Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia (marzo 1849)

66 TENDENZA RELIGIOSA. e uno scadimento morale nel clero sarebbe una nuova spinta alle tante che slan ricevendo i nostri popoli alla irreligione. Noi non ne siam separati che per pochi passi; e se questi si divorino presto, ci vedremo altorniali o da un popolo oppresso e rassegnato , che ci squarcia il cuore colle sue sventure e col suo abbandono; o da un popolo corrotto e ribcllau te che ci sgomenta il pensiero coi eu p i suoi fremiti e colle sud minacce. Il tipo del primo lo ah- • biamo in Londra, del secondo in Parigi. Organato un monopolio ù' insegnamento in profitto dello Stato come in Francia, le paterne sollecitudini pel cristiano allevamento dei figli sarebbet· tradite: la generazione che sorge è proprietà dello Stato, ed a questo appartiene il formarne la mente ed il cuore. Al cilladinò libero non appartiene che generare i corpi , l'anima dei generati è cosa tulla e ·solo del Governo. Supponete , ed è più che probabile, che l'insegnamento governativo sia anticattolico, l'educazione immorale, il padre per frutto prezioso di libertà dovrà vedersi coi propri occhi corrompere l'anima ed il corpo dei suoi nati, a meno che non H voglia crescere ignoranti e sequestrati per sempre dalla vita pubhlica. Questa violenza alla natura, che sembrerebbe incredibile in tempi ed in paesi civili , è un giogo che pesa su trentacinque milioni di Francesi repubblicani; perchè non si potrebbe imporre a ventilre milioni d' Italictni repubblicani in voto? Vi aspettereste nella italia vigor maggiore di quello che truovasi in Francia per ripulsar questo giogo? Il monopolio d'insegnamento è stato proclamato dall'oracolo del partito prevalente, e ci si è dato un buon passo collo annullare nella Penisola la educazion gesuitica , riconosciuta per anlievangelica dai radicali dei

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