Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scritti metodologici sogna distinguere le azioni individuali, coscienti, derivanti dal libero arbitrio, e le azioni generiche, collettive, incoscienti, la cui origine è fuori dell'individuo, nella società. Questi fatti sociali consistono in_ credenze, tendenze, pratiche, le quali appartengono ai gruppi umani collettivamente presi, e sono tutt'altra cosa che le loro manifestazioni, le loro, come dice il Durkheim,12 ripercussioni, rifrazioni individuali, e da esse derivano le regole giuridiche, morali, gli aforismi e i detti popolari, i credi delle sette religiose e politiche, i codici estetici, la moda, le grandi correnti economiche, ecc. Fra i fatti individuali e i fatti collettivi c'è la stessa differenza che fra l'individuo e la società: come la società è l'elemento primitivo, universale, costante, che impone all'individuo le maniere di pensare, di sentire, di agire, e l'individuo alla sua volta è un fenomeno contingente, passeggero, deter- - minato dall'ambiente del gruppo in cui vive; cosf l'azione dei fattori sociali è costante, soggetta al principio di causalità, suscettibile di cognizione scientifica, laddove le azioni individuali sono variabili, libere, fugaci, suscettibili di trattazione artistica ma ribelli alla critica scientifica. Le società hanno una vita propria, indipendente dalla vita degl'individui e superiore ad essa; e gli uomini di genio intanto sono interessanti per la scienza, in quanto sono sintesi di idee universali, rappresentanti dei grandi fenomeni collettivi. "È abitudine troppo invalsa nella storia," scrive il Monod, e alle sue parole aderisce incondizionatamente il Lamprecht, 13 "quella di badare soprattutto alle manifestazioni brillanti, rumorose, ai grandi avvenimenti e grandi uomini, invece d'insistere sui grandi e lenti movimenti delle istituzioni, delle condizioni economiche e sociali, che sono la parte veramente interessante e permanente dell'evoluzione umana, quella che può essere analizzata con quella certezza e in una certa misura ricondotta a leggi. Gli avvenimenti e i personaggi veramente importanti sono tali soprattutto come segni e simboli dei diversi momenti di questa evoluzione; ma la piu parte dei fatti cosf detti storici non sono alla vera storia umana, se non ciò che sono al movimento profondo e costante delle maree le spume che s'elevano sulla superficie del mare, si colorano un istante di tutti i fuochi dell'iride, poi si rompono sul greto senza nulla lasciare di se stesse." Questa teoria ha una grandissima parte di verità e ha fatto un gran bene alle scienze storiche e piu ne farà in seguito, in quanto reagisce contro la vecchia abitudine di restringere le ricerche ai soli fatti piu appariscenti del processo sociale, e in quanto si oppone alla pretesa di quella scuola storica, la quale pretenderebbe circoscrivere il campo delle ricerche storiche agl'individui e alle vicende politiche degli stati. Studiare la storia politica indipendentemente dalla storia di tutte le altre attività sociali, che con la politica s'intrecciano, la determinano e ne sono determinate; studiare l'opera individuale di uomini siano pure grandissimi senza voler guardare gl'infiniti elementi, che da tutte le parti concorrono a dar materia 12 Les règles de la métbode sociologique, in "Revue philosophique," XXXVII, pp. 470 sgg. 13 Le parole del MoNOD sono nella "Revue historique," LXI, 325; il LAMPRECHTle ripete nel suo articolo polemico: Individualitiit Idee und sozialpsychische Kraf t. 114 BiblotecaGino Bianco

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