;ta. Cio é mata vero durante un certo tempo, dalla rivoluzione f.ran· cese .:n poi; oggi non é piu che ·'una m~zza vcrita. In que,to momento ci po.t3 alla gu-:rrn assai p;ii lo Stato eh~ il capital:~mo privato. Ogni nazio,, BibliotecaGino Bianco

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