35 s acro miglioramento) sibene da coloro che ingiustamente .si rifiutano di riconoscer lo. Economicamente, è quistìone noh soltanto di accrescer e la ricchezza e la produzione, ma di far sì che questa sia ben distribuita -- che ne sia bene esteso il godimento __ ()nde evitar e che coloro i quali nulla posseggono, e sono sforniti dei mezzi e del tempo necessari a sostener e la lotta, non r estino schiacciati sempre ed inesor abihnente dalla concorrenza. Non basta, agevolando le industrie e i commerci fa- ' ·cilitando gli scambi e le comunicazioni, di riavvicinare tra .. loro il produttor e ed il consumatore: ciò che bisogna è di sottrarre il lavoro dalla tirannide del capitale; di colmar e l' abisso che separa il salario dagli utili veri del lavoro ; di camminar e arditamente ver so la soppressione degl' inutili intermediari, onde giungere man mano alla soluzione radicale del problema economico : lD concentrazione del Capitale e del Lavoro nelle stesse mani. Occorre che l'individuo possa produrre con la sua fatica più di quel che col?-suma pei suoi legittimi bisogni ; che le industrie femminili vengano organizat e in modo tale che una donna possa onestamente guadagnar si da vivere ; che i fanciulli e gli apprendisti non siano la carne d a cannone delle officine ; che _l' attività, la cultura e l'in- .gegno di 100 mila impiegati siano tesorizati in prò della vita intellettiva ed industriale del paese, lasciando a pochi buoni ed integri cittadini il disimpegno delle necessità burocratiche ; che l'armata permanente la quale trascina e sfrutta giornalmente l' energia di 200 mila soldati di caserma in caserma ceda il posto a~la nazione armata, permettendo a quell'energia di ravvivar e il lavoro dei campi e delle officine; che la vita locale dei Comuni e delle Provincie non venga soffocata dalla indebita inger enza e dal ciece> letale accentramento dello Stato. Quando .ogni cittadino si avvierà a divenire produttor e e consumatore ad un tempo, e sola base della proprietà sarà.
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