Lorenzo Reggiani - Per le auspicate nozze Savelli-Castellini

G ranunino. So clw •lli C>I.o m'a l!lnlauanza 'i porl.o go·mulissimo faslidio , c di•piJcrrc; e sento nel mio cuore islesso i fieri coi )Ji rlcl vow ·o dolore ; i •1nali lanlo pìtl mi u·afiggono l' animo, quanto meno vi conosco forte a polel'li sop(JOI'Iarc: non pcrclu' vi manchi prudenza, ma Jlerchè vi sovrabbonda affezione, e amoo·e. ~la se il vero premio dPil ' amore non ~ altro rhc essere amalo : chiamatevi paga , c con!enta dell ' amor che mi portate, poi ch' io amo voi in quello csto·cmo grado che si possa amar cos:o mortale. lo S(Jcro che 'l nostro ri tomo ~arà più po·esto , se non del nostro dcsidco·io, almeno della vosto·a credenza. on voglio, nè poto·ci sco·i,·co·vi il quando; po icb~ dipende 11iuUosto dall' altrui volontà , che dalla nostra 1leliberaz ione : allora tanto \'i sao·.ì più caro, <)nanto meno sarà speo·ato , n•' crctlulo. Ma pcrcht', se pua· piaccs.'e a Dio (della cui volonlà rlobbiamo restar •1uic:i, e contenti ) che fu ssc più lungo forse di quello che sarebbe necessario , sap1iatc in questo mezzo come disciplinal'c i voslri cal'i Ogliuol ini, si edo~ con molto nos tro piacere , e loro ulilc, c onore facciano leslimonio al mondo della nostra affezione, e diligenza, • della loro virttì ; poich•' l' ispcrienza per la giovane età non v' ha ancora insegnato ad educarli, , ; dJrt\ alcuni documenti , ta\"ali parte da t;li an-

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