Lorenzo Reggiani - Per le auspicate nozze Savelli-Castellini

8 rlocile; ur si buono , e rcl i r~ , cile senza buona . c diligente creanza non si c(otTOillll.l e degeneri dal pt·imo suo buono ist ituto. E, pcl'ch~ l' uso agevolmente si converrc in natura, dobbiamo con ogni studio affaticart'i, mentre che l' albero ~ lrnero, e pieghevole, di volgere e pirgare il tronco de' loro l)ensicri , e i rami delle loro operazioni alla parte pi tì ,.i,·tnosa , c pi1l bella: eh ~. siccome nella tenera scorza d' un giOvane arhuscello le picciole lettere stampate, ed iscolpite crescono col tronco !;ià fallo gt·ande, e oon lui vivono elct·namcnle; cosi r1 ucst i documenti, rd esempi di virtù s' imprimono, c pigliano tanto vigore, c spirito nell' animo del fanciullo, che non n' escono giammai: allrimeuri, lascianJolo inllurare, e crescere in mal' nso , non si porrà per alctma dil igenza, nt' studio che vi si ponga, volgere a miglio•· parte, non più che si rossa la ruota olcl cat'l'O gi.l lorta , raddt·izzai-e. Pct'Ò, poicl11' Comclia nostra •' omai usci ta dell ' inranzia, c si fa di giomo in giomo di cot·po )litl grand~, e di ~Jlit·it o pitì acuto, e pitì vivace; nel <1ualc, come in lert-eno fen ile, c allo , si (lUò già incominciare a spargere alcun seme degno di nui: e JJCrchi· non è semenza pill nobile, n~ donrle nasoono in alobontlauza più prezi(lsi fnllli , n~ pitì utili , o nrc~-<J tj per i~cacc;are la f.tm~. c la sete delle mon-

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