Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia (marzo 1849)

()8 TENDENZA RELTGfOSA. lica la fede, la ,çpcranza e la carità. Non ha avuto difficoltà d' iutuonarlo alla Francia il Guizot calvinista: non sarebbe J'retensione esagerala -i' aspettarlo dai cattolici nella Italia f Se a quel ragguaglio della fede , della speranza e della carità , vi farete a raffigurare la religione di coi oggi abbiamo più che altra volta bìsogno, non la troverete negli ahhali politici , nei circoli popolari , nei costituenti che ·<'Oli' anatema cantano il Veni Crealor e senton Messa; ma la troverete si veramente in Pio IX esule su di uno scogl io , nel sacro Collegio ramingo e sbrancalo, nei V~scovi pt'Oscritli e fuggiaschi ., nei sacerdoti calunniati ed o pr. ressi. v. IL GENIO DI PIO IX. [ e iòcc fal sate rese efficaci dai fatti. - Avveni mento del Mastai al so:;lio. - Perchè se ne parla. - Disegni della provvidenza . - Pregiud izi su Roma re t rograda. - A chi ed a che servir ono di pretes to ?-La eterodo!:Sia italiana. -- Apologia del Papato nei fatt i di Pio I X. - Smascherata una ipocrisia di tre secoli. - Pio IX non inteso da molti huoni. - Ra"ioni "' della sua solitu1line. - Due periodi da lui corsi. - Quali concPs ioni appartengono al secondo ? - Se potrebbe rilrarne un a parte. - Si compie il disegno della Provvidenza.- Vergogne, speranze e timori. Quattro idee legittime aùunque di libertà onesta, di ronfedera·T.ione, d'indipendenza e di tendenza religiosa f.th:alc dalla nequizia e tradotte a fanatismo di demaa0 • ~ia ' <.li uoità , di ribellione e di eterodossia , furono 0 Ja --

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