Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale al paese quella che l'onorevole Ursi ha chiamata egregiamente, l'impressione della buona volontà. Sarà un principio. Non sarà sufficiente; ma sarà qual– cosa, che molti non osano ancora sperare. Se date l'impressione della giu– stizia per tutti, sarà un principio di calma, di rasserenazione degli spiriti. Le lòtte continueranno, perché devono continuare: le classi esistono, e le lotte di classe esisteranno finché ci saranno le classi. Ma limiteremo al minimo inevitabile gli attriti. Nella mia interpellanza ho detto proprio questo: quali provvedimenti il Governo intende prendere per evitare, nei limiti del possi'bile, che i fatti sanguinosi si ripetano. Mi rendo conto della situazione generale degli spi– riti, che è in tutta Italia. Uno scioperante che tiri un sasso, un carabiniere che non tenga i nervi a posto, possono determinare un guaio, di cui sarebbe assurdo rendere responsabile chi sta a Roma. Però quello che si 'può fare per dare al popolo il senso della giustizia, si deve fare. Soprattutto attenti nei prossimi mesi di lotte elettorali a non far rivivere i vecchi metodi. Vi avvertiamo che le nostre popolazioni non li tollererebbero piu a nessun patto. Sono convinto di essere nella realtà. Af– fermando questo alla Camera, io assegno fino da ora al Governo la respon– sabilità di quello che potrà avvenire. Guai se la provincia di Bari dovesse dire nei prossimi mesi che il lupo ha cambiato il pelo ma non il vizio! [Da Atti Parlamentari, Camera dei deputati. Discussioni, I sessione, tornata del 2 agosto 1920, pp. 4649-56.J Tirando le somme1 Il diritto di organizzazione proletaria fu assicurato in Italia, sul prin– cipio di questo secolo, con la vittoria elettorale dei cosiddetti "partiti popo– lari" nel giugno 1900, con lo sciopero generale di Genova nel dicembre 1900, con la formazione del ministero Zanardelli-Giolitti nel febbraio 1901. E alla conquista del diritto, tenne dietro, in tutta Italia, fra il 1901 e il 1904, un prorompere tumultuario di scioperi e di agitazioni. Un fenomeno analogo si è avuto nel 1919-20, alla fine della guerra: salvo che l'inquietudine dei milioni di smobilitati e la suggestione della stampa quotidiana - centuplicata in questi ultimi ant?,i dalla diffusione 1 Prefazione al volume Tendenze vecchie e necessità nuove cit., pp. IX-XLVIII, riprodotto in Scritti sulla questione meridionale cit., pp. 544-585. [N.d.C.] 584 BibliotecaGino Bianco

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