Francesco Mayr - Uno sguardo al passato 1848-49 e al presente ...

XXYI. 11 Con~iglio .ùei deputali era atterrito, ·c s·i slenlò 11ei pl'imi giorni successivi a riunido in nmnero le- :galc. In ttlìtl di qH·eHe pdtnc. tornate il Marchese Polenzi·nlli, snlilo iìlla tribuna propos·e che il Consiglio mafldnsse al Pontefice UlJo deputazione in se- :gno ·di fed-eltà e sudditanza. Proposta ollinHt , ma a i1iuno prima coJllunicata , e male esposta dal Marchese con poche interrolle parole: Si volò seuzo di- • :seussi onc , immediatamente , per· alzala c seduta , <Juando molli ckpulali appena aveano compreso di ,c·he si trnllass~: il Presidcute dichiarò duhhia la p1'i11H\ proYn quani{}IHJUC a molti · fosse pat·so che ln pro- ]JOSI <I f(/ sse <t m messa. Si passò alla eoutr·oprov.n, .c i) Pres ideute pl'oclan1ò rigellala la proposta_, abbcnc h è ~ come, par\·e D molti , rimnnesse la stessa iutCerlezza. Nulla vi fu mai di più. confuso dell' esposizione di quella fli'Oposla, c! ddle due votazioni. 'Tutti oe lamentarono 13 esito, che dovca produrre urHl impressione spiacevole nell~ animo del Sòvt·ano, e fargli c1·edere di tl\ ere contro anche la maggioJ'auza ùcl Consiglio , ln che non era ; e ciò forse non ha poco influito sulle risoluzioni che prese in seguito. Què Jla proposta o n o-n d o\·e a farsi , o falla dove\' a -mnmetlersi. l\1a -era questo l-' efl'ello dalla nessuna disciplina della maggiol'anz;~ del Consiglio , in cui ·ciDscuno agiva senza prcvia i.nlelligenza con altri , per proprio conto~ e come per· sorpresa. XXVII. La notte delli 24 ai 25 uovcmhr·e il Papa fuggì a G~eln. Gli esaltDli ne giubila\'ano, per·chè la sua presen'l.n a Roma el'a pur sempre un illlharazzo per· ·lol'o : clllri, disperando che si polesse a l'restar~ )a rivoluzione, si ollcgra\'ano in segreto che si a-. vici- ' r fl:tt~se lo scioglin :cnlo del dramn:a. Da qualclw tempo orn diYcnulo nbitualc fra molli il dctlo: 'lW'II vi è jJÙ' rim.cdio, la malnllia dcbbc fare il suo cursu.

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