Francesco Mayr - Uno sguardo al passato 1848-49 e al presente ...

58 dei llepulali, e in quella pdmn toa·nala Rossi Jovca manifestat~e quali nonne avrebber·o dir·ctto il suo ·Ministero. Già sapevasi, che il Consiglio avrebbe all'c• rito alla sua pofiticn ; e in tutto lo Slato tutti gli uomini dabbene si e1·ano già pronunziati in suo favore. Temevano i denwgoghi, ehe se avesse pubblicato il suo programma . se una volta sola avesse parlato in puhblieo coli, ingegno di cui era dotato, colla logica stringente, sua ai'J.na irresis.tibile che sapeva così bene man~ggicu·e, .un totale eamhiarnenlt.l si sm·ehbe opera lo neli_, opinione della · molli ludine· sempre versatile, e flessibile , nonchè alle gagliarde, alle più leggiere impl'essioni , e che tutto sarebbe perduto; quiudi , pea· impedirn~lo, risolser·o il suo a·ssassinio. Zucehi era nssente, recatosi nelle pr·ovincie a ispezionare le milizie. Nel quindici novtmba·e sull'ora del mezzogior· no tutti i dt•pulati ernno al foro posto nell ' aula del Consiglio. Le tribune erilnO slipale di popolo fa~a cui si distingue~ano molte eleganti signore. Tutto il c~·­ po diplomatico ea·a presente. Leggcvasi espa·essa su tutti i volti l' impnzienza_, mista ad una segl'ela ansia , di vedere comparire 1\os_si , e di udit·e il suo prograrnma~ da cui . secondo C'tre SitTehbe bene o male aeeolto, tutti sapevano dover d~pendcre il lieto o il tristo 8\'vcnire degli Stati Jtomani, e fol'se d ' ltnlia. Il momento era decisivo e solrnne. In quel mentre indicibile e r·a il movimento del popolo a Romn,. molti i forestieri, dc ' quali non poehi dei più calda demagoghi d, Italia. J.. n g,~ml corte inl~NH\ del palnzzo del Consiglio, e rampia piazz.a che Lo fronteggia_. ernno gr·emite di UIHl moltitudine ~oncilaln,. di nomini tJi faccia siuist.-·n , e m ~1acciosa. Le ca r .. J•ozze che vi giungevano, nelle quali fosse, o si c•·edesse starsi un Minist l'O, '\!enivano accolte a fischi. Jn mezzo a quelle turbe \'edevi schiernla la Gtw•·- dìa civica impassibile. La carrozza di Rossi ~iunge fiaalmente alla piazza_, e,. t è r·icf.vuta da un tuono di schiamazzi e di fischi; entra nella code, e gli sehiamazzi c i fischi raddoppiano. Ro.s.si uc disceuùe, ed

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