Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia (marzo 1849)

62 TENDENZA RELIGIOS.<\. A quesla intolleranza fanatica sono stati i primi segni in Italia l' Episcopato e la Compagnia di Gesù: quello perche iJ Corpo insegnante e governante della Chiesa ; questa perché la istituzione che per le sue origini, pei suoi ordini, per le sue memorie ispirava più gravi timori a chi meditava t·i[m·ma. religiosa. Ma la diversa condizione di quei due soggetti investiti , persuadeva diversa maniera di aggredirli : i Vescovi perchè essenziali alla Chiesa nou si potè pretendere che si annullassero; i Gesuiti non erano cosi indispensabili alla Chiesa , che il volerli reielti do· vesse indurre la certezza di volere la Chiesa medesima oppressa. Il Corpo dei Vescovi non si potea aggredire senza professare manifestamente di aggredire la Chiesa; e però si sono investiti alla spicciolata negl'individui, per inlimidirli e impedirne la parola , ma non si è toccato H Corpo: le antiche ire, le secolari calunnie, le invidie co· darde davano il destro d'investire il Corpo dei Gesuiti, ed a questo si è dato addosso , pretendendo di voler salvi gl' individui. La maestà episcopale , la riverenza che la circonda, e la protezione che supponea poter trovare , non ha permesso le oppressioni , le violenze, gli spoglia· menti e dico ancora le esportazioni penose, le ferile, i histratlamenti e le prigionie : cose tutte rese non che possibili , ma agevoli dalla povertà , dall' abbandono , dalla solitudine in che si trovarono i Gesuiti; ma il grido di morte, le contumelie e le calunnie , le trepide fughe , le ontose proscrizioni e i disagi dell'esilio, essi li si stan dividendo fraternamente con parecchi dei più degni Vescovi italiani, e coi piu illustri Porporali della Chiesa. Se la ltnlia ebbe la portentosa indolenza di assistel'e quasi lJalorda e intondila a somiglianti spettacoli, noi oon

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