Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Molfetta 1954 Forse qualche lettore sarà curioso di conoscere la configurazione pre– sente di quel microcosmo che fu da me descritto sessant'anni or sono. Debbo alla signora Liliana Minervini, che sta lavorando con intelligen– za ed amore sulla storia economica di quel cantuccio di terra, che ha dato la vita a lei dopo che a me, la informazio1_1e che la popolazione, con un territo– rio immutato, ammontava nel 1813 a 14.700 unità; nel 1880, a 30.000; nel 1954 a 57.000, cioè 1090 abitanti per chilometro quadrato, mentre la media nazionale è di 140. ' "C f ' ' ?" ome · a a magna tutta sta gente. Essa deve importare tutto il grano, tutto il vino (essendo stato il vigneto distrutto ancora una volta dalla filossera), la carne, il legname e il ferro per costruzioni e utensili, il carbone, l'elettricità, le vestimenta. Queste importa– zioni non può pagarle che esportando quelle quantità di olio e di mandorle che non occorrono per il consumo locale, ortaggi, frutta, pesce, farina e pa– ste fabbricate col grano importato, e prodotti industriali e artigiani minori. Il v~lore di queste esportazioni non pareggia certamente quello delle impor– tazioni. Le esportazioni invisibili, che erano rappresentate or è mezzo secolo dalle rimesse degli emigrati - io scoprii nel 1929 una colonia di 3000 mol– fettesi nella sola Hoboken, in ·vicinanza di New York, - debbono essersi assai ridotte dal 1924 in poi. Ma il professore Beniamino Finocchiaro, che ha cor– tesemente perdutò molto tempo a ricercare per me parecchie delle informa– zioni da me qui utilizzate, ha accertato che molti nuclei familiari continuano ad avvantaggiarsi delle rimesse dovute a emigrati. Inoltre, in quest'ultimo decennio è cominciata una vasta emigrazione verso il Venezuela: circa 5000 emigrati lavorano in quel paese: questo vuol dire che circa 15.000 persone vivono in paese delle loro rimesse. Altre esportazioni invisibili sono costituite dalle rimesse degli emigrati ... in Italia, specialmente impiegati governativi, le cui famiglie risiedono tutte o in parte a Molfetta, mentre i capi vivÒno altrove: si tratta, pare, di un migliaio di persone. Vi sono anche le rimesse dei marittimi imbarcati su navi di grosso tonnellaggio: un altro migliaio. Occorre tener conto anche del Se– minario regionale, che ospita da 4 a 500 alunni paganti rette, e di due isti– tuti provinciali, il Preventorio antitubercolare e l'Istituto per i sordomuti, i quali vivono su fondi della Provincia. Finalmente, il Governo largisce sus- sidi per i disoccupati. · In una monografia, che volesse andare a fondo, questa materia delle esportazioni invisibili esigerebbe un'indagine metodica. 656 BibliotecaGino Bianco

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