Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

La storia considerata oome scienza presenta fatti particolari, non può esser avulsa dal tronco delle elaborazioni scientifiche; tant'è vero che, se il criterio fissato dal Croce fosse giusto, bisognerebbe chiamare arte anche quelle parti della botanica, della zoologia, della mineralogia, le quali a somiglianza della storia descrivono oggetti e fatti individuali. Di fronte a questa conseguenza della sua teoria il Croce vorrebbe non spaventarsi e si dichiara pronto a porre anche la botanica, la zoologia, la mineralogia nel novero delle produzioni artistiche' 0 ; ma è troppo fine critico per non vedere che questa dichiarazione sarebbe per la sua teoria un disastro, e perciò accorre ai ripari. Altro, egli dice, è la rappresentazione storica, altro è la descrizione, per esempio, zoologica: la zoologia non tratta dei fatti di questo gatto o di quel cavallo, ma del gatto e del cavallo; "essa ordinando per specie e generi gl'individui del regno animale, inizia quella classificazione o indagine della natura (?) delle cose, che altre scienze spingono via via piu innanzi, risalendo dalle specie animali al concetto di animale, da questo a quello piu generale di essere vivente, ecc. Questo non è punto lavoro descrittivo, ma schiettamente scientifico, che oltrepassa il fatto concreto ed individuale, assumendolo sotto concetti via via piu generali. "11 È vero; ma come potrebbe la zoologia "ordinare per generi e specie gl'individui," se prima non li conoscesse ad uno ad uno e non prendesse nota dei loro caratteri? come potrebbe la scienza "oltrepassare il fatto concreto e indi viduale" senza prima "attraversarlo," cioè senza osservarlo e descriverlo? - Un aneddoto, che ho letto non ricordo piu né quando né dove, racconta che una volta, essendo stato promesso un grosso premio al miglior trattato intorno alle abitudini dei cammelli, concorsero al premio un inglese, un francese e un tedesco. L'inglese, appena avuta notizia del concorso, aveva preso il piroscafo ed era corso in Africa a studiare i cammelli sul luogo e allo stato di natura; il francese era andato a studiare i cammelli a Parigi nel Giardino delle piante; il tedesco, che era hegeliano, si era chiuso nella solitudine del suo studio e aveva meditato sulle abitudini del cammello secondo "la natura delle cose." La scienza del Croce, che mira ai concetti saltando a pie' pari i fatti, che cerca il tutto senza studiare prima le parti, e arriva alla "natura delle cose" senza degnare neanche di un saluto le cose medesime, mi sembra un po' troppo simile al libro sulla natura dei cammelli dell'hegeliano tedesco. E la medesima falsa opinione della scienza hanno quegli storici i quali, disperati da quel formidabile "singolo nella sua singolarità," che lo Schopenhauer esclude dal campo della scienza, sfuggono i fatti storici individuali, compresi quegli degli uomini di genio, come non suscettibili di elaborazione scientifica, e raccolgono tutte le loro forze nello studio della storia economica, giuridica, intellettuale, morale, di quella, insomma, che si suol chiamare la storia della civiltà.- Secondo questa scuola, che è capitanata in Germania dal Lamprecht, nell'infinito ammasso dei fatti umani bi1° CROCE, op. cit., pp. 39, 126, 128. 11 lbid. Bibloteca Gino Bianco 113

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